Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
03.02.97
Eletti, amici, vi accingete a uscire, lentamente,
dal tempo per immergervi nell’eternità. Vivete per me, amati: Io vi conduco nel
mio regno di pace e di felicità. Il sole mai avrà tramonto ed il dolore perderà
il suo pungiglione: vicino a me c’è la più grande felicità. Volevo, volevo
offrirla ad ogni uomo e tutto ho fatto perché tutti godessero in me; invece,
saranno in pochi, un numero esiguo che ha fatto la giusta scelta!
Sposa
amata, esulta in me e lasciati andare, gioiosa, nell’onda soave del mio Amore.
Non ti colga tristezza alcuna, perché tra le braccia mie ogni pena si trasforma
in dolcezza.
Soffri per
me, perché vedi come sono, profondamente, offeso proprio da chi mi ha promesso
fedeltà. Sono tradito ed ingannato da coloro che stanno sempre intorno a me:
con le labbra mi lodano, col cuore mi respingono e cercano il plauso del mondo,
non l’approvazione mia.
L’ho
detto più volte, sposa amata, che il tuo grande dolore di questo tempo d’attesa
sarà il vedere l’indifferenza generale davanti anche ai più terribili peccati:
ognuno opera secondo la nuova legge che si è dato, scavalcando la mia, eterna e
perfetta.
La mia
grande sofferenza sarà anche quella di coloro che tanto mi amano: voi soffrite
con me, miei diletti; il tormento non cesserà fino alla mia venuta. Le anime,
avviate alle perdizione, non cesseranno la loro corsa verso il male e il
baratro sarà la logica conclusione.
Piccola
sposa, oggi l’uomo ha perso la concezione di peccato, tanto è lo sviamento
generale. Nulla è peccato e si opera secondo il proprio estro, senza limiti; le
mie parole vengono travisate ed accomodate alle personali esigenze. C’è
giustificazione per tutto: l’adulterio è divenuto ‘bisogno di tenerezza, di
darla e di riceverla’; l’offesa, profonda, alla vita ‘impossibilità di
affrontare il mantenimento di nuove creature’; il sesto comandamento viene
proprio ignorato: s’interpreta come ‘esigenza naturale, insita nell’uomo’; il
settimo: ‘procurarsi ciò che serve per pagare le tasse e rispondere alle
proprie esigenze’. Come vedi, mia piccola sposa, l’uomo si sta costruendo delle
nuove norme di vita, basate tutte sull’egoismo e sul proprio tornaconto. La
mente dell’uomo è tanto annebbiata che sa trasformare in male ciò che è bene e
in bene ciò che è male. Pensi che le cose possano migliorare con il passare del
tempo?
Osserva
ciò che accade di giorni in giorno e confrontalo col passato: noterai che non
c’è miglioramento, ma ulteriore deterioramento nella mentalità. Non stupirti,
perché il male è una peste che colpisce e dilaga, rapidamente. Un brutto
esempio trova subito imitatori: il male, sposa diletta, seduce e trascina.
Questo il nemico lo sa e non perde tempo; mentre gli uomini riposano, sono
intorpiditi, sonnecchiano e lasciano passare l’ultimo tempo, prezioso, senza
concludere nulla. Il seduttore, antico, non perde un’occasione, perché conosce
il termine, che gli è stato imposto: esso è ormai giunto e deve ritornare
nell’abisso, da dove è uscito.
Eletti,
ho per voi un grande progetto, per ciascuno un piano, splendido. La sua
attuazione avviene in questo, grande, tempo; qualcosa già avete intuito, ma non
conoscete che una minima parte.
Abbandonatevi
a me anche in questo; non affaticate la mente a pensare e ripensare a questo o
a quello che può accadere: mai potreste giungere a capire ciò che deve
avvenire, perché supera di molto il vostro pensiero: il progetto Divino non è
progetto umano. Miei piccoli; attendete e gioite nel cuore, perché la meta è
vicina.
Vi ho
detto che il tempo è finito; fate tesoro di queste ultime briciole, che vi sono
concesse dal mio Amore: molto potete ancora fare, perché molto vi è stato
offerto. Mai passi un giorno, infruttuoso, neppure passi un solo istante
invano: ciò che è perso lo è per sempre!
Mia,
piccola, fedele sposa, la tua missione è iniziata quasi cinque anni or sono:
hai operato con zelo e piena di entusiasmo per la mia causa. Ancora un poco,
diletta, e poi la tua fatica vedrà i risultati che ora sono ancora nascosti.
Chi ha faticato per me, chi ha volto il cuore non alle cose terrene, ma a
quelle spirituali, ora si trova ricco di una ricchezza che nessuno può rapirgli
né sottrargli.
I suoi
forzieri sono traboccanti di beni incorruttibili, mentre quelli di altro
genere, proprio in questo tempo, decisivo, saranno svuotati: un terribile
sibilo, inaspettato, li aprirà tutti e delle sicurezze di prima non resterà che
il ricordo!!
Piccoli
miei, continuate ad accumulare ricchezze vere, quelle, che nessun ladro, nessun
ingannatore può depredare; le altre offritele ai bisognosi. Siate generosi:
quando vedete il bisogno, porgete a chi vi chiede, senza rimandare al domani
ciò che oggi potete fare. Siate saggi, piccoli miei, siate sapienti della mia
Sapienza.
I grandi
della terra cadranno con un grande tonfo e di essi se ne perderà anche il
ricordo; ma i miei piccoli, i dolci e fedeli piccoli vivranno per sempre nella
gioia, sconfinata, offerta dal mio Amore.
Offritemi,
offritemi in questo momento, nel quale vi chiedo l’offerta; datemi il vostro
cuore ed ogni pensiero, il respiro ed ogni anelito. C’è chi mai mi dona neppure
un piccolo pensiero; voi, invece, mai distogliete lo sguardo dal mio volto!
Questo amore diviene un balsamo per le mie piaghe.
Sono
entrato in molte case per portare la salvezza: mi hanno ignorato. Sono entrato
nella vostra e sono divenuto il Sovrano assoluto: il mio volto è presente prima
nel vostro cuore e, poi, in ogni angolo della casa. questa è l’accoglienza che
desidero e lì, dove l’ho ricevuta, resterò per sempre. La casa, che ha me come
Sovrano, non subirà alcun danno: è salda e resistente. Qui fisserò la mia
dimora per sempre.
Guai,
però, a quelle case che mi hanno respinto: al primo sussulto, cadranno e non
resterà di esse che pietra su pietra! Sposa amata, riposa, serena, sul mio
Cuore. Godine le delizie e sii felice.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
03.02.97
La Mamma parla agli eletti
Questo,
miei piccoli, è il momento della decisione, ognuno si avvia verso il suo
destino o di vita o di morte. Capitemi bene, figli tanto amati; capitemi bene e
non rabbrividite. Vi ho preparato in tutto questo tempo: siete un piccolo
gruppo, tutto di Gesù e tutto mio. Nell’attesa del giorno, grandioso, nella
pace del cuore e nella letizia dello spirito, voi state percorrendo le grandi
tappe conclusive della storia; vi sembra di fare nulla di grandioso, vi sembra
di fare solo le cose ordinarie e nulla di straordinario; proprio in queste
vostre occupazioni, quotidiane, voi costruite il vostro futuro, splendido,
nella luce Divina.
Gesù non
chiede di operare gesta d’eroi, raramente, chiede questo; vi chiede, però, di
essere eroi nelle piccole azioni, ripetitive, che vi sembrano di grande
importanza solo davanti a Dio, ma tanto umili ai vostri occhi e semplici e
quasi insignificanti.
tutto
avviene nel profondo del cuore; tutto avviene nell’intimo della mente. Gesù non
chiede all’uomo di vivere come angelo e neppure all’angelo di entrare nelle
vesti umane: ciascuno deve operare l’optimum nella condizione in cui si trova.
Pensate, figlie amate, ad una mamma che accudisce con tanto amore al suo bimbo,
lo educa e gli fa unire le manine per dire le prime preghiere: la sua azione è
sublime agli occhi di Dio, è quasi insignificante davanti a quelli umani. Così
vale per le piccole e semplici azioni che sorgono da un cuore puro ed amoroso,
dove Dio ha posto le sue tende.
Pensate,
figli cari: la minima azione, compiuta da un’anima, tutta offerta a Dio, ha un
valore grandissimo; il massimo sacrificio, compiuto da un’anima tiepida, ha un
valore minimo.
Quando
vi dico: siate tutti di Gesù e miei, voglio ottenere da voi il massimo merito,
anche dai gesti più semplici, più abituali. Ecco: un semplice segno di croce,
fatto con amore, vi fa entrare con lo spirito nella SS.Trinità
per goderne le sublimi delizie. Una “Ave”, detta col cuore, vi fa volare verso
le vette più alte del Cielo, assieme a me. Pensate, quindi, al valore di ogni
sospiro, offerto nel silenzio, ad ogni sacrificio, donato senza che nessuno lo
sappia, noto solo a Dio.
Tremerà
il mondo e muterà la storia, grazie alla fede dei più piccoli, per le opere
degli umili e l’offerta di coloro che “non contano nulla”.
Pensate,
pensate e riflettete sulle parole, che sto per dirvi: i potenti saranno rimossi
dai loro posti di comando, i forzieri saranno vuotati, i grandi imperi
crolleranno uno dopo l’altro, i progetti di grandezza finiranno nel nulla.
Guai, vi ripeto: guai, a chi ha fatto disegni grandiosi senza Dio. Il futuro è
nelle sue mani, sapienti: Egli è il grande tessitore della, nuova, storia
umana.
Sapete
chi avrà vicino il sublime Re? Tutti i suoi piccoli, tutti gli, amati, piccoli
che lo guardano con occhi stupiti, in adorazione, luminosi della sua stessa
luce. Sono quelli che per il mondo “non contano nulla, non costruiscono nulla,
non producono ricchezza né sanno costruire un grande impero finanziario; di
politica non se ne intendono e la scienza, volta ad ingannare con astuzia gli
uomini, non la conoscono proprio”.
Ebbene,
Gesù ha chiamato intorno a sé proprio questi, nuovi, grandi: grandi nell’amore,
nella donazione, nell’umiltà, nell’obbedienza! Con voi, piccoli miei, Gesù
costruisce il mondo di felicità e di pace.
Oggi
Gesù ha sorriso, vedendo alcuni di questi in preghiera, vicino a me. Ha detto
al sole: “Scaldali”. Ha detto al vento: “Non li disturbare”. Ha detto al suolo:
“Emetti un soave profumo”. Ha detto al Cielo: “Sorridi a queste creature,
benedette. Io, Io, Gesù, li inondo della mia rugiada, santa: stanno operando
con me e li renderò sempre più forti, saldi, grandi.”
Gioite,
figli, ed esultate. Vi ringrazio tutti, piccolini, di avermi dato tanta gioia
con i vostri cuori di bimbi, uniti insieme.
Vi amo. Ti amo
Maria santissima