Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.06.97

 

 

Eletti, amici cari, il mio Cuore vi vuole accogliere tutti. Venite a me; lasciatevi avvolgere dal mio Amore! Chiamate tutti i fratelli e invitateli a seguirmi: la gioia, che voi avrete, anche a loro voglio porgerla.

 

 

Sposa amata, ecco che il grande giorno si appressa e constato con gioia il totale abbandono a me di molti di voi; ma vedo anche coloro che non vogliono decidersi e si lasciano insidiare e condurre lontano dal nemico. Ho un grande progetto per ciascuno di voi; lo voglio attuare perché siate felici e la terra si ricopra di fiori profumati che facciano scomparire le larghe zone desertiche.

Tutto deve divenire un giardino irriguo, perché questo ha stabilito il Padre per questo tempo. I miei fedeli collaboratori vedranno mutare le cose sotto i loro occhi e nascerne sempre di nuove, perché il passato deve scomparire anche dal ricordo. Non domineranno più sulla terra gli uomini eletti dagli uomini, gli empi chiamati dai loro simili; ma Io costituirò i nuovi equilibri e trionferà il diritto e scomparirà l’ingiustizia.

Sposa mia, vivi in letizia questo tempo, anche se i sacrifici mai verranno meno. Il mio, piccolo, esercito di fedelissimi procede, rapidamente, ed uscirà vincitore contro il grande schieramento, preparato dall’antico avversario. State combattendo la splendida battaglia della vita sulla morte; da una parte ci sono tutti i miei, quelli del presente e, insieme, quelli del passato. Amata, esulta, perché, se ora tutto avviene nel segreto, presto sarà palese e ognuno potrà vedere lo schieramento, al quale appartiene, e godere, godere assai, nello scoprirsi in grande compagnia.

I miei angeli, i miei santi mi hanno chiesto di scendere a fianco vostro; state sereni e nulla temete, proprio nulla: fratelli, amorosi, vi affiancano, perché la conclusione è vicina e le forze avverse premono.

Ogni giorno vedrete accadere fatti assai significativi: l’odio si scontrerà con l’odio, l’invidia con l’invidia. La potenza del male penetrerà nel profondo dei maliziosi per farli agire con massima violenza. Non c’è pace nei cuori, senza di me; tutti coloro che mi hanno respinto verranno colti da forze avverse, che non riusciranno più a dominare. Il male, che è diffuso ovunque, travolgerà uomini e cose. Costoro si distruggeranno a vicenda: ecco i violenti scagliarsi gli uni contro gli altri; sul campo resteranno vincitori e vinti, perché tutti senza di me.

Amata sposa, si addolora il cuore, quando cade un innocente, quando pena un innocente; ma è proprio il sangue innocente che ottiene le massime grazie per il mondo, è proprio il suo dolore che spalanca le porte del Cielo ad accogliere tante anime.

Piccola mia, capirà ciò che sta accadendo ora e ciò che accadrà nel prossimo futuro, lo capirà, bene, colui che è entrato nella mia logica ed ha lasciato quella umana. Nessuno può capire il mio agire, se non ha la mia luce e solo chi cammina in essa vedrà, con chiarezza, ciò che per gli altri è incomprensibile. Anche nella vostra vita c’è un piano che si sta attuando; ma mai ve lo prospetto nel suo insieme: ogni giorno vi chiedo di fare qualcosa, vi conduco per mano e vi spiego quello che voglio da voi. Non voi dovete decidere il da farsi; Io, Io, Gesù, vi indico la via da percorrere. Ho detto, ed ora ripeto che dovete servirmi lì, dove vi ho posto: chi in famiglia, chi in patria, chi in un paese, lontano dal suo, chi proprio nel suo, chi in un convento, chi in una parrocchia. I miei servitori devono essere ovunque, tutti diversi fra loro, come stelle che hanno luce diversa e grandezza differente, ma, insieme, illuminano la notte e la rendono splendida.

Non fate, miei amati, scelte, che Io non chiedo e non pensate di essere più utili in un posto, dove Io non vi ho mandato; fate come vi dico, operate secondo il mio volere e la più semplice azione diverrà importantissima per il fine da raggiungere. Vedo che sono molti coloro che si preoccupano di andare di qua e di là, senza mia disposizione, pensano di ottenere di più per sé e per gli altri; invece, non è così: essi danneggiano, invece di aiutare. Vi chiedo anche oggi il totale abbandono alla mia volontà. Nulla fate che a me non sia gradito; riflettete, pregate, mettetevi davanti a me con cuore umile ed Io vi consiglierò, vi guiderò, vi delizierò con la mia tenerezza anche nelle situazioni più scabrose. Vedo che vi sono coloro che mi vogliono seguire, ma nello stesso tempo si dànno da fare per compiacere il mondo affinché vengano tutelati i loro interessi: mi seguono finché nulla hanno da rimettere; mi abbandonano allorché chiedo un sacrificio più pesante, una prova più difficile che richiede coraggio, a volte eroismo. A nessuno ho detto che avrà la grande felicità, senza nessuna fatica, che avrà il mio tutto, senza offrirmi il suo; anzi, ho sempre ribadito il contrario. Siate, miei diletti, come bambini obbedienti che al mattino ascoltano le parole dei genitori che indicano loro il compito da svolgere durante la giornata; non invidiatevi a vicenda, ritenendo quello dell’altro più facile da svolgere del vostro. Dono Io, Io, Dio, le energie, secondo la necessità, e nessuno è provato oltre le proprie forze.

Venti di tempesta soffiano in ogni parte della terra: ora porteranno via solo ciò che è nocivo e di piccole dimensioni, poi, gradualmente, aumenterà la violenza e verrà spazzata via tutta la zavorra della terra.

Pensate ad un giardiniere che vuole riordinare il suo, bel, giardino invaso da erbe inutili e nocive, da piante che deturpano la bellezza dell’insieme. Che fa questo giardiniere? Toglie e pulisce, toglie e pulisce, finché rimane solo ciò che deve rimanere. Alla fine dell’opera, tutto è al suo posto, tutto in ordine, tutto un incanto. Durante l’operazione coloro che vedono non riescono a comprendere bene il suo operato; solo alla fine la sua opera apparirà in tutta la bellezza.

Sposa cara, Io sono quel giardiniere che sta mettendo sossopra il suo giardino per liberarlo da quello che è inutile e renderlo splendido ed ammirabile.

Continuate, anime belle, continuate a cooperare con me, con amore. Non potete ora capire con precisione il mio piano; accontentatevi di quello che vi rivelo, senza chiedere di più. Il piccolo bimbo, condotto per mano dalla mamma, non chiede dove lo stia portando, non lo chiede più, allorché ella gli ha spiegato che gli farà una bella sorpresa che non sarebbe più tale, se gli spiegasse ogni cosa. Il piccolo canta e ride, mentre cammina, guarda il viso amoroso che lo accompagna e nulla teme; è felice, perché sa che tutto si concluderà nel migliore dei modi.

Sposa amata, procedete anche voi come bimbi felici che cantano e saltellano, per la gioia, mentre percorrono la strada che li conduce alla grande gioia. Io, Io, Gesù, benedico la vostra vita. Darete frutti copiosi, se farete sempre ciò che vi dico.

Siate docili ed obbedienti. Datemi tutto e consolatemi, perché soffro, terribilmente, per i molti ribelli che, nati per la felicità, si avviano, con insipienza, sulla strada della perdizione.

Resta in me, diletta. Adorami.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi     

 

28.06.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei amati, aiutate i fratelli a vivere nella gioia e invocate per loro la pace. Molti credono che sia impossibile in questi tempi, così duri, avere la gioia, pensano che sia difficile possedere la pace; non è così, non è affatto così. Nessuno, certo, s’illuda di poter vivere senza tribolazioni, nessuno creda di restare senza croce: ognuno la deve portare dietro a Gesù che l’ha portata, pesantissima, quanto mai nessun uomo la porterà. Egli però non lascia sole le sue, amate, creature, non ignora il loro dolore né la grave fatica che fanno per procedere.

Non è un dio lontano, relegato nell’olimpo ed ignaro di ciò che accade sulla terra, come in passato alcuni popoli credevano; Gesù è in mezzo a voi, figli amati, cammina con voi, riposa con voi e fatica con voi. Se lo invocate con amore, se gli offrite le vostre azioni, anche le più semplici di tutti i giorni, egli le benedice e tutta la vostra esistenza diviene una benedizione. Costruite in tal modo uno splendido palazzo, dove un giorno abiterete per sempre. Siete voi stessi col vostro comportamento che vi preparate il futuro: sarà così, come lo avete voluto.

Nel momento conclusivo nessuno potrà dire: “Signore, non mi hai dato l’opportunità di fare, non mi hai creato le condizioni per costruire.”

Dio fornisce ad ogni uomo il materiale che serve, non scorda proprio nessuno. Ecco cosa gli dice, nel segreto del cuore: “Ecco, figlio amato, tutto ciò che ti occorre per prepararti una splendida abitazione per il Cielo. Sta a te costruirla, ben solida ed armoniosa”; da quel momento, che corrisponde, poi, con l’età della ragione, parte l’opera umana che dura un numero stabilito di anni, secondo il progetto Divino. Ogni giorno concesso deve essere un giorno di lavoro; solo alla fine si potranno vedere la bellezza e l’imponenza dell’edificio costruito. Prima si vedrà sempre una massa informe che prende un aspetto armonioso come si avvicina la conclusione e secondo il lavoro fatto.

C’è chi opera con zelo e non tralascia neppure un istante, non spreca, non si distrae: ecco qui la vita dei grandi santi che hanno dato tutti se stessi a Dio. C’è, poi, chi opera ad intervalli: quando riprende il lavoro interrotto deve fare doppia fatica e procede assai lentamente. C’è, poi, chi lascia trascorrere il tempo, restando nell’inerzia, rimandando sempre a domani ciò che dovrebbe fare oggi; scadono i giorni concessi e viene l’ora di abitare quella casa, che dovrebbe avere costruito, ma, non la trova davanti a sé, piange e si dispera, ma è tutto inutile!

Ebbene, figli cari, sicuramente, avete compreso il mio, semplice, discorso. Ognuno di voi si adoperi per essere tra i primi, quelli che operano con zelo e non perdono neppure un solo istante.

Già più volte vi ho preannunciato che sta scoccando l’ora X dell’anno zero: è tempo di abitare il palazzo, che avete costruito. Se l’avete fatto ampio, comodo, ben ornato, allora godrete beati: dopo tanta fatica, sarà un vero sogno la vostra esistenza!

Coloro che si trovano assai indietro nella costruzione dovranno terminarla con gravissime sofferenze per un tempo assai lungo, stabilito dal giudice eterno. Per coloro che non sono proprio partiti ci sarà un tempo senza tempo di dolore grande.

Sono la Madre di tutti e vi voglio vedere felici, figli cari. Nessuno deve restare nella disperazione. V’invito ad ascoltare le mie parole! Siate obbedienti, piccoli miei; siate attivi e laboriosi.

Che grande estate si prepara per voi! la vostra vacanza sia il Cielo; il vostro cuore sia sempre volto a Dio, la vostra mente a fare la sua volontà, ogni anelito a lui, ogni respiro sia lode ed adorazione! Fate come questa figlia diletta che inventa per lui le frasi più dolci, più amorose, le parole più consone a dargli gioia e ringraziamento.

Siate tanti, piccoli, Davide, dal cuore traboccante d’immenso amore per Gesù.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima