Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.07.95

 

 

Ancora un poco, figli amati del Mio Amore, poi avrete ciò che il vostro cuore desidera. Non vi siete sacrificati invano. Ogni goccia del vostro sudore Io, Io, Dio, l’ho benedetta; ogni vostra parola di lode e benedizione al Mio Nome Io l’ho scritta nei Cieli. Vi amo con Infinito Amore. Vi porgerò, tra breve, i Doni, che solo il più grande Re può offrire: sarete pienamente felici.

 

 

Amata sposa, esulta tra le Mie Braccia! Godi le Delizie dell’Amore Divino! Esse non finiscono mai: si protrarranno per sempre, senza sosta.

Vedo ogni tua cellula. Tutte le ho contate, tutte le conosco minuziosamente: in ciascuna di esse ho posto la Mia Immagine, ho fatto scendere una goccia della Mia Rugiada. Sii felice e persevera: il tuo Dio ti ha scelta, il tuo Dio ti ha portato in alto. Questo è il sublime destino di chi si abbandona al Mio Volere; questo è il sublime destino di tutti i veri, grandi amici di Dio.

L’amico non si ferma davanti ad alcun ostacolo. L’amico non tradisce, non inganna, non mostra una faccia, mentre ne tiene nascosta un’altra: dona il cuore, tutto il cuore al suo Dio, perché confida in Lui ed è sicuro di non essere mai tradito, deluso, ingannato.

Questo, amata, è il grande tempo della purificazione: bisogna saperla accogliere con le dovute disposizioni. Nel dolore, nel grande dolore, Io parlo ai Miei diletti; non li lascio soli nella pena, ma sussurro parole di conforto, invito alla pazienza. Prometto grandi cose a chi supera la prova.

Qualcuno Mi dirà: “Gesù amato, per alcuni il sacrificio è veramente grande: il fuoco è ardente e brucia profondamente. Come farà a uscirne vittorioso?”  Rispondo: la purificazione che, per ora, è ancora individuale, è proporzionata alle colpe da mondare; la Mia Misericordia non permette una prova superiore alle forze, ma sempre adeguata al soggetto che la deve sostenere. Non temete per il fratello; sostenetelo, invece, con la preghiera. Guai! Dico guai, se la grande prova non fosse sostenuta bene: essa non monda, se non c’è decisa volontà di farsi mondare! Se non ottiene il risultato voluto, a nulla è servita: non c’è salvezza senza vittoria!

Mia sposa, è cosa giusta confidare sempre nella Mia Misericordia, ma è cosa assai sbagliata abusare della Mia Misericordia: chi lo fa cade nella Mia Perfetta Giustizia. Il dragone insiste nel suo inganno; suggerisce all’orecchio dei suoi queste parole: “Fa ciò che ti piace: oggi godi, oggi puoi godere; domani non si sa. Temi il castigo Divino? No; non temere nulla! Dio capisce che ti piace il divertimento illecito; Dio perdona, perdona, perdona, sempre. Non ti preoccupare: la Sua Misericordia coprirà sempre le tue colpe. Prosegui a fare le mie opere, nulla ti accadrà!” Queste le parole dell’ingannatore: l’insipiente, che non ha la Mia Presenza nel cuore, segue le sue concupiscenze; quando la coscienza, sebbene mezzo soffocata, osa dire qualcosa, ecco la risposta dello stolto: “Dio è Misericordia. Egli giustifica e perdona; perdona e giustifica all’infinito: alla fine mi accoglierà tra le Sue Braccia. Così godrò qui; poi godrò anche nell’aldilà.”

Quale infame ragionamento! Quanta falsità in tutto ciò! Si sappia la verità! Voi, eletti, amici sinceri, gridatela dai tetti; annunciatela sulle strade e sulle piazze. Dite così: “Fratelli, chi non si pente del suo peccato e non recede subito non si salverà: la Giustizia Divina piomberà repentina ed annienterà i ribelli, tutti. Questo è il momento che vi viene concesso. Questo è il momento della grande Misericordia: oggi, non domani; subito, non dopo. Immergetevi nel Suo Amore, dopo aver chiesto Perdono dei vostri gravi peccati”. Aggiungo Io, Io, Dio: avrete Misericordia, solo se recedete dal male; solo se inondate di lacrime il vostro volto per gli orrori commessi; solo se promettete di non commetterli più. Diversamente, guardate, guardate con attenzione; piegatevi e guardate: la scure è pronta per voi e per quelli che abusano della Mia Pazienza! Ancora poco, dico poco – sono giorni non secoli – poi cadrete e non vi rialzerete mai più!

Sposa amata, gli uomini non vogliono cambiare: hanno intelletto, ma agiscono come se non lo avessero; hanno un’anima e fingono di non possederla. Guarda, sposa; guarda con attenzione. Ti mostro il vero aspetto dell’uomo in peccato mortale. È orribile, sembra un cadavere in putrescenza: ogni cellula langue; tutto è morto in lui, anche se continua a respirare. Io lo lascio in vita; ma che vita è la sua? Prega, Mia piccola, per tutti costoro. OffriMeli, durante la celebrazione

del Mio grande Sacrificio: chissà che Io non conceda, ancora, altre possibilità a costoro che già le hanno bruciate tutte ! Ora vieni con Me, sposa amata; non ti prendo per mano, ma ti sollevo sulle Mie Braccia, perché ciò che vedrai è assai penoso.

Vedi: qui siamo nel luogo dei rifugiati, scampati alla guerra. Qui c’è fame, c’è dolore a non finire, c’è pianto: queste le terribili conseguenze dell’odio! Alcuni, immersi nel dolore, non hanno addolcito il loro cuore, ma lo hanno inasprito sempre più. Alcuni, in queste condizioni, odiano e non vogliono, nemmeno ora, aprirsi all’Amore Mio. Per questi la grande prova non si concluderà con una vittoria, ma con una clamorosa sconfitta!

Quanta gente langue qui! Tu, amata, giri il viso per non vedere; Mi guardi con dolore. La tua domanda silenziosa ha già pronta la risposta: finirà, amata sposa, finirà anche questa guerra; prega, offri, sacrificati e vedrai che, per Mia Opera, tutto, tra breve, si concluderà.

Stringiti al Mio Cuore, sposa; godi e non pensare. Anche il grande dolore di quella gente ha un profondo valore: neppure una goccia di sangue sarà versata invano; neppure una lacrima scorrerà senza frutto! Attendi e vedrai: Io sto per compiere le più grandi Meraviglie.

Ora le Mie Braccia ti depongono su questa terra, dove deve proseguire la tua missione. Va, amata, con la gioia nel cuore; ama del Mio Amore ogni fratello. Tra poco tutto muterà, perché Io, Io, Dio, così voglio.

Ti amo

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.07.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Gesù vi ha stretti, ad uno ad uno, tra le Sue Braccia; anche in questo giorno, Lo avete avuto accanto. Quando, oggi, avete aperto gli occhi ed avete pensato a Lui, Egli era lì che vi stringeva a Sé, vi donava Energia e Pace, Tenerezza e Dolcezza. Quanta Gioia prova il Suo amabilissimo Cuore, ogni volta che può sentire accanto a Sé il palpito di una Sua creatura fedele che si è abbandonata al Suo Amore! Come vorrebbe poter stringere così tutti gli uomini della terra: tutti, indistintamente, di tutte le razze, di tutte le religioni! L’ho detto, figlia benedetta, e lo ripeto: chi cerca Dio con tutta l’anima, con tutto il cuore, con tutte le sue energie e obbedisce alle Leggi che ha ben inciso nel suo cuore, gusterà le Dolcezze del Suo Amore. Se qualcuno Mi chiede: “Mamma, come è possibile questo? C’è chi non ha conosciuto ancora la Parola di Gesù; c’è chi vive dove ancora non è giunta! Come può godere anche lui le Dolcezze del Suo Amore Divino?”

Così è. Così è, figli cari. L’uomo giusto, che vive in ogni angolo della terra e cerca Dio, sente la Sua Presenza, intuisce la Sua Potenza, anela a Lui, anela con tutte le sue forze; Lo chiama, Lo invoca, Lo supplica con la propria lingua, secondo il suo temperamento. Dio è dovunque; è presente qui, ma anche lì: il Suo Spirito abbraccia la terra, i Cieli, l’intero Universo.

Lo possono chiamare in mille modi differenti: quando lo fanno con cuore sincero, con amore, Egli risponde, li esorta al Bene, li prende per mano, li alza tra le Sue possenti Braccia, quando costoro non sono in grado di camminare. Tutto opera per un’anima che Lo invoca, che Lo cerca, che è innamorata di Lui.

Questo, figlia, vorrei far capire ai tuoi fratelli; questo, in fretta, vorrei instillare nelle loro menti, prima, prima che tutto giunga al momento conclusivo e decisivo! Allora, chi ha capito, solo chi ha ben compreso godrà, ma non i ribelli, non i dubbiosi, non gli incerti. Quelli saranno tutti respinti, perché, al momento opportuno, non hanno voluto rispondere.

Figlia amata, si sa: c’è un limite per tutte le cose! Quando il peccato ha dilaniato il cuore dell’uomo, Dio ha detto: per migliaia e migliaia di anni l’uomo dovrà purificarsi ed espiare per questo grande peccato; ma anche per questa immane sofferenza ci sarà un limite, oltre il quale tutto cambierà.

Ebbene, questo limite è vicino. Finirà il dolore del mondo; ma, con il Giudizio, avrà termine anche l’attesa paziente di Dio nei riguardi dei ribelli, dubbiosi, insipienti, pigri, operatori di male.

Questo sia presente ad ogni uomo: chi opera il male, chi progetta il male, chi favorisce il male, chi appoggia il male, senza opporsi, cadrà nella rete sottilissima della Giustizia Divina, se in brevissimo tempo – così ho detto, perché si tratta di poco, ormai – non muta vita, gettandosi ai Piedi del Padre per implorarne il Perdono!

Amati, ogni mattina quando aprite gli occhi e vedete la luce amica entrare dalla finestra, pensate subito così: “Gesù è qui accanto a me; vicino a Lui c’è la Mamma. Li voglio salutare; voglio offrire a Loro il mio primo pensiero”. Dite così e fate come ho detto: sentirete le Nostre Carezze che saranno una benedizione per tutta la giornata. Accostatevi, se potete, alla Mensa Divina e mangiate il Santissimo Cibo che Dio vi porge: avrete forza, quanta ve ne serve, e gioia a non finire.

Figli, date gioia, date amore: più ne darete, più ne otterrete. Vi amo. Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima