Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.03.98
Eletti, amici
fedeli, questo gran tempo, che il mio Amore vi offre, vivetelo intensamente: quello che oggi vi concedo di
operare mai più potrete farlo. Fate di ogni istante un prezioso dono d’amore
per me e per i fratelli.
Sposa amata, questi
momenti, che ti dono, sono unici, importantissimi, decisivi per la sorte
dell’eternità; la dolcezza, che ti offro, ogni giorno è un anticipo di quella,
infinita, che voglio dare alle anime belle che mi hanno amato intensamente, che
mi sono rimaste fedeli fino all’ultimo.
Amata, le sofferenze
non sono ancora finite; quando lo saranno, lo capirai tu stessa: vedrai le cose
cambiare e tutto sarà chiaro. La pace ci sarà, la gioia sarà massima; ma il
momento lo deciderò Io. Io, Gesù, che sono entrato nel mondo in punta di piedi,
sono vicino ad ogni uomo, sono vicino ai miei, amati, strumenti e li permeo del
mio Spirito Divino; sono, però, anche davanti al peccatore, al malizioso e lo
chiamo a conversione, lo chiamo alla luce.
Sposa cara, Io, Dio,
Io, Io, Dio, non trascuro nessuna creatura, non mi dimentico di alcuna: se solo
per un attimo mi scordassi, ella cesserebbe di esistere. Non solo non
dimentico, amata sposa, ma curo anche con massima premura la mia creazione. Le
mie creature predilette, poi, sono immensamente care al mio Cuore. Sono ora
davanti al peccatore e lo chiamo a me, gli metto davanti agli occhi il suo
peccato e gli chiedo di riconoscerlo e pentirsene.
Amata sposa, voglio
la salvezza del peccatore, voglio la salvezza di ogni peccatore; desidero che
riconosca, umilmente, il suo peccato e provi dolore, per aver disobbedito alla
mia Legge santa.
Se l’uomo si pente
del suo errore, se l’uomo riconosce la sua colpa e mi chiede perdono, egli si
salverà, anche se le colpe commesse sono grandissime.
In questo momento
ogni uomo si senta alla mia presenza; i suoi occhi non mi possono vedere, ma ci
sono, sono vivo e vero e chiedo conto della vita di ciascuno. Concedo ancora
qualche tempo di grazia, concedo qualche attimo per riflettere ed emendarsi,
concedo la misericordia a chi la desideri, ma ancora per poco, sposa cara,
ancora per poco.
Si risveglino le
coscienze degli uomini, si abbandonino gli errori del passato e si torni a me
col cuore contrito, col capo velato! Si torni a me ed Io non respingerò
nessuno.
L’uomo piange ed
implora il mio perdono? Io, Io, Dio, non attendo neppure che egli venga a me;
Io, Io stesso gli vado incontro e l’abbraccio. Sono il Padre buono che aspetta
il ritorno del figlio e vuole solo che trovi la via giusta. Attendo. Attendo. Sono
sempre in attesa di alcuni che non vogliono sentire la mia voce, anche se
risuona dentro di loro assai potente; sono in attesa di alcuni che vedono, ma
continuano a fingere di non vedere, capiscono, ma preferiscono fingere di non
capire. Quanto costoro pensano di poter ancora indugiare? Non vedono che tutto
ormai è pronto? Non capiscono che il tempo è ormai finito ed altro non ci sarà?
Sposa mia, se il
mondo si decidesse a comprendere, se si guardasse intorno e riflettesse, ogni
uomo potrebbe avere salva la vita e felice l’esistenza. Non è così; non sarà
così: vedo un gran numero di storditi che procedono senza pensare, bruciano dei
momenti preziosi della loro esistenza e non si pongono alcun problema.
Quando tutto
accadrà, quando i grandi fatti si svolgeranno, rapidissimi, chi li fermerà? Chi
potrà dire: “Signore basta, Signore pietà, Signore, abbiamo capito?” Credete,
credete, uomini, finché siete in grado di farlo, finché la mente è serena ed
intorno ci sono quiete e silenzio. In questo silenzio Io, Io, Gesù, parlo ai
cuori. I canali, ancora aperti e ricchi di linfa Divina, sono i Sacramenti:
ognuno si affretti, ognuno si accosti, ognuno ne faccia tesoro. Ho pagato Io;
Io, Gesù, ho pagato il vostro debito. Io, Io, Gesù, con la Croce ho saldato il
gravissimo debito, che l’Umanità aveva contratto col Padre Santissimo. Senza il
mio sacrificio, nessuna colpa sarebbe stata rimessa.
Amate creature,
amatissime creature predilette, ho pagato Io, Io, Gesù, ed ho pagato a caro
prezzo per voi, per ciascuno di voi. Nessuno mai si dimentichi del mio grande sacrificio;
nessuno lo renda inutile per se stesso!
Pentitevi, uomini! Pentitevi
dei vostri peccati; non lasciate che il torpore di morte vi colga! Umili e pentiti,
venite a me: questo è il tempo di penitenza! Fate sacrifici, mortificatevi,
imitate i niniviti che, dal primo all’ultimo, fecero penitenza e credettero al
profeta.
Diletta, ogni uomo
deve capire che questo è un momento decisivo e, come tale, deve viverlo. Le
vanità del mondo devono essere dimenticate. Io, Io, Gesù, parlo ad ogni uomo,
parlo nel silenzio; occorre che l’uomo faccia silenzio intorno a sé: nel grande
trambusto opera il mio nemico; nel silenzio parlo Io, Io, Dio.
Chi ha odio nel
cuore se ne liberi, subito. Chi ha astio nel cuore lo deponga. Chi è attaccato
ai beni che non servono si sforzi di liberarsi da tali funi di perdizione.
Pensate, amati, che nudi siete venuti al mondo e nudi dovete andarvene: niente
di quello che avete accumulato potrete portarvi dietro! Chi ha porga,
generosamente, a chi non ha. Chi possiede porga a chi nulla ha ricevuto. Figli
cari di tutto il mondo, non accumulate per voi, non pensate ad una vita comoda
e duratura, non fatevi illusioni; date con generosità a chi non possiede,
sfamate il povero che vi porge la mano. Questa ricchezza, sì, resterà per
sempre.
Vedi, amata sposa,
un nuovo, grande, giorno è sorto sul mondo e gli uomini si accingono a viverlo
senza riflettere. Quanti continuano a procedere nell’errore e nel male! Quanti
ora si alzano e fanno le cose di sempre e pensano di fare le cose di sempre,
progettano almeno di farle; ma Io, Io, Gesù, da invisibile mi renderò visibile
per loro e la mia presenza non sarà più nascosta, ma palese!
Chiederò subito
conto della loro vita: che mi diranno di questa, lunga, spensieratezza? Come la
giustificheranno? Non accada a nessuno di dover fare i conti, senza essersi prima
ben preparato: sarebbe solo amarezza!
Figli amati, preparate
bene il vostro futuro; preparatelo, finché vi do un pochino di tempo. Non ci
saranno brutte sorprese per chi si è fatto bene, a tavolino, i suoi conti.
Voglio che ogni creatura prediletta sia felice, voglio che abbia il suo,
splendido, dono. La scelta, però, sappiate, ricordate, pensate, riflettete
tutti, la scelta resta libera e nessuno verrà costretto a fare ciò che non
desidera fare.
Sposa amata, nella
gioia e nella pace prosegui il tuo cammino in me. Parla al mondo, parla ai
sordi volontari. Chi vorrà ascoltarti avrà quello che si è guadagnato; chi
respinge te respinge me che opero in te! Avrà anche costui ciò che ha voluto!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.03.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, amati
figli, vengo a voi, piena d’Amore, vengo per incoraggiarvi, per spronarvi,
vengo per aiutarvi a giungere fino alla fine del cammino. Sento i vostri,
continui, sospiri e vedo il cuore affaticato, spossato talora. Figli amati, Io
sono con voi, Io sono per voi. Non abbiate paura: tengo stretta nella mia la
vostra, piccola, mano. Siete i miei bimbi e non vi lascerò mai, se voi non
lascerete me. Sopportate con pazienza le tribolazioni del giorno; vedrete
scorrere assai in fretta questo tempo e poi… la felicità. Sognatela,
aspettatela, gustatela già: è sicura, è vicina, è immensa, perché viene da Dio.
non dall’uomo! Quando alla sera vi coricate, chiudete gli occhi, pensando a
Gesù, che vi ha ricolmato di tanti doni, e adoratelo nel cuore, ringraziatelo
di tutto. Siate pieni di gioia nell’addormentarvi e di nuova speranza nel
risvegliarvi. Siate sempre pronti a fare la volontà Divina, qualunque essa sia.
Siate pronti ad obbedire. Date gioia al vostro prossimo ed avrete gioia immensa
da Dio.
Figli cari, dico
continuamente queste parole, perché vedo molte discordie tra coloro che
dovrebbero amarsi come fratelli, vedo che ci sono cuori pieni di rancore, menti
piene di nebbia. Vedo questo e mi rattristo, profondamente. Non vi ha comandato
Gesù di amarvi? Non vi ha dato questo grande comandamento? Perché tanto astio
nei cuori? Perché invidia ed odio?
Non presentatevi,
figli cari, davanti all’altare, se avete il cuore colmo di sentimenti negativi:
chi non ama il fratello non ama Dio; chi non vuole servire il fratello non
serve Dio!
Non dite, figli
cari: “Signore, ti amo. Signore, ti appartengo”, quando maltrattate il fratello
che avete vicino e lo torturate con dispetti ed offese, con mormorazioni e
calunnie!
Figli cari, chi
opera in questo modo e non si emenda, al più presto, non vedrà la dolce alba
luminosa, non vedrà il giorno senza tramonto, felicemente. Amati, ecco a voi un
grande tempo: non fatevene sfuggire un solo istante. Date a Dio il vostro
sacrificio; egli vi darà ogni giorno la forza per sopportarlo serenamente e
poi, e poi… vi darà la felicità completa. La sofferenza di oggi sarà ben
ricompensata: neppure un solo sospiro si perderà e neppure una lacrima verrà
dimenticata. V’invito alla preghiera profonda del cuore; meditate ogni giorno
la passione di Gesù, pensate al suo grande sacrificio: per voi egli è morto,
per ciascuno di voi. Per ridare la vita all’uomo Gesù ha sparso tutto il suo sangue!
Pensate a questo, figli, miei, diletti! egli non ha finito di soffrire, cari: egli
soffre per ogni anima che è nel pericolo di perdersi. La sua, grande, passione
non è conclusa: questo è tempo di grande disobbedienza, questo è tempo di
grande ribellione. Quante offese vengono fatte a Dio ogni giorno: molti sono i
lontani, molti coloro che vivono nel peccato mortale e non si vogliono pentire
delle loro colpe! Gesù soffre, profondamente: riparate, figli, riparate con la
vostra adorazione, con le vostre offerte! Voi vi turbate, per un piccolo
dolore, per un minimo contrattempo, voi soffrite, per un ben piccolo dolore;
pensate a Gesù che è sulla Croce anche ora, offeso dalla disobbedienza continua
di coloro che egli ha redento! Qui davanti ai miei occhi c’è un mondo sempre
più indifferente, superficiale, pagano, un mondo che continua a non credere,
dopo venti secoli di predicazione cristiana. Il popolo santo di Dio si è sviato
e cerca idoli, si costruisce idoli. Il popolo santo di Dio si sta allontanando
sempre più dal suo Signore.
Pregate! Pregate e
supplicate il perdono dell’Altissimo: Dio abbia ancora pietà e non colpisca col
giusto castigo questa generazione, così sviata, così ribelle! Ogni giorno
offrite il vostro sacrificio. Ogni
giorno datelo con gioia a Gesù come riparazione alle offese, tremende, che
subisce.
Figli, soffrite con
gioia, donate con amore. Gesù tutto ha dato per voi, tutto il suo sangue,
prezioso; voi cosa gli date in cambio? Solo piccoli sacrifici, minimi tormenti,
povere offerte! Adoratelo! Adoratelo in ogni istante di vita che vi concede! Io
lo adoro con voi.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima