Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
15.06.99
Eletti, amici cari, nell’abbandono completo in me avrete la pace;
vivete operando il bene; vivete operando ogni giorno il bene; Io, Io, Gesù, sto
per tornare sulla terra, non come piccolo in una mangiatoia, vengo come il più
grande re per dominare dovunque; il mio regno sarà un regno d’amore e di giustizia
ed abbraccerà l’intero pianeta. Chi ha operato attivamente per estendere il mio
dominio nei cuori, costui vivrà con me, governerà con me; ma colui che mi ha
ostacolato, colui che mi è stato nemico, ebbene, sarà trattato con rigore.
Sposa amata, vengo ad
abbracciare il tuo piccolo cuore contrito per gli innumerevoli problemi che
sorgono ogni giorno nella tua vita. Ti dico: riposa in me, sposa amata e
fedele, il mio cuore è la tua dimora, il mio cuore è il tuo rifugio. Stai
collaborando attivamente con me, stai operando con zelo e fedeltà: ti amo,
dolce amica: non ti basta il mio amore così palese per essere felice? C’è
problema che Io non possa risolvere? Sia gioioso il tuo cuore, sia gioioso e
sereno perché per la mia diletta ho preparato un futuro speciale, un futuro
splendido che ti vede occupare un posto d’onore accanto a me Gesù. Grande
premio ci sarà per i miei amici più zelanti, grande premio, meraviglioso; essi
godranno per primi le mie meraviglie, saranno presto consolati e godranno le delizie
del mio amore prima.
Amata, dopo la resurrezione
mi palesai in momenti diversi ai miei amati: la prima a vedermi fu la Madre mia
Santissima, la dolce e purissima prima mia culla: il suo Grembo intatto infatti
mi accolse con infinito amore; in seguito apparvi agli altri: i primi furono,
dopo di lei, coloro che più mi avevano amato, desiderato, servito; in ultimo
apparvi a molti insieme.
Lo stesso, mia piccola,
avverrà ora, escludendo la Madre Santissima che è sempre con me, escludendola
perché ella vive la mia stessa vita e dove sono Io è anche ella. Mi presenterò
per prima a chi mi ha tanto amato, a chi mi ha tanto desiderato ed ha operato
con zelo perché Io fossi re.
Non vana è la supplica dei
santi, supplica che si alza dalla terra dei viventi e si congiunge a quella che
proviene dai santi del cielo: “Vieni, Signore Gesù, vieni e resta sempre con
noi.” Il cuore si apre alla gioia, mentre fa sgorgare queste parole, una luce
splendida si è accesa in questi cuori: è la mia luce che diverrà sempre più
fulgida, sempre più sfolgorante. Ebbene, questi che tanto mi desiderano, che
tanto anelano a me, mi vedranno, sposa cara, mi vedranno per primi; mi godranno
per primi, avranno i posti d’onore, quelli che spettano ai fedelissimi, quelli
che spettano a coloro che devono governare assieme al re.
Amata sposa, il tempo di
sopportazione del presente travaglio è ancora breve, le nubi scure che ti fanno
tremare, spariranno spinte da un forte vento, di esse non resterà traccia ma il
cielo sarà sereno, limpido e trasparente come cristallo purissimo, ed in questo
cielo vivrà la sposa mia diletta assieme a coloro che hanno tenuta stretta fino
all’ultimo la sua mano!
Io vengo, vengo per darvi gioia,
fedeli adoratori, che mi supplicate giorno e notte, vengo per togliervi dalle
reti del mondo che v’imprigionano ancora. Io sono il pescatore divino che ha pescato
tanti pesci di diversa specie: alcuni li prende, altri li getta, alcuni li
tiene, altri li lascia. La mia rete è piena, ma tra essi vi sono quelli
pregiati, quelli meno pregiati, quelli proprio da scartare. La cernita sarà
fatta proprio in questo tempo: le mie reti saranno vuotate e la selezione
fatta!
Tutto è pronto, sposa
amata; se ora vedi intorno a te marciume che ti fa gemere ad ogni istante, tra
un poco, assai poco, vedrai soltanto un popolo di amici esultanti e fedeli,
gioiosi, in trionfo.
Amata, resta stretta al mio
cuore; certo che il nemico ci mette tutto l’impegno per spaventarti, ma tu
consolati pensando che il suo impero sta per finire: tra poco non farà paura a
nessuno perché sarà reso innocuo, secondo il mio progetto che si sta già dispiegando.
Amata, che significa - ti
chiedi - che significa che il serpente antico, omicida ed ingannatore sarà innocuo?
Può accadere questo? Ti chiedi; può, sposa amata, può quando celebrerò il mio trionfo
sui cuori che mi appartengono, egli nulla può contro di me. Lì dove Io sarò,
egli avrà perso completamente il suo potere: il suo dominio cessa nel momento
in cui l’anima a me appartiene per sua libera scelta. Il potere è forte
sull’anima lontana da me.
Vedi sposa cara questo
stormo di colombe candide e luminose pronte a spiccare il volo: le ali sono
frementi, gli occhi pieni di luce e sfolgoranti: queste sono le anime uscite
dal potere di satana, le anime tutte mie, tutte mie che fremono di congiungersi
con me, di entrare nella mia città santa e restarvi per sempre.
Il mostro orribile che si
cela sotto le sembianze di quella orrenda montagna di fuoco, guarda e fa
sentire la forza delle sue vampate, che però nulla possono contro le mie
colombine, che contemplano il mio volto e si apprestano a raggiungere la meta
tanto sospirata.
Amata, gioisci perché
anche l’orrida visione presto scomparirà, la terra mostrerà il suo vero
splendore, quello che Io, Io, Gesù, le ho conferito con la mia presenza viva.
Vieni a volo con me, ti
mostro in lungo ed in largo la terra nuova, vieni: rapida come un lampo
l’attraversi stretta nel mio abbraccio! Cosa vedi, amata sposa?
Sono distese ondeggianti,
popoli in festa, fanciulle felici che cantano; vedi una natura rigogliosa in
ogni angolo: dove sono i deserti? Dove le aride distese senza vita?
Gioia nelle strade fiorite,
gioia su ogni volto, canti di esultanza, inni di lode ovunque. Ecco la Nuova Gerusalemme:
è scesa dal cielo ed ha occupato tutta la terra!
Gioisci, sposa amata,
confida in me e benedici ogni giorno che nasce.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
15.06.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli amati,
la gioia sia nel vostro cuore, la pace con voi sempre.
Anche oggi vengo da voi
per sostenervi, per consolarvi, per ripetere che siete amati, siete
immensamente amati. So che queste parole sono facilmente comprensibili allorché
le cose vanno bene ma assai meno quando vi sono difficoltà e travaglio. Nel
dolore spesso l’uomo dice: “Dio si è dimenticato di me, non mi guarda, non mi
pensa, sono solo.” Così dice e cerca sostegno umano, cerca consolazioni che non
consolano.
Figli amati, molti di voi
in questo tempo, sono nel dolore; già vi ho spiegato più volte il significato
profondo del dolore: è dono sublime di Dio; accoglietelo come tale ed offritelo
a lui per la vostra salvezza e per quella dell’umanità.
Figli, figli cari, pensate
da santi, pensate da santi quali dovete essere, e non da pagani. Nulla, figli,
accade a caso, nulla senza un motivo noto a Dio, anche se a voi sconosciuto.
Voi dite: “Madre, perché
Gesù non ci fa comprendere molte cose, perché ce le tiene nascoste?”
Figli cari, Gesù parla,
parla ogni giorno a voi, parla a tutti gli uomini ma essi non capiscono - assai
spesso - perché la loro mente è volta altrove, perché essi non sono rivolti a
Dio ma immersi nelle cose terrene e vane! Quanta superficialità in molti miei
figli, quanta distrazione! Pensate ad un amico che vi parla, vi parla sempre e
vi dice cose grandi, importanti, vi comunica messaggi assai significativi.
Questi, però, non viene ascoltato, questi non viene seguito dalla vostra mente
che, mentre egli parla, insegue altri pensieri, diversi, vani che però la
tengono occupata. Ebbene, questo amico parla, parla ma voi non afferrate nulla,
perché la vostra strada è assai distante dalla sua: non vi potete mai in simile
modo incontrare col pensiero!
Un giorno l’amico vi
comunica: “Ebbene, ora accadrà esattamente quello che ti ho detto: ogni mia
parola si compirà secondo l’ordine stabilito.” Il distratto dice: “Amico, quale
parola, quale ordine: di quello che hai detto nulla ho seguito perché ero
soprapensiero mentre parlavi!”
Così accadrà, così proprio
accadrà a quei figli che non hanno posto mente alle cose del cielo ma sono
rimasti immersi in quelle della terra! Avranno pieno compimento le verità
annunciate, e saranno pronti ad accoglierle solo coloro che in esse si sono
immersi! Accadranno i fatti e sorprenderanno i distratti, li coglieranno di
sorpresa! Non gli accorti però, non gli attenti, non gli zelanti; vedo i miei
figli più all’erta, vedo i saggi pronti ad osservare ogni nuovo fatto, sono ben
svegli e vivono in mezzo ai dormienti, in mezzo ai torpidi!
Figli amati, già vi ho
invitato più volte a stare desti ma molti continuano a dormire; vi ho invitato
spesso ad aprire bene gli occhi sui segni, la mente per afferrare i messaggi e
viverli.
Ora è un tempo conclusivo;
i fatti straordinari avvengono nell’ordinario; i segni sono evidenti: solo chi
ha la mente aperta alla luce divina riesce a coglierli.
Vi invito ad essere
attenti e riflessivi, attenti a quello che accade ogni giorno. Gesù parla con la
sua tenerezza, vuole mostrare i segni della misericordia e usare solo in ultimo
il rigore.
Amati, coloro che
capiscono, aiutino gli altri a comprendere, lo facciano subito perché quando
tutto avverrà in rapidissima successione, sarà tardi per operare, ognuno godrà
ciò che già possiede: non potrà né aggiungere né togliere. Fate come la
formichina che si prepara le provviste per l’inverno, e gode del sacrifico
fatto nel momento del gelo.
Anche oggi v’invito
all’adorazione; Gesù viene tanto offeso: adoratelo, adoratelo nel vostro cuore,
in ogni istante!
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima