Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.01.97

 

 

Amici cari, eletti, che anelate a me, ancora un poco, poco, poco e tutto sarà compiuto. Chiedo il vostro sacrificio ancora per un breve tempo: offritemelo con amore, per amore. Gli uomini del mondo cercano il godimento, evitano il tormento; ma, se in tal modo proseguiranno, avranno solo tormento e nessun godimento.

 

 

Sposa amata, questo è l’ultimo tempo del sacrificio e del dolore. Affrontalo, amata, con serenità e docilità: è proprio il tormento di pochi, accettato con pazienza, che salverà molti che sviano, per debolezza.

Amata, voglio un popolo numeroso nel mio regno, voglio un popolo, felice e spensierato, senza le schiavitù, di ogni genere, che oggi si è imposto. Voglio volti lieti, senza angoscia. Ciò che mai è stato dopo la caduta deve tornare. L’armonia ci sarà sulla terra; lo ripeto da molto, lo ripeterò fino al giorno, sublime, nel quale tutto accadrà, improvvisamente, per la gioia dei miei diletti.

Piccola amata, il mondo soffre, terribilmente, per un’angoscia che viene dal profondo: non passerà, se immediato non sarà il mutamento nelle azioni. Se grave è la situazione attuale, peggiore, assai peggiore sarà quella dell’immediato futuro, quando ad ognuno verrà chiesto il saldo del conto.

Tanto male, che ogni giorno si riversa sul pianeta, per opera degli empi e degli insipienti, non può restare impunito: una pioggia purificatrice scenderà dal Cielo e libererà la terra dal suo sudiciume.

Amata mia, ho pazientato a lungo e ho concesso molto; ora non pazienterò più e concederò di meno, perché i miei tempi sono tempi, conclusivi, di resoconto per ciascuno.

Hai visto operare il male, senza immediate conseguenze? Non vedrai ancora a lungo una simile situazione: già la valanga è sospesa sul capo dei maliziosi, è formata dagli infiniti peccati, accumulati da ciascuno. Il male, operato, si riverserà sull’operatore, che non resterà più a lungo impunito. Continui pure questa generazione nel suo cammino di perdizione e di morte: avrà esattamente ciò che si è cercata!

Ti ho più volte detto che tutto è pronto per la gioia dei giusti. Il nuovo Eden sarà goduto solo dall’uomo rinnovato; chi ha mantenuto gli abiti vecchi e laceri, senza darsi pensiero della propria indegnità, sarà estromesso, proprio per la sua condizione.

Molti popolano in questo momento il globo terrestre; ma chi godrà le gioie, sconfinate, del nuovo mondo? Solo una minima parte: per tutti era pronto il posto; ma i miei figli si stanno rivelando sempre più indegni di occuparlo! Ho un grande progetto per ciascuno e voglio realizzarlo; ma, senza collaborazione, non è possibile farlo.

Ogni giorno, che offro, è un grande dono: sono ore, minuti, secondi che devono essere messi a frutto, adeguatamente, per inserirsi nel mio, sublime, piano. Guardati intorno, sposa cara: vedi come tutto viene disperso nell’inerzia oppure nell’accanimento che è sempre dispersione?

Manca l’equilibrio, perché viene meno la mia guida in ogni parte della terra e non perché Io, Io, Dio, non l’offra. Solo questo desidero: guidare con Amore le mie, amate, creature, guidarle verso una realtà, tanto auspicata, tanto attesa, tanto differente da quella attuale!

Sento il grido di dolore che s’innalza dalla terra, da ogni angolo della terra. Rispondo, immediatamente, ad esso, elargendo grazie su grazie. Esse non vengono colte, perché l’attenzione non è volta a me: l’uomo confida nell’uomo; l’uomo attuale ha messo in disparte il proprio Dio per crearsene un altro che gli permetta di fare qualunque cosa desideri, senza freno e senza limite di alcun genere!

Ecco, sposa amata, la necessità dei vostri sacrifici, continui: perché Io possa ancora continuare ad elargire le mie grazie anche a chi non le merita affatto, ma ne abbisogna assai.

Ti ho detto che il sacrificio di pochi contribuirà alla salvezza di molti: se ora smettessi di elargire i miei doni, se il tempo si fermasse ora, quanti troverei pronti ad accogliermi ed a seguirmi? Solo una minima parte di questa Umanità, spensierata! Occorre aiuto, mia amata, occorre ancora molto aiuto per ottenere ancora qualche aggiunta ed evitare che la terra resti completamente disabitata, alla conclusione dei tempi.

Capisco, piccola mia, capisco che siete stanchi, il mio sguardo scruta fin nel profondo; ma occorre qualche passo ancora, occorre qualche sospiro ancora e tutto andrà a conclusione col massimo dei risultati positivi. Offritemi, miei, diletti, amici, offritemi, prontamente, ciò che vi chiedo ed altri fratelli, ancora, potranno godere con voi. Non sentitevi soli, miei cari, non sentitevi tristi, se per un attimo nasconderò il mio volto; desidero che voi proseguiate il cammino con le energie, che possedete: ne avete una scorta sufficiente. Vedrete il male galoppare ancora, veloce, senza che nessuno si faccia premura di fermarlo; anche voi nulla potrete, perché l’opposizione intorno sarà molta. Piegate il capo, docili, ed accettate i tormenti, le umiliazioni, anche le persecuzioni che da ogni parte pioveranno. Sarete come querce, battute dal vento e dalla pioggia: finita la tempesta, vi accorgerete con gioia di essere perfettamente asciutti e di non aver perso neppure un solo ramo!

Ecco, mia amata sposa, ecco il mio nuovo dono: vivi ogni istante in letizia. Molte delizie ho riservato per te anche oggi e solo qualche goccia amara! Vivi in me ed ogni dolore, ogni tormento si muteranno in gioia. Ancora poco ed il nuovo orizzonte porterà la luce, che tanto aspettate. Solo chi riuscirà a perseverare fino in fondo vedrà l’alba, senza tramonto; nessuno deve fermarsi a mezza strada, nessuno, neppure se la stanchezza è massima! La vittoria è solo di chi giunge in fondo con amore, per mio amore.

Ti amo, piccola sposa. Prendi i miei, copiosi, doni e porgili ai fratelli con larghezza: sono gioia, speranza e Amore sconfinato.

                                                                                  Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.01.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, sacrificatevi con gioia per servire Gesù. Non cercate i beni del mondo; cercate l’unico bene che può darvi la, grande, felicità. Lasciate i godimenti terreni e non cercateli. Sia sobria, figli cari, la vostra vita; accontentatevi solo del necessario. Se vi avanza qualcosa, offritela ai bisognosi; non accumulate ricchezze nei forzieri, amati. Ascoltatemi: tenete solo lo stretto necessario; i beni in più non serviranno a voi né a loro.

Vedo ancora tanta ricchezza, superflua. Vedo tesori accumulati e creature che gemono, per la mancanza del necessario; mentre tanti, proprio vicino a loro, non sanno dove mettere il superfluo!

Date, date con larghezza a chi chiede! Offrite, offrite con generosità a chi ha bisogno; non una volta tanto, figli cari, non saltuariamente, ma continuamente, evitando di accumulare beni, inutili e nocivi! Il mio Cuore è triste, quando vedo tanto egoismo e sento questi discorsi: “I beni sono miei. Li ho guadagnati a fatica; mica me li hanno regalati!”

Non si dica così: Dio ha dato la possibilità a qualcuno di possedere qualcosa in più non perché muoia, per la troppa abbondanza, ma perché offra, generosamente, a chi non è stato capace di procurarsi neppure lo stretto necessario, per molteplici cause.

Piccoli cari, vi invito ancora alla generosità nell’offrire i vostri beni: quello che date vi sarà restituito, decuplicato. Gesù verrà assai presto, ve lo sto ripetendo, e al suo ritorno cambierà tutto: beato chi molto avrà porto, perché molto riceverà!

Guai, guai agli avari che cercheranno di tenersi strette le proprie ricchezze! Guai a coloro che di nessuno hanno dimostrato compassione: severo sarà il giudizio verso di loro!

Quante riserve di beni ci sono nel mondo! Messe tutte insieme, potrebbero risolvere ogni forma di povertà! Mentre vi sto parlando, molti miei, amati, figli neppure trovano il cibo per sfamarsi e si lasciano cogliere dalla disperazione.

Osservate intorno a voi le necessità e provvedete, senza indugio. Operate in silenzio, senza dimostrare a tutti il bene che fate; ma siate attivi e pronti. Le cose del mondo peggioreranno; aumenteranno le necessità, perché il peccato sociale comincerà a riversarsi, come una valanga, sull’intero genere umano. Siate angeli consolatori, sempre pronti, pieni di amore, degni servitori di Gesù. I bisognosi mai sono mancati; ma intorno a voi nasceranno nuove povertà e indigenza, miseria, rabbia e disperazione saranno sempre più presenti dovunque. A voi Gesù darà qualcosa in più proprio perché possiate offrire, sempre, a chi si presenta davanti con mano tesa e cuore afflitto.

Figlia cara, non temere le difficoltà presenti: ogni problema si risolverà, secondo la logica Divina. Vedo tanta fiducia in te, tanta serenità, perché confidi in chi mai delude. Prosegui, mia piccola. Prosegui assieme a coloro che Gesù ti ha messo vicino. Non temete, non abbiate paura: il nemico non può fare ciò che vuole, ma solo ciò che gli viene permesso di fare!

Perseverate con gioia.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima