Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.03.97

 

 

Amici fedeli, ancora un poco e le sorti del mondo cambieranno. Ho affidato la terra alle cure amorose dell’uomo: essa è divenuta una landa, desolata, piena di dolore. Gli empi hanno lacerato e distrutto, ma Io, Io, Gesù, vengo a portare la giustizia e la pace; sanerò le piaghe e guarirò le ferite. Chi confida in me in questo tempo di avvilimento, generale, vedrà il mutamento di ogni equilibrio.

 

 

Sposa amata, il mio sguardo abbraccia la terra: vedo ovunque rovina e desolazione per l’opera, insensata, dell’uomo. I cuori sono avvolti da tristezza, per i grandi problemi irrisolti; i potenti tuonano dall’alto, sentendosi pari a Dio; i piccoli tremano e guardano con preoccupazione il futuro. Nel profondo sta cedendo la speranza e lascia il posto alla disperazione. Gli arroganti agiscono, indisturbati: chi si oppone ad essi? I superbi possono fare molto: nessuno li ostacola. Gli ingiusti operano: i più deboli gemono e devono piegare il capo, senza che nessuno li difenda.

Nei paesi ricchi, nei paesi più poveri, la situazione è sempre di grande disagio e sofferenza.

Sposa cara, la terra è in balìa di lupi, feroci, che non sanno più cosa divorare, perché già tutto hanno divorato. Si trama il male di nascosto per accumulare beni, volti ad arricchire pochi, a rendere più miseri molti: piccola mia, quanti sono gli imbrogli, nascosti, che solo Io, Io, Gesù, conosco! È una pena, una grande pena vedere come la mia creatura, fatta ad Immagine e Somiglianza di me, usi il proprio intelletto contro di me, usi la propria volontà contro di me e contro il fratello che gli vive intorno!

Le trame, nascoste, le renderò Io, Io, Dio, palesi: chi inganna sarà ingannato, chi froda sarà frodato, chi mente verrà circondato da menzogna. I giusti, a me fedeli, non tremino, vedendo intorno tale squallore. Nessuno pensi che ho abbandonato il mondo alla sua follia; guardo ogni cosa e scruto in ogni angolo della terra. Molto permetto, molto voglio che accada: tutto avviene nella mia volontà e nulla fuori di essa.

Questo consoli i miei eletti e mai si facciano cogliere da profonda tristezza. Se lascio che il male dilaghi, se lascio che l’uomo possa procedere, liberamente, senza un mio intervento immediato, significa che questo fa parte del mio piano di salvezza. Ogni male sfocerà in bene, ogni disordine diverrà ordine, ogni squilibrio scomparirà: occorre solo attendere il momento, che Io ho designato, con pazienza e fiducia.

Piccoli cari, offritemi tutto il vostro amore ogni giorno, ogni istante del giorno e non preoccupatevi affatto di ciò che deve accadere. Non ci sono pericoli, sciagure, sconvolgimenti per coloro che confidano in me: quello che accade loro è solo ciò che deve accadere e tutto volge al loro bene. Essi stessi, al momento opportuno, lo sperimenteranno.

Sposa amata, attendi pure con l’emozione nel cuore di colui che aspetta chi ama tanto, colui che ha fatto una grande promessa ed ora si accinge a mantenerla. Esulti il cuore, già ora, per la gioia che ormai è prossima. Tutto sta per avere compimento: i tempi preliminari sono trascorsi e questi sono quelli della piena realizzazione dei fatti che giorno dopo giorno si dispiegano, secondo il mio progetto.

Se la terra è invasa dal male, non tremate, fedeli amici, perché l’esercito del Cielo è presente in essa: i miei figli, beati, mi hanno chiesto di affiancare gli eletti nella, grande e difficile, battaglia; Io, Gesù, l’ho permesso ed essi vi sono vicini. Non siete soli, non siete per niente soli: avete fra voi creature celesti che vi affiancano e vi sostengono.

Consolate il vostro cuore, afflitto e smarrito, che vede l’onda nera salire sempre più: i fratelli santi sono accanto a quelli in cammino per evitare che essi sviino dal cammino di luce. Siete in ottima compagnia, eletti; sentitevi protetti ed aiutati nella vostra opera. Procedete senza paura: Io, Io, Gesù, sono per voi e vi guardo con Amore. La moneta, che dovete offrirmi, è il piccolo dolore di ogni giorno, è il tormento quotidiano che mai mancherà, fino a quando non mi vedrete comparire come liberatore e consolatore: allora, solo allora il male sarà precipitato nell’abisso di disperazione e la divisione apparirà netta e precisa.

I miei diletti sono calati in una realtà dolorosa: quanti di voi vorrebbero esserne già separati! Se il male incontra solo male, se l’empio si scontra con l’empio, quale speranza ci può essere di un emendamento? Questo accadrà, quando la separazione sarà, definitivamente, conclusa! Il bene di pochi darà possibilità di cambiamento ai molti: un raggio, sfolgorante di luce, guida molti viandanti. Dono ancora la mia misericordia perché ognuno ne possa cogliere la sua parte, ma, come più volte ho ripetuto, i giorni sono contati e nessuno si aggiungerà a quelli già stabiliti.

La tua nazione soffre, piccola mia. Prega, intensamente, perché chi deve capire capisca, chi deve emendarsi si emendi: è giunta l’ora della grande prova, della profonda tribolazione. L’emergenza si risolverà in bene per coloro che ne coglieranno gli insegnamenti; ma diverrà un laccio per tutti quelli che si lasciano travolgere, senza capacità e volontà di reagire.

Offro prove su prove, doni, ancora, della mia, infinita, tenerezza: chi si abbandona a me non le troverà dure, perché Io, Io, Gesù, abbrevierò ed attenuerò, ma chi vuole ancora procedere nella ribellione cadrà nell’afflizione, che nessuno più sarà in grado di consolare.

Amata sposa, la tua volontà si adegui, perfettamente, alla mia: accogli quello che ogni giorno ti porgo con docilità. Le prove per te siano occasione per donare il tuo amore a me ed al fratello, bisognoso. Poco chiederò a chi tutto già mi ha donato; ma sarò assai esigente con chi ha danneggiato, senza riparare, con chi ha distrutto, senza proporsi di ricostruire.

Vedi: un grande giorno è sorto e la luce, amica, entra, dolce, nella tua stanza. Lasciati abbracciare, felice, perché sempre un giorno d’amore sarà per te che vivi stretta al mio Cuore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.03.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, vengo ancora con gioia da voi. Vi vedo tristi e malinconici, perché ciò che sta accadendo v’impone sacrifici e tormenti; ma per voi c’è Gesù che risolve ogni problema ed Io con lui.

Le vere prove, gravi ed incisive, sono per tutti coloro che devono affrontare passi gravi e non sono in grado di farlo; procedono senza luce ed inciampano, continuamente. Fino a questo momento le cadute sono state lievi; assai più gravi sono quelle del prossimo futuro, perché l’ultima parte del percorso è cosparsa di inciampi, preparati per coloro che, stoltamente, hanno scelto la via più piana per non fare alcuna fatica.

Chi è passato per le spine, prima, chi si è punto ed ha pianto, per amore di Dio, chi ha chiuso gli occhi, per la pena, ma non si è fermato, perché questa era la volontà del suo Signore, ebbene, costui ora trova da percorrere un tratto poco sconnesso: le difficoltà le ha tutte incontrate all’inizio. Chiedendo l’aiuto Divino, ha camminato tra spine e rovi; gli amici non sono mancati, ma i nemici neppure e non hanno lasciato sosta.

Piccoli cari, ogni volta che sono venuta da voi, vi ho raccomandato sempre la stessa cosa: lasciatevi andare, fiduciosi, tra le braccia di Dio; proseguite anche tra le spine, ma con lui! Vi troverete ad aver percorso un buon tratto ed il più scabroso; il resto sarà facile e lieve.

Questa stessa raccomandazione l’ho fatta a tutti i miei figli, indicando la via stretta che all’inizio pare scomoda e piena di rinunce; ma quanti non mi hanno voluto ascoltare! Hanno visto davanti a sé una strada facile ed ampia, apparentemente priva di difficoltà: non hanno obbedito a me, ma al tentatore che li ha ingannati.

Dopo i primi passi, hanno compreso di essere partiti male, ma occorrevano fatica molta e sacrificio infinito per tornare indietro; non hanno confidato in Dio, sempre misericordioso e pietoso, ma ancora una volta hanno udito la voce del serpente che li ha indotti a procedere nel male. Ho porto loro la mia mano per uscire dalla via della rovina; ma essi non si sono fidati e tutt’ora non si fidano! Sono entrati in una foresta, tenebrosa, dalla quale è molto difficile uscire: occorre tutta la volontà, che essi non sono in grado di trovare, perché, pur avendo avuto possibilità, non l’hanno sapute cogliere. Quanto dolore per una Mamma, che tanto ama, vedere i figli nel pericolo! Ella gioisce per quelli in salvo; ma trema e piange per quelli che si avviano alla rovina.

Ogni giorno imploro mio Figlio perché usi, ancora, per un poco la sua misericordia e ritardi la giustizia. Sapete che ogni giorno, concesso, è un dono grandissimo, perché, finché l’uomo ha conoscenza e respiro, può esercitare la sua volontà ed uscire dalla nebbia che lo imprigiona; ma i tempi sono conclusivi per tutti ed ogni attimo, concesso, è grazia e misericordia.

Eletti, procedete con me. Chiamo le anime a salvezza attraverso le gravi prove del momento: si conclude la scelta per gli incerti. Chi comprende ed accetta supera e si salva; diversamente, sarà giudicato, secondo il giudizio che ha voluto.

Siano sempre continue le preghiere, date le vostre energie alla causa Divina, senza risparmio: Dio vi ricompenserà subito col suo volto benevolo e sentirete nel cuore tanta dolcezza, dono del suo Amore.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima