Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.09.96

 

 

Eletti, siate docili, siate obbedienti. Non guardate ai ribelli che contestano le Mie Leggi, non seguono i Miei precetti, ma li ritengono “sorpassati”; voi attendete con pace la realizzazione, piena, delle Mie promesse. Se il malvagio devia, voi non siate col malvagio. Se il malizioso medita il male, voi non siate col malizioso. Se lo stolto si tura le orecchie per non udire, voi non siate come lui. Non guardate a quello che compiono gli altri: siate saggi della Mia saggezza, forti della Mia forza, luminosi della Mia luce. Non dite a voi stessi: “Quello ruba da anni e nulla gli è accaduto; l’altro non fa che studiare inganni di ogni genere e vive pasciuto ed indisturbato; gli scandali si susseguono, ma non vengono colpiti coloro che ne sono gli autori”. Non dite questo, amici Miei; non ditelo, neppure per un attimo nel profondo del vostro essere, perché la rovina verrà, improvvisa, inaspettata, violenta, per tutti coloro che hanno sprecato il dono grandissimo del tempo, che ho concesso, per misericordia, per infinita misericordia, affinché potessero emendarsi e ricorrere a Me per il perdono.

 

 

Sposa amata, il male del mondo è molto e l’esempio che ricevono i piccoli è oltremodo negativo. Tu vedi e ti rattristi, piccola Mia diletta, tu vedi e tremi nel profondo del cuore, sapendo che ancora poco, ancora molto poco ed ogni colpa sarà espiata, la grande, la piccola: tutto deve essere pagato il debito.

Proceda pure, Mia sposa, proceda ognuno, libero, per la sua strada; ogni strada converge verso la conclusione e proprio nel tratto conclusivo ogni uomo incontrerà Me, Giudice, non più lo Sposo dolcissimo, non più Gesù Amore, non più la tenerezza infinita, ma il Signore di tutte le cose Che vuole ciò che Gli appartiene e nulla lascia al posto di prima!

Sì, piccola Mia: quello che vedi non ci sarà; le grandi costruzioni umane, frutto di intelletti sviati e superbi, crolleranno, senza lasciare traccia, la torre di Babele si sgretolerà e nessuno più ne avrà neppure il ricordo.

Ancora poco, sposa, ancora poco, sposa amata, ed i tuoi occhi non saranno più turbati da visioni desolanti di un mondo volto alla follia; ancora un poco, amata, che Mi appartieni interamente, ed il tuo cuore non gemerà più per l’offesa che Mi viene arrecata in ogni luogo, profano o sacro che sia: spazzerò via in un baleno la sterpaglia secca e ne farò un gran fuoco.

Sposa Mia, se tardo, attendiMi con pazienza e con letizia del cuore, perché il Mio ritardo è pena per te, ma salute per molte anime. La tua pena è la Mia pena: credi che Io, Io, Dio, non vorrei sollevare subito, subito, i miseri dalla loro condizione, i poveri dalla loro miseria, i diseredati dalla mancanza di tutto?

Gli innocenti cadono sotto la violenza dei forti ed arroganti, piegano il capo e più non lo rialzano, ma a sostenerli corrono le Mie Braccia amorose. Non temere, piccola Mia, dal cuore tanto simile al Mio, non temere: il dolore dell’innocente è seme fecondo, dal quale esce un nuovo germoglio benedetto.

Voglio venire presto, ma Me lo impediscono ancora la titubanza di molti, l’incertezza di altri. Vengo per benedire e per condannare; ma in questo preciso momento sarebbero più le condanne che le benedizioni. Chiedo ai Miei eletti, ai più dolci amici, ai più fedeli compagni e cooperatori di avere ancora un poco di pazienza; le ultime stille di tempo si consumano e per voi, che Mi adorate, che Mi servite, si prepara l’ultimo sforzo, poi, la vittoria, poi, il giorno luminosissimo, poi, la felicità promessa. Voglio che tante anime, ancora, corrano incontro a Me: ho aperto le Mie Braccia amorose ed attendo gli ultimi che hanno affrettato il passo, attendo chi ha preso la decisione di essere tutto Mio e sta volando per raggiungere il traguardo. Voi, amati, tu, sposa amata, siete già tutti per Me, godete le Mie delizie giorno e notte, respirate il Mio profumo, sentite la Mia Parola viva. È la vostra preghiera che affretterà il Mio ritorno. È la vostra supplica che convincerà molte anime a tornare a Me. È il vostro sacrificio, continuo, che farà piovere dal Cielo, ancora, grazie dopo grazie, una pioggia fittissima che laverà tutta la terra, terminata la quale, ognuno resterà solo a rispondere delle sue azioni, perché verrà il giorno del giudizio ed Io, Io, Gesù, sarò il Giudice grande e tremendo.

La Mia piccola sposa trema in ogni fibra, quando solo per una frazione d’istante vede il Volto, terribile, del Dio giustizia: se la scena non mutasse, immediatamente, il suo cuore non resisterebbe. Non temere, Mia amata e fedelissima sposa: per te il Mio Volto sarà sempre quello dell’Amore; cosa posso chiedere ancora a chi tutto Mi offre con amore ed umiltà? Ciò che voglio Me lo prendo, senza neppure chiederlo, perché so che questo è sempre il tuo grande desiderio. Ecco le tue parole: “Mio adorato Gesù, prendi di me quello che vuoi. Non servono richieste, domande; non occorre interpellarmi, solo questo desidero: fare ciò che Tu, Amore, desideri. La mia volontà è fusa nella Tua: ciò che vuoi voglio. Voglio solo ciò che Tu, Altissimo, vuoi.”

Eletti, amici, che cooperate al Mio piano, conformatevi tutti a questa Mia creatura prediletta. Lasciate la vostra volontà per fare solo la Mia e riflettete bene, prima di compiere qualunque azione. Solo ciò che Mi è gradito fate; il resto respingetelo.

Amata sposa, quest’ultima pagina è per te. Lasciati avvolgere, piccola Mia, dall’Amore infinito: è la tua fortezza, è la tua felicità. Ciò che sta fuori non ti turbi; in Me devi vivere, sposa amata. In Me hai scelto di vivere ed Io, Io, Gesù, ti ho accontentato. Il corpo appare ancora palpitante nel mondo e così è, perché così voglio che sia, ma il cuore è in Me, la mente è in Me, ogni fibra vive già nel Mio Essere infinito. La piccola creatura si è persa nel suo Creatore, perché questa è stata la scelta della sua vita. Questo, amata, deve divenire l’unico fine di ogni uomo, l’unico fine da perseguire giorno dopo giorno, istante dopo istante: tornare in Me per restarvi per sempre.

Non creerei nuove anime, se queste non avessero in sé tutto il necessario per realizzarsi, secondo i Miei Disegni. Ciò significa che ogni uomo può giungere alla salvezza, se lo vuole.

L’anima deve tendere alla vera felicità; Io offro a ciascuna ciò che serve a questo fine.

Uomini, che sentite la Mia Parola, uomini, che godete di questo dono sublime, preparatevi al grande volo. Siate docili, obbedienti e pazienti: ciò che ho offerto ad una creatura lo darò anche alle altre che le rassomigliano. Ti amo, sposa. DaMMi gioia.

Vi amo, vi amo tutti. SiateMi fedeli nel poco e vi darò il molto.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.09.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli, Miei amati, il tempo, del quale oggi godete, è grande dono. Lo ripeto, in continuazione, perché pochi l’hanno veramente compreso e lo utilizzano adeguatamente.

Si sta esaurendo, sappia telo; dopo non ce ne sarà più e ciò che è perduto in questo momento non potrà più essere recuperato. Gesù vi ha chiarito l’importanza del momento che vivete. Alcuni di voi sono attivi e zelanti; altri non riescono ancora a rendere quanto dovrebbero.

Vedo dei Miei figli che fanno lunghe soste davanti alle porte del mondo: si affacciano per curiosare di qua e di là col rischio di rimanere invischiati nel fiume di male che, ormai, percorre la terra. Non così desidero che facciate. Statevene ritirati con Gesù e con Me. Chiudete le porte che vi inducono in tentazione e ritiratevi, sereni e lieti, nella piccola stanzetta del vostro cuore: lì dentro abita Gesù ed Io sono con Lui. Parlate, dolcemente, con il Re Amore ed Egli si rivolgerà con tenerezza a voi. Avete tanto bisogno di questa tenerezza! Solo in tal modo prendete forza; in quegli attimi, irripetibili e dolcissimi, Gesù vi rapisce a Sé, vi stringe al cuore e vi mostra le meraviglie del Paradiso in terra. Staccatevi più a lungo che potete dalla squallida realtà del mondo per vivere in Dio.

Qualcuno Mi dice: “Mamma, ho un’attività quasi frenetica; molto devo occuparmi delle cose del mondo, per il mio lavoro. È inevitabile; come posso conciliare l’immersione in Dio e quella, pur necessaria, nel mondo?”

Figli cari, osservate bene la vostra situazione. Fatelo, veramente, attentamente: molti problemi sono da voi cercati e potrebbero essere evitati; gran parte della vostra attività “frenetica” non è per il servizio a Dio ed ai fratelli, ma volta a perseguire il vostro interesse personale. Siate leali con Dio e con voi stessi. Esaminatevi. Sfrondate la vostra vita da ciò che non serve. Vi è già stato più volte detto che la conclusione è imminente e che di beni, di ricchezze, di vanità non ne avrete bisogno nel giorno del giudizio: sarà l’amore il metro per misurare i vostri meriti. La carità parlerà per voi; il resto sarà come paglia da gettare al fuoco. Allontanatevi più possibile da tutto ciò che può creare distrazione ed evasione dall’unica realtà che veramente è importante.

Vivete questo breve tratto che resta con Gesù, per Gesù, immersi in Lui sempre. Leggete, cari figli, leggete le vite dei santi che vi hanno preceduto: sono un fulgido esempio da seguire. Lasciate le letture degli orrori che accadono nel mondo; fermatevi alle notizie essenziali, quelle che servono a capire i segnali del momento. Elevate il vostro spirito; non infiacchite le vostre forze.

Oggi vi offro un consiglio speciale, sul quale dovete meditare: non siate curiosi di conoscere le trame del maligno e non interessatevi a lui in alcun modo; questa curiosità può divenire una trappola, nella quale cadere.

Guardate con gli occhi del cuore il Volto splendido di Gesù: in questa contemplazione restate giorno e notte, mentre riposate e mentre lavorate, quando camminate e quando siete fermi.

Ti amo, figlia cara, e ti benedico oggi, in modo speciale, perché è iniziata la tua attività. Hai invocato la benedizione Divina sul tuo lavoro; Gesù ti ama e ti accompagnerà in ogni istante. Rallegrati ed esulta in Lui. Io starò al tuo fianco per consigliarti e guidarti.

 

                                                                                              Maria Santissima