Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.08.97

 

 

Eletti, amici, vengo come Dio Amore da voi che tanto mi amate, vi sforzate di seguire le mie Leggi e d’insegnarle agli altri. Vengo come Dio Amore ed infinita misericordia. Il mio Spirito vi conforterà in questo resto di tempo di grande ribellione e profonda tribolazione.

 

 

Sposa cara, vedo le tue sofferenze, vedo quelle di ogni uomo: ogni sospiro sale a me come sacrificio gradito. Con la forza, che Io ti dono, sopporta ogni cosa: quelli che tu hai affidato a me verranno aiutati ad entrare nella mia luce. Aprirò per loro le cateratte della mia misericordia, toglierò il cuore di pietra e ne metterò uno di carne; ma ciò non può accadere senza dolore e sofferenza loro e tua, che li ami.

Opererò, mia diletta, con misericordia e rigore. Opererò perché siano fugate le tenebre della ignoranza, della superficialità e vincerò la stoltezza con la Sapienza. Ognuno sarà condotto per mano perché comprenda in poche lezioni quello che in una vita non ha voluto apprendere.

Piccola, mia, sposa, dove occorre misericordia procederò con misericordia ma dove occorre rigore dovrò usare questo. Ho poco tempo per fare tutto ciò che ho detto, devo agire per rapide sequenze. Non temere, mia diletta, compirò l’operazione con mano, incisiva ma delicata perché la tua sofferenza non sia superiore alle tue forze. Quanti ribelli, diletta mia, trovi intorno a te; ribelli che non compiono il dovere, ma inseguono le vanità del mondo: hanno mente, ma si comportano come se ne fossero privi, hanno cuore, ma tanto indurito, da sembrare una pietra.

Piccola mia, l’Universo intero è sottomesso al mio volere e ogni sua parte è in armonia con le altre: chi osa disobbedire agli ordini dati da me? Chi osa dire: “Non serviam*”? In ogni giorno, in ogni attimo del giorno ognuna fa ciò che le è chiesto di fare: nasce il giorno, muore il giorno; si alza il sole, tramonta il sole; la terra non cessa nel suo movimento e né va più in fretta né più lentamente di quanto Io abbia comandato. A tempo giusto scendono le piogge per nutrire il terreno, crescono le messi e danno il pane agli uomini, matura l’uva ed offre la deliziosa bevanda inebriante. Il mare resta nei suoi argini e non li oltrepassa, le acque sanno dove devono fermarsi, senza traboccare. Tutto, regolato dalla mia volontà, è docile ed obbediente al mio volere.

Soffri tu, mia amata, soffri, per la disobbedienza e la ribellione di tutti coloro che tanto sono cari al tuo cuore. Puoi comprendere, quindi, quanto sia immensa la mia sofferenza, vedendo non solo un uomo ribelle, non solo un figlio ribelle ma moltissimi uomini ribelli, moltissimi figli ribelli ed insofferenti di qualsiasi giogo: chiamo e non rispondono; chiedo e non ottengo; busso, ma non mi aprono; alzo il tono, ma si turano le orecchie; mostro segni evidenti: non credono e inducono gli altri a fare altrettanto!

La Madre Santissima mostra il suo volto in lacrime, manifesta il grande dolore; ma nessuno ci fa caso. Sposa amata, ho dato un grande dono ai miei figli, quello della libertà, non posso ora toglierlo: ognuno deve fare da sé la scelta. Nessuno la può imporre; la sposa non può obbligare il marito ad essere docile a forza, a scegliere il bene a forza, ad operare secondo il mio volere a forza. Deve essere una decisione, sentita e presa dal soggetto medesimo.

Ecco perché, mia amata, posso offrire grazie, occasioni, opportunità, posso chiedere che venga fatta la giusta scelta, ma non sono Io, Io, Gesù, il padrone della volontà umana, lascio fino all’ultimo istante di vita la possibilità di scegliere e non la tolgo.

Sposa cara, grande è stata fino ad ora la mia pazienza; ma gli uomini, ribelli, l’hanno stancata: ho elargito doni su doni, ma non sarà più così. Ho parlato della obbedienza del creato intero alle mie Leggi e della disobbedienza invece dell’uomo, della creatura, che ho fatto a mia Immagine e Somiglianza, che ha preso il mio cibo, ha bevuto la mia bevanda, ha goduto la luce dell’astro, che Io ho posto nel Cielo; ma non sarà più così e colpirò gli uomini lì, dove sono più sensibili: la terra non produrrà, come prima, i raccolti saranno insufficienti, la situazione economica subirà un tracollo, le cose andranno deteriorandosi e molti cadranno nell’avvilimento e nello sconforto; cercheranno cibo, ma non ne troveranno, bevanda, ma essa mancherà. La natura si ribellerà, riversando sull’uomo la sua ira: non a caso, non a caso, ma secondo una sequenza da me permessa.

Sposa cara, il grande nemico degli uomini vuole giungere a conclusione della sua opera: ha diviso, ha separato i familiari dai familiari, gli sposi dagli sposi, i popoli tra loro, creando guerre ed ostilità. Ci sono discordia e disarmonia ovunque, come anche tu hai potuto constatare.

Questa separazione proseguirà e non cesserà; ora il nemico vuole distruggere ogni cosa esteriore, dopo aver lacerato, interiormente; la sua ferocia è tremenda. Io, Io, Gesù, gli permetterò di fare; ma lo fermerò, prima che tutto sia lacerato.

So che provi tanta pena, nel sentire questo, che peraltro già conoscevi; ma, senza il castigo ed il castigo adeguato, molte anime rimarrebbero sull’orlo estremo dell’abisso, perché l’uomo, quando sta nel grande benessere, si dimentica del Creatore, dei doveri verso di lui, trasgredisce le sue Leggi e crede di essere egli stesso dio che può ciò che vuole e vuole ciò che gli piace, senza conoscere dovere di alcun genere.

Sposa amata, chi non compie il suo dovere verso di me non si preoccupa neppure di farlo verso i suoi simili: chi è ribelle è ribelle in tutto. Non temere e non gemere, perché il mio intervento sarà rapido e meno doloroso possibile: è volto a ridare la salute a molti malati ultimali che, se proseguissero, così, come stanno facendo, cadrebbero nella più grande rovina che non è la morte del corpo, ma quella dell’anima.

Sposa amata, le luci del giorno sono alte nel Cielo. Vivi questo, nuovo, grande dono, stretta al mio Cuore amorosissimo e non temere.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

 

*Non serviam = Non servirò

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.08.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, vi ringrazio, per i sacrifici che fate in questi giorni. Vedo che sospirate, per la fatica, ma benedite Dio e lo lodate, continuamente. Continuate in tal modo, figli, non stancatevi, ancora un poco, ancora per un poco continueranno queste tribolazioni e sacrifici. Vedete come essi sono ampiamente sopportabili. Gesù attenua ed abbrevia, dona grazie in grande quantità. Se un dono è ben accetto e ben utilizzato, secondo il volere Divino, ad esso se ne aggiungono innumerevoli altri. Piccoli cari, non dimenticate mai che Dio è un Padre, amorosissimo, che vuole dare gioia non dolore: il dolore è sempre causa della disobbedienza e ribellione. Quando un figlio è ribelle provoca grande rovina innanzitutto a se stesso e dà un grande dolore al Padre che, immensamente, lo ama. Tutti i precetti, che Dio ha dato, sono volti al bene della creatura, non certo alla sua rovina. È importante conoscere bene i precetti Divini e non vivere nella grande ignoranza colpevole: occorre studiare, capire e applicare, poi, alla vita!

Vedo molti, miei, figli che si occupano, attivamente, di tante cose inutili; leggono, studiano, imparano; ma trascurano ciò che è essenziale per la vita, cioè, la conoscenza della parola Divina. Dio parla ogni giorno all’uomo non solo attraverso i nuovi strumenti che portano il messaggio quotidiano – queste sono eccezioni, riservate ad un numero limitato di super privilegiati – parla attraverso i suoi ministri ordinari che porgono la parola Divina, contenuta nel Libro Sacro. Intendo parlare della Bibbia, dell’Antico testamento, del nuovo testamento: figli cari, è parola viva di Dio che dà luce e guida il suo popolo; l’ha fatto ieri, lo fa oggi e continuerà a farlo con immenso Amore. Dio di ieri non è un Dio diverso da quello di oggi: Dio è sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre. Nutritevi del corpo Santissimo, che Gesù vi offre ogni giorno e non lasciate sfuggire neppure una sola occasione: egli si offre a voi per farvi sempre più simili a se stesso! Badate, però, badate, però, a quello che fate: non accostatevi, senza ben capire quello che state facendo. Nell’Ostia consacrata c’è Gesù vivo e vero: dovete accoglierlo, degnamente! Nessuno osi accostarsi in peccato grave! Nessuno osi profanare quel corpo Santissimo: mangerebbe la sua condanna! Vedo alcuni, miei, figli che si accostano di frequente alla santa mensa, dove Gesù si offre come Vittima espiatrice dei peccati del mondo. Vi lodo, piccoli miei, vi lodo e vi benedico! Possa Gesù, il mio adorato Gesù farvi sempre più simili a se stesso, stringervi forte, forte tra le sue braccia ed invitarvi a vivere sempre con lui nel suo regno, già preparato per voi!

Siate fedeli, fedelissimi a Gesù: non traditelo mai, mai! A queste mie parole, gran parte di voi si sente serena e tranquilla; dice tra sé e sé: “Certo che non lo tradisco. Certo che non lo faccio; io lo prego, lo lodo, lo invoco”. Non basta questo, figli cari, non basta questo: tradite Gesù ogni volta che tradite un amico; tradite, gravemente, Gesù ogni volta che sparlate di un fratello; tradite Gesù, quando non fate trionfare la verità, per paura, per tornaconto; tradite Gesù, quando colpite un innocente con la malizia del cuore; tradite Gesù quando siete superbi e non vi umiliate a riconoscere le vostre debolezze, ma vi ritenete sempre nella ragione.

Figli cari, usate sempre la carità, usate la carità in ogni direzione. Parlate con cuore puro, pensate con cuore puro, agite con cuore puro; non siate sospettosi, non usate malizia, ma benevolenza. Chiamate il male col suo nome e non abbiate paura di nessuno. Se vi vergognate di proclamare la verità, dimostrate di non amare Dio che vuole che trionfi nel mondo. Piccoli, amati, figli, con dolore constatate ogni giorno come la menzogna trionfi e si diffonda: fiumi, impetuosi, di menzogne escono dalla bocca degli uomini che hanno stretto la mano al nemico. Ebbene, perché è accaduto questo? Perché chi conosceva la verità è stato zitto, mentre colui che proferiva menzogne ha potuto proseguire, liberamente, nel suo delitto. Figli, vi amo immensamente e vi voglio portare alla santità; ma non posso farlo, se vi ostinate a ritenervi già arrivati. Siate umili! Esaminate con umiltà voi stessi ed emendatevi, dove notate delle mancanze. Fatelo presto, presto! Vi prego, figli cari, vi supplico, figli amati: fatelo presto, presto, perché non c’è più tempo, non c’è più tempo!

Vi amo. Ti amo, figlia cara. Vedi questo volto raggiante di felicità, giovane e bello, luminoso, come non mai? È la tua mamma terrena, tanto tanto felice, per il dono che Gesù ha concesso alla sua figliola.

 

                                                                                              Maria Santissima