Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

09.06.99

 

 

Eletti, amici fedeli, stretti al mio cuore vedrete svolgersi i più grandi fatti, stretti al mio cuore non avrete paura perché siete in me ed Io sono in voi; agirò con potenza, agirò con giustizia, con perfetta giustizia, ma chi ha cercato, chi ha implorato la mia misericordia sarà strettamente fasciato

da essa e ne gusterà l’eterna dolcezza.

 

 

Amata sposa, il mondo vedrà accadere in questo prossimo futuro fatti nuovi, mai accaduti; stupirà, penserà, gemerà, pochi però cambieranno mente e cuore, pochi che non hanno voluto farlo prima.

Stupirà la terra dei viventi davanti a fatti mai accaduti in simile modo prima. Penserà: “Dio agisce, non più l’uomo; Dio opera, in maniera divina, non più l’azione umana.”

Gemeranno i popoli e le nazioni, sposa amata, gemeranno e si batteranno il petto con grande dolore per non avere compreso in tempo, per aver ignorato i segni, per aver chiuso gli orecchi agli avvertimenti continui. In tale momento grandioso e forte, in tale momento significativo ed unico tu penseresti che tutti capissero, che tutti avessero grande contrizione e facessero il proponimento di cambiare. Sposa amata, questo è il desiderio del mio cuore, questo vorrei che accadesse, ma questo non avverrà.

Amata, spesso l’uomo nella gioia e nel benessere mi dimentica, vive come se non fossi, vive come se non provenisse da me ogni suo bene, gode i miei beni e non alza mai gli occhi al cielo per ringraziare; abita nella mia casa e osa sostenere che tutto gli appartiene, che è suo, che tutto si è originato dal nulla, senza riconoscere la mia potenza creatrice. Nel dolore e nella prova poi, l’uomo, lungi dal riconoscere le sue colpe e capire la causa delle sue tribolazioni, alza gli occhi al cielo ma non per supplicare il perdono, che Io sono sempre disposto a concedere se implorato con cuore sincero, ma per chiedere a me conto dei fatti dolorosi, per dirmi che sono ingiusti, immeritati, crudeli.

Amata sposa, questo è sempre accaduto e ancora si ripeterà allorché gli avvenimenti faranno gemere ed i fatti tremare. Leggo nella tua mente il pensiero nascente, leggo nella tua mente questo pensiero: “Gesù adorato, se gli uomini davanti ai fatti così significativi e dolorosi ancora non capiranno niente, ma alzeranno gli occhi al cielo non per supplicare il perdono e la misericordia ma per osare chiedere a te conto di ciò che accade, ed imputare a te, meraviglioso Dio, le loro stesse colpe, perché, perché amore mio, perché permettere che questi fatti dolorosi accadano?”

Ti rispondo, sposa amata, vieni qui sul mio cuore, vieni ed ascolta quello che ti dice: gli uomini deviati, quelli lontani che si sono resi ciechi e sordi volontariamente, costoro, in gran parte presi dall’angoscia non cambieranno; vi sono però altri che, già sulla via di luce imboccata da poco, vedendo, capiranno, torneranno loro in mente le parole dei miei angeli, quelli che avevo mandato loro incontro.

Nella mente queste parole sante si affacceranno ed essi, in un attimo, capiranno ciò che in molto hanno faticato a capire, comprenderanno subito quello che in molto tempo la mente non aveva recepito: supplicheranno me con cuore contrito, chiederanno perdono con cuore sincero: avranno, amata sposa, avranno subito il mio perdono, troveranno la pace, e la salvezza sarà anche per loro.

Sposa amata, la grande prova gioverà ai cuori più semplici, aprirà quelli già socchiusi, la terra vivrà un’esperienza unica della quale ogni uomo potrà fare tesoro e salvarsi oppure ancora ribellarsi e perdersi.

Amata sposa, ogni anima si troverà davanti alla scelta conclusiva, ancora godrà della libertà piena di accogliere la mia grazia o di rifiutarla per sempre.

Amata sposa, lo sai che la mia giustizia non cammina mai sola, ha sempre vicino una compagna, la misericordia; guai, sposa amata, guai se essa dovesse procedere sola: il genere umano scomparirebbe e di esso non resterebbe nemmeno la traccia.

Riposa, amata, riposa serena sul mio cuore amorosissimo e pensa alle parole che ti ho detto.

Pensa che Io, Io, Gesù, sono amore, e con amore e per amore agisco sempre: non voglio la rovina del peccatore ma che egli si converta e si salvi. Nella prova, anche in quella più dura, non si spegne mai il mio raggio amoroso, occorre solo cercarlo per esserne illuminato.

Amata, il mondo deve capire quello che fino a questo momento non ha voluto recepire; tutto avverrà rapidissimamente; le suppliche e le preghiere delle anime belle si intensificheranno, per queste suppliche continue, per queste preghiere profonde ed incessanti, il mio cuore elargirà grazie continue e la prova sarà attenuata ed abbreviata ma ci sarà, ci sarà, amata sposa, perché senza di essa la terra resterebbe invasa dal fango e dal sudiciume, ed Io non potrei posare il mio piede su di essa.

Riporta le mie parole al mondo, ripeti ancora che coloro che nel mio amore confidano, che nel mio amore si abbandonano, questi non devono temere, nulla devono temere, perché nessuna sciagura può accadere all’uomo che mi ha dato il suo cuore; neppure la morte, tanto temuta, tanta odiata, può essere per lui una sciagura, anzi per chi mi ama, per chi in me confida, essa è la porta della vera vita, un abbraccio con me che vengo incontro con amore all’anima che ritorna alla sua casa.

Ripeti ai fratelli che l’unica preoccupazione che devono avere è quella di stare sempre in grazia mia, di stare sempre uniti a me con la mente, col cuore, con ogni anelito: di altro non devono darsi pena!

Amata, anche per oggi ti ho riservato nuove delizie, vivi con me ogni istante di questo nuovo giorno, attingi alla mia sorgente purissima, attingi da me e dona l’acqua purissima ai fratelli che te ne chiedono, offri i miei doni e parla del mio amore, del mio grande amore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

09.06.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, ecco un altro giorno benedetto da Gesù, un giorno d’amore che egli vi concede, un giorno di gioia e di pace pur nel travaglio della vita presente.

Piccoli cari, oggi v’invito a pregare in modo speciale per la pace nel mondo, affinché nei cuori sboccino i germi di pace che Gesù ha seminato.

Figli cari, egli è entrato in ogni cuore, egli è entrato come solo Dio può fare, attraverso vie misteriose note solo a lui. Gesù ha percorso la terra in lungo ed in largo per seminare nelle anime il suo germe benedetto. Sta ora agli uomini farlo fruttificare rapidamente secondo la loro scelta.

Amati figli, Gesù ha dato a tutti, ha concesso a tutti grazie su grazie ma ciascuno resta libero di coglierle oppure di respingerle. La pace è un dono sublime di Gesù ma deve germogliare dai cuori; non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza amore, non c’è amore senza Dio.

Sì, figli cari, egli è la sorgente meravigliosa alla quale attingere, egli è l’unica sorgente; Gesù si fa trovare ancora da chi lo cerca, risponde a chi gli parla con cuore sincero; ora è ancora tempo di grazie, ora è ancora il grande tempo del perdono ma, figli cari, figli amati, c’è un tempo per ogni cosa: c’è un tempo per concedere ma c’è anche un tempo per togliere, per offrire e per ritirare.

Pensate ai fatti del passato: quando al tempo di Noè cominciò a piovere nessuno si preoccupò ma quando si videro le acque salire, salire, travolgere ogni cosa ed inghiottire tutto, allora, allora si comprese, ognuno capì che quello che stava accadendo non era opera umana ma azione divina.

Allora si alzarono le suppliche, le invocazioni, le preghiere perché il flagello cessasse ma il cielo fu muto, la terra avvolta dalla disperazione: tutti perirono, figli amati, nessuno si salvò: era giunto il momento del silenzio di Dio!

Quando cominciò a piovere fuoco e zolfo su Sodoma e Gomorra, anche allora si alzarono le invocazioni, anche allora le suppliche corali ma il cielo fu muto, la terra avvolta dalla disperazione: perirono piccoli e grandi: era giunto il momento del silenzio di Dio!

Figli amati, figli tanto cari al mio cuore, come vorrei che tutti riflettessero in tempo, come vorrei che ciò che è accaduto non dovesse mai più avvenire! Riflettono gli uomini? La lezione del passato è servita? Sono divenuti più saggi?

Figli cari, pregate, pregate, non stancatevi di farlo perché Dio è sempre lo stesso: ieri, oggi, domani, sempre lo sarà!

Unite le vostre preghiere alle mie, si aprano i cuori a Gesù che viene, si aprano le menti e si lascino penetrare dalla sua luce: ancora il figlio mio adorato, ancora avrà pietà, dal suo cuore meraviglioso e tenerissimo uscirà un torrente di grazie sublimi, cambierà il dolore in gioia, il gemito in letizia, ma, figli cari, occorre fare presto, questo è un tempo decisivo ed ogni istante può divenire l’ultimo concesso! Siate tutti come Maria, che non si preoccupava tanto delle faccende domestiche quanto di ascoltare ai piedi di Gesù le sue splendide parole.

Figli amati, sono tante le vostre occupazioni, lo vedo: riducetele all’indispensabile e state bene attenti alle parole di Gesù, ascoltatele, vivetele ogni giorno.

Proprio in questo tempo ha pieno compimento il suo progetto. Raccoglietevi tutti in preghiera con me, supplichiamo, supplichiamo insieme affinché il nuovo regno preparato da Gesù veda tantissimi figli felici e nessuno triste ed escluso!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima