Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.12.97

 

 

Eletti, amici cari, nel mio giardino fiorito porterò ogni uomo che ha creduto in me, che ha avuto fiducia nel mio Amore. Non dovrete ancora aspettare a lungo: nel mio regno vi sto già conducendo. Riunisco tutti i miei eletti e, poi, do inizio alla grande festa.

 

 

Sposa cara, non rimpiangere il giorno che va e non temere il giorno che viene: il giorno trascorso porta con sé l’amore che mi hai donato; il giorno che viene ti offre le mie delizie, sempre più grandi. Scorderai completamente le pene degli uomini, allorché solo in me vivrai. Non è lontano quel momento, anzi si approssima sempre più non solo per te, sposa diletta, ma per tutti coloro che hanno amato, hanno sofferto, hanno offerto.

In questo momento storico il mondo si rifiuta di amare del mio Amore, soffre, ma non offre a me la sua sofferenza: diviene sterile il dolore che a me non viene volto, è sofferenza vana che non costruisce. L’uomo nel tormento può molto, l’uomo, che soffre, ha un grande potere; mai è vano il travaglio, che Io permetto alla mia creatura. Il suo fine è di purificare, il suo scopo è quello di salvare l’anima: pena il corpo, pena il cuore; ma l’anima si prepara all’ascesi.

Tutto questo avviene quando, durante il processo, il figlio prende la mano del Padre e si lascia condurre docile, senza ribellarsi. Anche nel dolore Io concedo pause e conforto, sollievo e sostegno; alla fine, poi, c’è la vittoria, quando l’anima si è purificata, felice ed armoniosa, torna a me. Grande maestro è il dolore. Il suo insegnamento è prezioso; bisogna, però, saperlo cogliere, diversamente, è pena prima, è angoscia e disperazione dopo.

Sposa diletta, ti faccio questo discorso perché il mondo, che oggi rifiuta ogni sacrificio, che cerca invece la gioia vana, il piacere nocivo, il mondo, che è divenuto cieco e sordo davanti ai miei segni, davanti alla mia parola, ora dovrà vedere dei momenti di grande dolore, salutare, da cogliere e non rifiutare, da accettare e non respingere. Non entro più, bussando ed attendendo con pazienza infinita risposta, entro, senza chiedere permesso, entro in ogni casa per volgere a me i cuori, per risanare le menti. Entro come Padrone, non come ospite: entro e prendo quello che voglio, perché tutto mi appartiene, tutto è mio; i vostri beni sono i miei beni e le vostre vite sono mia proprietà.

Diletta, non ti facciano tremare le mie parole: è dolce la mia venuta per coloro che già hanno imparato a riconoscermi ed amarmi; sarà l’incontro di un amico povero con un amico ricchissimo che vi vuole mostrare l’infinita ricchezza che possiede e farne parte col misero. È l’incontro di un compagno di viaggio che ti ha camminato sempre a fianco, senza però mostrare il suo vero volto. È, infine, l’incontro di un Padre, potente ed amorosissimo, con il figlio obbediente e fiducioso che a lungo l’ha aspettato e non si è mai stancato di attenderlo anche nel momento del grande travaglio e della più grande spossatezza.

Sposa cara, un simile incontro può far paura? Non è, invece, grande esultanza e gioia sconfinata?

Non è attesa stupenda di chi tanto si è amato, desiderio infinito di un volto misterioso, già ben definito nel cuore e fermato nella mente?

Questo è, amata, il mio ritorno per chi mi ha aspettato con amore, ha seguito le mie Leggi con gioia e si è adoperato ogni giorno per la piena realizzazione del mio regno.

Non così, sposa amata, non così sarà per colui che mi ha respinto, osteggiato, ostacolato in ogni modo, per chi non ha avuto fiducia in me, non mi ha atteso perché non ha creduto, non si è preparato, perché i beni vani lo hanno troppo attratto, mi ha dato tanto dolore con la disobbedienza continua e la ribellione alle mie Leggi. Ecco come sarà questo incontro: vedrà davanti a sé il volto, che mai ha desiderato vedere, e cercherà di nascondersi; ma la terra non avrà antri per lui e il mare neppure un angolo per accoglierlo: sarà in piena luce e dovrà, per forza, guardarmi! Vedrà, in rapida sequenza, l’intera sua vita, i suoi grandi errori, le offese, senza pentimento, le ribellioni, senza ritorno, il vuoto, mai colmato. Ogni cosa vedrà; ma, ti dico, mia amata: come sarà penosa questa visione; nulla potrà aggiungere, nulla togliere! Ecco: il passato, silenziosamente, dirà tutto e il presente, senza aggiungere verbo, sarà conosciuto. Da sola, l’anima se ne andrà verso il luogo che si è scelto!

Piccola sposa, ti ho ripetuto più volte che ognuno si sta scegliendo proprio in questo tempo il suo destino: o destino di gloria con me oppure destino di disperazione senza di me. Leggo il pensiero che sorge nella tua mente: “Mio Gesù, quanti stanno facendo questa grande scelta, senza nemmeno rendersene conto! Non capiscono neppure quanto sia importante ogni giorno della loro vita, ogni istante di esso”.

Diletta, le facoltà che ho concesso ad ogni uomo sono dei talenti, preziosi, che vanno ben spesi, fatti fruttare adeguatamente, prima di venire restituiti a me con l’interesse o senza l’interesse.

Guai a coloro che li hanno sotterrati! Guai a quelli che hanno finto di non possederli per compiere ciò che è male ai miei occhi! Se ho dato dieci, desidero quello che mi spetta per dieci; se ho dato cinque, desidero ciò che mi spetta per cinque. Se ho dato uno soltanto, non esigo di più di ciò che può dare: mi basta quel poco per offrire il mio tutto.

Sposa cara, il mondo è alla vigilia della più grande prova della storia umana: ognuno esamini bene i talenti che possiede, faccia bene i suoi conti, prima che giunga Io, Io, Gesù, per riscuotere il mio.

Siate servi onesti e laboriosi, figli amati di tutto il mondo; Io, Io, Gesù, per voi ho dato fino all’ultima goccia del mio sangue, prezioso, perché tutto aveste: la salvezza e la felicità.

Ora il tempo della salvezza è giunto, è questo; quello della felicità è prossimo. Siate i servi fedeli che ornano bene la via al Signore che viene. Siate tanti piccoli Giovanni, chiamati a preparare il mio ritorno tra gli uomini.

Sposa cara, nella gioia e nella pace vivi questa, nuova, giornata.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.12.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, tanto cari, vengo per consolarvi, vengo per sostenervi, vengo per ripetervi con gioia che l’inverno sta per finire e la grande primavera sta sbocciando. Voi dite: “Mamma, noi vediamo solo rami secchi e tante foglie per terra; sembra che l’inverno perduri e della nuova stagione non ci sia neppure l’ombra.” Ebbene, Io vi dico che già le nuove gemme stanno spuntando e questo processo non sarà come quello precedente, lento e difficoltoso, ma tutto accadrà assai in fretta, perché il Padre ha stabilito questo. Voi siete le nuove gemme scelte da Dio per questi tempi duri e difficili. Siete in rapidissimo sviluppo; quello che avviene nel vostro profondo è ancora nascosto; ma tutto apparirà e resterete stupiti ed incantati davanti a tale meraviglia, compiuta nel vostro essere.

Piccoli, oggi, più che mai, vi invito alla gioia, la grande gioia del cuore: stanno per compiersi a pieno le vostre speranze e le promesse Divine. Sapete che i vostri tempi non sono quelli Divini, sapete che la vostra logica non è quella di Dio; perciò, non fate progetti secondo la vostra mente né attendetevi che Dio agisca secondo il vostro pensiero.

Accogliete, invece, ogni giorno la volontà Divina, così, come si manifesta. Figli cari, non fate solo ciò che vi piace, ciò che vi è gradito; fate qualunque cosa vi venga chiesta e fatela con gioia, perché è per Gesù che operate, è per colui che immensamente vi ama ed al quale mai potrete dare ciò che egli vi ha offerto.

Piccoli, vedo che alcuni risparmiano i sacrifici, cercano di scansarli, di evitarli, anche i più piccoli; invece, ora voglio che proprio costoro, che non li hanno affrontati prima, siano disposti ad affrontarli ora, anche se pesanti e penosi. Il piccolo dolore di oggi costituirà la grande felicità di domani, un domani assai vicino. Dico a tutti i figli che mi ascoltano, ripeto a tutti i figli che mi ascoltano: siate grandi nell’amore, siate generosi verso Dio e verso i fratelli. Non lesinate verso l’Altissimo né verso le sue creature. Pensate a quanti doni ricevete ogni giorno, pensate alla loro grandezza, al valore immenso. Chi vi porge è Dio; anche se spesso siete proprio immeritevoli, non si stanca mai di donare. Egli è l’Amore e la bontà che offre ai buoni, ma anche ai malvagi: ai buoni, come premio, ai malvagi come mezzo di ravvedimento. Ebbene, voi avete un grande Maestro da seguire, da imitare: siate perfetti come egli è perfetto. Sforzatevi di imitarlo in tutto: egli stesso vi porgerà l’aiuto.

Figli cari, oggi v’invito ad essere generosi nei riguardi dei vostri nemici, di coloro che vi hanno fatto del male. Pregate per loro in questo grande, Natale: chiedete a quel bimbetto che elargisca loro le grazie necessarie alla salvezza, che scenda lo Spirito Santo con la sua potenza e bruci i cuori, trasformi le menti, plasmi le anime.

Figli amati, il tempo non c’è ormai più: si è consumato. L’ho ripetuto infinite volte, ma c’è chi ancora non l’ha compreso affatto. Cercate, con pazienza ed amore, cercate di farlo entrare nelle menti, cercate di usare questa grande carità affinché tutti si trovino pronti per il grande momento che sta per giungere, ormai. Gesù, che torna, non trovi nessuno impreparato, non trovi nessuno indifferente e scettico: trovi, invece, ogni uomo con le braccia tese verso di lui e la mente luminosa, il cuore palpitante di grande emozione. Torna il Re sulla terra, più volte l’ha annunciato, torna per regnare in mezzo agli uomini ed Io sarò al suo fianco.

Stupende cose stanno per accadere: siate lieti e felici. Anche se il tempo è cupo e piovoso, un grande sole splende per voi, illumina ogni angolo del cuore. Siate pieni di speranza e lasciatevi condurre, fiduciosi, dall’onda soave dell’Amore Divino.

Vi amo, figli. Ti amo, piccola mia.

 

                                                                                              Maria Santissima