Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.09.97
Eletti, amici cari, accogliete il vostro Signore che
viene a voi per ristorarvi, viene per liberarvi dal male, viene per farvi
felici di quella felicità che il mondo non vi sa dare, non può dare, perché non
la possiede.
Sposa
amata, gioisci ed esulta nel tuo cuore, esulta e gioisci, perché il giorno,
grande, unico, irripetibile, è assai vicino: giorno di gloria per chi ha
meritato di vivere nella mia gloria; giorno di pace per chi ha cercato la pace.
Il tempo, che fugge, sia gioia per coloro che ne riempiono ogni istante. Il
giorno, che fugge, sia speranza per chi mai l’ha perduta, perché ha confidato
in me.
Mia
diletta, il grande giorno non è conosciuto da nessuno: il mondo l’avrà di
sorpresa, l’avrà, quando non l’aspetta, l’avrà, quando non è ancora preparato
ad accogliermi. Se gli uomini capissero quanto è importante questo tempo di
preparazione, se volessero riflettere sulle mie parole, nessuno proseguirebbe
nella via del male, ma tutti verrebbero a me, supplicando il mio perdono.
Il
futuro, invece, lo tengo nascosto al mondo; rivelo i miei segreti più segreti
ai miei piccoli più piccoli, perché solo essi sono in grado di capirli. Un
cuore malizioso non coglie i segreti, sublimi, del regno di Dio. Un cuore
malizioso non è in grado di fremere d’amore per il suo Signore che viene,
dolcemente, in punta di piedi, senza rumore alcuno, viene in modo quasi
impercettibile; i palpiti, lievi, li coglie solo chi ha l’orecchio ben teso ed
il cuore aperto. Ho parlato, soavemente, ad alcune anime, ho percorso le vie
segrete, che solo Io conosco; esse mi hanno risposto ed ora vivono con me, per
me, in me.
Questo
ho operato, mia diletta. Queste anime, solo queste anime mi dànno gioia: esse
offrono, non chiedono; esse porgono la loro piccolezza ed Io la mia Maestà;
esse gemono nell’attesa della vittoria finale ed Io rinnovo le mie promesse
eterne perché siano liete e fiduciose anche nel tempo del travaglio.
Sposa
cara, chi troverò ad attendermi? Chi mi aspetterà, fremendo di gioia
sconfinata? Solo queste anime, solo questi cuori, solo questi piccoli! Troverò
la fede sulla terra, alla mia venuta? Mi ripeto la domanda, che feci allora!
Non
troverò la fede sulla terra, non la troverò, mia piccola, perché il mondo non
pensa, non riflette, non vede i segni, non coglie i messaggi! Chi è cieco e
sordo non vede il sole che sorge, splendido, all’orizzonte, non sente il soave
canto della natura in festa; prosegue nel suo buio e non si può accorgere che
tutto sta mutando, perché, appunto, non vede e non sente. L’uomo, cieco e sordo
di natura, sarebbe anche giustificato, perché non ha colpa, se è in tali
condizioni; ma gravemente colpevole è colui che, pur avendo vista acuta, non
vede, pur avendo buon udito, non sente. Ebbene, molti stanno in grave pericolo
di vita, per la loro insipienza, in questo, grande, giorno che ormai volge al
tramonto. Questi non vedranno la grande alba, la nuova alba, senza più
tramonto: essi si precludono la gioia di vivere in un’era nuova, splendida e
felice.
Qualcuno,
nel suo cuore, dice: “Potrebbero esserci segni ancora più evidenti e il mondo
si sveglierebbe dal suo torpore; ci vorrebbe una scossa particolare perché
ognuno capisca.”
Rispondo
così a questo pensiero: i segni ci sono, sono palesi e chiari, in quanto alla
scossa, è di tutti i giorni; ma ripeto che il mondo non comprende, perché non
vuole comprendere, non vuole rinunciare al peccato, perché il male si è
radicato troppo profondamente nell’uomo. Il nemico ha operato: il debole c’è
caduto e non ha più forza di sollevarsi!
Può uno
zoppo essere di sostegno ad un altro zoppo? Può un cieco essere da guida ad un
altro cieco? Non andranno entrambi in rovina? Così è oggi, piccola mia. Così
accade in questo tempo: si fa il male, per emulazione, si riflette poco e si
lascia che il tempo fugga, senza coglierne il profondo valore. Mia diletta,
verranno i grandi segni, ci saranno i grandi segni; ma allora sarà la fine!
Nessuno aspetti quelli, nessuno indugi fino a quel momento: si prepari, in
tempo, per evitare la grande sofferenza.
Oggi
vengo con gioia, con gioia per chi mi ha aperto il cuore. Vengo, carico di doni
splendidi, come Padre amoroso che vuole fare lieti i propri figli che tanto
l’hanno atteso. Sono Amore, mia diletta, e d’immenso Amore vi circondo; sono
gioia e di grande gioia riempio il vostro cuore. Sono speranza che non delude e
desidero che sia sempre viva in voi. Vivete nella pace, piccoli miei che mi
avete accolto, vivete nella pace e non temete nulla: un amico sono per voi, un
tenero amico che vi segue dovunque. Non tremate per nulla, Io, Io, Gesù, sono
con voi, cammino al vostro fianco, canto nel vostro cuore. I vostri problemi
sono i miei problemi: Io ve li risolvo; metteteci sempre il vostro, massimo,
impegno, il resto lo aggiungerò Io.
Vi ho
parlato dei tempi cupi e difficili: sono questi e quelli del prossimo futuro.
Avviene tutto secondo il mio piano. Invito ancora l’Umanità intera a vedermi
come Padre amoroso che perdona, perdona sempre, quando il figlio si getta,
pentito, ai suoi piedi: non scaccio, certo, chi vuole tornare, dopo aver a
lungo vagato nel buio. Diletta, offro la mia misericordia e ogni giorno vado
incontro ai miei figli, a braccia aperte; ma le mie braccia restano vuote.
Chiamo i figli che mi passano davanti, senza vedermi: essi proseguono la loro
folle corsa, senza ascoltarmi. Che devo fare più di quanto già non abbia fatto?
Tutto ho operato per la salvezza del mondo. Gli avvenimenti si susseguiranno in
rapida successione e continueranno in modo sempre più evidente; colgano il
momento propizio coloro che non si sono ancora decisi, lo colgano ora e lascino
che agisca la mia misericordia. Nessuno attenda, per indolenza, il momento
della giustizia: non ci sarà gioia per lui, nessuna gioia, ma dolore.
Voglio
che l’Umanità intera sia felice della più grande felicità. Pace voglio dare al
mondo, gioia voglio porgere agli uomini, ma la mia gioia, la mia pace, non
quelle che da sé vogliono darsi.
La gioia
del mondo è dolore, la pace del mondo è guerra, perché dove Io non regno ci
sono solo tenebre e gelo. Grandi cose preannuncio in questi giorni che
verranno, altri segni, altri messaggi, luminosi e significativi, volti a
scuotere il mondo dal torpore di morte che l’ha preso.
Non
godo, per la rovina del peccatore. Ogni uomo è infinitamente caro al mio Cuore
e voglio che tutti abbiano l’opportunità di salvarsi, voglio vedere tanta
letizia dovunque. Rinnovo l’invito a venire a me, a scegliere me, a cercare me,
Dio.
Un altro
grande, nuovo, giorno è sorto per te, piccola mia. Sia gioia questa giornata,
sia pace con me. Riverso nel tuo essere torrenti, impetuosi, di letizia vera;
donala ai fratelli che l’attendono. Riverso nel tuo essere pace, in grande
quantità; dona pace a chi ne ha tanto bisogno. Sii generosa coi miei doni:
molti avranno ristoro alle loro sofferenze.
Parla al
mondo della mia bontà. Non tema nulla chi mi ha servito con amore, non tema
nulla chi si è affidato a me: Io, Io, Gesù, sono la speranza che non delude
mai. Attendi, piccola cara. Attendi con serenità lo svolgimento del mio piano,
sublime, d’Amore per tutta l’Umanità.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.09.97
La Mamma parla agli eletti
Gustate,
figli cari, le delizie, che Dio vi offre; certo, vi chiede qualche sacrificio, ma
cos’è in confronto al bene, che vi offre? Il vostro cuore esulta di gioia, ha
in sé una pace profonda, è pieno di speranza che non delude: Gesù vi conduce
con sé attraverso i pascoli, verdissimi, del suo Amore. Il vostro cammino è
iniziato nel tempo e proseguirà nell’eternità.
Oggi
v’invito ad essere lieti, gioiosi, festanti come bambini che stanno camminando
assieme alla mamma verso una grande festa e già da lontano sentono i canti ed i
suoni melodiosi. Sì: è festa per i veri figli di Dio, è festa, sin da ora.
Mostrate agli altri il vostro volto, gioioso e festante, e, se vi chiedono
ragione del vostro gioire, spiegatene a tutti la causa. Dite che Gesù vi ama e
vi ha invitato ad una grande festa e voi ci state andando, accompagnati dalla
Madre del Cielo che vi tiene per mano.
Figli,
nessuno abbia il volto imbronciato, nessuno lo sguardo triste: Gesù vi vuole
vedere gioiosi, qualunque sia la vostra condizione. Chi ha speranza in Dio è
pieno di gioia. Chi ha fiducia in Dio è pieno di letizia. Sapete che il dolore
presente è cosa passeggera, che il tormento presente passerà, presto. Tutto
accadrà secondo il piano Divino; voi vedrete svolgersi le varie fasi e capirete
che il suo ritorno è vicino.
Oggi il
mondo intero ha avuto una grande lezione di vita: la piccola suora, che è stata
tanto onorata sulla terra, è nella gloria del Paradiso. Te la mostro, figlia
cara, te la mostro, splendente di luce, accanto a me. Il Paradiso si è
arricchito di una nuova stella; il suo corpo è sulla terra, ma la sua anima
esulta al cospetto di Gesù, che ha amato e servito nei poveri più poveri della
terra. Ho detto che il mondo oggi ha avuto una grande lezione di vita: in molti
hanno seguito la significativa cerimonia. Rifletta il mondo, prenda esempio il
mondo; non si lasci sfuggire questa, grande, occasione per convertirsi al bene!
Amati
figli, ogni lezione di vita, che Dio concede in questo tempo, unico ed
irripetibile, deve essere colta, subito: non c’è un futuro gioioso per coloro
che non intendono cogliere gli ammonimenti del presente! Vedi, figlia cara,
come Gesù elargisce con larghezza la sua misericordia?
Puoi
capire l’immensità del suo Amore. Egli è molto offeso; se dovesse ripagare il
mondo con la sua stessa moneta, sarebbe assai dolorosa la condanna. Egli, però,
non è venuto per condannare il mondo, ma perché ogni uomo abbia la salvezza e
la gioia del cuore.
Viene
Gesù con Amore, viene ogni giorno per offrire le sue grazie. Questo dono, però,
non durerà per sempre: i tempi sono in via di conclusione. Parlo ora alla mia
piccola che oggi ha dato una testimonianza ed una lezione importante ad
un’anima, presa dalle forze del male: sei stata il dolce angelo che Gesù ha
mandato incontro ad un misero per farlo ravvedere; se coglierà questa occasione
e rifletterà, anche per lui il raggio Divino opererà grandi cose. In questi
giorni state facendo un pochino di penitenza, forzata. Siate generosi e non
lamentatevi troppo, per il gran caldo che vi fa soffrire; provate ad offrire
questo, piccolo, dono a Dio: ne godranno le anime bisognose.
Ho letto
nel tuo cuore l’ardente desiderio di andare ogni giorno nella terra benedetta;
lo vedi che non è possibile, ma Gesù coglie la tua, intenzione, sincera e ti
accorda gli stessi meriti che avresti recandoti colà. Grande è Dio nel suo
Amore: anche se un’azione non puoi farla, per difficoltà indipendenti dal tuo
volere. Egli, nella sua infinita tenerezza, la considera come fatta e l’anima
ne guadagna i meriti.
Vivi
nella pace, che Dio ti dona, non temere nulla, proprio nulla: non accade quello
che Dio non vuole e, se vuole, è sempre per il bene dell’anima. Siate gioiosi,
piccoli: questo è tempo di grande allegrezza per i veri figli di Dio, fedeli
alle sue Leggi Sante.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima