Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.01.97

 

 

Eletti, miei fedeli, vedo nella vostra mente tanti pensieri: notate intorno un mondo sviato, vedete i figli in pericolo. Ecco che la tristezza vi coglie, vi avvolge: parlate, ma non siete ascoltati, testimoniate, ma nessuno bada a voi. Vedo, spesso, nel vostro cuore la delusione e colgo i vostri profondi sospiri. Guai alla generazione senza Dio! Guai all’uomo che procede senza di me! Pregate e sacrificatevi perché le orecchie si aprano e tutti gli occhi possano godere la mia luce. Sarò benevolo con chi mai mi ha conosciuto, ma assai severo con chi mi ha abbandonato.

 

 

Sposa amata, è giusta la preoccupazione del tuo cuore: vedi una generazione di ribelli; pochi si accingono a cambiare, mentre la maggior parte si avvia verso un futuro, senza di me nel cuore.

Questo fatto ti dà dolore, perché i risultati della ribellione sono sempre l’infelicità e la rovina.

Proprio quando ogni cosa sta per giungere a compimento ed il tempo ha finito la sua corsa, vedo un’Umanità piena di idoli, tornata in gran parte al paganesimo.

Il mio Cuore è lacerato, perché nulla posso fare per chi mi respinge, continuamente. Ripeto, mia diletta: non forzo la volontà e ognuno è libero di procedere, come crede. Vedi che rovina profonda ovunque, le famiglie non sono nidi d’amore: i genitori non si rispettano e i figli neppure vogliono sentire parlare di obbedienza. Nei paesi del grande benessere c’è la massima ribellione: quando la famiglia non assolve al suo compito, sposa mia, la società intera è in grande pericolo. È un quadro assai triste quello che si presenta ogni giorno ai tuoi occhi e non ci sarebbe speranza, se toccasse all’uomo porre rimedio a tanta rovina.

Sposa diletta, agirò Io, Io, Dio, con potenza. Continuerà questa, folle, corsa verso il male fino a quando Io, Io, Dio, non fermerò il processo: ogni uomo tornerà a me, pentito, lacero, deluso ed Io, vedendo la profonda compunzione, lo perdonerò.

Sì, sposa amata: quella, che ai tuoi occhi pare una situazione irreversibile, tale non sarà. Tra breve, avverranno, per mia volontà, dei fatti che scuoteranno profondamente questa generazione, così distratta e superficiale. Non temere, mia diletta: i distratti si accorgeranno che qualcosa di grande sta accadendo. Chi dorme, saporitamente, si sveglierà all’improvviso; chi procede senza di me dovrà avvedersi della mia presenza, potente e viva, nella storia umana, in generale ed in quella individuale, in particolare. Sì, piccola mia, non fartene un cruccio: le orecchie, che non vogliono sentire, ci penserò Io, Io, Dio, a sturarle e dovranno recuperare in poco il molto tempo, sprecato in vanità ed inezie.

Amata, non permetterò che il mondo si avvii alla completa rovina, senza fare del tutto per impedirlo. Ognuno, in un attimo, sarà chiamato ad una scelta: sarà quella, definitiva, che deciderà la sorte ultima. Non avrà difficoltà chi nel profondo del suo cuore ha già iniziato a vedere il mio raggio guida; ma sarà assai arduo credere per chi ha creato con la sua ribellione, continua, un muro inaccessibile.

Dico che i ribelli continueranno nella loro ribellione, se non mutano vita, immediatamente, mentre ancora Io, Io, Dio, mi faccio trovare e lascio socchiusa la mia porta.

Come al tempo della terra promessa, luogo di gioia e delizie, solo pochi vi entrarono, perché la massa fu disobbediente e ribelle fino all’ultimo momento, così anche ora accadrà: proprio la stessa cosa di allora.

Vorrei, sposa mia, vorrei che il mio popolo fosse numerosissimo e vorrei che ognuno godesse la più grande felicità e le delizie, che ho preparato; ma il tempo è finito e le genti si fanno sedurre dal terribile nemico che serpeggia ovunque, insidia, lusinga ed assale uomini di ogni età.

Se il grande devia, il piccolo imita il pessimo esempio. Se il genitore procede, a tentoni, senza luce, che può fare il figlio?

Dico ai genitori: date buon esempio, date testimonianza di correttezza e buona condotta, pregate e supplicate per voi stessi e per la vostra prole, perché il tempo è venuto ed è questo, nel quale ogni pianta, che non produce frutto, verrà tagliata. Cadrà l’albero con tutte le sue fronde! Di essi nulla resterà, perché al tempo giusto non hanno risposto alla mia chiamata, non hanno obbedito al mio comando. Ciò che è inutile e nocivo verrà eliminato: in un attimo i miei angeli taglieranno gli alberi del bosco, da me giudicati inutili e dannosi. Procede, sì, procede ognuno, secondo la sua scelta, libero, senza sentire consigli né esortazioni né dolci richiami; proceda pure, ma quanto potrà andare lontano? Quanto, se il tempo si sta concludendo e l’esame è per tutti?

Sposa cara, Io, Io, Dio, sto per fermare questa folle corsa del mio popolo, impazzito. Ho agito con tenerezza di Padre, ho richiamato i miei figli alla ragione; ma essi continuano a sragionare: sono folli di una follia irreversibile! Allora, allora mostrerò loro un volto assai diverso: vedranno il giudice, rigoroso, che nel profondo del cuore hanno sempre temuto; vedranno il giustiziere che mai avrebbero voluto incontrare! Mia sposa, guai per chi agisce senza riflettere e procede senza vedere dove appoggia i piedi! Per un po’, Io, Io, Dio, l’ho sostenuto e guidato perché la sua rovina non fosse immediata; ma ora la sua insensatezza mi ha stancato: lo lascerò procedere da solo, con le conseguenze, inevitabili!

Sposa diletta, resta, gioiosa, nel mio Cuore. Godi ogni giorno le delizie, che ti offro, ed opera per me; accetta con gioia la mia volontà: ciò che avviene intorno è solo ciò che deve avvenire. Prima della fine, ci sarà la disfatta, totale; dopo quel momento, ognuno capirà e farà l’ultima scelta. Io tornerò, amata, tornerò; ma pochi si stanno preparando a godere le mie delizie, a partecipare alla mia festa. Avete ornato la strada di splendidi fiori per accogliermi, degnamente, e il vento, impetuoso, continua a portarli lontano; ma ti dico che, al momento giusto, ognuno sarà al suo posto ed Io, Io, Gesù, gioirò e voi con me. Sappiate attendere, fedeli amici; sappiate procedere, senza, inutili, soste: ogni giorno vi avvicina al grande, felicissimo, evento.

Siate esultanti in questo mondo, sempre più tenebroso. Siate gioiosi, perché il prossimo futuro è luminoso e lieto per chi ha creduto, operato, aspettato con fiducia.

Chi ha scelto le tenebre in esse resterà immerso. L’angoscia presente può essere vinta solo dalla fede in me. Credete, voi che tanto soffrite, credete nel mio Amore, affidatevi al vostro Dio e vi libererò da tutte le catene che tanto vi fanno gemere.

Vivi con me questo, nuovo, giorno. Vivilo, stretta al mio Cuore, senza darti pena di nulla: Io risolverò, Io, Dio, risolverò tutti i tuoi problemi.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.01.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei piccoli, amati, seguite con gioia le Leggi sante. Non ascoltate solo le parole, splendide, che Gesù vi dice, non limitatevi ad essere ascoltatori attenti: tutto deve trasformarsi in vita vissuta.

Viene, certo, lo sapete che, presto, viene il Divino Maestro, e non per tutti sarà gioia, felicità immensa, ma solo per coloro che l’hanno seguito, operando secondo il suo volere.

Quanti frequentano il tempio di Dio ogni giorno e si nutrono del suo corpo Santissimo, ma non progrediscono di un passo, non procedono sul cammino della perfezione!

Perché accade ciò? Il motivo è chiaro: sono uditori che non trasformano in vita vissuta ciò che sentono. Non vi è alcun progresso nella vita spirituale, se il cuore non si è veramente aperto a Dio, se la mente non si è lasciata irradiare dalla sua luce.

Figliolini cari, praticate ogni giorno, in ogni circostanza, con gioia, la Legge di Dio! Siano la carità la guida di ogni azione, lo zelo per la causa di Dio, la giustizia la molla del vostro comportamento. Se l’uomo agisce senza amore per il suo simile, che vede ogni giorno al suo fianco, come può dire di amare Dio, che non vede? Se lo zelo per la sua causa non brucia il cuore, quale testimonianza può dare ad un popolo divenuto, ormai, pagano?

Se non fate trionfare la giustizia, figli cari, come può mutare la sorte del mondo, incancrenito nel male? Non tacete, figli! Non tacete, quando vi si chiede di parlare; non parlate, quando è bene tacere.

Qualcuno mi dice: “Mamma, come posso capire quando è bene parlare oppure quando è più opportuno tacere?” Non smarritevi, figli cari: lo Spirito Divino vi guida in ogni momento.

Siate pieni di lealtà verso Dio; quando il vostro cuore sarà come quello di un bimbo, puro ed umile, allora saprete fare la scelta giusta in ogni occasione.

Gesù vi ripete: “Siate miei ed i vostri problemi saranno i miei problemi. Lasciatevi andare all’onda soave del mio Amore e, poi, più nulla temete.”

Ogni giorno porterà le delizie del Cielo e, assieme ad esse, anche le piccole tribolazioni che devono rendere sempre più solida la vostra conversione. Siate grati a Dio per le une ed anche per le altre; procedete, in tal modo, verso la meta, ormai tanto vicina.

Vi ho detto che una grande tempesta imperversa ovunque; è quella dello scetticismo, dell’incredulità, della disobbedienza, generale, alle Leggi sante. Il mondo cristiano è ritornato pagano e ogni uomo è divenuto nemico del suo simile, anche se, apparentemente, non gli fa mancare il suo sorriso.

Gesù muterà, presto, questa triste situazione. Voi, eletti, voi, figli cari, farete la prima parte; il resto lo opererà Gesù al suo ritorno glorioso. Vi dico, quindi, di non darvi preoccupazione di ciò che a voi non compete. Fate solo la vostra parte; il resto lasciatelo a Gesù che compirà con massima perfezione l’opera.

Siate lieti. Siate uniti. Lodate ed adorate l’Altissimo che opera in ogni tempo grandi meraviglie!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima