Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.09.97

 

 

Eletti, amici, che mi amate, voglio che ogni uomo capisca quanto è immenso il mio Amore, voglio che il mondo comprenda in tempo, perché ogni parentesi è ora, ormai, che si chiuda, ogni problema è ora, ormai, che si risolva. Il mio progetto è in via di piena realizzazione.

 

 

Sposa amata, vivi, serena, tra le mie braccia amorose questo poco tempo che resta e non preoccuparti di nulla, perché chi si è abbandonato a me è come un bimbo che vive nel grembo della madre: di cosa si dà pensiero il piccolo essere, se non di gioire vicino ad essa?

Chi ha messo la sua vita nelle mie mani non ha nulla da temere dal futuro che incombe, ma sappia che avrà la gioia, in crescendo, mentre il dolore scemerà fino a scomparire, completamente.

Sposa diletta, più volte lo ripeto, ma non mi stanco mai di farlo: non è il tempo del dolore, ma della gioia, perché il Padre Santissimo ha riservato per questi momenti le più sublimi delizie del suo Amore.

Certo, ogni dono di tal genere non può essere elargito a chi ha demeritato. Il popolo eletto deve essere elevato fino alle massime vette, ma occorre che ognuno sia meritevole. Nel mio regno, sposa amata, non entreranno gli ipocriti né i ladri né gli effeminati né gli adulteri né i ribelli di qualunque genere essi siano; entreranno i docili, i mansueti, quelli che hanno ascoltato con amore la mia parola e, poi, si sono sforzati di trasformarla in vita vissuta. C’è nell’aria una generale illusione: quella di poter aver tutto da me subito e senza alcun merito. Questa teoria è stata inventata dal mio, astuto, nemico che l’ha instillata nei cuori e nelle menti. Mia diletta, lo sai che molti si sono fatti una particolare logica di vita; hanno messo a tacere la loro coscienza, fanno tutto ciò che desiderano: ritengono lecito quello che è di loro gradimento e ritengono giusto non quello che effettivamente lo è, ma quello che è tale, secondo la logica che si sono creati nella loro mente, annebbiata.

Ebbene, sposa cara, si sappia che tutto ciò è male, è male, gravissimo, è la più grande insidia del nemico che vuole allontanare da me le anime! Vedi come il mio Vicario in terra parla, chiarisce, insegna, non tace, ma mette ben in luce la verità; si ascoltino le parole del mio servo, fedele e tanto sofferente! Questo servo parla con le mie parole; è con me sulla Croce e sarà presto con me nella gloria. Egli parla, come senti, e dice ciò che è giusto; ma chi lo ascolta? Chi pone mente alle sue parole? Ognuno svia; nessuno lo ascolta. Stolti: chi non ascolta lui non ascolta me! Egli ha trattato tutte le questioni in modo dettagliato; per mio ordine, l’ha fatto, sotto la mia direttiva, ma a questa generazione non piace fare dei sacrifici e delle rinunce e ognuno vuole tutto, senza dare nulla. Mai stata nel tempo tanta ribellione, quanta oggi ce n’è; non può continuare in tal modo: i pochi buoni che sono restati si guasterebbero, a lungo andare! Non intendo aspettare più e neppure un istante in più sarà aggiunto a quest’Umanità, così spensierata e ribelle! Chiamo a me ogni uomo per farlo ragionare e scegliere; giorno dopo giorno ci sarà un appello generale. La grande battaglia volge al termine: ognuno si decida, subito! I dubbiosi si scuotano, i dormiglioni si sveglino, ognuno rifletta perché i fatti, che stanno ormai accadendo dovunque, sono assai eloquenti!

Piccoli cari, molti sono tanto deboli: assomigliano a quei malati che, esausti per una lunga malattia, non si reggono neppure più in piedi. Ebbene Io, Io, Gesù, non voglio la loro rovina; desidero elargire proprio in questo tempo grazie su grazie, doni su doni, con massima larghezza: voglio dare a tutti la possibilità di guarire e risorgere con me. Salite, salite, figli amati – spontaneamente – sulla Croce con me e condividete i miei dolori: dopo questo, breve, tempo, godrete la mia gloria per sempre. Il dolore di un attimo si trasformerà in gloria, per sempre!

Desidero che facciate per me – di vostra iniziativa – dei sacrifici: fate penitenza, uomini del mondo, fatela, per espiazione dei vostri peccati e riparazione ai grandi abomini, che in tutto il mondo si compiono!

Chi si sottopone a penitenza avrà un grande sconto dei suoi peccati e le prove diverranno assai leggere. Chi fa penitenza, ora, solo per amore, per mio amore, avrà una vita più facile, gusterà le mie delizie e sarà annoverato tra i servi fedeli ed obbedienti che vivranno sempre assieme al proprio padrone.

Sposa cara, l’ho detto: non sono più sulla soglia a guardare ciò che avviene dentro la mia casa; ho fatto un passo avanti. Entro, senza bussare, in ogni stanza per cogliere i miei servi di sorpresa, quando meno se l’aspettano: voglio vedere se fanno bene il lavoro che ho loro assegnato.

Ciascuno deve essere al suo posto. Sto entrando! Sposa amata, dillo e spiegalo a coloro che non vogliono saperne di fare il proprio dovere. Non quello che piace bisogna fare, ma quello che si deve.

Guai ai servi inetti, guai ai dormiglioni, che sorprenderò nell’ozio, guai ai prepotenti che hanno sottomesso al loro arbitrio gli altri servi, maltrattandoli: si prepara per loro un periodo di prove, assai dure! Chi non si sottopone da sé a penitenza dovrà essere sottoposto, suo malgrado, a sacrifici assai pesanti, sempre più pesanti.

Sposa amata, come senti, le mie indicazioni sono assai chiare: chi vuole intendere intenda! Vieni, ora, con me, diletta, vieni: ti mostro un’altra scena del mio, nuovo, regno, lì, dove la felicità non avrà confine ed il dolore sarà scomparso. Vieni, felice, con me. Vedi uno spazio infinito. Qui la natura è felicissima: tutto è intatto ed armonioso, tutto curato, fino nel dettaglio. Davanti al tuo sguardo, attonito, tutto sorride: non vedi un fiore appassito, non vedi sugli alberi una sola foglia gialla. Questo è il mondo del rigoglio continuo; non c’è decadenza, non c’è fatiscenza, ma solo rigoglio e splendore dovunque.

Ti mostro ora il nuovo stile di vita. Vedi: sono scomparsi tutti quei mezzi di evasione, che ben conosci, gli uomini di tutto il mondo possono comunicare fra loro, diversamente, e gli spostamenti sono rapidissimi, guidati dalla sola volontà.

Guarda ed esulta, amica mia: tutto ciò, che ora è schiavitù e legame inscindibile, non esiste più; ogni uomo è veramente libero e può fare ciò che mai gli è stato possibile fare nel passato. Guarda i volti: ne vedi uno triste, uno angosciato, uno smarrito? No, certo; una grande felicità è in ciascuno e una sorprendente leggerezza nei movimenti. Tutto è mutato, sposa cara. Qui il passato non esiste più, neppure nel ricordo e neppure gli antichi legami appesantiscono le menti.

Gira pure intorno lo sguardo: vedi solo scene gioiose, squarci stupendi di paesaggio, gente felice che prega, loda, adora, canta e si sposta, rapida, come se il corpo fosse divenuto trasparente e leggero. Così è, infatti: le mie mani hanno operato in ciascuno un cambiamento totale. Vieni avanti tra queste creature, piene di felicità. Tutte ti sorridono, tutte t’invitano a gioire con loro; ma dovranno ancora attendere. Quando la tua missione sarà compiuta, vivrai qui, sposa amata. Con me vivrai, diletta, nella felicità, senza fine.

Prosegui la tua corsa: Io ti dirò fino a quando.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

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Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.09.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, lasciatevi andare all’onda soave dell’Amore Divino e nulla temete, perché nulla avviene che egli non permetta o non voglia. Siate in Dio, figli cari, siate in Dio con una condotta secondo la sua volontà. Solo questo conta, piccoli miei, solo questo è importante. Non preoccupatevi della vita, di quanto vivrete, di quanto tempo ancora vi sia concesso: nessuno può allungare la sua vita di un attimo soltanto né accorciarla. Sapete che i vostri giorni sono tutti contati così, come lo sono i capelli del vostro capo?

Servite Dio in ogni momento con suppliche, preghiere ed un pochino di penitenza; vivete in serenità la vostra vita e vedrete che Dio vi concederà delizie su delizie.

I miei figli nel mondo si preoccupano di troppe cose, si affannano tra mille problemi, ma solo questo conta: servire Dio, obbedire alle sue Leggi, abbandonarsi al suo Amore.

Figliolini cari, Dio è Amore, è Amore che vuole accogliere ogni uomo, vuole abbracciarlo, vuole farlo felice insieme a lui; perché gli uomini di questa terra non vogliono capire questo? lo dico e lo ripeto, continuamente, ma ancora non è entrato in mente ai miei, amati, figli!

Figli cari, siete tanto amati, siete, immensamente, amati, Dio vuole solo la vostra felicità. Non pensate che questa consista nel benessere fisico, nella ricchezza, nella salute. Non continuate a pensare secondo la vostra logica: sa Gesù che avete un corpo, una sensibilità, conosce ogni cosa, non c’è un solo problema vostro che a lui sia sconosciuto. Dio vi ha assegnato una vetta, sublime, da raggiungere e vi ha dato tutti i mezzi per farlo. Siate docili ed obbedienti, siate disponibili in ogni momento, facendo la sua volontà in tutto, e raggiungerete, senza eccessiva fatica, il posto stabilito. Questo è il traguardo, al quale dovete giungere, figli cari; di altro non dovete darvi pensiero.

Parlo a ciascuno di voi, eletti: Gesù vi ha scelto ad uno ad uno proprio perché possiate raggiungere con lui la meta stabilita. Vi ha assegnato un altissimo compito, che ciascuno di voi conosce a fondo. State al vostro posto e non vi spostate; state dove Dio vi ha posto. Chi è in famiglia non pensi a colui che sta in convento; chi è in convento non pensi a colui che sta in famiglia. Operate nell’ambiente dove vi trovate; operate con saggezza ed attendete il compimento dei fatti.

C’è chi fa una vita nascosta in famiglia, vita nel nascondimento, soffre e pena per dare gioia ai suoi cari, sopporta la sua croce e non si lamenta. Costui prosegua, non pensi che per essere santo occorra fare cose grandiose: dentro una casa, con la fatica quotidiana e la sopportazione, paziente, si può divenire grandissimi santi.

Fate, secondo il mio consiglio; figli amati, fate, come vi dico: vi sto conducendo per mano al traguardo, ormai vicino, vicinissimo! Guardate il mio viso, lieto e sorridente. Sono gioiosa per voi: mi avete ascoltato, avete preso nota di ogni mia parola, non avete tralasciato neppure una virgola sola, mettete tutto in pratica, giorno per giorno, istante per istante. Vi amo, figli cari, vi amo, immensamente: sono la vostra Madre che vuole vedervi al colmo della felicità. Il dolore scomparirà, il dolore si dissolverà; ogni nube nera diverrà un cirro roseo che annuncia tempo bello.

Si presenta a voi un futuro radioso. Non temete nessun avvenimento: Dio è il grande operatore che sta manovrando i fili della storia universale e vostra personale. Fate tutto a lode ed onore di Dio. Ogni azione abbia questa impronta. Non agite nel momento dell’impulso: riflettete, ponderate con saggezza ed il nemico – ferocissimo in questo tempo – non avrà nessuna vittoria, neppure minima. Egli medita la rovina per tutti, uomini e cose; ma sulle fortezze, abitate da Dio, niente potrà: sono inaccessibili, sono invulnerabili. Voi siete le fortezze, abitate da Dio. Non voi governate, Dio governa: il nemico avrà la più grande sconfitta. Siate forti, coraggiosi, fedeli. Io sono con voi e vi amo.

                                                                                  Ti amo, figlia, e ti benedico.

 

                                                                                              Maria Santissima