Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.06.99
Eletti, amici cari, voglio la vostra felicità, voglio la vostra piena
felicità: restate in me, Io resto in voi; in questo sublime abbraccio è la
vostra piena realizzazione, in me, solo in me c’è la gioia, in me, soltanto in
me c’è la pace.
Sposa cara, ho progetti di
gioia per l’intera umanità, non tremi mai il vostro cuore, non tremi se anche
si scuote la terra, se anche danza il sole, se si muovono le montagne; il cielo
può divenire cupo cupo, il mare ribollire come una
caldaia, ma per chi confida in me non c’è paura, il mio amore non abbandona, il
mio amore non trascura; anche i vostri capelli sono contati, conosco il palpito
del vostro cuore, so quando gioisce e quando trema; sposa, sii piena di
serenità; le redini del mondo sono ben strette nelle mie mani.
Quante volte gli uomini
avrebbero usato le bombe devastatrici dell’intero pianeta se Io non lo avessi
impedito! Vedi, amata, quant’è grande l’insipienza umana: come pensi che anche
i grandi non ne siano schiavi? Io, Io, Gesù, ho operato con potenza e sapienza
affinché il vostro pianeta restasse in vita. Non finisce, non finisce il mondo,
quando vogliono gli uomini, finisce quando decido Io.
Molti guardano con stupore
le meraviglie del creato e dicono: “Quanto dureranno, per quanto le potremo
godere?”
Le godrete, rispondo Io,
Io, Dio, finché Io deciderò; pensate, uomini, ad assicuravi beni del cielo,
quelli che sono eterni e non caduchi: il mondo passerà, passerà, sposa mia,
passerà con le sue vanità ma voi, voi uomini, voi creature predilette,
resterete per sempre.
Amata, il corpo dell’uomo
un giorno si congiungerà all’anima felice, ed il vostro essere completo sarà in
me, in me per sempre. Credano gli uomini a queste verità, credano e si
preparino a viverle. Non finisce la vita dell’uomo con la morte, non finisce ma
inizia, inizia col distacco dell’anima dal corpo, la vera vita.
Quando pensate alla morte,
piccoli cari che vivete in me, non fatevi raggelare dal pensiero come fanno i
pagani che in nulla sperano, considerate bene la verità ed accoglietela nel
vostro cuore.
Sposa cara, la terra tra
poco darà il suo frutto nascosto, quello celato da secoli e millenni: una
grande gioia ho riservato a questi tempi, una gioia grande, sconfinata, mai
goduta.
Gli uomini vivono come se
nulla fosse, vivono come se nulla dovesse accadere ma tutto, tutto, veramente
tutto sta per avvenire.
I miei messaggi d’amore
attraversano la terra ed annunciano all’uomo una nuova era felice; la via è
indicata, la forza per percorrerla è concessa: cosa devo fare di più di quanto
già non faccia? Può continuare a dormire colui che sente il rumore del tuono
rombante, del lampo sfolgorante vede continuamente la luce? Colui che non si
cura di tutto questo che accade è uno stolto ed un insipiente: forse che i
lampi che solcano il cielo sono senza significato? Forse che i tuoni che
assordano non dicono niente?
Guardate, uomini, guardate
in alto e riflettete, guardate e svegliatevi perché quando accade questo non è
più tempo di dormire, non è tempo di sonnecchiare ma di alzarsi, prepararsi,
affrettarsi, provvedere a sé stessi ed a coloro che sono vicini nella stessa
situazione. (Si allude alla fretta di
confessare i propri peccati ed accogliere con l’Eucarestia il Corpo SS. di
Gesù).
Sposa cara, farò volare il
mio messaggio attraverso l’etere: tutti lo udranno; tutti devono essere in grado
di conoscerlo, sentirlo più volte perché il tempo è vicino ormai, il tempo è
giunto; non un lampo apparirà nel cielo, non solo un lampo: esso sarà
attraversato da una luce grande e sconosciuta, non un tuono rimbomberà ma vi
sarà tutto un grande sussulto; felice l’uomo che provvidente e saggio si è
scelto il rifugio sicuro ed ha provveduto in tempo; la bufera sarà disastrosa
per coloro che non si sono mai accorti di nulla, per coloro che non hanno mai
provveduto a nulla, per gli stolti che hanno sempre detto: “Bene, bene, tutto
va bene, tutto continuerà ad andare sempre meglio”, mentre si è lasciato
prendere dal torpore, quale fine farà costui, quale sbocco avrà la sua vita?
Il mio amore vuole
abbracciare ogni uomo; le prove, il dolore, il travaglio del momento sono segni
palesi del mio infinito amore; l’uomo nella gioia e nel benessere mi dimentica
ma nel travaglio mi invoca. Capiscano tutti quello che sta accadendo; offro al
mondo ancora, in modo palese, la mia misericordia, voglio abbracciare ogni uomo
con il mio infinito amore ma se ancora c’è superbia e ribellione, se perdura il
gravissimo peccato e si continua a fare azioni abominevoli, ritirerò la mia misericordia
e lascerò solo la mia giustizia, la mia giustizia perfetta. Condonerò i debiti
a chi si pente e supplica il mio perdono; glieli farò saldare tutti, fino
all’ultimo spicciolo a colui che alza il capo con superbia e mi dice: “Non ho
bisogno di te, non credo, non voglio credere, non ti servo, non voglio servirti.”
Un grande nemico agisce
sul mondo; egli nulla potrebbe se gli uomini non glielo permettessero. Può
molto perché nessuno più si oppone ad esso, anzi, si continua a dargli potere!
Amata, chi è nel mio cuore
si trova in una fortezza sicura: ogni uomo scelga di entrarci, di viverci, di
starci, senza cambiare idea. Solo chi in esso vive, solo chi in esso si è
stabilito può salvarsi.
Porta, sposa fedele, questo
mio messaggio al mondo, Io stesso procurerò di diffonderlo; non alzino le
spalle gli uomini dicendo: “Sono parole, sono solo parole, nulla accadrà, nulla
seguirà!” Non dicano così gli uomini, perché ogni cosa è ormai pronta, tutto
avverrà secondo il mio grande progetto d’amore, di misericordia infinita, ma
anche di giustizia perfetta.
Resta in me gioiosa, sposa
cara, anche per questo giorno santo: gusterai le mie delizie!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.06.99
La Mamma parla agli eletti
Figli amati, figli tanto
cari, vivete nella gioia, nella gioia immensa di essere nel cuore di Gesù.
Quante meraviglie vi sono da scoprire in quel magnifico cuore, quante delizie
da gustare! Se gli uomini lo capissero, se gli uomini si sforzassero di
capirlo, quanto bella sarebbe la loro vita.
Vedo i figli impauriti e
sgomenti, vedo figli che tremano al pensiero del futuro; vedo amati figli senza
speranza, col cuore arido e vuoto che attendono l’ineluttabile! Voglio dire a
questi amatissimi: perché siete pieni di paura e tremate per ogni movimento di
fronde? Perché vivete nell’angoscia e nel tormento, piccoli miei, quando invece
la vita potrebbe scorrere serena e lieta come quella di un piccolo bimbo che
viene tenuto per mano dai suoi genitori e sgambetta felice mentre guarda ora
l’uno ora l’altro, sicuro del loro amore? Siete angosciati perché il cuore
vostro non si è donato a Gesù, siete angosciati perché non avete fiducia in lui,
anzi, molti di voi vivono mettendolo all’ultimo posto nella loro vita oppure
escludendolo addirittura da essa.
Voi soffrite, amatissimi
figli, ed Io soffro tanto per voi, verso le mie lacrime di sangue per voi:
penso che se non vi decidete presto per Dio, le vostre sofferenze non
diminuiranno ma cresceranno. Ebbene, Gesù mi concede di parlare a voi, di
parlare continuamente a voi per convincervi a cambiare vita. Ecco ciò che
dovete fare: aprite il cuore a Gesù, lasciate che i suoi caldi raggi d’amore
entrino in esso e lo disgelino, lasciate che egli penetri a poco a poco in ogni
fibra del vostro essere e lo trasformi; come una pianta senza sole e senza
acqua inaridisce e muore, così l’anima senza il fuoco divino e la sua linfa
inaridisce e si avvia alla rovina.
State ben desti, figli
cari, oggi Gesù concede grazie meravigliose, oggi egli usa la sua infinita tenerezza,
ma non sempre sarà così. Gesù è fuoco d’amore ma è anche vento di giustizia per
coloro che il fuoco hanno rifiutato. Egli non vi costringe ad amarlo
controvoglia, egli vi lascia liberi ora e liberi dopo, la libertà non vi sarà
mai tolta, ma fatene buon uso. Avete una grandissima responsabilità! Vi dico,
vi ripeto: mettete Gesù al primo posto nella vostra vita, egli deve troneggiare
in essa, il resto è secondario.
Figli, non sapete quanto
tempo ancora vi sarà concesso, non sapete se sarà molto o poco, Gesù nella sua
misericordia ve lo nasconde ma, figli amati, voi tenetevi sempre pronti, con le
cinture ai fianchi e le lampade accese; quando verrà Gesù da voi, forse improvvisamente,
forse inaspettatamente, direte: “Gesù adorato, eccomi, sono pronto, ti
aspettavo tutto preparato già per la festa, vengo dolce Gesù, vengo felice con
te, unico grande amore!”
Figli cari, che bell’incontro,
che meraviglioso incontro sarà quello!
Anche oggi v’invito a
vivere con serenità e zelo per Dio questi grandi giorni.
Gesù ogni momento viene
offeso ed il suo cuore viene trafitto da tante spade: sono gli abomini che si
compiono, specialmente quelli contro il dono più grande e splendido, quello
della vita.
Ebbene, voi riparate,
riparate offrendo a Gesù la vostra adorazione continua, adoratelo nel vostro
cuore, adoratelo dopo aver osservato attentamente le sue leggi, adoratelo
dicendogli le parole più dolci. Dite alla vostra mente: “Aiutami a coniare per
il mio adorato Gesù i termini più splendidi e soavi, i più sublimi!”
Figli, procedete nel bene,
vi amo.
Ti
amo, angelo mio.
Maria
Santissima