Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.08.93

 

 

Libratevi, come aquile nel Cielo: le vette più alte, ormai, sono a vostra portata.

 

 

Piccoli figli, piccoli gigli, nati nel mondo di fango, che Io, Gesù, ho trapiantato nel Mio Cuore, vi ho porto ali di aquila per volare sempre più su e raggiungere ancora palpitanti di vita le vette più alte.

State volando, state toccando gli orizzonti nuovi, dove palpitanti vivrete assieme a Me.

Amati, anche la giornata di oggi, anche quella di ieri può divenire un capolavoro d’amore senza atti eroici particolari, senza grandi immolazioni. Basta che, ogni volta che vi colgono la tristezza, la delusione, il senso di vuoto, voi offriate a Me, benedicendoMi, ogni cosa. Io sorrido compiaciuto, perché avete superato anche questa prova.

Al giorno di gioia subentra quello della tristezza; ma ricordate sempre le Mie Parole: proprio la mestizia di questi tempi, gli attimi, che Io non permetto poi durino a lungo, vi avvicinano a Me Dio. Sono Dio, Grande e Potente, Creatore del Cielo e della terra, Redentore degli uomini tutti, sono lo Spirito d’Amore Che aleggia ovunque; ora, però, in questo momento storico, che voi state vivendo, sono soprattutto Cristo, offeso e trafitto da mille spade, sono il Re Che non può benedire questa generazione empia e peccatrice, ma al contrario si accinge a colpirla, perché almeno una parte abbia la possibilità di rinsavire.

Soffrite un poco con Me. Ve lo chiedo, continuamente. Siete parte del Mio Stesso Corpo. Il Mio in questi tempi è sofferente assai: è il Corpo piagato appeso alla Croce, che voi conoscete molto bene! Voglio un poco di compartecipazione, di notte e di giorno. Sempre, la sofferenza dell’Umanità è la sofferenza di Cristo: in ogni uomo che soffre c’è Gesù, il vostro Gesù, ferito, piagato, percosso, colpito da sputi.

In questi giorni avete notizia di tanto dolore ovunque sulla terra: è l’opera capillare del maligno che si ingegna con tutte le sue energie a distruggere, più che può, la Mia Opera.

Lo lascio agire, gli permetto di proseguire ancora. L’uomo, senza Dio, si accorgerà presto in quali mani si è posto: senza di Me ha perduto tutto. Io sono la Luce che guida alla salvezza, alla Gioia, alla Pace; anche ora, come allora, gli uomini hanno la Luce tra loro, ma preferiscono perdersi nelle tenebre!

Io sono andato vicino ad ogni uomo con Amore, indicando il Raggio guida che può ancora condurlo alla salvezza; ma quanti rifiutano ancora! Ancora! Ancora! Non sanno che questo è l’ultimo atto della Mia Misericordia che precede immediatamente quello definitivo della Mia Giustizia?

Vivete in Me, dolci gigli. Voi succhiate, continuamente, il Dolce Nettare del Mio Infinito Amore e siate felici!

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.08.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Miei diletti, anche oggi è un giorno importante per voi, un Dono grandioso del vostro Signore.

Sono ore, minuti, secondi che si susseguono per chiamarvi all’adorazione del vostro Dio, alla preghiera perenne per i vostri fratelli che versano in grave pericolo di vita. Non intendo, amati, la vita del corpo, ma quella vera, cioè dell’anima.

L’amore che voi riversate sull’Umanità attraverso la donazione continua a Dio, l’offerta del vostro pensiero, dell’azione, della volontà, il vostro sì, insomma, pronunziato continuamente, sta producendo effetti mirabili. Li conoscerete a tempo opportuno; sorriderete felici, quando Gesù vi accoglierà tra le Sue Braccia, mostrandovi il Bene che avete compiuto.

Siete i Suoi fedeli servitori: ogni volta che progettate di alleviare in qualche modo il dolore altrui col vostro tenero amore, voi deponete un fiore gradito, tanto gradito ai Piedi di Gesù; quando sopportate con pazienza un fratello difficile e pregate per lui, deponete un dono meraviglioso davanti al Santo Che si compiace dell’amore tra fratelli. Per opera vostra, nuove Grazie alleviano le pene del martirio quotidiano, della purificazione dei vivi e dei morti.

Qualunque cosa facciate, rimanete congiunti col vostro Gesù: fatela assieme a Lui, per Lui.

Piccoli, amati bimbi, siete librati nel Cielo e state raggiungendo le più alte vette con le ali che Egli Stesso vi ha donato. Aspettate felici la realizzazione, già in atto, del Suo Progetto grandioso su di voi, ma non chiedetevi impazienti: “Quando, quando. . .”.

Questi giorni, che la Sua Bontà vi dona, sono perle preziose che voi aggiungete alla vostra collana: amate l’attimo fugace e fatene un capolavoro d’amore per Dio e per il vostro prossimo! Questo sia il vostro compito: dare amore, tanto, tanto! Siete divenuti piccole sorgenti, sorte per Volontà Suprema accanto alla grande Sorgente primaria. Anche voi siete inesauribili come la Sua, perché Egli Stesso provvede affinché l’Amore prezioso non manchi mai.

Per ogni giorno che il Re vi concede, sia in voi una grande gratitudine sia che scorra nella gioia sia che vi abbia portato dolore, mortificazione, sacrificio; ora è tempo di costruire il palazzo, nel quale il Padre Santissimo vi concederà di vivere, non soli, ma assieme agli amatissimi gigli che Egli ha già spiritualmente uniti a voi per sempre.

Lieti, pieni di speranza, ricolmi d’amore, aspettate il Ritorno del vostro Re.

 

                                                                                              Maria Santissima