Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

29.02.08

 

 

Eletti, amici cari, voi avete cercato in Me la Gioia vera e la possedete nel cuore, avete chiesto Pace e Pace avete. Amici cari, chi è aperto al Mio Amore riceve Luce, Pace, Gioia, ma chi non si decide presto resterà sempre più privo di queste cose.

 

 

Sposa amata, pensa a quello che sarà di questa Umanità presente tra pochi anni, tutti avranno fatto la loro scelta e si saranno uniti ai loro antenati. Ci pensi a questo piccola sposa?

Mi dici: “Penso a questo spesso, molto spesso. Il cuore gioisce per quelli che vivono nel Tuo Amore, penso: la loro felicità sarà completa e la gioia duratura assieme alla vera Pace. Questo penso per loro, ma tremo nel vedere come sono molti coloro che ancora non si sono decisi affatto mentre il tempo scorre veloce. Penso a questo, adorato Gesù: quello che è accaduto nel passato accadrà ancora, una generazione va, una generazione viene, così continuerà, ma gli uomini del presente si sentono nel cuore immortali, non pensano che ognuno si deve congiungere a quelli del passato e prepararsi quindi al viaggio nell’eternità. Passa il tempo, ma restano gli spensierati, gli inoperosi per il Cielo. Gesù adorato, scuoti costoro subito, perché possano uscire dalla loro infelicità per la lontananza da Te e godere le Delizie del Tuo Amore Meraviglioso. L’uomo che vive in Te sopporta bene tutte le difficoltà della vita, il suo cuore è colmo di speranza e di gioia, ma colui che è senza di Te cerca sempre di più le cose del mondo che non appagano, che deludono, è un deluso sempre più deluso. Gesù adorato, perché i cuori ancora non si aprono, mentre scende ancora copiosa la Tua Rugiada? Amore Infinito, perché continua il mondo a procedere nei suoi errori sempre più grandi mentre già dovrebbe essere sapiente della Tua Sapienza e felice della Tua Gioia? Coloro che non comprendono il Tuo Amore restano come delle larve che non sviluppano le loro potenzialità. Gesù, Amore Infinito, non c’è maggior miseria che restare privo del Tuo Amore per testardaggine e freddezza di cuore; non c’è stolto maggiore di quello che, potendo avere tutto, resta sprofondato nella sua grande miseria. Chi lo commisera? Chi lo può aiutare? Egli stesso ha scelto la sua condizione. Se un mendicante di strada fosse invitato in una reggia, certo non ci penserebbe sopra nemmeno un solo istante, ma si farebbe dare un vestito adatto e correrebbe felice dell’invito. Amore Infinito, Tu, il Re dei re, inviti ogni uomo alla Tua Reggia, perché hai preparato una festa grandiosa, attendi la risposta che dovrebbe essere positiva, ma così non è, sembra impossibile che questo accada, ma sono molti coloro che preferiscono la loro miseria disperata alla gioia di vivere con Te. Ogni giorno, vedendo tutto questo, mi chiedo come possa avvenire così, se gli uomini tutti della terra accogliessero il Tuo Invito subito, cambierebbe la loro condizione, la vita diverrebbe gioiosa in terra ed il volo verso l’eternità agile e piano, un’eternità di Felicità e Pace. Concedi, Dolcissimo Dio, Luce agli uomini di questo tempo, per capire l’importanza di accogliere il Tuo Invito. Vedo la porta della Tua Reggia, appena, appena socchiusa, dico a me stessa: manca poco, il Padrone di casa presto si alzerà e chi è dentro godrà della festa più bella e sontuosa, chi è fuori sarà nella miseria più nera: busserà, griderà, invocherà, ma le porte resteranno chiuse ed il suo pianto disperato, inutile. Vorrei andare vicino ad ogni uomo della terra per farlo decidere, ma vedo nei cuori tanta indifferenza per le cose del Cielo, tanta freddezza, nessuno ascolta le parole che riguardano il Cielo, il destino eterno dell’uomo. Ognuno è ansioso di raggiungere qualcosa, corre corre e non si ferma neppure ad ascoltare, neppure ha tempo di dare una risposta: corre e basta. Trema il mio cuore, vedendo che davanti alla fila di grandi frettolosi insensati c’è il Tuo nemico che li incita a seguirlo e ride, ride, ride, fa il segno della vittoria e continua a ridere. Gesù mio, adorato Signore, ferma questa corsa verso la più grande rovina, ai primi posti dietro il maligno più infervorati che mai sono gli uomini che detengono il potere, dietro gli altri, in ultimo l’enorme massa dei piccoli che corrono per emulazione e non usano le loro capacità di discernimento. Adorato Signore, caccia via nel suo antro maledetto il serpente antico, almeno per un po’, fino a quando gli uomini del presente riprendano l’uso di ragione, la capacità di discernimento”.

Amata sposa, perché coloro che corrono, corrono, non si fermano per ascoltare la Mia Parola forte e chiara che li mette in guardia dal pericolo grave che corrono? Ho concesso ad ogni uomo dei talenti, perché non li usa? Può un uomo emulare gli animali? Se una pecora si getta nel pozzo, le altre la seguono e, anch’esse, stoltamente, si gettano nel pozzo o in fondo al dirupo. Ma l’uomo non ha per Mio Dono, la capacità di ragionare e fare le giuste scelte? Guai all’uomo che fa

pessimo uso dei Miei Doni: va verso la rovina. Certo che il nemico più che mai feroce per quello che gli ho detto, seduce ed inganna per fare molta preda, ma non può costringere nessuno, il suo potere si annulla davanti ad una decisa volontà di Bene. Ogni uomo può avere salvezza se la vuole, ma può cadere nella più grande rovina se la rifiuta. Resta in Me, piccola Mia sposa, godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.

Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

29.02.08

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari e tanto amati, figli del Mio Cuore, con Gioia vi parlo da molto tempo, non pensate che Mi sia stancata di voi; tanto vi amo che non Mi stanco mai di parlarvi, di spronarvi al Bene. Figli amati, vedo che molti di voi sono stanchi per i sacrifici e le fatiche da sopportare ogni giorno; vi dico che siete nelle condizioni di colui che è verso la fine della corsa: le forze sono diminuite, la fatica è aumentata e continua ad aumentare, siete tentati di pensare: “Ce la farò, sì o no?” Piccoli cari, Gesù conosce benissimo la vostra capacità di resistenza, se persistono le fatiche ed Egli non le toglie, significa che servono così.

Mi dice la Mia piccola figlia: “Madre, i sacrifici sono presenti anche in grande numero, ma la gioia grande di servire Dio annulla qualunque fatica, anche la più dura. Il mio pensiero va ai martiri: essi, per testimoniare la fede in Gesù, affrontarono il più grande sacrificio, questo, certo, non fu tale per la grande gioia di servire Gesù. Sono certa che, se chiedessi ai santi martiri, se, tornando indietro fossero disposti a fare lo stesso sacrificio, ognuno mi direbbe: “Lo farei anche più duro e difficile. La Gioia e la Pace, che Dio mette nel cuore, è tanta e tale che il più incisivo dei sacrifici è cosa da nulla. Madre Santissima, ho ancora negli occhi la visione sublimissima delle anime del Paradiso, immerse in una Luce Che parola umana non può descrivere, la Felicità è manifesta in tutto il loro essere, per farsi capire da un vivente, esse prendono l’apparenza anche di un corpo, quello che ebbero in vita, ma trasfigurato, abbellito, sublimato. Le anime del Paradiso irradiano bellezza, armonia, gioia e pace, credo che se esse potessero tornare a dare la loro testimonianza sulla terra, ognuna direbbe: “Il mio sacrificio è stato cosa da nulla confrontato al premio, se tornassi sulla terra farei ancora di più, di più, di più perché chi si impegna per la Gloria di Dio, ottiene sempre il centuplo”. Madre amata, com’è splendido il Paradiso! Se gli uomini capissero, certo farebbero anche i sacrifici più duri per ottenerlo. Talora, gli uomini dicono: “Perché tanta sofferenza quel bimbo innocente! Perché tanta pena permessa dall’Altissimo?” Questo dicono, sospirando e commiserando. Se potessero vedere il frutto del sacrificio, della pena, se vedessero la felicità di colui che è entrato nel Paradiso, se vedessero, nessuno più commisererebbe colui che geme innocente, direbbero: “Benedetto, benedetto Dio Altissimo Che ha avvolto di grande Misericordia quell’anima, per un attimo di sofferenza sulla terra, ha un’eternità di Felicità in Cielo”. Madre amata, si compia sempre in noi la Volontà di Dio, si compia sempre perché ciò che Egli sceglie per noi è sempre il meglio per l’anima. Lascia, Dolce Madre, che uniamo al Tuo canto soavissimo, di continua adorazione, il nostro, unito al Tuo certo sarà gradito a Dio, scenderanno le Grazie di risveglio delle coscienze ed il Paradiso accoglierà altre anime”.

Figli amati, insieme, cuore con Cuore, insieme lodiamo Dio Altissimo, benediciamoLo, adoriamoLo senza interruzione. Il cuore che loda, che benedice, che adora Dio, è felice già in terra, si trova come proiettato nella realtà primigenia del Paradiso terrestre quando l’uomo, prima del peccato, era felice in terra e si preparava ad esserlo ancora di più in Cielo. Figli amati, Gesù vi dà un anticipo di Paradiso se vi aprite al Suo Amore. Vedete nella natura come si aprono i fiori ai caldi raggi del sole? Apritevi anche voi. Vi amo.

Ti amo, angelo Mio.

 

                                                                                              Maria Santissima