Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

14.06.99

 

 

Eletti, amici cari, guardate nel vostro cuore, vedete quanta luce splende? È la mia grazia che viene riversata in voi in misura sempre maggiore; apritemi le porte del vostro cuore, uomini della terra, spalancatemi le porte, Io entro con la mia potenza e vi faccio sempre più simili a me. Non può vivere con me chi non si è lasciato trasformare; desidero che tutti viviate nella eterna felicità con me, spalancatemi le porte del cuore ed ogni vostro progetto più sublime sarà realizzato.

 

 

Sposa mia, vedo molti cuori ancora chiusi, alla vigilia dei più grandi eventi, vedo cuori serrati, anime schiave di un nemico feroce e bugiardo. Le mie grazie scendono fitte dal cielo ogni giorno.

Amata, quando ti svegli al mattino ed il cuore tuo è unito al mio divino, verso in te tutte le grazie necessarie per affrontare la giornata con le sue pene, le sue difficoltà, il suo travaglio. Così avviene per ogni uomo che pone il suo cuore nel mio divino.

Piccola mia, quante volte la giornata si presenta irta di difficoltà, quante volte piena di problemi; ma per l’uomo che mi appartiene, non c’è difficoltà insuperabile, non c’è problema che non possa essere risolto: Io sono con l’anima che mi desidera, Io, sempre pronto ad aiutare chi mi invoca con cuore sincero.

L’anima che Io ho creato è come un fiore che ha bisogno della mia stilla di rugiada per divenire rigogliosa, solo il mio amore la rende forte, di esso ella abbisogna.

Sposa amata, guai all’uomo che non comprende in tempo questo; guai all’uomo che vive come se Io, Io, Gesù, non fossi, come se non esistessi: l’anima, senza il mio nutrimento geme e langue, le pene divengono angoscia, l’angoscia porta alla vera e propria disperazione, la disperazione alla morte.

Amata sposa, questo processo è in atto per molti uomini che non hanno compreso il senso della vita: essi vivono come se non vivessero, cercano quello che non serve e trascurano invece quello che è necessario. Sposa amata, questo è il caso di molti che vivono nelle terre ricche, dove il benessere offusca la mente e chiude il cuore.

Gli uomini saggi si stanno preparando giorno dopo giorno al grande, magnifico evento, a quello più grande e più sublime della storia: hanno girato le spalle agli allettamenti del mondo, alle follie proposte dal mondo e volano verso di me, cercano il mio abbraccio, anelano solo al mio amore.

Gli stolti restano ancorati al mondo, mai sazi di fango cercano avventure sempre diverse; il cuore inaridisce sempre più, la mentre diviene più confusa, l’anima grida e geme, grida il suo dolore, geme per la lontananza da me, ma chi ascolta il grido, chi bada al gemito?

La volontà è divenuta debole, non reagisce, gli occhi non vedono il raggio di luce che vuole condurre a salvezza, le orecchie non sentono le parole di vita; ecco, si appressa per costoro - e sono molti, molti - la grande rovina, si appressa l’autodistruzione.

Ti dico, sposa fedele, di portare al mondo urgentemente il mio messaggio ultimo: non si indugi, non si perseveri per la via intrapresa di ribellione generale alle mie leggi; si cambino subito le leggi contrarie alle mie; si modifichi tutto ciò che è contro la mia volontà; popoli e nazioni operino con molta sollecitudine, perché il rigore colpirà tutte le nazioni che hanno ignorato le mie leggi, quelle che hanno proposto leggi nuove contrarie alle mie.

Il mio sguardo abbraccia tutta la terra, il mio sguardo l’avvolge e la scruta. Vedo nazioni potenti e superbe, vedo popoli che comandano ed altri, oppressi dalla loro prepotenza, vedo leggi inique dovunque; gli abomini si compiono in gran numero e la mia legge non è tenuta nemmeno in considerazione, come cosa sorpassata ed inutile!

Sposa amata, si prepara per queste nazioni una grande rovina; agirò con rigore, abbatterò la superbia, umilierò i prepotenti. Riferisci amata questo mio messaggio ancora: se non farete come i niniviti, se non farete penitenza e non supplicherete subito il mio perdono, decisi a cambiare vita, così come fecero gli abitanti di Ninive, una grande sciagura si abbatterà su di voi, una grande sciagura quale mai c’è stata.

Non pensate ad un uragano, non ad un tornado, molto più grave sarà la punizione, perché avete ignorato la mia legge, l’avete ignorata e calpestata, avete agito come se Io non fossi il vostro Dio, come se la terra che calpestate non fosse opera mia, come se Io non fossi il vostro salvatore che ha versato il sangue fino all’ultima goccia per voi!

Avete rifiutato il mio abbraccio d’amore, dicendo: “Non abbiamo più bisogno di te, possiamo vivere senza di te; noi siamo i nuovi dei”; questo avete osato pensare; le opere poi che sono seguite sono state conformi al pensiero!

Allora sapete che vi dico popoli ribelli, disobbedienti, popoli trasgressivi e testardi?

Io entrerò e prenderò il mio, ciò che mi appartiene; ritirerò i miei doni, quelli grandi e quelli minori: resterete privi di tutto; capirete allora che nulla vi spettava di diritto, che ogni cosa è un mio dono, lo capirete allorché vi vedrete privare di tutto; per ultimo vi chiederò la vita, quella spesa male per operare non con me Dio, ma contro di me.

Avete osato troppo, il mio rigore vi sta per raggiungere; le vostre leggi saranno abbattute, di voi resterà solo un piccolo resto, quello che mi è restato fedele! Capirete nel dolore quello che dovevate capire nella gioia. Capirete che Io sono Dio e le mie leggi sono sante, sono leggi d’amore, quelle da seguire ed amare! Il piccolo resto che uscirà da ogni popolo e nazione sarà il nuovo seme della terra.

Amata sposa, vivi nella pace e nella gioia del mio cuore: dono molto all’anima che a me si è abbandonata piena di fiducia! Dono la felicità con me, che inizia sulla terra per poi continuare nell’eternità.

Confida in me, sposa amata, non temere: chi mi appartiene, avrà gioia e pace.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

14.06.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, confidate nel mio amore e non abbiate paura: vedo che molte cose v’impauriscono: non gemete ma affidatevi a me. Il bimbo non ha paura quando vede la madre che gli tende le braccia, non trema perché è sicuro del suo aiuto.

Piccoli cari, Io sono vostra Madre e vi amo immensamente, sono vostra Madre ed ho le braccia aperte per accogliervi tutti. Questi sono i momenti conclusivi di un’era di dolore e di grande travaglio; si sta aprendo un’era tutta diversa, tutta nuova, guidata in modo speciale da Dio, che ha fissato per questo tempo la grande svolta.

Avete visto dominatori saggi e dominatori stolti; i saggi hanno costruito con l’aiuto di Dio, gli stolti hanno demolito e distrutto ispirati dal serpente antico. Da ora in poi non sarà più così, non procederà più in simile modo. Gesù che viene, Gesù che torna sulla terra sarà il re grande ed unico, il re di giustizia e di pace.

Guardate, guardate con gli occhi del cuore, guardate: incede il grande e meraviglioso re. Il suo manto è scarlatto, l’aspetto pieno di maestà, la sua coorte lo accompagna, miriadi e miriadi di angeli, assieme ai santi di tutti i tempi. Torna il meraviglioso re, torna sulla terra per riunire i suoi eletti.

Lo attendono gli amici, lo attendono col cuore pieno di emozione, lo attendono mentre intessono corone di fiori, tappeti profumati sui quali il re poserà il piede. Gioiscono gli amici nell’attesa e si chiedono quanto ancora devono aspettare, quanto sospirare. Attendono pieni di speranza, invocano il nome Santissimo e lo adorano giorno e notte.

Figli cari, questi amici di Gesù siete voi che lodate il suo nome, che lo chiamate pieni di amore e fate ogni giorno la sua volontà. Questo vi dico, cari figli: non vi farà ancora sospirare a lungo il grande re, sente il vostro anelito, le preghiere congiunte dei vostri cuori salgono a lui come musica soave, i vostri sacrifici sono incenso profumato, le lacrime sono perle preziose che egli vuole incastonare nella sua corona regale.

Viene il re, viene il re magnifico: attendetelo, adoratelo, preparate per lui la festa più bella. Quando una casa attende un ospite di grande onore, essa si pulisce in ogni angolo, si adorna con i fiori più belli e profumati; tutto deve essere luminoso e terso, tutto pronto per onorare l’ospite meraviglioso ed importante.

Ebbene, Gesù vi sta concedendo qualche stilla ancora di tempo proprio per fare bene i vostri preparativi, vi concede questi momenti preziosi perché possiate completare ogni cosa fino nel minimo dettaglio!

Siate lieti, figli cari, non vi allarmate per i fatti che accadono né per i pericoli che si prospettano; figli cari, Gesù viene, viene, viene per voi e la terra sarà abbagliata dalla sua luce, inondata dal suo splendore. Viene Gesù e voi lo adorerete non più per fede ma in visione. Il mondo non lo attende, il mondo non lo attende non lo vuole come re, ma egli torna per la felicità dei suoi amici, torna per loro perché godano la sua presenza, gustino la sua tenerezza. Gioia nella casa dei diletti di Dio, gioia quanta mai è stata e mai vi sarà!

Figli, v’invito alla gioia, siate nella gioia, miei piccoli, perché Gesù è gioia e voi siete suoi. Il dolore passerà, in fretta svanirà, tutto si trasformerà in gioia ed allegrezza, in esultanza e pace.

Figli, cari figli, pace e giustizia si incontreranno: la terra deserta diverrà il delizioso giardino di Gesù.

Attendete, attendete ed operate nel bene.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima