Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.08.93

 

 

Tenete accese le vostre lampade; ecco un grido di gioia: “Arriva lo Sposo!”

 

 

Diletti del Mio Cuore, gigli, che deliziano il Mio Giardino, tenetevi sempre pronti, state sempre in attesa con le lampade accese ed il cuore pieno di amore per Me.

Lo Sposo è in arrivo, il grande Banchetto Nuziale è pronto, i canti soavi sono iniziati, le vivande prelibate sono tutte allestite; ovunque gaudio e gioia grande! Lo Sposo, splendente nel Suo abito nuziale, incede con grande maestà: esultate monti, stillate rugiada, Cieli, aprite le vostre tenere corolle, gigli profumati e puri, esalate tutto il vostro profumo! I canti si fanno sempre più soavi, l’armonia sempre più intensa: scende il Dio dell’Universo, scende tra canti di gioia degli angeli e dei santi.

Per un poco ha mostrato il Suo Volto irato; ora, invece, l’aspetto è Dolcissimo. Viene il Re, viene ad abbracciare i Suoi diletti, i Suoi fedeli, quelli che non si sono lasciati sedurre dalla bestia; viene per guardarli con i Suoi Occhi di Cielo, viene per abbracciarli con Infinito Amore!

La natura si riveste di un manto nuovo: è primavera! Sì, la più grande primavera della storia: quanti fiori; una splendida cascata di fiori, gigli candidi, profumati, deliziosi ornano il grande altare e luci, luci sfolgoranti di nuovo splendore!

Ecco, un Sacerdote incede verso l’Altare del Sacrificio; non è come gli altri: è coperto da vesti regali, è circondato da Luce, il Suo Volto emana Dolcezza, il Suo Aspetto è Maestoso, è quello di un Re, del più grande Re! Si avvicina all’Altare, lentamente, intona il canto d’ingresso: mille voci angeliche rispondono alla Sua Voce. È l’inizio di un giorno tutto nuovo, di un mondo tutto nuovo. I Cieli si aprono, gli angeli salgono e scendono a glorificare il grande Sacerdote, il sublime Sacerdote: l’Aspetto Suo è di uomo, ma lo splendore è Divino.

I volti dei presenti sono estasiati dinanzi ad una simile scena; le lacrime scendono, ma di gioia, di felicità infinita. Gesù, Gesù, Gesù è tornato, è tornato sulla terra! Il mondo, felice, si prostra ai Suoi Piedi e Lo adora!

Giglio, diletto giglio, ti ho anticipato la scena, alla quale tu, piccolo fiore, colomba da Me tanto amata, assisterai.

Sii felice: tra breve questa sarà la tua nuova realtà.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.08.93

 

 

La Mamma parla ai figli amati

 

 

Amati gigli, giorno splendido questo, giorno di gioia: Gesù Stesso, il vostro adorato Gesù, ha dato l’annuncio del Suo prossimo Ritorno.

Siate felici, piccoli Miei: il Re non tarda a venire; vuole voi più ardentemente di quanto voi vogliate Lui. Egli vi ama da Dio; ogni anelito Suo è Divino. Egli è Perfetto in ogni Sua Espressione. Vuole darvi la Gioia, grande, di gustare coi vostri sensi la Sua Bellezza, di percepire, anche visibilmente, il Suo splendore. Chi ama vuole colmare di gioia la persona amata; vorrebbe togliere subito ogni sofferenza per vedere il sorriso di felicità splendere sul suo volto.

Piccoli, Gesù vi ama tanto, tanto, che il Suo Volto s’illumina di Luce indescrivibile ogni volta che Mi parla di voi. Nulla sfugge a quel Cuore meraviglioso. Un vostro sospiro, un impercettibile palpito del vostro cuore: tutto Egli annota; nulla sfugge alla Sua Tenerezza.

Quando vi inchinate davanti al Suo Tabernacolo e con anelito di bimbo Gli mandate un tenero bacio, Egli, Egli, il Dio dell’Universo, esulta di Gioia, perché vede che Gli offrite tutto ciò che possedete.

Quando con labbra tremanti Gli dite: “Vieni, Gesù! Vieni, nostro grande Amore”, Egli piange di Felicità e vi risponde, sempre vi risponde nel vostro intimo. Con la Sua grande Tenerezza vi dice: “Creatura Mia, fiore bello, nato in questo arido deserto e trapiantato nel giardino santissimo del Mio Cuore, vengo da te, vengo, presto. Sono già nel tuo essere, vivo nel profondo del tuo io spirituale; ma so che tu hai un corpo sensibile e Mi mostrerò anch’Io a te come Uomo tra gli uomini, Uomo-Dio tra gli uomini che renderò sempre più simili a Me Stesso!

Giglio diletto, vedo la tua lampada splendente di luce, vedo i tuoi occhi che scrutano con gioia l’orizzonte: fra breve, si riempiranno, sì, di lacrime, di un fiume di lacrime, ma di felicità, di gioia infinita, perché vedranno ciò che occhio umano non vide e udrai il canto sublime degli angeli. Piccola, il tempo, che scorre lentamente, racchiude in sé meravigliosi segreti d’amore, Doni su Doni, che il Dio della Gioia offre a chi Lo ha amato ardentemente in ogni suo pensiero, in ogni azione, nella sua volontà, a chi ha messo ai Suoi Piedi la sua vita e si è lasciato trascinare dall’Onda Dolcissima del Suo Amore!

 

                                                                                              Maria Santissima