Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.01.99

 

 

Eletti, amici cari, stringetevi al mio Cuore e vivete in me: vi conduco sulle mie ali nei pascoli ubertosi del mio Amore. Fidatevi di me, non abbiate paura: Io sono il vostro Dio e vi amo.

 

 

Sposa amata, rimani stretta al mio Cuore e non gemere; la mia volontà sia la tua volontà: Io voglio il meglio per te; resta gioiosa, non si rattristi il tuo cuore, qualunque cosa accada; devi capire che non avviene ciò che non rientra nel mio piano. Esso si sta dispiegando per ogni uomo, ma specialmente per coloro che in me vivono, per coloro che mi appartengono.

Sposa cara, la presente tribolazione è passeggera: gioia ho preparato, gioia viva, gioia intensa, l’ho preparata per tutti coloro che in breve torneranno a me! Alcuni sono già nel mio Cuore, alcuni godono già le delizie del mio Cuore; costoro si sono scelti la felicità duratura: per essi il futuro è cominciato. Vi sono molti però, proprio in gran numero, che rincorrono i beni vani della terra e trascurano quelli veri del Cielo. Per costoro il pericolo è la perdizione; non hanno saputo cogliere le mie grazie, neppure hanno capito i miei avvertimenti; sposa cara, per costoro occorre che qualcuno si sacrifichi perché il tempo ormai è breve. I sacrifici dei miei più diletti permetteranno che si compia l’ultima fase. Ancora grazie scenderanno copiose dal Cielo; per poco però, proprio per poco, perché la conclusione è vicina; costoro devono saper cogliere subito ciò che è a loro disposizione: se subito non lo faranno, sarà impossibile farlo dopo.

Amata, fedele sposa, ti ho detto che prima vengo nella prova, dopo nella gioia. Accettate con pazienza la prova, la gioia seguirà dopo; siate miei, siate miei nella mente, nel cuore, nell’anima, siate miei in ogni istante.

Guardate il mio volto insanguinato e percosso: ora vi chiedo di soffrire con me, di patire con me, di condividere la mia passione; in seguito avrete, come promesso, la felicità piena, la realizzazione completa del vostro essere. Stringiti al mio Cuore, sposa cara; a te si uniscano coloro che hai preso per mano.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.01.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, la Madre amorosa è con voi sensibilmente: siate sereni; piccoli miei, siate sereni come bimbi tanto amati, benedetti dal Padre in modo speciale.

Sento i lunghi sospiri e le silenziose invocazioni del cuore: “Vieni Gesù, vieni presto Gesù, non tardare!” Sono dolci richiami d’amore perché aspettate di incontrare Gesù, il compagno amatissimo che sapete esservi vicino sempre, ma che desiderate sia presente in modo più intimo.

Figli cari, Gesù al suo ritorno cambierà l’ordine delle cose; ve l’ha ripetuto più volte: quando lo vedrete apparire, allora, allora i vostri problemi piccoli e grandi saranno, completamente, risolti.

Questo è il mio tempo, cari figli, Io opero in questo momento come Madre di misericordia: apro il mio Cuore Immacolato ai miei figli e li esorto ad entrare tutti.

Dopo avervi insegnato molte cose, vi invito a spiccare il volo sublime verso Gesù!

Con me lo spiccherete, figli amati, insieme saremo perché la Madre non si separa mai dai propri amati, la Madre li stringe forte a sé proprio nel momento più significativo e risolutivo.

Vi amo, figli cari, vi amo e desidero che tutti conosciate presto la grande felicità. Ve ne ho indicato la strada: ora la percorrete, voi, piccoli miei docili ed obbedienti. Sapete alla fine di questa sublime strada ciò che vi aspetta: questo traguardo deve darvi forza lungo il cammino; amati, le difficoltà ed i sacrifici sono presenti, sono e lo saranno anche nel prossimo futuro.

Avrete la piena gioia senza travaglio solo alla conclusione; intanto siate sereni perché la mia Carezza non vi mancherà, il mio sorriso vi consolerà sempre.

Ogni giorno sarà un momento diverso della vita: vi donerà la gioia e la pace di Gesù ma anche qualche tribolazione che egli stesso chiede, perché i miseri peccatori possano ravvedersi e vivere.

Voi mi avete sempre ripetuto: “Madre, voglio aiutare i miei fratelli, Madre, unisco le mie preghiere alle tue perché tutti i lontani tornino alla casa del Padre dove si prepara una grande festa di gioia infinita.”

Queste parole mi avete detto, figli; Io le ho ascoltate ed ora vi esaudisco perché Gesù lo vuole. Vi dico: amati figli, docili ed obbedienti, siete pieni d’amore e di misericordia per i fratelli: questo vi fa onore e dà tanta gioia al Cuore Divino che desidera vedere l’amore tra i fratelli.

I vostri sacrifici, quelli spontanei e quelli che Gesù stesso vi permette di compiere, otterranno grandi risultati. Vedrete al momento giusto le meraviglie dell’Amore Divino, vedrete quello che sa fare il Santissimo Gesù con i vostri piccoli fiori.

Pensate ad un grande artista che prende del materiale povero per farne una splendida opera d’arte: ogni fiorellino, anche il più umile, lo ritroverete in tale sublime opera, ma trasformato nell’armonia sublime del tutto. Sapete, perché l’ho ripetuto, che Gesù ha un grande progetto su ciascuno di voi, avete un posto assai importante nel suo Cuore; ebbene, siate docili docili al suo volere, siate docili docili, nessuno si stanchi, nessuno si senta troppo provato: non sarete sottoposti a sacrifici insopportabili, affronterete solo quelli necessari, abbreviati ed alleggeriti dalla tenerezza Divina.

Figli amati, figli cari, siate nella gioia; ve lo ripeto continuamente perché vi vedo preoccupati per il futuro, vi vedo un pochino ansiosi anche se ogni giorno ripeto questo incoraggiamento.

Nessuno è allegro e gioioso mentre subisce una prova, è vero, ma voi lo dovete essere, dovete esserlo perché già intravedete il sublime traguardo che state per tagliare.

Vi ho parlato del corridore che, pur stanco, pur spossato, riprende forza, riprende energia allorché da lontano scorge la fine delle sue fatiche e l’arrivo vittorioso. Siate come il corridore citato: ancora un poco, ancora un poco e ci siete. Vi conduco Io, la Madre che Gesù vi ha dato sotto la Croce; egli, pieno di tenerezza, in quel terribile momento ha pensato a darvi una Madre: non vi ha lasciati orfani, ma figli consolati.

Procedete nel bene, procedete con me.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima