Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

22.06.99

 

 

Eletti, amici cari, vivete nel mio cuore, esso è pieno di delizie sempre nuove per voi. Godetele e gustatele, esse dureranno in eterno, saranno in continuo crescendo; le pene ed i travagli andranno scemando fino a scomparire del tutto e restare solo gioia, sempre gioia, con me per l’eternità. Restate stretti al mio cuore; siete liberi, resterete liberi fino alla fine; scegliete ogni giorno di vivere nella mia reggia ed Io, Io, Gesù, sigillerò la vostra scelta.

 

 

Sposa amata, sposa fedele, hai scelto il mio cuore come tua stabile dimora, così hanno fatto anche quelli che si sono fatti condurre per mano da te, in essa avete trovato la gioia quella che non passa come nube spinta dal vento ma è duratura e profonda. Avete trovato la pace, non quella che dona il mondo ma quella meravigliosa e sublime che Io soltanto posso donare.

Voi siete come una piccola barca a vela in un oceano tempestoso dove le onde divengono sempre più alte e voraci; intorno a voi vedete tante altre imbarcazioni che procedono sicure malgrado le onde. Amati, sulla vostra piccola barca sentite il mugghiare delle onde tempestose, sentite l’imbarcazione tremare, la vedete inclinarsi a destra ed a sinistra; il cuore geme ed ha paura: vi vedete così piccoli in un oceano così pericoloso; ma in fondo alla barca, sempre presente, ci sono Io, Io, Gesù, che vi guido, che vi dò pace, che vi dono sicurezza; accanto a me, sempre con me, la Madre mia Santissima, la Madre vostra del cielo; ella vi guida, ella vi accarezza dolcemente ogni volta che il cuore ha un sussulto, ella vi dice soavemente: “Figlio non tremare, vedi? C’è Gesù; figlio non gemere, c’è Gesù; figlio confida in lui ed in me, l’oceano non può nulla contro di noi, la vostra imbarcazione sarà scossa, ma non si rovescerà, l’oceano non la può inghiottire perché noi siamo su di essa.”

Amata sposa, non tremare mai, non tremare mai anche quando la prova si fa dura; la prova può paragonarsi ad un oceano tempestoso che fa sussultare la vostra fragile vita: a volte le onde sono più placate, quando le prove sono leggere, a volte più minacciose, quando le prove sono più pesanti, ma voi, anime belle, avete me al timone, avete me che guido la vostra esistenza, perché Io vi ho chiamato, voi mi avete risposto. Intorno a voi vedete molte altre imbarcazioni, procedono sicure a vele spiegate; guardate al timone chi c’è: vi sono uomini sicuri di sé, procedono a petto in fuori, decisi, dicono a sé stessi ed a quelli che hanno intorno: “Noi cavalcheremo l’oceano, siamo forti e coraggiosi, non abbiamo bisogno di Dio, siamo capaci di fare da soli, domineremo il mondo intero con la nostra forza e nessuno ci potrà resistere (si parla dei potenti della terra).

Sposa amata, come sono insipienti queste parole! Pensa alle parole che il grosso e superbo Golia disse al piccolo David. Sai anche quale fu la conclusione; ebbene, quello che è accaduto nel passato si ripeterà anche ora: i miei piccoli David vinceranno e batteranno i grossi e superbi giganti che vivono senza me nel cuore e procedono sicuri di riuscire in ogni impresa.

Guarda bene intorno a te, ti mostro una scena assai significativa: accanto alle fragili barchette vedi navi massicce, vedi imbarcazioni grandiose con motori potenti; le barchette procedono a sussulti perché le onde sono vigorose, le navi, invece, appaiono solidissime, rombano e procedono, rombano e fanno paura alle piccole che si sostengono solo con le loro fragili vele. Ebbene, sposa cara, guarda ora la scena conclusiva, guarda quello che accade: l’oceano si gonfia, il mare urla la sua rabbia, il cielo è cupo e fa paura, la tempesta imperversa con forza sempre maggiore; ecco: le grosse imbarcazioni che procedevano sicure, sicurissime di sé, si piegano su di un fianco, perdono l’equilibrio, l’acqua impietosa le travolge: il mare spalanca le sue fauci e le travolge una dopo l’altra!

Guarda ora come l’oceano si è placato: il mare è una tavola, il vento una brezza deliziosa, tutto è passato; il cielo è un cristallo, il mare docile fa un rumore armonioso; sopra ogni barchetta vedi posata una colomba mentre le sue vele candide spiegate la portano verso il porto ormai ben visibile! Che è accaduto? L’oceano ha inghiottito ciò che gli apparteneva ed ha lasciato il resto. La bianca colomba che vedi è il segno evidente che l’imbarcazione è mia, rappresenta un’anima che a me si è donata, e che Io stesso ho fatto giungere in porto.

Vedi come le vele candide sono spiegate, le barchette ora procedono verso la felicità come una candida flotta spinta da un vento dolcissimo. Ascolta, amata, ascolta i canti di gioia, sono inni di lode e di esultanza: si loda me, si adora me; queste anime hanno scelto il mio amore ed in esso vivranno per sempre.

Sposa cara, questo sta accadendo sulla terra, questa la gioiosa conclusione per le anime che mi hanno accolto nel cuore e che Io ho portato nel mio per essere sempre felici.

Ripetilo al mondo, ripetilo mia amata sposa: le onde sono alte e minacciose, fanno tanta paura ma chi si affida a me, chi si rifugia in me procede sicuro perché Io sono il timoniere della sua vita, egli stesso mi ha chiesto di stare alla guida. Chi procede senza di me, sicuro di procedere e raggiungere l’ambito porto, cadrà, cadrà assai presto travolto dall’onda della sua superbia e della ribellione. Saranno travolti anche coloro che vedendo una sì grande burrasca, dormono tranquillamente, dormono e di nulla si curano, come se nulla fosse! Grande sarà la loro rovina!

Sposa amata, lasciati condurre gioiosa dal mio amore, ti ricolmo anche oggi dei miei doni: offrili, offrili, sposa, a chi è nel bisogno ed a te si volge, offrili copiosamente: più ne porgi e più essi aumentano.

Amata, procedi con me, la tua barchetta vola sulle onde, con te vi sono quelle che a te si sono aggregate; il porto è luminoso, il porto è assai vicino.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

22.06.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli amati, Gesù vi ricolma dei suoi doni, accoglieteli e fatene tesoro, sono una ricchezza immensa, sono la più grande ricchezza; vivete sereni: quando ne avete il cuore pieno siete i più doviziosi signori della terra.

Questi doni nessuno ve li può rubare, nessuno sottrarre. Vedete come gli uomini vivono nella paura. Chiudono i loro tesori in potenti casseforti per timore dei ladri. Voi invece li avete ben protetti nel vostro cuore che è in quello di Gesù. Chi ve li può togliere? Chi può privarvene?

Amati figli, non guardate ai beni che il mondo gelosamente si conserva. Vedete come gli uomini fanno a gara per procurarseli; per voi non sia così. Lasciate, lasciate, figli amati, lasciate al mondo ciò che è del mondo, tenete stretto invece quello che viene da Dio. I doni divini sono eterni, vanno sempre aumentando e non avranno mai fine; quelli del mondo durano un attimo, di essi, figli cari, non resta più nemmeno il ricordo!

Piccoli cari, in questo tempo di attesa dovete esercitare la pazienza in modo speciale. Sento i sospiri di molti di voi e le parole di sconforto: “Madre, chiedi a Gesù che venga presto perché la mia situazione è difficile, i miei problemi aumentano, le difficoltà si fanno sempre più pesanti.”

Piccoli cari, a voi tutti che vi siete raccolti col cuore accanto a me, dico: figli cari, Gesù vi chiede di sopportare con pazienza il travaglio quotidiano, egli verrà assai presto, queste le sue parole, quelle che proprio or ora mi ha detto: “Madre Santissima, i tuoi figli sono immersi nel dolore, nella tribolazione, ognuno trascina avanti a fatica la sua croce che si è appesantita assai. Madre Santa ripeti a loro che il tempo è ormai agli sgoccioli, presto verrò, presto verrò da loro con le mani ricolme di splendidi doni, ancora poco, poco veramente e godranno le mie amate creature, godranno ed il cuore non ricorderà più il travaglio passato, dillo ai figli tanto amati, dillo che Io concederò l’oblio, come dono finale alle anime prescelte. Non ricorderanno ciò che è dolore ricordare, vivranno nella gioia di una vita nuova e luminosa!”

Figli cari, vedete come Gesù rinnova ogni giorno le sue promesse; sapete perché? Egli vuole confortarvi e darvi energia per proseguire, la vittoria sarà di chi arriva fino in fondo.

Amati, la coppa al vincitore non si dà mai lungo la strada, a mezzo percorso; si dà alla fine, quando è stato tagliato il traguardo.

Figli cari, tagliate vittoriosi il traguardo e sarete felici, felici per sempre. Dovete pedalare ogni giorno un poco per una strada che è un poco in salita; certo, è fatica, ma non siete soli, Io vi sono accanto e vi dico: coraggio, figlio amato, coraggio, piccolo mio, ancora, ancora un poco e ci siamo, la vittoria è vicina, Gesù ti ha preparato splendidi doni quali tu non hai mai conosciuto perché mai sono stati elargiti prima! Vieni avanti, figlio, con vigore, insieme festeggeremo la grande vittoria.

Queste le parole che dico ad ogni figlio, queste ripeto ad ognuno che si affida a me e mi confida le sue paure ed i suoi tormenti. Dico che la meta è vicina perché essa è veramente vicina; quando vi giungerete direte: “Così presto, così facilmente, mai me lo sarei aspettato!”

Un giorno, poi un altro e poi ancora qualcuno, poi ci siete e guardando al passato direte: “Sono giunto, sono giunto in volo e sono finalmente felice!”

Piccoli, anche oggi v’invito al ringraziamento, ringraziate Gesù per quello che vi dona nella sua infinita generosità, dite: grazie, adorato Gesù, grazie di quello che mi porgi ogni giorno: tutto quello che ho, proviene da te. Ti ringrazio e ti dono ogni anelito del mio cuore, ogni palpito della mia anima. Ti adoro Gesù.

Figli, vi amo.

                                                                                  Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima