Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
21.06.97
Eletti, siate docili ed
obbedienti, seguite i miei passi e non temete: vi conduco verso i pascoli
verdissimi del mio regno, preparato per voi sin dall’origine del mondo.
Sposa
amata, docili, seguitemi, non ponetevi molte domande, non siate incerti e
turbati, non chiedetevi se ce la farete: quando Io, Io, Gesù, chiamo, offro,
poi, tutte le possibilità per seguirmi, Io stesso spiano la strada e prendo per mano la mia, amata, creatura.
Con
dolore vedo che il mondo più evoluto, quello che ha avuto più abbondante la mia
grazia, è divenuto una Babilonia di vizi e di passioni. Gli uomini usano dei
miei doni con sregolatezza sprecano e non apprezzano ciò che possiedono né hanno
gratitudine per colui che, malgrado tutto, porge e non
cessa di farlo.
Piccola
mia, ancora
un poco, poco, poco ed il mondo del grande benessere non sarà più tale: è
giunta per tutti l’ora della riflessione forzata. Per secoli ho permesso che
ognuno giungesse a maturazione; ma ora non sarà più così: ciò che ho dato mi
riprendo, ciò che ho offerto tornerà a me. Non gemete uomini del mondo sui beni
che se ne vanno; gemete, invece, su voi stessi che in tanti anni non avete
imparato a conoscermi, non vi siete preoccupati di farlo, non mi avete fatto entrare nella vostra vita, ma, in molti, mi avete
cacciato!
Vi
rammaricate, perché vedete scemare la vostra ricchezza, diminuire il vostro
benessere: inseguite, continuamente, i beni vani e trascurate quelli eterni!
Sposa amata, non godo, certo, nel vedere ovunque dolore e preoccupazione, per
una situazione, generale, che diviene sempre più grave. Come vorrei che gli
uomini cominciassero ad usare, bene, il loro
intelletto ed il cuore! Molto di più di quanto hanno, di quanto hanno mai avuto
dall’origine della terra avranno coloro che fanno una
giusta scelta. Tolgo un poco per aiutare i più duri a comprendere; tolgo, prima,
un pochino per dare tutto dopo, in un secondo momento, e non togliere mai più.
La grande Babilonia, piena di corruzione e degradazione, sta per cadere. Sposa
amata, tutto si dissolverà in un attimo quello che è stato fatto in tanto
tempo.
Dicono
gli empi: “Ho fatto ciò che mi è piaciuto; con me hanno operato tanti altri. Non c’è stato grande cambiamento;
evidentemente, nessuno bada a noi: possiamo agire come ci pare. Se Dio c’è è, certo, disattento oppure teme di intervenire per
frenare la nostra corsa.”
Così
parlano gli stolti della terra, mia diletta; si coalizzano
e sferrano attacchi l’uno dopo l’altro. Gemono i miseri oppressi, piangono i
deboli, sferzati; aumenta la mole del male e sospirano
i giusti, in attesa di vedere mutare il corso degli eventi. Dico agli empi: voi
proseguite nel vostro cammino, deviato; dove credete di arrivare? Offendete il
mio Cuore che solo Amore vorrebbe mostrarvi, perché per Amore vi ha creato! Vedete
che il tempo passa e nulla accade: vi siete illusi di proseguire per sempre in
tal modo. V’incontrate e nel parlare v’incoraggiate, reciprocamente, dando
forza al male e distruggendo ogni bene che c’è in voi.
Dite:
“Ho fatto quello che la mia coscienza mi rimproverava e cosa è accaduto? Ho fatto anche di peggio;
ugualmente, tutto è andato liscio. Cosa ho da temere,
quindi? Cosa mi può accadere?”
Chi
parla e ragiona in tal modo è un folle che cerca la sua rovina. Se non sono
intervenuto prima, se non ho spezzato, subito, le catene del male
è solo per Amore: ho concesso tempo e tempo perché ognuno potesse pensare,
ragionare, desistere dalla sua, cattiva, condotta. Eliminare il male significa
eliminare gli operatori di male; essi sono anime, destinate ad
una eternità di gioia o di dolore. Io sono il Creatore, Io il Salvatore, Io
l’Amore, che vuole santificare. Desidero che ognuno giunga alla meta, da me
preparata: ho pazienza, molta pazienza con chi erra;
lascio tempo per riflettere, perché so che i miei figli sono tardi nel
comprendere. Questa pazienza può prolungarsi per anni ed
anni; ma alla fine deve giungere la conclusione, la scelta deve essere fatta da
parte di ogni anima. Chi ha perdurato nel male cosa si illude
di trovare al tramonto del suo giorno? Dico ai miei amici: parlate con
chiarezza lì, dove è rimasto qualche barlume di ragione; parlate con semplicità
e chiarezza per far comprendere che il tramonto sta per giungere e ognuno tiri
le somme della sua giornata di vita. Chi ha ragione l’usi,
chi ha cuore se ne serva. La conclusione è vicina per ogni uomo della terra: è tempo
di inventari e di bilanci per tutta l’Umanità. Il
servo, pieno di debiti, si affretti a pagarli tutti, prima che il padrone gli
piombi addosso per chiederne conto. L’inetto si alzi di scatto e recuperi il
tempo perduto. Il dormiglione si alzi e si vesta, senza indugio. Voglio trovare
tutti ben pronti, al mio ritorno. Questo sto ripetendo,
continuamente; ma chi pone mente al mio dire? Non sanno gli uomini che grandi
civiltà possono scomparire, improvvisamente, come avviene dei castelli, maestosi,
fatti di cartapesta?
La
storia del passato insegna; ma, ti dico, mia amata,
che l’esperienza trascorsa non ha nulla a che fare con quella che l’Umanità
avrà nel più prossimo futuro: ciò che mai è accaduto accadrà, ciò che mai si è
immaginato potesse accadere. Avverrà tutto in un
baleno, tutto in un attimo.
Non
vedrai più, sposa amata, davanti agli occhi, ciò che ti eri abituata a vedere. Il
prossimo futuro non assomiglierà in qualche modo al passato, recente o remoto: non
ci sarà confronto né paragone. Come uno scenografo
prepara una scena, mai vista, mai allestita prima, per uno spettacolo,
completamente inedito, così Io, Io, Gesù, ho in mente di fare una sorpresa
unica.
Sposa
mia, t’invito alla gioia, all’esultanza del cuore, alla pazienza ed al silenzio. Sii gioiosa, perché il tuo Signore ha in
mente grandi progetti per te. Sii paziente nelle tribolazioni, sofferte, in
gran parte, per servire me. Sopporta in silenzio e mostra il volto felice di
chi sa che la sua speranza è certa e che la liberazione è vicina. Così facciano
tutti coloro che hanno fiducia in me.
Cadrà, cadrà, sta per cadere la grande Babilonia che ha portato
tanti, miei, figli sulla via della rovina; cadrà, improvvisamente, quando
nessuno se lo immaginerà!
Sia
lieto il cuore di chi attende pace e salvezza da me: sono come una nuvola di
passaggio le grandi tribolazioni presenti; il sole splenderà, più fulgido che
mai, sulla terra rinnovata.
Ti
amo, diletta. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
21.06.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
miei, vengo a
portarvi la gioia di Gesù, vengo a portarvi il suo Amore. Vedo un velo di
tristezza in molti di voi: scorgete vicino a voi un mondo che non ama e vedete
i cuori divenire sempre più gelidi. Ebbene, se questo vi provoca tristezza
profonda, sappiate che anche Gesù l’ha provata ed
ancora la prova: egli, che si è sacrificato per ogni uomo, non è amato; Gesù,
figli cari, non è amato; non vi è minima gratitudine verso il suo, grande, sacrificio!
Sembra che gli uomini si siano scordati della Croce: ognuno procede nel cammino
senza riflettere, gode la giornata a modo suo e fa solo quello che piace in
quel momento e non si pone il problema se ciò che fa sia bene o male, piaccia o
no a Dio.
Piccoli
miei, il male
del mondo in questo momento, il male dei mali sono l’indifferenza ed il
relativismo. Si vive come se Dio non fosse, si prosegue per anni, senza neppure
porsi il problema, si vive come fanno gli animali ed i
vegetali che non hanno anima; non si crede a Gesù; pur essendo stati
battezzati, ci si proclama con orgoglio atei, agnostici, invero solo egoisti,
superbi e presuntuosi!
Amata
figlia, quanti uomini vivono questo, tremendo, momento nella massima
incoscienza: Gesù parla al loro cuore in mille maniere, ma essi non vogliono
sentire la sua voce che li richiama al dovere! Fare il proprio dovere comporta
rinunce, sacrifici; tutto ciò lo ritengono troppo
gravoso, troppo pesante! Vi dico, figli cari, vi ripeto che colui
che non si sacrifica, prima, dovrà soffrire tanto, dopo. Pensate ad uno studente che in questo tempo di esami ha solo voglia
di uscire a divertirsi e non s’impegna, non studia, non si applica; viene il
grande giorno e si presenta, impreparato, incosciente, spavaldo; il risultato
si può già immaginare, quanto dolore, quanta delusione, quanto tormento per un
poco di gioia, passeggera, goduta prima!
Figlia
amata, c’è chi vuole solo godere proprio ora, quando Io chiedo un poco di
sacrificio, penitenza e preghiera, offerta a Dio. Ci sono molti che di questo non ne vogliono nemmeno parlare; si sono creati,
addirittura, una nuova logica: “Senza minima fatica, si avrà, ugualmente,
tutto”. Vedi un po’ l’astuzia del serpente quali sciocchezze fa dire!
No,
figli: non seguite, non ascoltate, non fatevi ingannare dalla bestia, astuta e
feroce, che desidera solo divorare le anime! Come nell’esempio precedente, un
alunno non può superare la prova d’esame, se prima non si è ben preparato,
rinunciando a svaghi e divertimenti, così colui che si
è concesso godimenti in tempo di preparazione non avrà certo premio, ma
delusione, figli, grande delusione, dolore, figli, grande, immenso dolore! Vi
parlo, accorata, perché immensamente vi amo, e ripeto infinite volte quello che
dovete tenere bene a mente. Vedi, figlia cara, ogni giorno vengo
a te per portarti il mio messaggio d’Amore. Lo leggano i fratelli, lo imparino,
bene, a memoria, se lo stampino nel cuore! Vengo vicino a questo strumento
tanto caro a Gesù, per parlare a tutti voi che ne seguite il cammino. Vi
conduco verso la santità; ma alcuni di voi ne sono
ancora lontani, perché sono superbi e si credono umili, sono ribelli e si
credono docili, sono disobbedienti e non vogliono capirlo.
Anche
oggi v’invito alla riservatezza: parlate poco ed amate
molto! State facendo il contrario! Sostenetevi l’uno con l’altro; questo è
tempo di prove, di tristezza per molti di voi. Non siate indifferenti alla pena
altrui: supplicate Gesù perché doni sempre nuove energie a coloro
che soffrono, per una, pesante, purificazione. Com’è felice il mio Gesù,
allorquando il fratello supplica non per sé, ma per il
fratello!
Amatevi, figli miei! Amatevi molto di più
di quanto vi amate. Attingete poco dalla fonte perenne, state attingendo troppo poco; invece, essa è a vostra disposizione!
Gesù vi vuole dare, largamente, perché possiate offrire, largamente, e
procurarvi tanti, tanti meriti per giungere alle vette più sublimi della
santità. Più amate, più donate, prima giungete e più in alto arrivate. Io sono
con voi per incoraggiarvi: Gesù mi manda ad aiutarvi.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima