Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.11.95

 

 

Dissi un giorno ai Miei discepoli: vedrete, un giorno, i Cieli aperti e gli angeli scendere e salire davanti ai vostri occhi. Questo dico anche a voi, diletti amici che Mi amate ed anelate a Me. Vi dico questo: vedrete presto i Cieli aprirsi ed il Figlio dell’Uomo scendere sulla terra, circondato da un infinito stuolo di angeli e santi. Godete ed esultate, perché voi che con Me avete sofferto la Passione, con Me gioirete nella Gloria.

 

 

Sposa diletta, parlavo continuamente ai Miei discepoli, spiegavo loro molte cose, ma queste erano così incredibili ai loro occhi che Mi guardavano sbalorditi; ascoltavano, ascoltavano, ma ben poco comprendevano. Io ripetevo continuamente a loro la stessa lezione, ma i poveretti non riuscivano a recepirla bene. Io vedevo i loro cuori pieni di amore e di voglia di comprendere. Questo Mi bastava. Io Stesso li avrei condotti per mano fino al momento culminante della loro missione. Ciascuno di essi, tranne quello che sai, giunse felicissimamente alla meta attraverso peripezie di ogni genere, perché essere uomini di Dio era molto scomodo allora, come lo è anche adesso.

Finché rimasi con loro, essi si sentivano sicuri, come bimbi vicino alla mamma; ma, quando tornai al Padre, lessi nei loro cuori il grande smarrimento. Promisi loro lo Spirito Consolatore Che li avrebbe accompagnati in ogni fase della loro grande missione fino alla conclusione di essa. Non avrebbero veduto più il Mio Volto, ma Io sarei stato ugualmente con loro sempre. Dissi: sarò con voi fino alla fine del mondo; non abbiate mai paura.

Piccola Mia, le stesse Parole ripeto a voi Miei nuovi discepoli: sono con voi, sempre. Non temete: il Mio Spirito è presente ovunque e vi sostiene, vi protegge, vi parla, vi consola. Se il mondo vi respinge, Io vi abbraccio teneramente. Permetto che il mondo agisca così proprio perché possiate correre felici tra le Mie Braccia che vi accolgono in ogni istante. Come i vostri fratelli, che vi hanno preceduto, avrete tribolazioni e dolori, delusioni e peripezie di ogni genere; avrete un martirio diverso da loro, ma sempre martirio, perché non si entra nella Gloria senza passare prima per la croce. State uniti a Me e tutto sarà lieve e piano. Scambiatevi l’Amore Puro che Io vi dono: non lesinate parole confortevoli e piene di tenerezza; state sempre fra di voi, stretti l’uno all’altro, pronti a sostenervi ed aiutarvi vicendevolmente. Mai come in questo momento c’è bisogno dell’unione dei cuori e delle menti: Io, Io Stesso, vi dirigo, come un maestro dirige una grande orchestra. Voi guardate il Mio Volto, guardate il Mio Sguardo, seguite le Mie Direttive: sentirete quale armonia si sprigiona dal vostro essere! Siete strumenti sublimi nelle Mie Mani; con tutti voi voglio comporre un gioco orchestrale talmente splendido da superare quello iniziale.

All’inizio della creazione tutto era armonia e colore: l’Universo cantava il più dolce inno alla vita. Quando tutto fu pronto secondo il Mio Disegno, creai l’uomo a Mia Immagine e Somiglianza e lo posi nel mezzo del Mio splendido Giardino. Quello fu un momento unico e meraviglioso; Mi compiacqui della Mia Opera e la benedissi. La nuova creatura però era assai diversa dalle precedenti: dotata di libertà, poteva agire a suo arbitrio anche contro il Mio Volere. Così volli che fosse: l’uomo, creato a Mia Immagine e Somiglianza, doveva avere il discernimento e la libertà di scelta, fino al punto di decidere se obbedirMi o ribellarsi. Lo sai, amata sposa, quello che avvenne: il magnifico incanto fu rotto dalla decisione di ribellarsi al proprio Creatore e avvenne un cambiamento totale della vita dell’uomo, che si ripercosse poi in quella dell’intero Universo.

Per la disobbedienza di uno, tutti soffriranno per secoli e millenni: il primo Adamo fu la causa di tutte le sofferenze passate e presenti. Ti ho già detto, piccola Mia, che il Mio Amore non poteva permettere che eternamente si protraesse tale situazione. L’uomo, caduto nell’abisso del male, avrebbe dovuto rialzarsi, parte con le sue sofferenze parte col Mio Aiuto: doveva ritornare alla dignità originaria. Ecco che Io Stesso, come Uomo-Dio, scesi sulla terra. Da quel momento cominciò rapidamente la fase di risalita che doveva concludersi con il ritorno dell’armonia iniziale. Io, Io, Gesù, secondo Adamo, avrei riportato l’Umanità al vertice con un processo lento, ma sublime; con Me si sarebbe rinnovata la storia umana, ma prima l’uomo avrebbe dovuto assaporare, fino in fondo, il gusto della libertà. Cosa significa la frase che ora Io ho pronunciato?

Significa che sarebbe stato concesso all’uomo anche di giungere al momento del rifiuto collettivo, della ribellione generale. Sì Io, Io, Dio, avrei permesso tutto questo. Tu sai però che Io non permetto mai un male che sia fine a se stesso: dal massimo male voglio ricavare il massimo Bene.

Vedo nella tua mente il tuo pensiero. Mi dici: “Gesù Mio adorato, in questi tempi siamo veramente giunti al massimo male, oltre il quale pare impossibile che si possa andare senza perdere completamente i connotati umani. Questo significa che siamo giunti all’estremo ultimo della parabola storica da te permessa. Esulto, Mio Amore perché capisco che da questo massimo male ricaverai per gli uomini degni il massimo Bene, cioè il ritorno alla vita paradisiaca che c’era un giorno sulla terra. Grazie Gesù adorato; grazie, in anticipo, di tutto!”

Piccola Mia sposa, vieni a chiuderti nel Mio Cuore, gioisci e godine tutta la Tenerezza ed ascolta la Mia Risposta: hai capito bene, così stanno le cose, come tu hai intuito: dal massimo male presente, da Me permesso, ricaverò per tua gioia, il più grande Bene; ma avverrà come quando si deve rinnovare una casa: prima bisogna sbarazzarsi di tutto ciò che è guasto, rovinato, inutile, inservibile, poi, si comincerà l’opera di restauro. Durante i lavori ovviamente ci sarà un grande trambusto, ma, passata questa fase, tutto si rivestirà di nuovo splendore. Chi ha orecchie per intendere intenda.

Rimani in Me, sposa diletta. Sei piena di paura, lo vedo, ma rassicurati: sei la Mia piccola sposa che Io tengo chiusa nel Mio Scrigno, come una perla preziosa; ne ho una massima cura e ne sono molto geloso. Oggi, amata, non ti porto dai fratelli beati. Essi ti aspettano per darti gioia; ma Io ti trattengo più a lungo con Me. Stretta al Mio Cuore, immersa nel Mio Amore, ti dono tutto Io: hai bisogno delle Mie Energie dirette. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.11.95

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccola Mia, figlia benedetta, Gesù verrà ad allietare la terra. Gesù vi ama, ama i Miei figli e vuole colmarli di Doni grandiosi! Vorrei che queste parole sublimi rimanessero stampate in ogni cuore. Ripeto con insistenza agli uomini che devono volgere tutta la loro speranza a Dio.

Vedo quanto dolore c’è sulla terra. Gli uomini si rivolgono a Me con gli occhi velati di pianto: il dolore è molto, il tormento è continuo, implorano la Mia Intercessione, il Mio Intervento. Molti di essi Mi chiedono che scompaia il dolore del corpo, ma nulla dicono sulla purificazione dell’anima.

Per questi ripeto: i mali del corpo non sono mai inutili! Dio non gode della sofferenza delle Sue creature: può una madre volere il dolore del proprio figlio? Sia questo ben chiaro: ogni sofferenza ha un significato ben preciso, non è mai superflua o fine a sé stessa, altrimenti Dio non la permetterebbe. Qualcuno ripete che i dolori e le sventure sono dovute a cause naturali oppure ad accidenti casuali. Io vi dico e vi ripeto che nulla è casuale: ogni avvenimento ha un suo preciso significato. Gesù ribadisce più volte questo concetto perché l’uomo capisca di non essere una foglia mossa dal vento che volteggia nell’aria e viene trascinata a destra ed a sinistra, sopra e sotto, senza poter far nulla. Avvengono i fatti più strani: talora, l’uomo non è solo colui che subisce, senza potersi opporre. Si sappia che nulla può accadere, se Dio non lo permette e Dio non lo permette, se non lo ritiene significativo e proficuo per le anime. Con questo discorso voglio dire ai Miei figli: non preoccupatevi del corpo al punto tale da trascurare l’anima. Se avete un dolore fisico chiedete a Dio la forza di sopportarlo, fino a quando Egli lo ritenga utile, non preoccupatevi: non lo protrarrà neppure un attimo in più. Sento ovunque nel mondo un grande lamento, una grande richiesta d’aiuto. L’angoscia è profonda in molti cuori; ma vi dico che diverrà ancora peggiore in coloro che non vogliono piegarsi, docili, al Volere Divino. Chi nuota nel peccato e vuole guarire senza cercare di uscirne è come colui che piange per il dolore a causa di un veleno che ha ingerito, pur tuttavia continua a sorbirne dell’altro in dosi sempre maggiori: certo, da quel male non uscirà così facendo, ma peggiorerà la sua situazione. Vedo creature dilaniate dal vizio in ogni angolo della terra: Mi chiedono Grazie per il corpo, ma non fanno nulla per dare respiro all’anima, intossicata ed avvilita. No, figli! Chiedete solo per l’anima il nutrimento necessario, operate in modo da darle sollievo e tenerla sempre gradita a Dio. Egli, poi, se lo riterrà opportuno e fruttuoso, penserà pure a dare sollievo al vostro corpo.

Piccola cara figlia, come è difficile fare capire agli uomini le grandi verità! Essi non recepiscono, perché la mente è tutta presa dalle cose sensibili e poco attenta al linguaggio del cuore.

Oggi hai capito bene: la piccola Lucia di Fatima ha un compito importante da svolgere. La sua missione si concluderà con una grande rivelazione fatta a tutto il mondo in un giorno che ormai è tanto vicino (ricorda che Lucia ebbe grandiose rivelazioni e non tutte sono state annunciate). In quel giorno saranno aperti gli occhi di tanti; ma guai a chi lo ha atteso nell’inerzia, nella passività, nel torpore, nel vizio, nel tradimento: meglio sarebbe per costui se mai fosse nato!

Ti amo piccola cara. Ti lascio nella gioia dell’Abbraccio Divino.

Sii sempre attiva nello zelo, nella preghiera, nella donazione totale a Dio ed ai fratelli.

 

                                                                                              Maria Santissima