Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

07.02.97

 

 

Amici cari, vi dono giorni di pace, vi dono giorni d’Amore. Sono entrato nella vostra vita per condurvi con me. Non temete il giorno, che sorge, non temete il giorno, che tramonta: se il vostro cuore è nel mio, il tempo scompare ed entra la dimensione, eterna, della gioia.

 

 

Sposa amata, voglio provvedere come Padre amoroso, a ciascuno di voi: desidero che nulla venga a mancare ai miei piccoli che mai distolgono lo sguardo dal mio volto.

Vedo che molto vi aspettate; vi dico che assai di più riceverete: nessun uomo può giungere a pensare ciò che Dio ha preparato per lui nell’eternità. La realtà, che vedono i vostri occhi, non è quella che vedranno allorché sarete entrati nella mia dimensione. La vita, che ora vivete, non è quella che vi attende: assai differente, assai differente sarà, sotto tutti gli aspetti.

Voi, piccoli, vedete le cose come attraverso uno specchio. Chi ha luce Divina riesce pure ad intravedere un barlume della vera realtà; chi ha preferito le tenebre resta completamente ignaro di tutto. Non sono tanto gli occhi sensibili quelli che percepiscono, ma quelli del cuore e dell’intelletto; non è l’udito sensibile quello che ode, ma quello del cuore e dell’intelletto.

Sposa mia, gli uomini fanno riferimento sempre al corpo, perché esso percepiscono ogni giorno; invece, Io, Dio, sempre all’anima, che è invisibile ed è il raggio Divino in voi.

L’uomo, colpito dal peccato originale, non ha più le facoltà che aveva prima di esso, è come incompleto, assai diverso da quello che uscì in principio della creazione dalle mie mani. Dov’è la splendida creatura, luminosa e felice, che ho plasmato per dominare sulle creature inferiori e sottometterle con amore e rispetto? Quanto è mutato l’uomo da allora! È proprio caduto nel profondo di un baratro, e lì sarebbe rimasto, se Io, Io, Dio, non avessi preso carne umana per far risalire la china al misero che da solo nulla avrebbe potuto.

Il mio sacrificio a questo è servito; ora l’uomo deve fare solo la sua piccola parte, richiesta ogni giorno, ogni momento del giorno, per guadagnarsi lo splendido destino, che Io, Io, Gesù, gli ho preparato.

Sposa diletta, ho compiuto ogni cosa; l’uomo deve solo lasciarsi condurre docile dalla mia mano e tra poco è giunto a destinazione, alla meta più sublime della storia umana. Come vedi, soavemente, conduco i docili e gli obbedienti, passo dopo passo, senza fatica. Ogni passaggio, sposa cara, sarà assai agevole da ora in poi per coloro che mi hanno seguito dovunque Io, Io, Dio, abbia deciso di condurli. Non chiedo altro, come vedi, ai miei più fedeli che l’obbedienza e la fiducia. Opero tutto Io: sono l’onda, soave, che spinge avanti la vostra imbarcazione; sono il vento, propizio, che gonfia le vele; sono il timoniere, sapiente, che sceglie la rotta e vi conduce, senza inciampi, a destinazione.

Lasciatemi fare, amati, lasciatemi agire nella vostra vita. Non opponete alcuna resistenza e fate solo la piccola parte, che vi chiedo. Superare ormai l’ultimo tratto sarà cosa da nulla, perché Io, Io, Dio, sono sempre presente accanto a voi ed ora ho reso la mia presenza sempre più percettibile.

Vieni, piccola, mia, sposa, vieni, diletta del mio Cuore: ti conduco ora in un luogo di grande felicità; vedrai tanta gente gioiosa e la Madre Santissima che ti attende. Vieni, amata, e rasserena il tuo cuore, velato di tristezza.

Vedi, piccola, in questo luogo, splendido, fervono dei preparativi. Ecco: le anime, esultanti, sono tutte intorno a te, sono luminose, come stelle, e, assieme, ti conducono lì, dove avrai una sublime visione. Ecco, sposa cara, ecco la Madre Santissima, splendida e sorridente. Ella è assai felice, perché questo luogo tra poco accoglierà gli eletti di tutto il mondo, riuniti insieme. Ella potrà accarezzare i figli e stringerli tra le braccia: tanto ha desiderato che venisse questo tempo ed ora è giunto, il luogo di delizie è pronto! La Regina, in vesti luminose e sfolgoranti, si appresta ad accogliere i suoi piccoli, tanto amati! Sembra di assistere ad una festa, speciale, già iniziata; questi sono, invece, ancora gli ultimi preparativi. La festa, vera e propria, comincerà tra mesi; allora, allora ogni preparativo sarà ultimato e vedrai coi tuoi occhi le meraviglie di un mondo tutto nuovo, tutto diverso, tutto pace ed armonia. Dal vocabolario scompariranno molte parole, ormai inusuali ed inutili: odio, ingiustizia, nemico, guerra, armi, pianto, dolore, morte.

Questa, sublime, armonia sarà non del Cielo solo, ma propria della nuova terra e questi canti di lode si udranno in ogni angolo. La Madre Santissima non dovrà versare più le lacrime mie* di sangue per far comprendere quanto dolore provi per la ribellione, continua, dei figli.

Vedi come è bella, sorridente, felice il fiore più splendido dell’Universo! Ella esulta, perché sa che il tempo si conclude, la scena muta e il passato non turberà più il presente, perché ciò che è doloroso verrà scordato per sempre.

Le sue labbra si dischiudono e con canto dolcissimo ella stessa intona il Magnificat; tu, piccola, sei tanto incantata da tale bellezza ed armonia che non riesci neppure a pronunciare parola. Unisciti al canto, piccola! Unisciti al canto, sublime, della Madre Santissima e cantate, insieme, felici! Questo è il regno della felicità con Dio; ancora un poco, poco, poco e ci sarete tutti, stabilmente, voi che tanto mi desiderate.

Sposa amata, capisco dal tuo viso che ti è faticoso assai tornare sulla terra tenebrosa, dopo essere stata in questo, splendido, mondo luminoso; devi, però, tornare, piccola mia, ancora per un momento e, poi, ti lascerò restare per un tempo senza tempo assieme a coloro che con te hanno camminato e con te sono giunti alla meta.

Esulta di gioia. Posa il capo sul mio Cuore e prendi energia per proseguire nell’ultimo tratto di cammino. Il soavissimo sorriso della Mamma del Cielo accompagna ogni giornata. Offri gioia, piccola mia, a chi non conosce più il volto della gioia. Offri pace a chi ha il cuore in tumulto.

Offri amore a chi non è amato da alcuno nel mondo!

Sii luce: un raggio della mia luce. Sii pace. Porta la mia pace.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

*mie = le lacrime di Maria sono le lacrime di Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

07.02.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, non tremate di paura, qualunque cosa accada: Dio è con voi, è entrato nella vostra vita e la conduce verso la meta, vicina. Dovete solo sopportare la fatica del vivere quotidiano. Siete pieni di energia e ben temperati; le future difficoltà non saranno superiori alle passate. State navigando su di un mare in bonaccia, perché, per voi, ogni tempesta viene sedata da Dio.

Piccoli miei, come vorrei che ogni uomo avesse fatto a quest’ora la giusta scelta! Sorriderei, felice, vedendo i miei figli al sicuro camminare verso la felicità eterna. Non è così: gioisco per alcuni; piango per molti altri che si avviano verso un triste futuro di rovina e morte!

Piccoli cari, i segni, molto evidenti, vi manifestano quello che sta per accadere. Ogni rovina, piccoli miei, non proviene da Dio. Egli vorrebbe donare gioia e benessere, pace e serenità; i danni maggiori li provocano gli stolti col loro, folle, comportamento. Ora il male sta precipitando sull’Umanità ribelle ed invade con violenza tutto il pianeta. Gli uomini, uniti, si devono opporre con decisione subito, subito, perché il tempo non permette incertezze.

Oggi la mia, piccola, figlia ha visto il luogo di delizie, preparato da Dio per i suoi amati, quelli che riescono a perseverare fino alla fine; ha potuto vederne una piccola parte, ma già ha compreso che genere di vita si vivrà nel regno di pace e di gioia.

Gesù ha sofferto il grande martirio per ogni uomo della terra: per quelli del passato, per quelli del presente, per quelli del futuro. Tutti hanno la possibilità di accedere alla gioia senza confini di tempo e di spazio; ma con dolore sto constatando che i miei, amati, figli non stanno camminando per la via di luce che porta alla meta, ma scelgono gioie fugaci e si precludono il godimento di quelle vere.

Io sono sempre pronta ad intercedere per ognuno che voglia lasciare la strada del peccato per volgersi a quella luminosa del bene.

Chiedete, umilmente, perdono! Chiedete perdono ogni giorno delle vostre debolezze, figli cari! Rivolgetevi pure con fiducia a me: vi conduco nel Cuore di Gesù per gustarne le infinite dolcezze.

Figli cari, non tema il misero, pentito e spossato, di correre verso le braccia di Dio: chi cerca, lacerato, la sua misericordia, l’avrà, ne verrà, completamente, immerso. Guai verranno ai superbi, che si sentono già perfetti, non bisognosi di alcun perdono. Costoro perdono non ottengono, perché perdono non cercano.

Ecco, figli, ecco: in questo momento la superbia umana domina ovunque; il nemico ne ha seminato ovunque e la pianta è cresciuta, vigorosa e forte! Non avvilitevi, piccoli amati, se vedete per un poco trionfare il male: proprio quando gli arroganti ed i prepotenti grideranno vittoria, sicuri di dominare, allora vedranno il volto severo del giudice che verrà a raccogliere i suoi fedeli per farli, finalmente, godere, liberi da ogni schiavitù.

Vi amo, figli cari. Perseverate nel bene ed adorate! Adorate! Adorate!

 

                                                                                              Maria Santissima