Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.02.98

 

 

Eletti, amici fedeli, attendetemi nella gioia. Vengo per liberarvi da ogni schiavitù. Vengo perché il mondo esca dall’oscurità ed entri nella mia luce. Vengo per quelli che mi vogliono: come luce sfolgorante sarò. Vengo anche per quelli che non mi desiderano, che mi respingono, che hanno cercato di dimenticarmi e farmi dimenticare: per costoro non sarò gioia, ma dolore, grande dolore! Attendetemi: ho già passato la soglia.

 

 

Sposa, il tuo amore mi dà gioia, la tua adorazione consola il mio Cuore, tanto afflitto per la follia che ha preso gran parte del genere umano; come una lebbra, si è diffusa dovunque ed è difficile da arginare. Diletta, il grande nemico ha potere sulle menti e sui cuori più di quanto non l’abbia avuto in passato: la disobbedienza è legge per molti e la ribellione è regola. Con grande dolore vedo i figli amati allontanarsi dai miei precetti che sono vita, che sono via luminosa. Come vedi, piccola mia, ho aperto tanti, nuovi, canali per chiamare a me ogni uomo. Tutti sono ancora aperti e ogni uomo può attingere, se lo desidera, può arricchirsi, se lo vuole. Porgo la mia ricchezza a larghe mani e ogni giorno ne elargisco in grande quantità; pochi, però, in questo tempo si accostano, pochi si avvicinano per goderla! Lo Spirito Santo agisce con potenza su tutta la terra; vuole cambiare i cuori e le menti, vuole sanare e rinnovare, ma trova porte chiuse, menti svagate, cuori legati agli inganni terreni. Chi anela ai beni della terra si dimentica assai spesso di quelli, autentici, del Cielo. Chiedo ancora, chiedo continuamente il distacco del cuore dai beni vani, chiedo ad ogni uomo di vivere il giorno che concedo come se fosse l’unico e l’ultimo della sua vita.

Riguardo al mio ritorno, preannunciato, sono molti coloro che dicono: “Gesù l’ha sempre detto questo; sono già venti secoli che lo ripete, ma ancora non è tornato visibilmente sulla terra. Forse, ci vorrà ancora molto tempo, prima che venga.” Amata, il giorno del mio ritorno non è conosciuto da alcuno, ma è necessario che ognuno lo pensi assai vicino per tenersi pronto e non lasciarsi cogliere di sorpresa. Rifletti, mia diletta, sui fatti che sono accaduti, che accadono, continuamente; come puoi osservare, sono molti coloro che vengono sorpresi quando meno se lo aspettano da una chiamata, alla quale non possono più dire di no (morte); si possono trovare in viaggio o nel luogo di divertimento, dovunque. Quando Io, Io, Gesù, chiamo in questo modo, non attendo risposta affermativa o negativa: è un ordine quello che impartisco, al quale esigo immediata obbedienza.

Amata sposa, quelli che se ne vanno non sono più peccatori di quelli che restano. Coloro che restano devono riflettere su tali fatti: ciò che è accaduto ad altri può succedere anche a loro, improvvisamente. Sposa cara, quante volte ti ho detto: verrò, come lampo improvviso, come fulmine che colpisce lì, dove nessuno se lo aspettava. Vengo quando voglio e prendo ciò che desidero, perché tutto è mio, tutto mi appartiene. Davanti agli occhi di questa Umanità, sviata e spensierata, avvengono fatti che devono indurla a pensare. Io sono il padrone di ogni vita: a me appartiene; l’ho data un giorno e me la riprendo, quando desidero!

Sposa cara, tu mi hai messo nelle mani tutta la tua esistenza; mi hai detto: “Adorato Gesù, voglio appartenerti, come sposa fedele che vuole essere soltanto del suo Sposo adorato. Altro non desidero che fare ciò che è nella tua volontà, obbedire alla tua santa Legge, vivere nel tuo Cuore dolcissimo, per sempre.” Questa, spontanea, donazione mi rende felice perché l’anima, partita da me, frutto del mio grande Amore, ancora prima di staccarsi dal suo involucro, è tornata spontaneamente a me che tanto la desidero. Questo attendo, sposa cara, questo attendo che accada per ogni creatura prediletta, che Io ho voluto. Tutte a me devono tornare le anime! Tutte dovrebbero fare, subito, la scelta che tu hai fatto. Ho chiuso nell’anima umana questo, grande, anelito: tornare al suo Creatore, volare tra le braccia del Padre che tanto l’ama. Ma ho anche dato a ciascuno la libertà di scegliere. Pensa, sposa amata, alla parabola, significativa, del ‘figliol prodigo’. Dovete riflettere bene sulla sua vicenda: il padre non l’ha costretto a stare a casa, allorché egli ha espresso il desiderio di andarsene, non l’ha chiuso a chiave nella sua stanza, impedendogli di farlo; è rimasto libero, libero di restare o andarsene. Neppure gli è corso dietro; l’ha lasciato allontanarsi, senza più chiamarlo, libero nelle sue azioni. Questo è amore, sposa mia, questo fa il grande amore: non costringe a fare controvoglia, non esige ciò che uno non vuole dare. Così anche oggi avviene nel mondo: c’è chi si dona a me, spontaneamente, ed Io divengo il suo tutto; c’è chi invece cerca di qua e di là, vaga per trovare qualcosa che lo possa pienamente soddisfare. Io lascio la libertà, la piena libertà di farlo; ma creo anche le condizioni per un ritorno.

Attendo, attendo che il misero disperso pensi di tornarsene alla casa dove nulla gli mancava e dove ancora tutto può trovare. Mia diletta, attendo, ma non per sempre. Aspetto, ma per un tempo limitato, entro questo deve avvenire la scelta. Per ognuno la fine del mondo è il giorno della sua dipartita da esso che avviene, molto spesso, senza alcun preavviso. L’ho detto e ripetuto infinite volte che Io vengo come ladro nella notte, vengo in punta di piedi per prendermi il mio. Tutto mi appartiene, non devo chiedere permesso a nessuno.

Sposa amata, faccia ogni uomo quello che tu hai fatto, faccia la sua donazione a me, subito, dono della sua vita, dono di tutto il suo essere: chi si dona a me ha la felicità subito e poi la manterrà per sempre. Sto chiamando a me da ogni parte della terra, sto chiamando in gran numero: si prepari il mondo con l’offerta spontanea della sua vita a me che l’ho data a tutti ed a ciascuno. Entro in una casa senza bussare e prendo ciò che voglio; nessuno si lasci sorprendere, ma mi venga incontro, offrendomi degna accoglienza.

Diletta, resta serena nel mio Cuore. Sostieni chi vacilla, porgendo con generosità i miei doni. Attingi quanto vuoi, sposa cara, ed offri a chi ne desidera.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.02.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Amati figli, ognuno di voi ha ricevuto un compito da fare. Non fate soste, procedete fino alla conclusione, senza fermarvi; alla fine avrete la ricompensa che spetta ai figli generosi ed obbedienti. Gesù vuole la vostra cooperazione, Gesù vuole che siate con lui nella realizzazione di questo suo progetto. Se sorgeranno delle difficoltà, voi metteteci l’impegno massimo per superarle. Stanno per accadere cose nuove, a sorpresa, sia nella vita individuale sia in quella collettiva.

Siate nella pace e nessun abbattimento vi colga, se le nubi minacciose si fanno sempre più vicine. Chi ha voluto tempesta avrà ciò che ha scelto; ma chi ha combattuto per la pace vedrà sorgere, dopo il temporale, il grande arcobaleno che annuncia l’eterna amicizia di Dio con l’uomo.

Figli cari, Dio è vostro amico, è il vostro più caro amico, al quale potete rivolgervi con massima fiducia di essere esauditi.

Piccoli cari, amati figli, chiedete, chiedete per i fratelli bisognosi la conversione: questo è tempo nel quale potete fare le più grandi richieste ed essere esauditi! Gesù non desidera altro che salvare questa povera Umanità, smarrita e disorientata. Chiedete grazie per i poveri che rischiano di non salvare l’anima propria, perché colti impreparati dalla conclusione della propria esistenza. Molti saranno i chiamati, molti quelli senza minimo preavviso. Molte anime si salveranno, figli cari, se voi siete disposti a sacrificarvi per loro, ad offrire i piccoli sacrifici, le preghiere, le rinunce, le umiliazioni. Ogni pena, insomma, offritela a Dio per la loro salvezza. Non passate un giorno solo spensierati; non pensate: “Tanto di giorni ce ne sono altri. Questo lo passo così”.

Figli cari, vivete ogni giorno come se fosse l’ultimo, in assoluto, della vostra vita; così facciano gli amici che avete più cari e che ascoltano le vostre parole. Date fretta a chi amate, non lasciateli indugiare, aspettare, restare attaccati al mondo, come se tutto fosse già fatto!

Figli cari, tutto deve compiersi in questi tempi; Gesù l’ha ripetuto infinite volte ed Io con lui. Non fate paura a nessuno con le vostre parole, non turbate le menti dei piccoli, ma ognuno sia consapevole della propria situazione spirituale e aneli a Dio con tutto il cuore, con l’anima, con ogni suo palpito. Immaginate di dover abbracciare presto quel meraviglioso Padre amoroso che fino a questo momento ha provveduto a voi con generosità, non vi ha privato di nulla mostrandovi, così, tutta la sua tenerezza. Proprio quel Padre andate ad incontrare; egli vi vola incontro e non vi chiede altro che di attenderlo pieni di fiducia, di gioia, di speranza.

Amate Dio, figli cari, non per la ricompensa che vi darà, non per la paura che potete averne. Amate Dio, perché egli vi ha creato per sé e con infinito Amore vi ha creato; egli è il vostro Salvatore e con infinito Amore vi ha salvato ad uno ad uno, ha offerto la sua vita per espiare al posto vostro.

Ora state per godere a pieno il dono ricevuto: dovete solo continuare ad essere docili e pieni di speranza. Qualunque cosa accada, siate sereni, perché vi appoggiate non ad uomo che non ha solidità, ma a Dio che è roccia saldissima. Restate saldi in lui e non abbiate paura. Ripetete con grande amore continuamente il suo nome: è un nome meraviglioso, figli, è il nome più bello! Vi stiamo vicini, figli amati: state saldi e non temete il futuro.

Vedo davanti a me il volto tristissimo di Gesù che guarda i ribelli che perseverano nel loro peccato: pensa al grande sacrificio che anche per essi ha fatto e che potrebbe divenire completamente vano, se in essi non nascono pentimento e contrizione. Figli, Gesù perdona, Gesù perdona sempre, ma occorre essere pentiti e volere riparare al male fatto. Senza pentimento non c’è perdono, amati, non c’è perdono!

Pregate, figli amati. Pregate per la conversione dei peccatori.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.02.98

 

 

Eletti, amici cari, vengo sulla terra con Amore, vengo per portare la grande gioia che è scomparsa. Figli cari, attendete un Padre amoroso che torna in famiglia per dirigere e riordinare; attendetemi con la pace nel cuore: chi può temere un Padre, buono, che torna con le mani piene di doni, stupendi?

 

 

Sposa cara, più si avvicina l’ora del mio ritorno, più letizia sia in te. Certo, le pene sono presenti, i tormenti quotidiani non mancano; sopporta con pazienza, sopporta con amore ed offri a me ogni cosa: il dolore delle anime innocenti è seme fecondo che produce molto frutto. Pensa con gioia alle parole degli angeli che furono i grandi messaggeri dei fatti più splendidi: un angelo parlò a mia Madre per annunciarle la mia nascita ed il suo Cuore si riempì di grande felicità; un angelo parlò nel mio sepolcro per annunciare la mia resurrezione; un angelo parlò per preannunciare il mio ritorno sulla terra ed il cuore dei miei discepoli si riempì di speranza e coraggio, perché pensavano che questo ritorno sarebbe stato a breve scadenza. Gli angeli, amata sposa, sono i vostri grandi amici: essi, in gran numero, sono scesi sulla terra per aiutarvi e sostenervi in questo tempo, così difficile. Essi sono messaggeri di pace, messaggeri di gioia; ne sentirete sempre più viva la presenza, man mano che si avvicina il grande giorno, unico e sublime.

Vedrete i fatti peggiorare nel mondo, perché la ribellione continua. Accadranno fatti che mettono paura, perché il male è giunto al culmine; ma avrete fra voi dolci consolatori, pronti a venirvi in aiuto. Questo è il momento del grande intervento, amata sposa, delle schiere angeliche che sono pronte sulla terra per difendere gli eletti dagli infiniti pericoli presenti. Molti vedranno i miei angeli celesti faccia a faccia: assumeranno forme umane per dare maggiore conforto. Non temete, nulla anime belle che a me vi siete date totalmente e mi appartenete, prima ancora che il corpo si sia staccato dall’anima, non temete nulla, perché avete fra voi validi difensori che vi aiuteranno a combattere e vincere la grande battaglia finale contro il male che ha invaso ogni angolo del pianeta. Vi mando i miei angeli in aiuto, in gran numero, quanti mai sono scesi in aiuto al genere umano.

Cammina serena, amata sposa, per le strade piene di insidie: amici invisibili ti accompagnano e ti scortano, amici silenziosi, venuti dal Cielo, che amano col mio Amore, usano la mia forza ed attingono alla mia potenza. Questo è il momento più significativo della storia umana, il momento del grande scontro tra forze del bene e forze, massicce del male. Quelle del male saranno sconfitte ed i soavi miei messaggeri, posti in ogni angolo della terra, annunceranno la nascita di un’era nuova di pace e di felicità sconfinata.

Mando davanti a voi il mio esercito fedele; non temete, fedeli amici, non temete: non siete soli, ma tanti vi fanno compagnia. Nessuno, certo, può fare la parte che a voi è richiesta: dovete pensarci da soli ad operare quello che è nella vostra facoltà. Siate operosi nel bene, attivi in ogni istante e non cedete alla spinta del male che vuole trascinare. Testimoniatemi con coraggio in ogni istante, senza timore di pericoli che potete correre nel farlo: nulla vi può accadere, che Io non permetta, nulla vi accadrà che sia nocivo alla vostra salute spirituale. La Madre mia Santissima vi ha insegnato a pronunciare spesso il mio nome con fiducia ed amore; fatelo ogni volta che desiderate. Sentirete in voi nuovo vigore e grande dolcezza: sono Io che opero in voi, Io che agisco sempre più sensibilmente per sollevarvi fino a me e farvi comprendere l’infinito Amore che vi porto.

Sposa amata, questa fase, assai dolorosa per l’Umanità, passerà in fretta; le preghiere dei buoni otterranno grandi effetti: il dolore sarà abbreviato ed attenuato, tornerà la pace sulla terra, trionferà la pace e gli uomini saranno, finalmente, liberati dai lacci della sofferenza e da ogni schiavitù.

Sposa amata, coloro che hai preso per mano ti seguano e nessuno di essi si perderà: dove sarai tu saranno essi e la tua esultanza sarà la loro esultanza. I superbi faranno la fine dei superbi, verranno umiliati e percossi; gli umili godranno e verranno esaltati. Sposa cara, sto per fare nuove tutte le cose: terra nuova e Cieli nuovi godranno i miei amati. L’attesa non sarà lunga, siate pieni di speranza, amati, perché Io, Io, Gesù, non tarderò.

Guardate, guardate, bene: in ogni angolo della terra c’è un mio santo messaggero, il suo aspetto è gioioso, perché annuncia un grandioso avvenimento che ormai è prossimo: Io torno sulla terra con potenza, torno come vincitore, Re e giudice, torno per vincere ogni male, torno per dominare in ogni angolo, torno per giudicare ogni uomo.

Beati coloro che hanno combattuto con me per il bene! Beati coloro che hanno amato e praticato la mia giustizia! Beati coloro che hanno perseverato, senza lasciarsi intimorire da pericoli, ventilati dal feroce nemico!

Beati coloro che mi hanno messo al primo posto nella vita e non hanno amato nessuno più di me e al di sopra di me! Ora costoro che hanno consolato il mio Cuore, afflitto, saranno accanto al Re, che hanno amato e servito; con me giudicheranno il mondo e con me regneranno per sempre.

Sposa cara, ogni cuore trema davanti a queste, mie parole, questo è un momento sublime e grandioso. Riposa nel mio Cuore e consuma così l’attesa; attingi forza e consolazione, attingi gioia e pace dalla mia fonte, inesauribile. Attingi e dona, sposa amata, attingi a piene mani ed offri, largamente, a chi ti porge le sue. Ti amo. Vi amo. Vivete in me, operate per me, confidate in me. Lasciatevi condurre dall’onda, soave, del mio Amore.

 

                                                                                              Gesù

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.02.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, consolate, consolate il vostro cuore che geme, nel vedere il mare di peccato allargarsi sempre di più: sentite che grandi sono le sofferenze di Gesù, che viene colpito ed offeso dalla generale ribellione. State vicino a lui con tutto il vostro amore. Se vedete tanta indifferenza intorno, tanta tiepidezza nei suoi confronti, voi siate di fuoco, siate fiamma che sale sempre più in alto. Quel Cuore splendido, che voi adorate, merita ogni sacrificio: non risparmiate nessuna offerta, non siate parsimoniosi con Dio che è tanto, tanto generoso con voi.

Quando, al mattino, aprite i vostri occhi al nuovo giorno, dono sublime dell’Altissimo, dite così: “Gesù, mio, adorato, Signore Altissimo, mi hai concesso ancora del tempo per amarti, per adorarti, per offrirti; aiutami a non sottrarre a te, meraviglioso Dio, neanche un solo istante di vita. Voglio donarmi a te totalmente per consolare il tuo adorabile Cuore dell’ingratitudine di molti, dell’indifferenza di molti, del gelo di altri; prendi tutto da me, adorato Gesù, prendi tutto da me e fa’ della mia vita un continuo idillio d’amore, una fiamma che mai si spegne, ma cresce, cresce sempre di più. Ti amo, Gesù!” Pensate che, mentre voi pregate in tal modo, c’è chi si alza dal letto e non rivolge neppure un breve pensiero al suo Dio che lo ha colmato di doni, c’è chi vive come se Dio non fosse, dimenticandosi di possedere in sé il suo raggio vitale!

Il dolce ed amoroso Padre torna in seno alla sua amata famiglia per guidarla, dirigerla, rinnovarla, ridarle vita e vigore. Torna Gesù Santissimo, viene sulla terra, visibilmente e regnerà su popoli e nazioni. Ha in mano lo scettro del comando il grande Re; non solo, non solo governerà, ma accanto desidera gli amati figli che mostrano nel volto la sua stessa sembianza.

Guardate, amati figli, il viso di un bimbo, guardate quello del padre: che meraviglia, nel riscontrare la grande somiglianza che li accomuna! Ebbene, anche per voi è così: più operate nel bene, più siete docili ed obbedienti alla sua Legge santa, più il vostro volto diviene simile al suo, Divino. Il Padre, splendido ed amoroso, che viene, vedrà il figlio che gli assomiglia: lo chiamerà a sé e lo farà regnare al suo fianco. Non vi chiamerà servi fedeli, ma figli obbedienti, in quanto egli vi darà parte della sua, immensa, ricchezza.

Beato chi ha saputo rinunciare alla miseria del mondo, quella che gli uomini chiamano ricchezza, per possedere i veri beni, quelli spirituali, eterni, che solo Dio possiede e può elargire!

Figli, beato chi si è fatto povero di beni terreni per divenire ricco di beni celesti! Chi ha scelto le ricchezze eterne le avrà, le possiederà, sarà felice, contemplando il volto di Gesù; chi ha rinunciato ad esse per inseguire le miserie terrene capirà quale enorme errore ha fatto, allorché si troverà con le mani vuote ed il cuore deluso.

Figli cari, staccatevi dai beni della terra, non pensate ad accumulare per il futuro: futuro in quel senso non ci sarà. Date a chi ha bisogno, date con generosità; aprite la mano a chi ha bisogno e date gioia, date amore. Date e vi sarà dato, offrite e vi sarà offerta da Dio una misura abbondante e ben pigiata. Gesù mi concede ancora di stare tra voi, mi concede di mostrarvi il volto e farvi udire la mia voce materna. Questa è grande dono, è meraviglioso dono che si aggiunge ad altri, infiniti, che ogni giorno elargisce. Fate tesoro delle mie parole; non scordatevele, non tralasciate neppure una virgola!

Guardo le vostre sembianze e gioisco, nel vedervi sempre più somiglianti a Gesù nel volto e nel cuore. Proseguite nel bene.

Vi amo. Ti amo, figlia cara.

                                                                                             

Maria Santissima

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.02.98

 

 

Eletti, amici fedeli, vengo a voi con Amore, vengo come padre che desidera vivere per sempre coi figli, suoi, amati. Non temete il mio ritorno: chi mi ha obbedito ed ha seguito i miei precetti avrà una bella sorpresa.

 

 

Sposa amata, la giustizia non esiste più sulla terra, gli uomini l’hanno dimenticata e la pace, di conseguenza, non c’è. La pace è frutto della giustizia: se manca l’una, viene meno l’altra.

Piccola mia, in un mondo ingiusto, qual è quello nel quale vivi, prevalgono l’arroganza e la superbia, l’interesse ed il tornaconto; il giusto viene aggredito e offeso, perché ormai la regola è l’ingiustizia. L’uomo, invece di aprire il suo cuore al fratello ed accoglierlo con amore, si è munito di artigli e la sua ferocia la riversa su chi è docile e vuole la pace. Non c’è pace, sposa amata, non c’è pace, dove l’egoismo è la regola! Ciò che cerchi l’avrai al mio ritorno; prima vedrai deteriorarsi tutte le situazioni e la sofferenza aumentare dovunque.

Sopportate con pazienza, anime belle che a me vi siete offerte, sopportate, offrite e supplicate perché i prepotenti lascino la loro prepotenza, perché gli arroganti lascino la loro arroganza, i superbi la loro superbia, la lascino, prima che giunga il giudice giusto, al quale nulla si può nascondere.

Sposa cara, conosco bene le sofferenze di questo tempo; anche in questo vi ho preceduto con sofferenze, ancora più profonde: tra l’incomprensione di molti e la superbia di altri ho trascorso gli ultimi giorni della mia vita terrena. Leggevo nel profondo dei cuori, amata, leggevo ed inorridivo, nel vedere tanto odio, invidia, superbia, egoismo. Ho sofferto molto per questo; ma nella mia missione terrena Dio Padre voleva per me anche questa, grande, tribolazione.

Sposa amata, chi mi ama rifletta sempre sul tormento estremo, quello, massimo, della Croce. Quello è stato l’apice, amici cari, quello è stato il punto culminante; ma prima è venuto tutto il resto: vedevo i cuori dominati dal più grande odio, vedevo le menti offuscate dal fumo di satana. Vedevo e soffrivo, profondamente: le mie creature predilette, quelle che avevo plasmato con immenso Amore, erano divenute, istigate dal mio nemico, come belve inferocite, assetate di sangue. Il mio Cuore era profondamente lacerato, i miei occhi cercavano un volto umano, un solo volto che lo consolasse; si posavano sulla santissima Madre e solo allora sentivo sollievo e gioia.

Sposa cara, il mio tormento è stato massimo; il tuo è attenuato ed abbreviato. Quello che Io feci anche tu devi fare: posa il tuo sguardo sul volto dolcissimo della Madre, che Io ti ho lasciato nell’andarmene, guarda i suoi occhi, pieni di tenerezza materna, e perditi in quello sguardo, sublime, d’Amore; cerca, così, la tua consolazione mentre trascorre questo, breve, tempo di attesa. Io offrii ogni mio tormento al Padre per la salvezza proprio di quelle anime che tanta pena mi procuravano; ebbene, fa’ anche tu altrettanto: la sofferenza del giusto, offerta a Dio con amore, può molto; la sofferenza dei prediletti può tutto. Non accade nulla per caso; lo sai: se Io permetto questi patimenti quotidiani significa che essi mi sono necessari. Vedrai, alla conclusione del processo, i risultati. Chi soffre con amore ed offre con generosità, senza dare spazio all’odio, ma accettando tutto con pazienza e misericordia, rende un grande servizio a Dio, vedrà il suo sorriso e regnerà al suo fianco, al momento opportuno.

Diletta sposa, ingiustizie nel mondo ce ne sono sempre state in gran numero; ma divengono massime, quando l’uomo vive lontano da Dio, fino al punto da non accettarne più le Leggi, fino al punto da respingere le sue parole e vergognarsi di lui. Sposa cara, unisci le tue piccole sofferenze alle mie, immense: il mondo mi respinge, gli uomini, da me creati, da me salvati, mi girano le spalle, pieni di superbia; vogliono procedere da soli e, se li chiamo a me, non ascoltano la mia voce, non si girano neppure, ma proseguono la loro, folle, corsa verso la rovina. I miei pastori, in gran numero, sono tra coloro che mi hanno abbandonato e non si curano affatto del gregge, che viene trascurato e lasciato senza guida! Sono pastori che pascono se stessi e di altro non si dánno pensiero. Io, Io, Gesù, li ho amati teneramente e li ho scelti ad uno ad uno perché venissero al mio servizio e potessero, alla fine, godere le più sublimi gioie con me. Essi, però, sono stati insidiati ed ingannati dal mio astuto nemico; molti sono caduti e mai più si rialzeranno.

Verrò presto, sposa amata; non temere: non sarà lunga l’attesa. Verrò e tutto cambierà intorno. Spariranno gli animali immondi che tanta paura fanno, scompariranno tutti, alla mia vista. Libererò la terra da ogni putridume, presto, assai presto.

Offrimi con amore e pazienza le sofferenze, che ti chiedo: mi serve questo sacrificio; sono restati ben pochi coloro che sono disposti a sacrificarsi per me. Tutti fuggono, accuratamente, il dolore ed inseguono le gioie false che il mondo porge. Consola, sposa amata, consola il mio Cuore, così solo e lacerato! Vedi intorno a te come sono restati in pochi; la mia reggia, piena di luce, è quasi vuota e non c’è nessuno che entri a cercare le mie delizie. Ebbene, amata sposa, ognuno sarà accontentato: non costringo a cercare me chi non desidera farlo, non voglio usare la violenza perché le anime entrino nel mio regno d’Amore. Ogni anima deve fare una liberissima scelta: a nessuna sarà imposto niente. Guarda quello che accadrà tra poco: la grande porta, la maestosa porta sarà chiusa e chi non è entrato non potrà più farlo, resterà fuori, dove imperversa già la bufera che diverrà uragano.

Beati coloro che hanno ben scelto! Beati coloro che, in tempo, sono entrati! Sposa amata, questa porta, che tra poco si chiuderà, non verrà più aperta: chi è dentro lì resterà esultante e felice; chi è fuori lì resterà nel pianto e nella disperazione. Chi lo consolerà? Io per lui non ci sarò e la Madre sarà con me. Nessuno più lo ascolterà.

Resta in me, sposa amata. Resta nel mio Amore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.02.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, la grande primavera sta entrando e non è solo quella meteorologica, che già vedete avanzare, è anche la grande primavera degli spiriti che rallegrerà la vita dei popoli.

Figli cari, non ci può essere gioia alcuna senza Dio. Gli uomini del mondo sono tristi e malinconici, perché hanno messo Dio all’ultimo posto e alcuni l’hanno proprio estromesso dalla propria vita. Piccoli, provate a restare in una stanza, al buio, soli: dopo un po’, provate freddo e grande tristezza, non vedete l’ora di vedere la luce del sole, perché non vedete nulla e vi colgono la paura, il panico, l’ansia. Ebbene, colui che è senza Dio è come l’uomo che ha scelto di chiudersi in una stanza senza luce: tutto gli fa paura; i suoi occhi non riescono a distinguere il pericolo e trema, geme, come bimbo abbandonato dalla madre.

Piccoli cari, Gesù è la Madre più tenera e più dolce: vi vuole per sé, vi ha creato per sé, ma non vi costringe ad essere suoi. Ecco la meraviglia della libertà umana: poter scegliere liberamente tra la vita e la morte, tra la luce e le tenebre, tra la felicità ed il dolore, sconfinato, senza Dio!

Seguendo la logica, si penserebbe che non c’è nessuno che preferisca la morte alla vita, nessuno che preferisca le tenebre alla luce, nessuno che cerchi il dolore, invece della grande felicità.

Figli cari, non è così: chi vive nel peccato, chi non rinuncia al peccato, chi non si allontana dal peccato, è quello che ha scelto la morte, le tenebre, il dolore continuo; questa è la strada, per la quale è incamminato costui, che ora non vede la direzione sbagliata, ma giungerà ad una svolta ed allora si accorgerà di tutto.

Figli cari, la parola di Dio è la vostra luce, è il raggio che vi guida a lui. Chi non vuole vedere questo raggio, perché è cascato nell’inganno di un nemico astuto, finirà col perderlo di vista e piomberà a poco a poco nel buio più profondo.

Figli amati, figli amati, vi voglio tutti salvi, vi voglio tutti felici, vi voglio tutti di Gesù! Venite dietro a me, venite con me: a lui vi guido! Ascoltate le mie parole: sono le sue parole! Il cammino che vi indico è la sua via; perché alcuni figli mi sfuggono, non vogliono ascoltarmi? Perché alcuni figli mi girano le spalle? Se vi chiedo qualche sacrificio è per darvi poi il dono più bello: le piccole sofferenze di oggi sono la grande felicità di domani.

Oggi il Vangelo vi parla di misericordia e di perdono: perdonate, figli, perdonate i vostri nemici; non serbate odio, nessun odio e amate anche coloro che vi fanno soffrire, amate chi vi perseguita! Se voi perdonate, sarete perdonati, se voi usate misericordia, avrete misericordia. Esaminate a fondo il vostro cuore. Oggi v’invito ad esaminare a fondo il vostro cuore; se trovate solo un pochino di astio, se trovate solo un filo di rancore per qualcuno, allora, allora correggetevi subito; chiedete a Dio di purificare il cuore, di dare luce alla mente. Amate, amatevi l’un l’altro, amatevi, figli cari, e Dio vi darà i più grandi doni. Quando? Subito, cari figli, subito li avrete e sarete felici in lui, per sempre! Guardate il sole che splende nel Cielo: annuncia una giornata lieta, dono, grandioso, di Dio. Quel sole un giorno resterà per sempre e ad esso non seguirà alcun tramonto.

Siate lieti, perché il grande giorno è ormai vicino e dipende da voi goderlo pienamente o rinunciarvi per sempre.

Ecco, Io vi conduco alla felicità, vi conduco verso la più splendida meta; seguitemi col cuore, con la mente, seguitemi in ogni istante della vostra vita. Venite tutti da Gesù, come bimbi che corrono felici ad una meravigliosa festa, organizzata proprio per loro.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima