Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.05.99
Eletti, amici cari, questo nuovo giorno vi trovi nella pace del mio
Cuore, nella gioia del mio Amore; vivete in me, amici, restate in me e la gioia
non avrà fine e la pace resterà in voi.
Sposa cara, l’angoscia del
mondo è la lontananza dal mio Cuore: l’uomo non può avere pace senza di me.
L’ho creato per me, perché viva con me e partecipi della mia vita Divina: l’uomo
non può essere felice senza di me.
I più infelici, sposa mia,
non sono coloro che non conoscono il mio nome perché ancora non hanno sentito
il mio vangelo: i più disgraziati sono coloro che appartengono al mio popolo
eletto ma hanno tradito la loro fede con la ribellione, la disobbedienza e con
l’indifferenza.
Io vivo nel cuore del
docile, in colui che, pur non conoscendo il mio vangelo, segue le mie Leggi che
sono scritte nel suo cuore; colui, invece, che, battezzato, vive come se non lo
fosse, colui che si ribella, conscio di ciò che sta facendo, è l’uomo stolto
che va incontro alla sua rovina.
Se un bimbo sbaglia viene
corretto e perdonato presto, ma se un uomo maturo sbaglia continuamente,
sapendo di sbagliare, deve venire severamente ammonito e poi decisamente
punito.
Sposa amata, ecco come il
mio popolo eletto si comporta: conosce le mie Leggi ma non le applica, conosce
la mia volontà ma non l’osserva, sa quello che voglio ma non si cura di
obbedire.
Ecco l’uomo che mi è
gradito: colui che si preoccupa ogni giorno di fare il mio volere, di seguire
le mie Leggi, di erudirsi in esse prima di prendere qualunque decisione.
Sposa amata, vedi quante
leggi inique vengono approvate nei paesi che sono cristiani? Quanta ribellione,
quanta superbia! Si procede senza di me, si cammina senza chiedere la mia mano
e poi nel bisogno si dice: “Signore, Signore cosa devo fare, sono angosciato,
sono depresso, sono nel grande dolore!”
Il mondo non avrà pace se
non torna a me, il mondo non avrà gioia se non si decide a seguire le mie
Leggi; chi è colui che mi ama: quello che dice: “Signore, Signore” oppure colui
che fa la mia volontà? Se la preghiera sgorga dal cuore Io l’accolgo, se la
supplica esce da un cuore sincero Io l’accolgo, esaudisco la preghiera
dell’umile ma respingo quella del superbo che vuole procedere senza di me, che
si fa leggi per conto suo e delle mie non si cura.
Vedo intorno ai miei
altari molti che mi pregano in questo modo: ripetono fredde formule imparate a
memoria ma non è il cuore a parlare, sono le labbra. Vivono nel fango del grave
peccato e non si emendano, vivono nell’errore e non si muovono da esso, non c’è
in essi né proponimento di cambiare, né pentimento per ciò che fanno; la loro
preghiera non sale a me, la loro supplica non ottiene nulla: desidero un cuore
sincero ed umile, desidero vedere una vera contrizione dei peccati.
Ecco, sposa amata, un
mondo senza pace e senza gioia, ecco quello che hanno scelto gli uomini senza
di me: hanno scelto il dolore al posto della gioia, l’angoscia al posto della
pace profonda del cuore, un futuro penoso invece di uno splendido quale Io, Io,
Gesù, ho preparato.
Alcuni miseri insipienti
corrono a chiedere consiglio ad alcuni miei ministri, coloro che dovrebbero
guidarli come buon pastori del mio gregge. Si sentono dire: “Va bene, va bene.”
Il male cresce a dismisura ed essi ripetono: “Tutto va bene”!
Sposa cara, sposa amata:
guai a quei pastori che non fanno il loro dovere e lasciano le mie pecore sole
e disorientate perché, invece di preoccuparsi di loro, hanno da curare bene sé
stessi!
Amata, terribile sarà la
loro responsabilità davanti a me, molto triste la loro sorte allorché Io, Io,
Gesù, apparirò all’improvviso e chiederò il saldo del conto a ciascuno!
Pagheranno prima coloro che maggiore responsabilità avevano, poi gli altri
gradualmente.
Riporta il mio grande
messaggio al mondo, ognuno apra bene gli occhi della mente e capisca che il suo
momento è assai vicino, che Io sto per tornare e chiedo il rapido saldo di ogni
debito.
Beato l’uomo che in questi
giorni si è preoccupato di pagare un po’ per volta il dovuto a me, Dio, senza
trascurare un solo giorno.
Beato l’uomo che si è
umiliato davanti a me e ha detto: “Gesù perdono, Gesù misericordia, Gesù voglio
capire bene le tue Leggi perché non trasgredisca neppure la minima!”
Beato l’uomo che accoglie
ogni giorno come una festa al pensiero che può servirmi, lodarmi, adorarmi, e
fare bene la mia volontà!
Sai, diletta, cosa accadrà
a costui? Si sveglierà un giorno e troverà intorno a sé un mondo meraviglioso,
un nuovo eden, vedrà il mio volto benevolo e sorridente e si chiederà: “Com’è
accaduto, cosa è avvenuto, dove mi trovo?”
Ecco la risposta corale
che sentirà: “Sei entrato nel regno della gioia senza fine: qui le meraviglie
dell’Amore Divino non finiranno mai!”
Aprite a me i vostri
cuori, uomini della terra, apriteli a me ed Io, Io, Gesù, li riempirò di gioia,
di pace, d’Amore. Chi tiene la sua casa sempre chiusa non può godere lo
splendore della luce, né il calore del sole, né il profumo dei fiori, ma se
spalanca porte e finestre la luce penetra in ogni angolo, lo ristora, lo
scalda, lo illumina ed il profumo della natura in fiore inonda la casa.
Uomini della terra, uomini
tutti che abitate la terra, Io, Io, Dio, vi amo, vi amo immensamente ed ho progetti
di pace e di gioia ma apritemi il vostro cuore, spalancatemi le porte della
vostra anima, sentite che gioia, che pace: una brezza leggera vi porterà il
Profumo soave del mio Amore!
Amata sposa, entri il mio
messaggio amoroso in ogni casa, penetri nei cuori, li trafigga col suo raggio
penetrante e porti gioia, tanta gioia, pace, grande pace. Questa sarà la
preparazione al mio prossimo ritorno!
Vi
amo. Ti amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.05.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli tanto
amati, aprite il cuore a Gesù, aprite il cuore al suo Amore che vuole
rinnovarlo, che vuole colmarlo di grandi doni.
Piccoli miei, voi chiedete
l’aiuto di Gesù, supplicate le sue grazie, ma se non aprite il vostro cuore a
lui, invano scendono le grazie, invano vengono offerti i doni; non dite: “Gesù
non mi aiuta, Gesù non ha pietà di me.” Dite: “Non ottengo perché non so
chiedere, non so accogliere le delizie del mio Signore.”
Amati, voi vi chiedete:
“Cosa devo fare veramente per mettermi nella giusta disposizione, per
dimostrare a Gesù un cuore aperto e sincero?”
Figli cari, dovete capire
bene le sue parole, quelle che ripete continuamente, ma che agli uomini non
entrano nella mente e nell’anima: “Ama - Gesù dice - me, non chi ripete
‘Signore, Signore’ ma chi fa la mia volontà, è mio amico chi obbedisce alle mie
Leggi.”
Le parole senza le opere
non contano. Capite bene il profondo significato di queste parole di Gesù, per
afferrare anche quello che intendo esprimere nel dire: aprite il vostro cuore a
Gesù, spalancate le porte della vostra anima a lui. Non basta dire
genericamente: “Dico qualche preghiera ogni tanto, ascolto qualche messa,
quando mi ricordo”; figli, non basta, non basta questo, occorre un nuovo
programma di vita, occorre che Gesù sia il fulcro della vostra vita; dire
genericamente: “Credo, credo”, senza dimostrare coi fatti la propria fede,
senza viverla intensamente, testimoniarla ogni giorno, questo non è amore.
Figli cari, vi dico questo
perché non sono pochi coloro che vivono storditamente in simile modo. Vi sono
coloro che osano anche accostarsi ai S.Sacramenti, ma
senza pentimento, senza contrizione, senza la volontà di mutare vita: nuotano
nel fango del peccato gravissimo e continuano a ripetere che credono, credono,
senza far nulla per entrare nella via di luce indicata da mio Figlio.
Amati, lasciatevi condurre
da me, lasciatevi prendere per mano da me, seguite le mie parole: la via di
peccato deve essere abbandonata, deve essere completamente lasciata, come? Con
ogni sforzo, con ogni sacrificio, con qualunque rinuncia. Se non mettete Gesù
al primo posto nella vostra vita, non potete dire di amarlo, se non mettete al
primo posto lui non potrete ottenere nulla dalle vostre preghiere, dalle vostre
suppliche. Chi non apre il cuore a Dio è come un vaso coperto e ben chiuso,
l’acqua che si versa sopra lo bagna ma dentro non entra nulla.
Lasciatevi, figli cari e
tanto amati, lasciatevi inondare dalla linfa Divina che scende benefica tutti i
giorni nei cuori; Gesù vi ama e vuole ricolmarvi di delizie: quanto è splendido
Gesù, quanto generoso! Perché i miei figli continuano a rifiutare la sua
amicizia per sottomettersi e divenire schiavi degli idoli? l’uomo, figli cari,
ha tanto bisogno di Dio, senza di lui nulla può fare, soffre terribilmente
quando gli sta lontano, diviene un figlio orfano mentre ha il più splendido ed
adorabile dei padri!
Lasciate tutti gli idoli
che il serpente maledetto ha preparato per voi, lasciateli, amati figli,
volgetevi con l’anima, col cuore, con ogni anelito a Gesù che vi desidera
ardentemente per rigenerarvi con la sua linfa Divina, per farvi immensamente
felici!
Terra nuova e Cieli nuovi
sta per donarvi, ma voi dovete vivere una vita degna per goderne lo splendore!
Vi amo, figli cari ed il
mio Cuore geme per i figli lontani e ribelli.
Ti
amo, angelo mio.
Maria
Santissima