Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

23.02.97

 

 

Amici cari, eletti, che guardate il mio volto, accettate dalle mie mani ogni cosa che vi porgo, convinti e fiduciosi che ciò che proviene da me è il meglio per voi. Ogni giorno sia un capolavoro di umiltà ed obbedienza. Siate certi che per voi il regno della gioia, senza fine, insieme a me, è già cominciato.

 

 

Sposa amata, il Paradiso in terra è cominciato già, è cominciato per coloro che vivono sotto la mia ala e non desiderano altro che stare accanto a me.

Piccoli cari, non cercate avidamente nel mondo qualcosa che vi possa dare soddisfazione; lasciatevi andare all’onda soave del mio Amore: Io, Io, Gesù, so quello che serve a voi, so quello che vi necessita e soddisfo, pienamente, le esigenze della vostra anima.

Chi si affaccia troppo spesso sulla finestra del mondo è costretto a ritirarsi, spesso, deluso e disgustato. Chi ha me nel cuore e nella mente non deve desiderare altro che quello che Io, Io, Dio, porgo.

Alcuni di voi sono inquieti, cercano di qua, cercano di là, vorrebbero segni nuovi e cercano quello che mai potranno trovare. Acquietatevi, miei fedeli: ogni giorno, che sorge, vi porta il mio Amore ed i suoi sublimi doni. Non cercate quello che dovete fare, non affaticatevi ad inventare nuove regole di vita, diverse da quelle che Io vi indico; potete farvi santi ogni giorno, facendo, bene, quello che vi dico di operare.

Sposa amata, non crucciarti per quello che non riesci ad operare; tante cose sono necessarie, mia amata, ma una sola è indispensabile e quella stai perseguendo con zelo: hai scelto, come Maria, la parte migliore che, certo, non ti sarà tolta.

Gli uomini si preoccupano di tante cose e sono sempre insoddisfatti: mentre lavorano, pensano a quello che ancora devono concludere; quando riposano, pensano al lavoro che dovranno fare e, se hanno pochi impegni, si lasciano assalire dalla noia. Non riescono proprio a capire quello che è indispensabile fare e quello che è, invece, bene tralasciare.

Ho creato delle creature, fatte a mia Immagine e Somiglianza, esse hanno intelletto e volontà, ma agiscono come se l’intelletto non ci fosse e la volontà mancasse per operare il bene.

Alla conclusione dei tempi vedo una generazione che ha perso il senso della sua dignità: molti vivono come se non vivessero, procedono, restando fermi, lasciano scorrere il tempo, conclusivo, senza coglierne il valore.

Le mie grazie, sposa amata, scendono, copiose; non sono vane le tue preghiere e neppure quelle di coloro che ti assomigliano: allevio pene, fermo guerre, non permetto agli elementi, impazziti, di ribellarsi. Se la mia azione non fosse continua, la terra sarebbe sconvolta in modo assai peggiore di quanto non lo sia.

Ognuno può cogliere i miei doni, ognuno far tesoro delle mie grazie, immense; ma i miei doni restano inutilizzati e le mie grazie scendono invano! Ogni giorno è un grande giorno, è conclusivo per molti e significativo per tutti; ma quanti ne scorrono vuoti, senza merito né grande demerito! C’è chi non costruisce e non demolisce, s’illude, in tal modo, di giungere felicemente a destinazione ma, sposa amata, sia ben chiaro, ripetilo, piccola mia, ripetilo a chi ancora è in grado di ascoltarti: chi non costruisce demolisce; chi demolisce in questi ultimi giorni, conclusivi, non sarà più in grado di costruire alcunché, perché Io, Io, Dio, fermerò il tempo, quando meno gli uomini se lo aspettano. Sorprenderò ognuno nel suo comportamento abituale: in quell’attimo più nulla ci sarà da aggiungere e più nulla da togliere. L’attimo sarà per la gioia senza fine o per la rovina senza speranza.

Sposa amata, la preparazione deve essere profonda e completata per avere con me una vita senza fine. Con grande tristezza osservo le azioni di queste creature che Io, Io, Gesù, con tanto Amore ho plasmato, con tanto Amore ho redento, con infinito Amore conduco: esse vogliono librarsi da sole nell’aria, densa e tenebrosa. Ma chi non sceglie me in questo momento, unico e grandioso, chi non sceglie me, ti dico, amata sposa, ha perso la sua partita che è giunta ormai alle ultime mosse.

Guarda, diletta, guarda, senza spaventarti, guarda, sospesa tra le mie braccia, la terra: vedi,

piccola, quelle macchie di colore cupo, diffuse ovunque, come un male, oscuro, presente in ogni angolo? Sembrano file infinite di formiche di un formicaio, sono tante da non potersi contare e così fitte da non potersi discernere.

Agiscono nel mondo e condizionano le azioni umane; chi può difendersi da tale attacco? Chi può sottrarsi da questo assalto? Gli occhi umani, annebbiati, non vedono; le orecchie umane, otturate, non odono e l’assalto continua, feroce. Ecco: gli uomini stanno combattendo, senza avvedersene, la più grande battaglia della storia umana.

La Madre Santissima, apparsa in ogni angolo della terra, ha messo in guardia i suoi figli; ma essi, essi sono stati sempre disobbedienti, sempre ribelli, ieri, come oggi!

Vedi quelle file, lunghissime e compatte? Sono determinate a sgominare la specie umana ed a distruggere l’Universo intero, opera delle mie mani. Solo pochi, come vedi, hanno armi, atte a respingerli; i più si lasciano trascinare dalla loro forza.

La battaglia è sempre più aspra di giorno in giorno, le anime si perdono e l’abisso, svuotato dai suoi abitanti (i demoni che si sono riversati sulla terra), si riempie dei nuovi.

Sposa amata, guai a chi si lascia sorprendere nel vuoto di una esistenza insensata, guai a chi non l’ha riempita di valori eterni: non troverà scampo, allorché la squadra, maledetta, lo raggiungerà!

Mia piccola, Io, Io, Gesù, opero, incessantemente: chi vuole salvarsi può. Offro quello che serve ad ogni uomo; ma pochi cercano il mio volto e tanti sono invece coloro che deviano, finendo in mano al nemico.

Alta e calda, si alza la voce del mio Vicario in terra. Egli tocca tutti i temi; parla con chiarezza e guida secondo il mio consiglio; ma le volontà sono volte altrove. A chi parla il mio, amato, angelo bianco, a chi parla, se nessuno ha più orecchie per ascoltarlo? Grande è la sua sofferenza, fisica e morale. Egli, che è il primo, viene inchiodato sulla Croce con me, patisce con me, langue con me; dopo di lui, vi sono i miei, diletti, amici che si vedono circondati da nemici ferocissimi ed aggressivi: formano, sposa amata, un unico corpo di sofferenza. Ancora un poco e tutto avrà conclusione.

Soffrite con me, anime belle, soffrite per me, anime amorose: con me sulla Croce, con me nella gloria! Non vi è altra strada, amica mia, non vi è altra strada per la gloria, diversa da quella della Croce. Le pene scompariranno tutte e il dolore sarà dimenticato; resteranno solo le opere meritevoli. La carità trionferà e la terra sarà tutta uno splendore, come una sposa ornata per presentarsi al suo sposo che l’attende per farla totalmente felice.

Prosegui, amata. Prosegui il tuo cammino con me ed esulta, per i miei doni.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

23.02.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Esultate, figliolini cari, esultate, perché Gesù vi ha preso al suo servizio. Gioite in lui che tutto è, tutto può, tutto vuole darvi.

Il Paradiso non si conquista nell’ozio e nell’inerzia; occorre essere operosi nel bene. Ogni giorno c’è uno scalino da salire: talora è più basso, quindi, basta poca fatica; talora è più alto, occorre, allora, uno sforzo maggiore; talora è altissimo e bisogna metterci tanta, proprio tanta energia per salirlo. Ma Io sono con voi: mi chiamate e rispondo, mi cercate e vengo, subito, in vostro aiuto.

Siete i miei, amati, piccoli; Io, la Mamma che mai vi perde d’occhio. So che le gambine possono cedere e potete scivolare, cadere, ferirvi; allora il mio sguardo, amoroso, vi accompagna.

Figli cari, camminate vicino a me e non scostatevi neppure di un passo: il tratto, da attraversare, è assai breve, ma viscido e scivoloso. Se volete, vi tengo per mano e tutto diviene facile e piano.

Gesù ha detto che per alcuni di voi il Paradiso è già iniziato e, man mano che si procede in esso, si scoprono le, infinite, bellezze, si gustano le, straordinarie, delizie. Piccoli miei, lo straordinario è già nell’ordinario per i veri figli di Dio.

Siate lieti e non permettete al nemico di rubarvi neppure una briciola della vostra pace, neppure una stilla della vostra felicità. Quando egli riesce a fare ciò? Ogni volta che vi preoccupate troppo per il futuro, ogni volta che tremate nel vedere una piccola nuvola all’orizzonte, quando un minimo problema lo vedete immenso, quando ogni nodo lo immaginate insolvibile. Quando vi preoccupate troppo di ciò che non merita la vostra ansia, lasciate spazio al nemico che si insinua, suggerendovi parole di sfiducia e sconforto.

Ecco come, invece, dovete fare: abbandonarvi all’onda soave dell’Amore Divino, esso opera e voi; accettate qualunque cosa accada con piena aderenza al volere Divino. Non basta dire di sì a parole; occorre approvare col cuore qualunque decisione Divina, occorre benedire Dio non solo nei momenti gioiosi, ma anche in quelli dolorosi, ben consci che solo il suo, infinito, Amore lo spinge a permettere o volere ciò che vi accade.

Siate sereni, piccoli cari; in questo momento di generale sconvolgimento molti sono i chiamati che, uno dopo l’altro, si devono presentare al Divino tribunale per il giudizio.

Pregate Gesù, insieme, anime belle, pregate, stando in perfetta sintonia tra voi: quando due o tre pregano insieme, nel nome di Gesù, il Padre concede qualunque grazia. Pregate, quindi, angeli miei, pregate, pregate, senza stancarvi! Operate, senza stancarvi, perché più anime possibile possano raggiungere la salvezza!

Questo, figlia cara, è il tempo del grande ritorno dei figli al Padre; dopo questa fase, ci sarà la venuta, gloriosa, di mio Figlio. Allora saranno il trionfo e la vittoria.

Piccoli cari, pensate alla missione che vi è stata affidata e portatela a termine, serenamente, senza mai cedere alla stanchezza: non potete stancarvi, miei piccoli! Io vi rinfranco e vi sorrido; procedete in letizia. Il nemico, certo, digrigna i denti, ferocissimo, perché gli continuate a strappare anime con la fervente preghiera e la continua offerta; ma nulla può fare, senza il permesso Divino e Gesù vuole che voi portiate a termine, secondo il suo volere, l’opera intrapresa.

Piccoli cari, colombine, che tubate nel Cuore di Gesù, la luce, sorta per voi, diviene sempre più sfolgorante e, con essa, la felicità aumenta sempre di più.

Vi porgo la mia tenera carezza: procedete, senza paura.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima