Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.10.97

 

 

Eletti, amici cari, siate desti ed attenti. Sto entrando nel mondo per salvare il mondo. La mia presenza è viva fra voi; imparate a riconoscermi e comprenderete quanto vi amo.

 

 

Sposa amata, voglio che il mondo capisca il significato di ciò che accade dovunque. Desidero che gli uomini vedano le opere che compio e comprendano di essere amati, di essere immensamente amati da me. Molti sono quelli che si sono scordati del loro Creatore, del loro Salvatore. Questo secolo è caratterizzato dalla presenza di molte forze negative e trascinanti. L’uomo, per la sua grande debolezza, è divenuto preda del mio nemico, le cui insidie hanno avuto successo sulla sua povera natura; ma la mia presenza è più che mai viva ovunque: il mio linguaggio è chiaro e le mie grazie infinite. L’uomo nella prova può sollevarsi e vincere; non l’ho abbandonato: il mio amore lo sostiene.

Piccola mia, nessuno si disperi, se le prove sono dure e difficili: se tali sono, occorre che tali siano, per la salvezza delle anime. Chi mi è fedele non si smarrisce. Chi mi è fedele capisce il mio linguaggio. Chi mi è fedele si perde nell’abisso, infinito, del mio amore e non teme. Non si dispera chi mi appartiene, perché Io, Io, Gesù, parlo dolcemente al suo cuore, dirigo i suoi passi, accarezzo il suo volto stanco.

La grande sofferenza è di chi ha lasciato me, ha rinunciato a me, ha dimenticato me in un momento nel quale il mio nemico è più che mai agguerrito e vuole prendersi le anime, che ha già afferrato.

Chiamo a me ogni giorno molti, perché la loro giornata terrena è ormai finita. Chiamo al mio tribunale in un momento qualunque, in un’occasione qualunque, in una situazione qualsiasi; spesso, improvvisamente, giungo, inaspettatamente. Sposa amata, che vivi nel mio Cuore, quanto dolore provo nel vedere il mondo impreparato ed incapace di prepararsi! Vorrei portare tutti a me, finalmente felici, dopo il travaglio terreno; ma quanti si trovano in peccato gravissimo, quanti lontani da anni dai Sacramenti, proprio immeritevoli, ai quali non posso concedere la salvezza!

Il mio immenso sacrificio è stato vano per costoro. Il mio, infinito, Amore non li ha salvati: devo togliere ogni cosa alla creatura, che tanto ho amato e che ho creato per me, perché con me vivesse per sempre!

Piccola, dillo al mondo che molte sono le anime che vivono in rovina, perché colte nel peccato e nella morte spirituale. Il tempo conclusivo è il tempo anche della grande chiamata: ognuno si tenga pronto, perché non sa quando verrà il suo momento, se di giorno, se di notte, di sera o di mattina.

Vi dico di essere miei sempre. Vi dico di essermi fedeli in ogni istante. Vi dico di amare le mie Leggi e praticarle con zelo. Vi dico di lasciarvi riempire dal mio amore, di lasciarvi avvolgere dalla mia tenerezza, di lasciarvi ricolmare dalla mia gioia per poter offrire al prossimo non il vostro amore, ma il mio amore, non la vostra tenerezza, ma la mia tenerezza, non la gioia vostra, ma la mia che penetra in ogni fibra dell’essere.

Amata sposa, se l’uomo non attinge alla mia fonte, unica e perenne, nulla può operare, nulla può offrire, nulla di buono creare. Chi è in me diviene grande, per il mio dono; chi è fuori di me si inaridisce e muore. Non l’uomo opera, ma Io in lui. Non l’uomo crea e costruisce, ma Io in lui. L’uomo, sposa diletta, senza di me è un nulla, ma con me diviene una creatura, sublime, che gli angeli guardano con stupore.

In questa fine secolo voglio manifestare in modo speciale la mia potenza; anche questa, diletta è opera della mia, infinita, misericordia che vuole l’Umanità salva. Chi apre gli occhi in tempo verrà nel mio regno e, dopo un breve travaglio, avrà per sempre felicità; ma chi non vuole credere, pur avendo davanti a sé segni molto evidenti, assomiglia a quell’agricoltore che, pur avvisato da lampi e tuoni continui, da nubi nerissime e minacciose, non si è curato affatto di porsi al riparo, ma ha continuato il suo lavoro, senza darsi preoccupazione di nulla.

È giunta la bufera, è giunta la grande tempesta così, come aveva minacciato, ed egli si è trovato solo, senza difesa, in aperta campagna, in preda degli elementi infuriati.

Ho avvertito il mio popolo; ho chiamato ad uno ad uno a me perché proprio il mio Cuore fosse il rifugio sicuro; ma pochi mi hanno ascoltato, pochi mi hanno obbedito! Ho mostrato segni ed avvisaglie di ogni genere e ancora lo sto facendo giorno dopo giorno; ma sono molti ancora gli stolti che proseguiranno nella loro stoltezza: vedono che le nubi si addensano sull’orizzonte del mondo, sentono dei richiami minacciosi e continuano, stoltamente, nel loro comportamento insipiente! Che devo fare, sposa diletta, più di quanto già non abbia fatto? Darò ancora segni, sempre più evidenti, parlerò un linguaggio comprensibile a tutti; ma non costringerò mai nessuno a fare quello che non vuole fare. Resteranno liberi gli uomini di fare una scelta oppure un’altra; fino all’ultimo, ognuno resterà libero.

Vedo come le mie creature predilette nel grande timore non si rivolgono a me, non ricorrono a me che tutto posso fare, perché tutto mi appartiene. Esse si appoggiano l’una all’altra e il debole cerca sostegno su di uno che è ancora più debole di lui: può esserci stoltezza maggiore di questa?

L’incerto chiede consiglio all’empio e l’empio allo sviato: le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

I saggi sono tenuti in disparte, accuratamente: nessuno più chiede il loro parere e le loro parole sono divenute odiose, perché insegnano l’obbedienza e l’umiltà. Chi più ascolta un saggio? Questi viene disprezzato e bandito, offeso e minacciato.

Sposa amata, ognuno avrà ancora occasioni per vedere e capire in tempo; ma coloro che ancora proseguiranno nella loro follia diverranno preda di un nemico che non lascia scampo.

Piccola, il nuovo giorno ti chiama alla lode e all’adorazione. Resta in me. Offrimi ogni istante della tua vita: consolami, per i molti abbandoni, i tradimenti, le offese di ogni genere, che ricevo continuamente!

Vivi in me e parla al mondo di me, del mio amore, della mia bontà, della mia misericordia, ma anche della perfetta giustizia.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.10.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, vi sentite tristi e desolati, perché nessuno vi ascolta, nessuno dà importanza alle vostre parole. Anche questo sacrificio Gesù vuole da voi: vi sta unendo a se stesso nel dolore, nell’umiliazione, nel rifiuto.

Figli cari, anche le parole di Gesù non vengono ascoltate ora, così, come non vennero capite allora: grande è il dolore del Santissimo suo Cuore e grande fu il dolore anche allora! La stessa sorte subirono i discepoli suoi di tutti i tempi: furono scacciati e perseguitati; pochi li ascoltarono e molti li respinsero. Nessuno di voi si rattristi, per questo: il mondo respinge sempre ciò che non gli appartiene. Fatevi coraggio e perseverate: Gesù ha vinto il mondo e voi sarete, con lui, vincitori, alla fine.

Ecco, il vostro Signore vi ha rivestiti di una corazza, impenetrabile, e nessun nemico può avere il sopravvento su di voi: chi ora vi respinge sarà respinto e chi vi umilia sarà umiliato.

Piccoli cari, oggi vi stringo tutti al mio Cuore per darvi coraggio e forza nel proseguire in pace la vostra missione. Ognuno di voi ne ha una. Ognuno di voi deve arrivare, vittorioso, al termine. Ieri ti ho mostrato, amata figlia, una scena spaventosa: hai capito com’è dura la battaglia, da affrontare contro il nemico di Dio ed i suoi satelliti. Oggi però voglio mostrarti com’è immenso l’aiuto che Dio vi manda dal Cielo, come non siete per niente soli ed indifesi qui sulla terra.

Guarda ed esulta in cuor tuo. Guarda quello che ti mostro. Osserva questo Cielo, azzurro ed infinito: ora non vedi alcuna presenza, perché i tuoi occhi hanno un velo, spesso, che impedisce la vista delle cose soprannaturali. Ora tolgo, per un istante, questo velo che appanna la vista: vedi schiere, infinite, di angeli e santi: sono tutti in volo verso la terra. Vedi? Si posano dovunque. Come sono soavi queste presenze angeliche! Come sono numerose! Assieme ad esse, vi sono i santi del passato remoto e recente. Li vedi in forma umana che ti sorridono, lieti, per mostrarti la loro gioia di essere al fianco dei fratelli che devono ancora combattere la battaglia del bene sul male proprio nel momento in cui essa si fa assai aspra, più che mai aspra.

Vedi, figlia, quanto amore c’è intorno a voi? Tutte le creature benedette di ieri e di oggi sono attorno a voi, ognuna col suo compito ben definito, ognuna ben lieta di assolverlo per servire Dio nel migliore dei modi!

Piccola figlia mia, sei rimasta incantata nel vedere tanta bellezza, tutta insieme, tanta armonia proprio qui, intorno a te: sei sulla terra e tutto il Paradiso ti sta intorno! Leggo il tuo pensiero nascente: “Perché Mamma dolcissima, tutta questa grazia ed armonia non è visibile agli occhi esterni? Se così fosse, gli uomini esulterebbero di felicità e non sarebbero mai più tristi. Tutti i servi di Dio prenderebbero massimo coraggio e massima energia, vedendo una scena simile.”

Amata figlia, occorre vedere tutto con gli occhi del cuore e sentire tutto con l’udito interiore: Gesù, nella sua Somma Sapienza, ha stabilito che così avvenga. Chiunque crede veramente ed ha fede in lui vedrà assottigliarsi il velo davanti agli occhi, sempre più sottile divenire, man mano che cresce la fede.

Lasciate, figli amati, che Dio operi in voi. Proprio questo sta facendo; la visione che ora ti manda in estasi, per la sua sublime bellezza, apparirà nel cuore di coloro che vogliono servire Dio con tutto il loro amore. Questo sarà il premio immediato: vedere ciò che gli altri non vedono, gustare ciò che gli altri non gustano, inebriarsi di sublime felicità, mentre il mondo è avvolto da angoscia sempre più cupa.

Servite Dio con il vostro pensiero e con l’opera. Siate suoi in ogni istante; certo, avrete l’ostilità e l’irrisione dei ribelli, ma la sofferenza sarà di un momento. La felicità non avrà più fine; iniziata sulla terra nel tempo, si prolungherà oltre la terra, fuori dal tempo.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima