Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.06.97

 

 

Eletti, amici cari, il Dio della gioia è con voi anche oggi. Siate lieti, perché i mali che tormentano la terra sono passeggeri, di poca durata; godete la sublime gioia di essere nati, di avere avuto il dono della vita. Siate miei ed essa sarà felice per l’eternità.

 

 

Sposa amata, esulta, per ogni giorno che ti concedo; per chi vive in me ormai ogni attimo è esultanza. Pene e tormenti scompariranno: vedrai un mondo senza tempo; nelle prossime stagioni umane ogni cosa verrà mutata, per mio volere. Ti aiuti il pensiero del bello, che sta venendo, a sopportare il sacrificio presente.

Mia diletta, ripetilo a tutti quelli che mi servono e non vedono grandi schiarite nell’orizzonte: essi devono perseverare, senza mai stancarsi; al momento da me stabilito dirò il mio “alt” e chi potrà più fare un solo passo avanti, chi solo un passo indietro? Tutto resterà al punto nel quale si trova.

Quello sarà per tutti l’attimo degli attimi: stupendo per chi l’ha previsto e preparato; tristissimo per i molti insipienti che vivono con superficialità un’esistenza vana e senza senso. Grande dono, sposa mia, grande, immenso dono quello della vita che ho donato all’uomo: dovrebbe essere amata e valorizzata in ogni istante! Quando, finalmente, verrà capito il suo, grande, valore, unico ed irripetibile?

Non esiste, come credono in molti, un’altra vita sulla terra in condizione diversa: questa, che vivete, miei amati, è l’unica e dovete viverla bene, a fondo, intensamente, aiutando il mondo a fare altrettanto col vostro esempio.

Siate luce, amati, siate luce per il mondo; siate il sale della terra che, ovunque entri, dà sapore!

Cambierà questa società, miei amici, cambierà, certamente, se voi, tutti insieme e separati, farete la vostra parte. Vi chiedo di darvi da fare subito e di non permettere al tempo di passare invano.

Quanti figli, sposa amata, parlano di noia, d’inutilità dell’esistenza! Pensa come essi sprecano le diverse occasioni di bene! Pensa quale eternità si preparano!

Vieni, sposa, vieni, diletta del mio Cuore: oggi ti mostro un posto, dove viene bruciato il mio dono con massima stoltezza. Intendo quello dell’ultimo tempo, concesso ad una generazione che deve cambiare scena, per mia volontà. Siamo in una sala fumosa; noi siamo presenti, ma nessuno, neppure lontanamente, immagina quello che sta accadendo. Qui uomini, stolti, stanno bruciando la loro esistenza nel gioco; giocano a carte per passare il tempo, ma si giocano la vita, quella senza tempo. Vedi: il volto è infuocato, il viso di molti è contratto da rughe profonde. Guarda bene; ti mostro lo sconvolgimento che c’è nel profondo di quell’uomo: egli ha perso la prima partita, la seconda; continua a perdere, ma non si arrende. Sono passate tante ore; è pieno d’ira, che cerca di controllare: non riesce a recuperare il molto denaro perduto durante l’intera notte. Costui non pensa ad altro che a questo: quanta preoccupazione inutile! Trascorsa la notte, per lui non ce ne sarà un’altra, perché Io, Io, Dio, non glielo concedo: mi accingo a tagliare, violentemente, lo stame della sua, inutile, vita.

Vedi, sposa amata: questo è un albero senza frutti; assomiglia a quel fico, che ho fatto seccare da un momento all’altro! Di questi spensierati ve ne sono in gran numero; tutti sono stati avvertiti nel cuore: hanno incontrato un mio angelo che li ha fatti pensare per un attimo; ma essi si sono affrettati a scacciare ogni preoccupazione. Vedi come giunge, improvviso, il momento del giudizio conclusivo! Per queste anime ha supplicato la Madre mia Santissima: ho concesso loro ancora sette giorni di vita. Quell’uomo con la sua stolta compagnia se ne andranno, uno di seguito all’altro; questa sala, fumosa, accoglierà altri, poi altri, poi, più nessuno, perché Io, Io, Dio, la chiuderò, definitivamente.

Sposa amata, vedi a che servono le fervorose preghiere dei miei amati, unite a quelle della Mamma del Cielo? Offro, per amore vostro, altre possibilità, poi, altre ancora, altre occasioni di ravvedimento poi altre ancora; ma giunge il termine, la chiamata e ognuno deve essere pronto, perché non attendo più.

Si prepari il mondo, si prepari ogni uomo del mondo! Non c’è nulla da temere, quando la mia grazia Divina permea la creatura, quando il mio Spirito vive in lei; ma è disastroso ciò che avviene negli spensierati: in quell’ultimo istante di vita il nemico assale con enormi forze per trascinarsi via la preda! C’è una grande lotta, finale, tra il bene ed il male; ma colui che è vissuto nel male non ha armi sufficienti alla dura lotta e spesso viene lasciato solo, solo. Nessuno si cura di lui.

Oggi chiedo alla mia, amata, sposa preghiere e sacrifici per i chiamati della giornata: sono molti, molti coloro che non sono per niente pronti. Recita più coroncine della misericordia affinché siano aiutate queste poverissime anime nella battaglia finale. Questa tua carità sarà ampiamente ricompensata al momento giusto. Per te e per tutti quelli che hai preso per mano, secondo il mio volere, questa è una fase di grande sacrificio: ogni giorno vi chiederò qualcosa, miei amati. Chiedo a voi per alleviare ed accorciare la purificazione di altri. Offritemi con generosità e non vi sembri mai troppo ciò che vi chiedo; conosco la vostra capacità di sopportazione e non vado mai oltre. Statene certi.

Sento la mia, piccola, sposa spesso gemere, quando ciò che accade la fa penare, ma con gioia sento, immediatamente, le sue parole: “Per te, Signore mio, per te, Amore mio, sono disposta a sopportare tutto. Io sono una piccola cosa nelle tue mani; fa’ di me quello che desideri. Soffro con gioia ed amore.”

Se molte creature mi offrissero questa, piena, disponibilità, in breve le sofferenze del mondo scomparirebbero e la nebbia che avvolge le nazioni, si trasformerebbe in vivida luce. Non è così: anche molti, che si dichiarano miei, davanti ad una prova un pochino dura mi dicono: “Gesù, proprio a me la dovevi mandare, a me che già ho molti problemi!” Detto questo, si allontanano, pieni di stizza nel cuore.

Sposa amata, prega perché molti seguano il tuo esempio; ovunque c’è tanto male. Aumentano gli operatori di male; diminuiscono coloro che sono disposti a fare sacrifici per i peccatori.

Resta in me, diletta, e ti darò la pace, la gioia, tutto il mio Amore; non sentirai il peso della fatica che stai sostenendo. Resta in me, scricciolo, e dammi consolazione.

È già alto il giorno. Offrimi ogni istante di esso.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.06.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei piccoli, in questo mese, meraviglioso, Gesù elargisce in larga maniera la sua misericordia. Imploratela, figli cari; imploratela per voi e per i vostri cari. Non basta però chiederla con le labbra, occorre che l’anelito parta dal cuore. Tutti gli uomini hanno bisogno di misericordia; la devono chiedere, finché hanno l’opportunità di farlo. Siate umili, figli miei, siate umili; non cadete nel peccato di superbia, non lasciatevi insidiare dall’astuto nemico! Siete in cammino; non siete arrivati. Anche il consacrato, che celebra più volte al giorno la SS. Messa, deve piegare, umilmente, il capo davanti al suo Signore, riconoscersi peccatore e bisognoso di perdono.

Voi vi chiedete: “Perché la Mamma del Cielo ci dice questo?”

Ve lo dico, perché in questo tempo, assai difficile per le anime, sono molte a cadere in questa, terribile, insidia: si sentono sante solo perché, in qualche modo, servono Dio. Nel loro cuore sta maturando un certo orgoglio, come di “primi della classe”. Essi guardano con disprezzo gli altri, perché li ritengono inferiori, indegni; sentendosi in tali condizioni, si allontanano sempre di più dal Sacramento della riconciliazione; dicono dentro di sé: “Che peccati faccio? Prego, ascolto la S. Messa, mi comunico, continuamente. Sono quasi un santo”.

Non vi accada, piccoli miei, di fare questo ragionamento. Occorre, invece, ricorrere con massima umiltà alla misericordia Divina, occorre ricorrerci ogni giorno e mantenersi pronti ad accettare qualsiasi purificazione. Lo sapete, perché Gesù l’ha ripetuto più volte e lo ripete: “Chi si innalza sarà umiliato e chi si umilia sarà innalzato.” Tra coloro che già si sentono “arrivati” oggigiorno si trovano tanti e poi tanti consacrati. Questo fatto mi addolora e vorrei che capissero, in fretta, il loro, grave, errore. Guardate l’esempio, sublime, di umiltà che vi offre il Vicario di mio Figlio in terra, il mio Pontefice: egli ha il cuore di un bimbo. Ogni giorno Io scendo accanto a lui, come Madre amorosa, lo stringo al mio Cuore e gli do nuove energie; egli prende coraggio per proseguire nella sua, altissima, missione.

Vedete: il più grande si è fatto piccolo ed umile per essere il servo di tutti proprio come Gesù chiede che sia. Guardate a questa, maestosa, figura, figli cari; prendetene esempio, imitatelo e pregate, pregate per lui perché possa concludere bene ogni sua missione.

È una grande guida questo, mio, figlio prediletto; non lasciatevi sfuggire nessuna delle sue parole: egli dice, esattamente, quello che Gesù vuole che sappia il mondo intero. Ascoltate il suo dire proprio dalle sue labbra e non fidatevi di ciò che ripetono i mass media, alterando, completamente, il senso delle sue parole.

Siate prudenti, molto prudenti e camminate, accorti. Non dite: “Tanto ci pensa Gesù. Tanto ci pensa la Mamma”; sappiate che Gesù e la Mamma vogliono che voi facciate la vostra parte. Essi, poi, faranno la loro. Abbandono completo non significa che non bisogna più operare e lasciare che tutto accada: è errato questo modo di pensare. Ogni uomo deve fare tutto ciò che gli compete, senza trascurare nulla, lasciando al suo Signore ciò che non è nelle sue possibilità compiere.

Questo è il mese che vi ho detto della grande misericordia: Gesù dona con larghezza a chi chiede con maggiore umiltà. Siate come bimbi davanti a lui, bimbi, bisognosi di tutto. Chiedete, chiedete, piccolini, con cuore sincero e vi sarà dato; ma ricordate che il primo passo per ottenere i grandi doni è sforzarsi di fare in tutto la volontà di Dio. Chi naviga nel peccato grave non si faccia vane illusioni: occorre prima rompere i legami con esso; dopo, tutto si può ottenere.

Astenetevi dal peccato, figli. Vi supplico: astenetevi dal peccato! Imploratemi, quando siete nella tentazione: Io vi prenderò per mano.

Vi amo, vi amo tanto. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima