Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
17.06.97
Eletti, amici cari, vivete nella pace, che Io vi
dono, e non cercate le cose del mondo: esso sta sviando, gravemente, facendo
ciò che è male ai miei occhi. Il mondo, che devia, avrà ciò che si sta
scegliendo.
Sposa
amata, il male non defluisce, le acque sono salite al punto di travolgere ogni
cosa e ogni giorno si passano argini, mai superati in passato. L’arroganza dei
superbi è tale da spaventare anche le anime più sicure e salde.
Anime
belle, che tremate, vedendo l’impudenza nel comportamento dei più ed il silenzio
mio, non gemete, perché la mia azione sarà immediata e sconvolgente,
rapidissima e decisiva, improvvisa e maestosa. Il mio silenzio durerà, in
questo senso, ben poco tempo. Ora taccio ed attendo; ma si prepara una
spiacevole sorpresa per tutti coloro che ritengono il mio tacere debolezza o
indifferenza e scambiano la mia, grande, misericordia per consenso: quando
interverrò, tremerà la terra, si sposteranno i monti dal loro posto, si
offuscherà il Cielo tanto da non dare più la sua luce, si apriranno gli abissi
più profondi, uscirà il mare dai suoi argini e le leggi naturali non verranno
più rispettate. Accadrà l’incredibile proprio quando l’uomo crederà di poter
stare al sicuro con la chiave di soluzione di ogni problema nelle sue mani.
Tutto
ciò che vi circonda, sposa diletta, è in gran parte mistero: solo Io conosco
perfettamente ogni cosa. Svelerò i grandi segreti, gradualmente, ai miei
diletti. Essi, poi, li porgeranno al mondo che è incredulo, resterà incredulo e
attenderà, senza prepararsi, il mio ritorno: avrà la più grande delusione, nel
vedere una parte dell’Umanità in grande esultanza, un’altra in grande angoscia,
l’una volta all’eterno godimento, l’altra a pena e dolore sconfinati.
Guai
all’uomo che mi ha conosciuto e mi ha respinto, continuamente! Guai a colui che
mi ha ripudiato per fare secondo la sua mente e non secondo la mia! Guai a chi
mi ha girato le spalle ed ha proseguito per la strada dell’errore, senza
rivedere il suo comportamento! Guai all’incredulo che ha sentito la verità, ma
non l’ha accettata per fare il comodo suo! Guai a chi si è lasciato guidare
dalla superbia, dall’arroganza, dalle voci che dicevano: “Ebbene, tutto è bene;
ognuno può fare ciò che pensa, che vuole, che sente. Alla fine ci saranno
benevolenza e perdono per chiunque, un’amnistia generale, ricchezza di doni per
i meritevoli e non meritevoli, per i giusti e gli ingiusti, per i credenti ed i
non credenti, per i vicini ed i lontani, per gli zelanti ed i tiepidi, per
coloro che hanno detto sempre sì al Signore ed anche per quelli che gli hanno
negato anche una sola briciola di tempo!”
Sposa
amata, queste sono le cose che si vanno dicendo, le voci, che sparge il mio
astuto nemico per completare la Babilonia e incitare l’uomo a compiere ciò che
gli è gradito, a fare con disinvoltura ogni tipo di male, senza nemmeno più
vergognarsene.
Sposa
amata, a quale punto di degradazione è scesa la mia creatura! Ecco: gli stolti
si radunano fra loro e si creano una loro morale, una loro logica, un diverso
modo di pensare, più congruo ai tempi, dicono; più congruo al loro egoismo,
dico Io, Io, Gesù! Facciano pure, liberamente, il loro gioco, lo facciano, come
già lo stanno facendo; Io non sono un Dio che rende schiavi, che sopprime la
volontà, anche se questa si volge proprio contro di me che tutto ho donato, che
nutro un immenso Amore per ogni creatura prediletta. Proprio queste mi
sfuggono, proprio esse, che sono fatte a mia Immagine e Somiglianza, mi
tradiscono, mentre le più umili obbediscono e nessuna osa trasgredire il mio comando!
Chi ha libertà è sovrano; ma, attenzione, miei cari, attenzione a questa
libertà, uomini della terra: voi ne state facendo, ampiamente, abuso! Ve l’ho
donata per non farvi schiavi; ma di essa chiederò conto.
La mia
piccola, amata, sposa, vi sta porgendo le mie parole, ormai, da anni. Questo
concetto deve essere ben chiaro alla vostra mente: vi ho dato la libertà e
potete scegliere i pensieri, le azioni da fare. È un grande dono il libero
arbitrio che vi fa superiori ad ogni creatura della terra; ma la responsabilità
è assai impegnativa: non potete fare ciò che vi pare, come se tutto dovesse
decidere solo la vostra mente. Non tutto ciò che si riesce a fare è lecito: c’è
anche quello che concedo di operare proprio, a causa del libero arbitrio; ma non
è lecito, non è lecito, assolutamente! Chiederò conto, scrupolosamente, di ogni
azione, di ogni pensiero, di ogni progetto, di tutto ciò che avete fatto
dall’età della ragione. Guai, tre volte guai a coloro che si sono fatti
discepoli del mio nemico ed hanno sparso confusione per indurre i poveri stolti
al male! Chiederò conto ai maliziosi della rovina degli altri che sono caduti
nella rete, sottile, preparata dall’essere maledetto che ha sedotto le genti.
Sentirete
dire che è lecito l’illecito, che è morale l’immorale, che è bene ciò che è
male ai miei occhi, che tutto può l’uomo quello che vuole, che non ci sarà mai
un giudizio negativo e che non esiste l’inferno; badate di non credere a tutte
queste falsità, diffuse dal serpente antico per distruggere anche la coscienza:
sta completando proprio in questi giorni la sua opera, prima di essere messo a
tacere. Si dà un gran da fare. Mentre gli uomini dormono nel torpore più grave,
egli veglia ed è ben desto, non si prende mai riposo; si aggira per le strade,
è sulle piazze e col suo poderoso esercito si precipita ovunque. Dilania e
distrugge senza posa; attacca ogni postazione debole, assale i disarmati,
conquista i superficiali, li attira a sé e ne fa dei suoi seguaci. Grande è il
suo successo in questi giorni, grande e senza contrasto. Il mondo lo segue,
nessuno più si oppone alla sua azione, tutti sono divenuti imbelli e codardi:
chi deve parlare tace; chi dovrebbe tacere, per pudore, parla e si vanta di ciò
di cui dovrebbe vergognarsi.
Sposa
amata, è assai triste la situazione della terra che dovrebbe prepararsi ad
accogliermi! Quale accoglienza avrò dalle mie creature, che ho tanto
beneficato?
Vengo in
un mondo che è tutto rovi e spine: dove sono le piante, che il mio Amore ha
voluto?
Vedo in
un angolo, assai ristretto, un piccolo giardino, proprio esiguo: eccoli qui le
mie, amate, piantine, i fiori, dai petali delicati, profumati e ancora bagnati
di rugiada Divina! Guardo con tristezza e constato che sono veramente pochi, in
numero esiguo. Sono, però, bellissimi. Ebbene, qui, in questo giardino, mi
fermerò, qui, in questo angolo, comincerà una nuova vita per il genere umano.
Da qui partirà l’Eden che poi si estenderà in ogni angolo della terra.
Strapperò le erbe nocive, toglierò tutti i rovi e le spine, distruggerò col
fuoco le erbacce: la terra sarà pulita dal suo sudiciume. Poi, prenderò i semi
santi e li spargerò ovunque: la gioia riempirà il pianeta triste!
Amami,
sposa. Adorami, fedele amica. Spera in me, diletta. Attendimi, scricciolo!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
17.06.97
La Mamma parla agli eletti
Figli,
miei, cari, il mondo vive nel grande peccato. Gesù è morto per salvare tutti
gli uomini, ha versato il suo sangue, prezioso, per ognuno; ma essi non
capiscono, non credono, non vogliono capire né credere! Ognuno innalzi nel suo
cuore la Croce di Cristo e l’adori in ogni momento della sua vita. Portate,
però, anche, ben visibile, sul vostro corpo il santissimo segno! Fatelo con
umiltà, ma con grande amore: ogni fratello capisca che voi siete di Gesù, che
vi siete donati a lui. Non sia il vostro segno solo qualcosa di formale;
vivetelo a fondo: il mondo comprenda e rifletta. C’è tanto bisogno di
testimonianza, vera: occorre che i miei figli facciano sentire il loro profumo,
portino luce tra le tenebre, così fitte, portino la luce di Gesù che viene.
Viene, figli, e tutti lo vedrete!
Voi lo
state annunciando: voi avete questo, sublime, compito. Sapete che vi ha mandato
innanzi, come suoi messaggeri: dovete avvertire il mondo che il suo ritorno è
imminente. Figli, siete, veramente, vicini alla meta: nell’anno conclusivo di
questo secolo tutto sarà concluso e la terra sarà un giardino incantevole, dove
vivranno creature, felici, che hanno scelto Dio come guida della propria vita.
Come potete comprendere, prima del trionfo, ci sarà la “fase di passaggio”: in
essa dovranno svilupparsi e consumarsi tutti i fatti per sfociare nella
vittoria finale.
Figli
cari, vi chiedo di metterci tutto l’impegno perché tante creature seguano il
vostro esempio: Gesù ritorna; ma sono ancora pochi quelli che l’hanno capito.
Quanti l’attendono? Quanti spargono fiori lungo la strada per abbellirla? Vedo
anime, folli, che cercano il piacere, fuori dalle Leggi sante, vivono in
peccato gravissimo e non mostrano segni di pentimento. Vi sono anime,
sprofondate nell’abisso infernale, che vivono qui, in terra, come già fossero
perdute. Pregate, figli cari, per queste anime che stanno per perdersi; pregate
perché ascoltino le mie parole e strappino, con tutta la forza che possiedono,
ogni legame col male! Se l’anima è presa dai lacci del male, non fa alcun
progresso, non migliora, ma peggiora, aggiunge peccato a peccato, infamia ad
infamia, abominio ad abominio. Desidero portare alla salvezza ogni figlio; ma
nulla posso, senza la sua collaborazione: nessuno può salvare un’anima che è in
continua ribellione.
Figli
cari, la mia più grande pena è per i peccatori, per quelli più incalliti, ma
anche per quelle persone che vanno in chiesa solo per abitudine: esse non
provano contrizione per le loro colpe, si sentono senza peccato, mentre
dovrebbero battersi il petto e piangere su se stessi.
Vedete,
figli, come tutto è chiaro? Gesù stesso vi spiega giorno per giorno quello che
dovete fare. Sapete anche che il tempo è quasi finito: occorre che neppure un
attimo di quello che resta cada inutilizzato. Gesù torna, prima della fine del
secolo*. Potete dirlo a chi meriti di saperlo: Gesù viene a cambiare la faccia
della terra. Non pensate che sia visibile in un posto piuttosto che in un
altro: tutti lo vedranno; in ogni parte della terra sarà ben visibile.
Gioiranno coloro che lo hanno aspettato, compiendo il bene, senza fatica, per
il grande amore verso Dio.
Non
così, non così sarà per coloro che si sono gettati nei piaceri vani: chi molto
ha creduto di conquistare si troverà con un pugno di polvere. Chi invece ha
saputo sacrificarsi per un bene superiore, puntando ogni cosa sulla meta
finale, vedrà cambiare la sua vita improvvisamente e divenire tutta luce e
felicità.
Perseverate.
Adorate Gesù che ha preparato per voi grandi cose.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima
*fine
del secolo = s’intende a livello spirituale