Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.05.97

 

 

Eletti, amici cari, vengo sulla terra ad illuminarla di nuova luce. Ogni uomo camminerà in essa, non si troverà più chi scelga le tenebre. Qui, sulla terra dei viventi, rinnoverò tutte le cose.

 

 

Sposa amata, gioisci, per quello che ti offro, esulta per quello che ho preparato per te e per quelli che hanno preso la tua mano e si lasciano condurre, soavemente, da me che vi precedo ed illumino il cammino.

Gioisca ogni uomo che anela a me e mi chiama con sincero anelito: vengo, non tarderò; vengo, non farò ancora sospirare a lungo. I miei doni sono pronti, sono immensi, sono per tutti quelli che si stanno preparando a riceverli. Sposa cara, vedrai che meraviglie si compiranno sotto i tuoi occhi, estasiati, quelle che solo Io, Io, Dio, posso compiere! Ciò che, infatti, accadrà non è opera di uomo, ma mia; prendo Io stesso in mano le redini della storia, perché ne voglio cambiare il corso: ciò che era non sarà, ciò che è stato più si ricorderà. Il passato, diletta, servirà solo per l’uomo che in esso ha posto salde basi per vivere, poi, per sempre con me.

In base alle vostre azioni, compiute, sarete giudicati; ciò che vi siete scelti avrete. Non serviranno parole o lunghi discorsi: ognuno, da solo, vedrà quale sorte seguire. Se ora non potete bene discernere, allora, con la mia luce, speciale, vedrete tutto con estrema chiarezza e capirete in un istante quello che prima non avevate compreso.

Sposa amata, vivi ogni giorno nella gioia del cuore: non c’è tristezza per l’uomo che ha me, vivo e vero, nel cuore. Circondo la mia creatura prediletta d’immensa tenerezza e la conduco, soavemente, verso la sublime meta. Gli uomini hanno bisogno di me: è il mio Amore che li ha creati ed esso li attira come la più grande calamita. Perché non si muovono tutti per rifugiarsi nel mio cuore, ardentissimo, che altro non desidera che accoglierli tutti? Perché molti vagano ancora lontano e permettono all’astuto d’insidiarli e straziarli?

Diletta, parlo con chiarezza al mondo ed opero con potenza; ma trovo tanta indifferenza, ribellione. Alcuni si sono incalliti nel male e non lo riconoscono neppure per quello che è. Costoro, diletta, neppure si lasciano correggere: la superbia li frena, la presunzione li distrugge.

Amata, ripeto, infinitamente, quello che già più volte ho detto: perdono ogni colpa, anche la più grave, ma occorre che dal profondo del cuore esca il gemito di pentimento. Non c’è perdono per chi persevera nello stesso errore, senza minimamente cambiare. Sarà assai duro il mio giudizio, finale, per colui che ha giocato con me, barando, come si fa con un uomo, che si lascia ingannare a lungo, senza accorgersene.

Sposa amata, guai, tre volte guai per chi bara con me: la sua rovina sarà grande ed improvvisa e per lui non c’è speranza! Fate, uomini della terra, un’attenta revisione del vostro comportamento, presente e passato; esaminate voi stessi, prima che giunga il mio giudizio. Ognuno rifletta, a lungo, sulle sue abitudini, radicate, e supplichi me perché dia luce sfolgorante perché neppure un angolino del vostro io resti all’ombra. Esaudisco coloro che mi supplicano con cuore sincero per migliorare e giungere a perfezione.

Può un padre amoroso negare l’aiuto al figlio che vuole divenire sempre più attento al suo volere? Certo non gli negherà ciò che desidera, anzi, lo istruirà, attentamente, e poi lo loderà ogni qualvolta vedrà che un altro scalino è stato salito sulla via della perfezione.

Anch’Io, diletta, faccio la stessa cosa; anch’Io, Dio, uso grande pazienza e tenerezza con chi vuole migliorarsi ed aiutare anche gli altri a migliorare.

Mia piccola, questo non è un tempo qualunque: è il più grande momento della storia umana. Tutti dovrebbero comprenderlo, tutti prepararsi alla grande svolta che è già in atto sotto gli occhi di tutti. Chi non vede quello che sta accadendo? Questi, rapidi, mutamenti sono assai significativi per chi li sa interpretare. Non è opera d’uomo: Io sono il supremo operatore di questa scena, molteplice, che avviene su tutta la terra. Ogni uomo è ora strettamente, più che nel passato, nelle mie mani, sapienti: muovo i fili, abilmente, ed avviene solo quello che rientra nel mio, grandioso, progetto di salvezza universale e di radicale cambiamento della società. Vedrai mutare qualcosa ogni giorno: non temere e non darti preoccupazioni inutili. Solo in minima parte siete a conoscenza dei miei, reali, progetti: se proprio a fondo li spiegassi ai miei prediletti, essi non riuscirebbero più ad affrontare la realtà quotidiana, tanta, sublime, gioia li coglierebbe ed ardente desiderio di fare un salto nel futuro.

Sposa amata, vivi nella gioia, con coraggio le vicende, che Io permetto che accadano; non tremare per qualche istante di buio, non gemere per qualche nuvola, nera, che attraversi l’orizzonte. Coopera al mio piano, senza timore: Io ti guido, Io ti istruisco, Io, Gesù, ti ammaestro in ogni circostanza ed attraverso di te ammaestro anche tutti coloro che tu tieni saldamente.

Opero Io, Io, Dio, tutto in tutti; voglio solo piena disponibilità ed abbandono. Piena disponibilità non significa solo dirmi sì con le labbra; significa dirmi sì con la mente, col cuore, con le opere, a costo di qualunque sacrificio.

Abbandono significa non solo accogliere con gioia i doni e benedirmi, per essi, quando sono secondo il vostro volere, ma anche accogliere con altrettanta gioia quando comportano fatica e dolore, pena e tormento. Sopportare con pazienza anche le tribolazioni come sacrificio, puro, offerto per il bene dei fratelli che ancora vivono nel buio.

A voi non spetta sapere quale significato voglia dare alla vostra sofferenza; sappiate, però, che il dolore se non fosse importante non lo permetterei, se non fosse costruttivo più della gioia, lo toglierei, completamente, da subito. Non guardate neppure con invidia il fratello che già vive, apparentemente, nella più grande esultanza: ad ognuno ho permesso che ci sia una spina che tenga umile il suo cuore e volta sempre a me la mente.

Gioite, invece, miei eletti, per chi ha doni speciali. Gioite, profondamente, se il fratello possiede qualcosa che voi non avete e mai nasca nel vostro cuore la terribile pianta dell’invidia e della gelosia. Amatevi fra voi col mio Amore. Vi ho lasciato questo Comandamento; seguitelo, attentamente: usate carità in ogni direzione, siate molto larghi nel donare e vi sarà ricambiato, subito, il dono, da me centuplicato; poi, avrete il resto nel momento del giudizio finale. In quanto alle situazioni drammatiche di questi giorni, servano di ammonimento a molti: chi deve capire capisca. Nella società, dove la carità si è spenta, spunta la disperazione. Lo avevo già preannunciato: chi non si rifugia in tempo nel mio Amore, infinito, sentirà sempre più vivo il vuoto del vivere ed odierà la sua stessa esistenza.

Amata sposa, resta nel mio cuore in preghiera continua: supplica per chi non riesce a trovare la strada di luce; supplica per quella parte del mondo che, pur potendo scegliere la luce, preferisce le tenebre, che, avendo davanti la vita in me, preferisce la morte.

Sposa amata, l’uomo, nella sua libertà, deve fare, bene, ora le sue scelte. Concedo tutto a chi tutto mi chiede per essere più docile ed obbediente; ma non posso dare a chi non mi chiede, perché non si fida, non crede, conta solo su se stesso e sui suoi simili.

Sposa amata, gli uomini si aprano al mio Amore, infinito, confidino su di me: voglio entrare in ogni cuore, in ogni mente; voglio trasformare ogni vita, voglio mutare il dolore in gioia e le tenebre in luce. Questo è il mio volere; lo sappia ogni uomo: apro le mie braccia per accogliere chi accoglie il mio invito d’Amore.

Uomini della terra, respingete con coraggio il male: il nemico, terribile, che ve lo propone sarà respinto dalla vostra, decisa, volontà di bene.

Vi amo. Ti amo, sposa diletta.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.05.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, perseverate nell’adorazione; sia sempre volto il vostro cuore ad adorare Dio, qualsiasi cosa facciate. Se restate in lui con tutto il vostro essere, egli rimarrà in voi sempre ed ogni vostro passo sarà nella luce.

L’opera del nemico in questo momento tende a scoraggiare, a deprimere e mostra prospettive spaventose per il prossimo futuro. Chi non è saldo nella fede si atterrisce e trema, geme nel profondo e non vede alcuna via di uscita: può farsi cogliere dalla disperazione. Figli amati, anche questa è una prova, alla quale Dio permette che siate sottoposti per saggiare la vostra fiducia in lui.

Se il mondo geme e si preoccupa, voi proseguite in letizia il cammino: sapete in chi confidate e chi è il vero arbitro della storia. Vi dico che non c’è alcun timore per chi spera in Dio, per chi ha riposto in lui tutta la sua fiducia. Piccoli miei, se già avete il Paradiso nel cuore, ne gusterete ogni giorno di più gli aspetti più sublimi. Chi ancora non ha raggiunto questo traguardo non perda un attimo: cerchi Dio, finché si fa trovare, corra a rifugiarsi tra le sue braccia, perché egli sta aspettando ogni figlio lontano, scruta l’orizzonte per vederlo apparire e come lo scorge da lontano, egli stesso gli corre incontro per abbracciarlo e restituirgli la dignità perduta.

Figli miei, affrettatevi, correte! Non badate alle spine ed ai rovi, che dovete calpestare; procedete con coraggio, prima che la grande porta venga chiusa e non ci sia più alcuna speranza.

Amati figli di tutto il mondo, il mio cuore è in pena per voi – non per voi che non avete ancora conosciuto Gesù: per voi ci sarà un trattamento speciale, perché siete senza colpa – sono, invece, preoccupata per tutti quelli che hanno conosciuto lui, che sono stati battezzati ed ora lo rinnegano con massima ingratitudine!

Ritornate indietro, amati figli; la via che avete intrapresa è assai pericolosa: porta alla rovina! Se avete connessione in qualche modo col male, tagliate ogni legame con decisione e coraggio, liberatevi da questa schiavitù. Non dite: “Sono indegno; non avrò più perdono”. Non c’è peccato più grave di questo: rinunciare, volontariamente, ad accogliere la misericordia Divina che è infinita, è sconfinata, è per tutti coloro che la implorano.

Vi dico che Dio perdona qualunque peccato: bastano il pentimento sincero ed il proposito, deciso, di non commetterlo più.

Figli cari, esaminate attentamente la vostra vita e liberatevi dal peccato; chiedete aiuto, se vi sembra tanto difficile farlo, perché ci siete immersi. Sono gioiosa, quando vedo che un figlio fa ogni sforzo per migliorare, quando è disposto ad affrontare qualunque sacrificio per dare gioia a Gesù; sono, invece, tanto triste, allorché vedo le catene divenire sempre più strette e la volontà sempre più fiacca. Vedo già il grande giorno, senza tramonto, giungere per l’Umanità; lo vedo avanzare, rapidamente, mentre il mondo vive nell’indifferenza e nel peccato grave!

Vorrei che ogni figlio ascoltasse la mia voce, accorata, vorrei che le mie parole penetrassero profondamente in ogni cuore umano: non voglio che i miei amati figli vengano colti di sorpresa, in un momento inaspettato, quando meno se lo aspettano! Nessuno di voi abbia una simile sorpresa: dovete stare sempre attenti ai vostri pensieri, alle opere, ai progetti che fate, al comportamento che tenete verso i vostri fratelli.

Amate di cuore. Pregate per i nemici e perdonate qualunque torto. Procedete senza timore poi, qualunque cosa accada, per voi ci sarà sempre la vittoria.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù e Maria Santissima