Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

16.01.93

 

 

Pascolerò Io il Mio gregge con Immenso Amore.

 

 

Miei prediletti gigli, gioie del Cuore del vostro Dio, non vi lascerò mai soli su questa terra. Staremo sempre insieme, perché verrò a vivere con voi: Io sarò il vostro Re-Signore e voi il Mio amato popolo. Non soffrirete freddo né fame né dolore né angoscia, perché Io toglierò tutti i mali, li sanerò per dare solo Gioia e Felicità immensa alle Mie fedeli creature che non Mi hanno mai respinto, ma anelano a Me come il cervo all’acqua e si nutrono di ogni Parola che esce dalla Mia Bocca.

I vostri occhi sono ben aperti, le orecchie all’erta per sentire il suono che tanto aspettate di sentire: quello della Mia Voce dolcissima che vi chiama per stringervi tra le Braccia amorose e non lasciarvi più. Così deve essere, Miei diletti: il figlio deve amare il Padre. Chi merita di essere amato, se non Lui, con tutte le energie, con tutta l’anima?

Certo che ogni respiro deve essere offerto a Me, ogni palpito del cuore deve dire: “Ti amo, mio Dio. Tu mi hai creato e mi hai ricolmato di Doni infiniti; Io, piccola creatura, come posso ricambiare, se non donandoTi il poco che ho?” Questa è la preghiera che gradisco assai. OffriteMi ogni attimo della vostra vita, ogni battito del cuore; Io vi darò in cambio Me Stesso. Mi potrete godere per sempre e mai più la tristezza si affaccerà sul vostro viso.

Come potrebbe accadere di essere malinconici, quando Dio è in mezzo ai Suoi figli? Solo gioia prova l’anima, quando è invasa dalla Linfa Divina, portata dalla Sua Presenza Viva e Vera.

Nel vostro io interiore c’è una Luce abbagliante: è la Mia Presenza continua nel vostro essere; ho preso stabile dimora nel vostro dolce essere e lo accarezzo e lo ricopro di Delicatezze.

Quale gioia umana, fragile, caduca, che spesso nasconde il tradimento, è paragonabile a questa che voi provate? Nessuna! Voi, angeli Miei, avete tutto in voi; la più grande ricchezza è racchiusa nello scrigno prezioso che è divenuto il vostro corpo. Voi ora lo sapete e ne pregustate le delizie; ma ciò che sarà voi non lo immaginate. Come potrebbe essere mai questo, povere creature Mie, abituate alle insidie del mondo, vissute in mezzo a tanta miseria, nate e cresciute in un mondo turpe e ingannatore?

Nella vita passata quanti tormenti vi hanno procurato i vostri simili! Voi, come gigli, crescevate in un ambiente difficile; il vostro profumo già si spargeva intorno, ma nessuno se n’è mai accorto. I petali divenivano bianchi e vellutati proprio attraverso tutte le sofferenze e le delusioni; ma Io, amati, Io, Dio, avevo lo Sguardo sempre appoggiato su di voi. Il mondo vi ha ignorato; ma Io no! Il mondo vi ha sottovalutato; ma Io accarezzavo il vostro tenero fusto e lo nutrivo di Linfa Vivificatrice. Nel momento del dolore più acuto vi ho stretto tra le Mie Braccia, come uno sposo, e ho addolcito le vostre pene, vi ho sussurrato Parole d’Amore; le Mie Mani vi hanno accarezzato dolcemente. Vi ho lasciato solo quando il cuore si era un pochino acquietato e la mente rasserenata. Vi ho accompagnati ovunque siete andati, vi ho suggerito il comportamento da tenere in ogni circostanza della vita.

L’uomo vi è stato nemico; non ha compreso che in mezzo a tanto fango cresceva un magnifico giglio, candido e profumato: era il Mio giglio, quello destinato ad adornare per sempre il Mio Giardino. Io l’avrei colto a tempo opportuno, ma intanto lo facevo oggetto delle Mie amorosissime cure.

Sì, fiore, amato fiore: sei stata Mia, da sempre! Ti ho voluto così, ignorata, ma tutta per Me! Il mondo non ha potuto modificare la tua delicata tempra: Io non l’ho permesso. Ti ho sempre amato intensamente e ho parlato a te nel cuore in ogni attimo della tua vita, ma tu, fiore amato, non te ne rendevi conto. La natura ti portava la sua voce amica ed Io cantavo nel tuo cuore, perché il tuo essere non poteva appartenere al mondo: eri un fiore pregiato, nato tra umili e semplici fiori di campo.

Ti ho fatta per Me. Per il tuo Creatore sei tu, delizia del Mio Cuore. A Lui appartieni, come un gioiello di valore inestimabile.

Quando la tua dolce anima è uscita dalle Mie Mani, Io le ho impresso un Bacio ed una benedizione speciale. Ho detto: tornerai a Me piccolo, grande amore! Tornerai a Me, perché ti voglio Mia. Il mondo non ti allontanerà dal tuo Creatore, ma vivrai per Me; lo so. Sarai la Mia gioia, quando gli uomini Mi daranno tanto dolore. Sarai accanto a Me, sempre: nel momento, cruciale, nel quale gli uomini Mi respingeranno Mi coprirai di baci e dolcezze; quando il mondo Mi schiaffeggerà col peccato e quando i tuoi fratelli correranno un grande pericolo sarai ai Miei Piedi, adorante, per implorare la Mia Misericordia e il Mio Perdono.

Amata, ora sei un giglio nel massimo del tuo fulgore: è venuto per te il tempo di tornare dal Creatore che tanto ti ha amato. Ti coglierò, dolce fiore, per portarti nel Mio Regno d’Amore. Tu non appartieni al mondo: ti ho creata per Me, ti ho nutrita con la Mia Linfa perché Mi appartenessi sempre interamente. Ora con le Mie Mani coglierò il Mio fiore per ornare il Mio Giardino. Sii felice: già da ora puoi pregustare la Dolcezza del Mio Amore. Non posso spiegarti che cosa sarà il futuro per i fedelissimi che hanno saputo camminare nel fango, senza imbrattarsi, che hanno guardato sempre a Me, distogliendo gli occhi dalle brutture del mondo, che Mi hanno servito fedelmente, calpestando risoluti le insidie del serpente. Non immaginereste mai il bello che vi aspetta: esula completamente dalla vostra esperienza.

Il Mio fedele discepolo disse: “Ciò che occhio mai vide né orecchio mai udì. Questo ha preparato Dio per i Suoi diletti”. I prìncipi dei diletti sono coloro che mai Mi hanno tradito col cuore, quelli che mai si sono staccati col pensiero da Me. Tale tu sei e per te ho riservato qualcosa di molto speciale. Ne vedi le prime gemme già da ora, ma poi ci saranno i fiori, i frutti. Gioisci Mia diletta, gioisci della Felicità, che Io, Gesù, ti dono a piene Mani.

Ancora per poco, veramente poco anche del tuo tempo, tu, giglio amato, vedrai le brutture del mondo. I tuoi occhi non si poseranno a lungo su tali miserie disgustose; il tuo cuore non tremerà a lungo davanti a tanto male, dilagato ovunque. Il tuo mondo non sarà più questo, ma il Mio, quello creato da Me, dalla Mia Mano per i Miei dolci angeli terreni, un mondo adeguato alla dolcezza del loro cuore, alla purezza dei loro pensieri. In voi, piccole creature, da Me tanto amate, l’Impronta del vostro Creatore è più incisiva: siete diverse dalle altre, più somiglianti al Mio Essere, Infinito e Perfetto. Ciò non è accaduto a caso; nulla dipende dal caso: Io vi ho plasmati diversi, perché diverso e particolare è il disegno che ho su di voi. Vi ho detto che siete Miei in modo speciale, non comprensibile alla vostra mente, ancora incapace di afferrare una sì profonda realtà. Per ora accontentatevi di sapere che vi amo di Amore Infinito e con voi e per voi farò cose meravigliose, delle quali gusterete presto i primi frutti.

Vi mando per le strade del mondo, al quale non più appartenete: date il vostro sorriso a questa Umanità, così cupa; date la vostra carezza al fratello, così solo. Spargete ovunque il vostro profumo: qualcuno capirà e verrà a ristorarsi alla Fonte Inesauribile del Mio Amore. Io non lo respingerò; anzi lo aiuterò a rialzarsi. Io sono il Buon Pastore e vengo a prenderMi cura personalmente del Mio gregge: terrò in braccio l’agnellino appena nato e lo scalderò al Mio Petto; curerò la pecora malata, avrò massima attenzione della gravida.

Pascolerò con Amore il Mio popolo e tutti gli animi si volgeranno a Me. Tutti Mi adoreranno e il mondo diverrà un grande giardino in fiore, olezzante di soavi profumi, ma quello più delizioso e delicato sarà il vostro, gigli, del quale Mi delizierò Io, Dio, perché a questo scopo vi ho creato.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli ultimi tempi

 

16.01.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Ecco il Pastore, diletti, amati figli del Mio Cuore, ecco il Pastore che si accinge a prendersi cura, personalmente, del Suo gregge: è il Grande, Magnifico Pastore che ha un Cuore pieno di Amore Immenso, Generoso, capace di accogliervi tutti e pascervi di Felicità infinita.

Ecco, amati, il tempo aspettato e desiderato da tutti i figli fedeli: è tempo di gioia, perché gli agnelli non si sperderanno più, trascurati o abbandonati, addirittura, dal proprio pastore.

No, non permetterà il Cristo che viene che il Suo popolo si smarrisca nei sentieri del male. Egli ama, Egli ama veramente di Amore senza limiti né confini di alcun genere. Sarete felici, finalmente, sotto la Sua Guida. Nessuno vi ingannerà più, nessuno tramerà tradimenti di alcun genere, perché Egli lo impedirà.

Viene il Cristo, figli! Viene il Cristo per addolcire la vita di chi Lo ha amato con cuore sincero, per coloro che non hanno detto: “Signore, Signore” con le loro labbra e L’hanno tradito col cuore; viene per chi Gli è stato fedele, è vissuto per Lui, per questo momento sublime.

Il lupo pascolerà assieme all’agnello, il bimbo metterà le mani nella buca dell’aspide, senza riportarne alcun danno. L’animale feroce si pascerà di fogliame e mai più il sangue scorrerà, mai più lamenti e grida di disperazione. È la felicità, amati figli, è la felicità, alla quale voi aspiravate con tutta la vostra anima! Anche le umili creature dell’Universo godranno di questo Bene: tutti, figli, tutti saranno felici! Le nebbie si dissolvono. Vedete, guardate, osservate attentamente: appare già l’aspetto dello Sposo adorato, già si intravede all’orizzonte la Sua Immagine splendida. È il Cristo Che viene; vedete il Suo corteo nuziale che avanza lentamente tra canti di gioia e di letizia immensa, preceduto da infiniti Doni che non sono, cari, quelli di poco valore degli uomini, non sono cose caduche, ma grandi, infinite e preziosissime. Sono tutti per voi, diletti, per voi, fedeli, per voi, creature elette! Voi Lo avete consolato, Lo avete coperto di dolcezze e di baci, Lo avete aspettato a lungo: ora Egli viene! Viene! Viene! Figli, gioite, cantate inni di gloria e di amore in onore del gran Re che già incede Maestoso, Grandioso, Superbo, con un Volto di Luce e splendido nell’Aspetto!

Io tremo di Gioia immensa: quanta Felicità ha la Mamma nel Cuore per voi!

Vedete il compimento delle vostre speranze. Egli non promette mai invano: viene a portare a conclusione il Suo superbo Progetto.

Tu, giglio amato, vieni qua dalla Tua Mamma. Ella con le Sue Mani ti vuole rivestire dell’abito adatto alla meravigliosa circostanza.

Vieni, diletta! Assieme innalziamo dolci preghiere di ringraziamento alla Sposo Che viene.

 

Gesù, Gesù, Ti adoriamo. Eccoci qui, pronti ad accoglierTi. Vedi: questa splendida veste pura è per onorare Te, Amore, che sei Tutto, Tutto, Delizia del nostro cuore! Noi ai Tuoi Piedi ci inchiniamo, perché sei il Re, lo splendido, amatissimo Signore dell’Universo”.

 

                                                                                              Maria Santissima