Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.12.97
Eletti, amici cari, questo tempo, conclusivo, vi
vedrà accanto a me sulla Croce per concludere il processo: siate obbedienti
fino alla fine, come Io sono stato obbediente al Padre, fino all’ultimo. Non
perdete la speranza, ma confidate in me. Se mai giungesse il giorno della
crocifissione, mai verrebbero la resurrezione e la gloria.
Sposa
amata, ti chiedi come mai, dopo tanta luce, sia piombato il buio intorno. Non
gemere, per il dolore presente, per la stretta che si fa sempre più dura: ciò che
avviene deve avvenire. Pensa alla mia vita, pensa alla sua conclusione: tutto
ho offerto al Padre perché ognuno di voi potesse godere le gioie più sublimi.
Voi dovete offrire tutto a me perché la grande primavera entri nel mondo. Io ho
obbedito al Padre, fino all’ultimo, Io ho sofferto per salvare; voi dovete
seguire le mie orme: il servo non è superiore al padrone e anche voi state
percorrendo tutti la mia, stessa, strada. Non siete soli, però, non siete soli:
Io, Io, Gesù, sono sempre accanto a voi e con me c’è la Madre mia, dolcissima.
Era accanto a me la soave Madre mia, era vicino a me nella grande, massima, mia
tribolazione: i miei occhi vedevano il suo volto e il mio Cuore palpitava con
il suo. Ebbene, ella è anche con voi. I vostri occhi spirituali la possono
sempre vedere; mettete il vostro cuore accanto al suo e lasciate che palpiti
all’unisono: sentirete la tenerezza di una Madre, meravigliosa.
Piccola
mia, non chiederti perché tanto travaglio; se non fosse necessario, Io non lo
permetterei e il Padre non l’avrebbe voluto, ma è il dolore che purifica, è il
dolore che redime, è il dolore che opera meraviglie. Nessuno può sfuggire, chi
cerca la gioia vana per sfuggire ad esso troverà la sua rovina e la piccola
pena si trasformerà in un oceano d’angoscia.
Sposa
cara, il mondo sia docile; si sottometta ciascuno, umilmente, al mio volere.
Chi ha fede in me non si sentirà mai smarrito: non può smarrirsi un uomo,
quando il suo Dio lo tiene per mano, ben saldo. Questo dolore presente è
preludio alla gioia infinita, questo tormento, che attanaglia, si trasformerà
in gaudio perché stato sopportato per
mio Amore.
Ogni
giorno che viene vi porterà croci e delizie, amaro e dolce. Sopportate con
pazienza la croce; non ve la renderò insopportabile. Saranno le mie delizie a
rendervela più lieve e nel grande dolore non mancheranno attimi di grande
gioia. Anche nella grande gioia, però, ci saranno stille amarissime. Questo
avverrà fino a quando non giungerà la fine del processo; allora, solo allora,
sposa cara, scomparirà completamente il dolore e resterà solo gioia, gioia
immensa, gioia senza fine.
Siete
provati, ma vi concedo le forze necessarie per sopportare. Non sarete mai
abbattuti, perché confidate in me: la vostra casa è fondata sulla roccia,
solidissima, che sono Io, e non può crollare, statene certi; non crollerà mai.
Proseguite, quindi, il cammino con la pace nel cuore, anche se dovunque
soffiano i venti di tempesta ed il vento sibila, tagliente ed impetuoso. Questo
è il momento nel quale tutti i nemici si coalizzano insieme e il male vuole
combattere il bene, vuole trionfare. La battaglia è durissima, ma voi siete già
vincitori in me che sono sempre vincitore.
Vieni
qui, diletta, ti mostro una scena conclusiva: vedi una grande tempesta in atto,
un uragano che pare non voglia mai placarsi e le piante sono squassate. Il
Cielo è nerissimo, l’urlo del vento fa terrore. Vedi delle ombre aggirarsi,
cupe, ovunque: portano distruzione e rovina grande, nessuno può resistere a
tanta violenza. La natura appare sconvolta e nel Cielo appaiono luci sinistre,
dalla terra escono boati, spaventosi. Il mare travolge la terra: le sue onde
sono altissime, come mai si sono viste. Il male ha scatenato la sua ultima,
grande, battaglia: la natura è sconvolta, le Leggi non sono più le stesse;
tutto è inerte!
Piccola
cara, questa scena, spaventosa, della quale ti ho fatto vedere solo una minima
parte perché il tuo cuore non gema troppo, questa concluderà l’ultimo atto
della storia umana. Vedi in alto il raggio di luce che già si apre un varco tra
le nubi e, come d’incanto le forze della natura si acquietano, la luce si fa
posto tra le tenebre, divenendo sempre più sfolgorante. Vedi le nubi
scomparire, la terra si placa, nel mare c’è bonaccia. È spuntato il nuovo
giorno.
Piccola,
questo, che vedi, non è un giorno come un altro: è il giorno dei giorni.
All’alba non seguirà il tramonto: è il giorno eterno, fissato dal Padre sin
dall’origine della creazione.
Hai
visto l’oscurità vinta dalla luce, hai visto le ombre, cupe, scomparire, come
d’incanto: piccola, gioisci, perché questo felice giorno è vicino. Tutte le
ombre nere, che tanto male hanno fatto, torneranno nel profondo abisso, dal
quale sono uscite. Tutti i figli della luce entreranno nel regno, preparato per
loro; tutti i figli delle tenebre saranno trascinati lì, dove hanno liberamente
scelto di andare.
Vivi
nella pace anche in questi momenti di difficoltà. Offrimi ogni pena e lascia
che Io stia sempre vicino a te: renderò meno dolorosa la ferita. Sul mio Cuore
amoroso posate il vostro capo, anime belle. Il piccolo travaglio, che
sopportate ora, è necessario: ho bisogno di questo dolore per la salvezza dei
peccatori. Vi chiedo poco, poco per darvi molto.
Sorge un
nuovo, grandissimo, giorno, giorno di misericordia ancora per molti, ma anche
giorno di giustizia e di esame conclusivo per altri.
Chi può
godere della mia misericordia lo faccia e non perda un attimo; chi è incappato
nella rete sottilissima della mia giustizia, invece, deve pagare il debito,
fino all’ultimo centesimo.
Sposa
amata, queste anime, che sono vissute spensieratamente, ora dovranno
immediatamente rinsavire: supplica e prega perché abbiano nell’ultimo istante
di vita la forza d’invocare con amore il mio nome!
Vivi
serena, amata. Non avrai mai un travaglio superiore alle tue forze. Offrimi
ogni istante di vita ed Io, Io, Gesù, lo colmerò di gioia.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.12.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
miei, Gesù vi sta riunendo, come il giardiniere raccoglie insieme i fiori più
belli e profumati. Piccoli, non chiedetevi come stia operando: Dio agisce da
Dio e non c’è comparazione con l’opera umana. Vedrete, alla fine, l’opera
compiuta. Voi siete i suoi fiori e prendete vita da lui: al mattino la dolce
rugiada vi bagna; il cibo sublime, poi, vi nutre nell’arco della giornata.
Passa così il tempo e divenite sempre più belli, più preziosi, più profumati.
Piccoli
cari, poi, c’è il tocco finale, quello definitivo; poi, come un unico fiore,
splendido, composto da tanti magnifici esemplari, verrete offerti al Padre che
vi benedirà ad uno ad uno e v’imprimerà l’eterno sigillo del suo Amore.
Se ora
sentite un pochino di dolore, se avete una particolare pena, non angustiatevi,
figli cari, non dite: “Perché devo soffrire, quando Gesù mi ha promesso una
grande gioia?” Ve lo spiego Io il perché: prima della grande felicità, c’è
sempre la croce; com’è stato per il mio e vostro Gesù, deve essere per ciascuno
di voi.
Sappiate
dalla pesantezza della croce che la resurrezione e la gloria sono vicine.
Dovete sottoporvi, sereni, alle ultime fasi ma, come sempre vi ho detto ed
ancora vi ripeto, non sentitevi soli, mai, mai: la Mamma del Cielo veglia
vicino a voi e vi prende tra le sue braccia così, come fa in questi giorni col
piccolo Gesù. Vi stringe al Cuore e vi dice: coraggio; è una pena di un attimo
che sfocerà nella felicità, senza limiti!
Oggi,
figli cari, invito ad accostarvi al Sacramento della riconciliazione con molta
devozione: è un Sacramento meraviglioso, è un canale di grazia unico! Rivedete
ogni attimo della vostra vita e chiedete a Gesù perdono, umilmente perdono, per
tutte le volte che l’avete offeso, per tutte le volte che non avete ricambiato
il suo immenso Amore, ma vi siete lasciati trascinare via dalle cose mondane.
Offritegli tutto il vostro essere, ogni sospiro, ogni lacrima, ogni palpito e
siate ben disposti a fare la sua volontà, senza chiedere. Sapete che Gesù non
può dare sempre spiegazione, perché l’uomo ha una mente troppo debole per
comprendere la sua logica, il suo pensiero. Siate, però, docili ora.
Oggi la
mia piccola ha così consolato un’anima nel dolore: “Sappi che la pena che
perdura ha un suo, particolare, significato. Gesù, il dolcissimo Gesù, dal
Cuore splendido e pieno di bontà, non desidera che l’uomo soffra, ma permette
un attimo di pena per offrire un’eternità di gioia sconfinata.” Questa è la
grande e sublime verità, che ogni uomo deve imparare a comprendere.
Figli,
siate pronti in questi giorni ad accogliere Gesù nel vostro cuore: è l’ospite
più importante! Scaldate il bimbo, scaldatelo col vostro amore: trovi in voi
una dimora degna di lui.
Vedo i
cuori di ogni uomo del mondo; sono pieni di sentimenti negativi molti di
questi. Vedo gelosie, odi, invidie, rancori di ogni genere. Vedo ancora tanto
egoismo. Così non sia più, piccoli cari: Gesù non vuole penetrare in un cuore
di questo genere; quando lo vede, si volge a me e tende le sue manine
piangendo, perché quel luogo gli fa paura.
Ora voglio
posare, invece, il mio piccolo in una culla speciale, quella preparata da
un’anima bella: come è gioioso il mio bimbo, sorride e si sente a suo agio!
L’anima è ripiena di letizia, ma non sa che in questo istante ha in sé il
piccolo Re dell’Universo; lo accoglie e ne sente l’immensa dolcezza.
Piccoli,
chi accoglie bene il bimbo Santissimo in questo Natale, avrà la grande gioia di
essere accolto da lui col sorriso, allorché apparirà il suo volto in un giorno
ormai vicino.
Datevi
da fare, datevi da fare, piccoli cari: vi ho rivelato un segreto, che mi era
concesso svelarvi! Fatene tesoro! Fatene tesoro!
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima