Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi                                                                               

                                                                                                                                                                                    01.07.99

 

 

Eletti, amici cari, sorge un nuovo giorno e vi trova col cuore volto a me, sorge l’aurora nuova per coloro che mi amano. Amici cari e fedeli, mi attendete con amore; le prove della vita non tolgono la gioia profonda che sentite nel cuore, neppure diminuiscono la speranza; perché amici, perché avviene in voi tutto ciò, perché l’angoscia non vi prende, l’ansia non vi tormenta? Perché siete miei, la mia tenerezza vi avvolge; più si avvicina il giorno del mio ritorno, più aumenta in voi la gioia di vivere per me.

 

 

Sposa cara, sposa amata, le prove ed i sacrifici non infiacchiscono la tua volontà, non amareggiano il tuo cuore che sente una dolce carezza misteriosa che lo fa gioire anche nel dolore, lo fa sperare anche quando tutto pare crollare.

Amata, rifletti a ciò che avviene nell’universo del tuo cuore, rifletti e gioisci, rifletti e procedi nell’esultanza perché Io sono con te, Io, Io, Gesù, vivo nell’anima tua e la riempio della mia soavità.

Piccola mia, leggo il tuo pensiero nascente: “Gesù adorato, non tardare più, vieni presto da noi, il cuore anela a te, il cuore sente la tua carezza misteriosa, sente la soavità della tua presenza, anela a congiungersi con te, ti vuole come re, come re meraviglioso non solo di un cuore, di più cuori, ma di tutti i cuori; Gesù adorato, il desiderio di vivere sempre con te è crescente, vieni amore della nostra vita, vieni su questa terra arida e smarrita, vieni e non tardare più: noi viviamo per il momento meraviglioso dell’incontro con te, quell’incontro che tu hai promesso sollecito e grandioso.”

Sposa cara, vedi come ogni giorno che passa accade qualcosa che Io avevo già preannunciato; vedrai infoltirsi sempre più i fatti significativi; questo è il mio linguaggio per dirti: vengo subito, sto venendo, attendetemi perché l’incontro è assai vicino, l’incontro è ormai imminente.

In questi anni passati ti ho preparato a comprendere ed a operare, a comprendere bene il mio linguaggio, ad operare secondo la mia volontà; vedo che poni mente alle mie parole, vedo che le accogli nel cuore con gioia e le vivi quotidianamente; ebbene, devi procedere in tale modo, devi procedere così fino a quando Io non dica il mio ‘basta’; in quel momento non chiederò più sacrifici, offerte, travaglio, in quel momento non chiederò più ma darò soltanto, darò il premio che spetta agli amici cari, che spetta ai servitori fedeli, che spetta a chi mi ha amato ed atteso servendomi senza stancarsi, procedendo anche tra ostacoli e barriere, che spetta a colui che sentendo mille voci che dicono: “Fermati, fermati”, ha proseguito verso la meta perché ha creduto in me, ha sperato in me, ha lasciato che il suo cuore vivesse col mio ed ha provato gioia nel servizio anche doloroso perché spinto dal grande amore.

Questo, sposa cara, questo è l’amico: colui che ama fino all’ultimo, colui che non si tira indietro davanti agli ostacoli ma procede pieno di fiducia, procede pieno di speranza, procede e non si ferma. Non meriterà un grande premio costui?

Il mio cuore, sposa cara, il mio cuore arde dal desiderio di vedere ogni uomo veramente gioioso, di vederlo esultante in me che ho risolto tutti i suoi problemi, che l’ho liberato da tutte le sue schiavitù, che gli ho spezzato tutte le catene, che l’ho fatto mio per sempre dopo un breve travaglio.

Amata, se grande è l’anelito dei miei fedeli amici per me, il mio è assai superiore, perché Io sono Uomo-Dio, in me tutto è perfezione; ogni fase del mio progetto deve compiersi, ogni fase deve compiersi prima del mio ritorno. Il mondo intero mi appartiene, non voglio essere il re di pochi ma di tutta l’umanità, desidero che ogni uomo, anche il peccatore più incallito abbia la possibilità di cambiare, di convertirsi; potrebbe, amata sposa, accadere questo se Io, Io, Gesù, non gli dessi ogni possibilità, se non lo ricolmassi di grazie tali da aiutarlo a giungere a salvezza? Tutto farò, sposa cara, tutto farò perché il mondo capisca e si converta. Non pensare che la mia azione sia collettiva come se voi foste dei numeri e non delle anime che mi sono costate sangue: la mia azione sarà individuale, ogni anima è per me una perla preziosa, nella mia corona regale c’è un posto preparato per essa; ebbene, Io faccio in modo che ognuno possa raggiungere il posto assegnato; opero così perché il mio amore è infinito, Io, Io, Gesù, sono l’amore, Io, Io, Gesù, sono la tenerezza.

Come una madre tiene stretto al cuore il suo bambino ed è felice di poterlo accogliere in sé per farlo felice, per dargli serenità, così Io sono la madre tenera che vuole stringere al cuore ogni uomo della terra perché Io, Io, Dio, ho creato ogni uomo: è frutto santo del mio amore eterno, da me ha origine la sua vita ed a me desidero che torni per essere felice.

Le prove, i dolori, il travaglio della vita servono a fare esercitare la pazienza, ad unire l’uomo più strettamente a me; la pazienza genera merito, il merito ottiene grazia, la grazia prepara l’anima all’incontro splendido ed unico.

Amata, esamina te stessa, scandaglia bene il tuo essere e dimmi: ti senti più unita a me nel travaglio o nella gioia spensierata? Certo nel travaglio; certamente nel dolore e nella prova la mente dell’uomo corre al suo Signore, lo cerca, lo chiama, lo implora, si umilia e depone ogni traccia di superbia, di tracotanza.

Ecco perché, piccola mia sposa, in questo tempo permetto tante prove; spoglio del superfluo e talora anche del necessario perché la creatura umana si volga a me con tutta l’anima, con tutte le forze, perché capisca che Io, Io, Gesù, sono il tutto della sua vita.

Sopporta con pazienza, sposa fedele, questo travaglio che Io non ti tolgo: è una spina che ti tormenta ma che ti edifica e ti spinge sempre a cercare il mio abbraccio.

Ogni giorno ti faccio sentire la soavità del mio immenso amore: questo, piccola cara, è il più grande dono. Lasciati condurre docilmente da me, il porto felice è ormai vicino.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

01.07.99

 

 

La mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli amati, Gesù viene per portarvi giorni gioiosi, giorni di pace: attendete pronti il giorno unico e meraviglioso che si avvicina sempre più. Annunciate ai fratelli una grande gioia, una novella gioiosa e stupenda: Gesù vi ama, vi ama immensamente e viene sulla terra per ricolmarla del suo amore, della sua gioia, della sua pace.

Viene il grande re, viene e dominerà da mare a mare fino ai confini della terra, dominerà incontrastato; beato chi lo chiama giorno e notte, beato chi lo invoca con cuore sincero, beato chi coopera al suo piano sublime di salvezza giorno dopo giorno, offrendogli sacrifici e dolori per la salvezza delle anime.

Figli amati, anche oggi vi chiedo sacrifici, offrite i vostri sacrifici, tutti quelli che riuscite a dare per la salvezza della anime. Offriteli con la gioia nel cuore, vi chiedo sacrifici e penitenza per coloro che non fanno alcun sacrificio e non vogliono offrire neppure un po’ di tempo a Dio. Costoro sono a grandissimo rischio in un momento così significativo della storia dell’umanità. Se qualcuno non pensa a loro con amore, se nessuno si sacrifica per loro, figli cari, ben triste sarà la loro sorte, assai dolorosa. So che voi, piccoli, siete generosi e capite l’urgenza. Il tempo è finito, sapete che tutto è pronto per il ritorno; Gesù vuole che a tutti sia data la possibilità di salvarsi; anche i più duri peccatori possono convertirsi, nulla è impossibile a Dio ma bisogna pregare, pregare, pregare, offrire ogni giorno quello che vi chiede; occorre, in questo tempo, piccoli miei, essere tutti un po’ eroi, molto disponibili e tanto, tanto umili. Certo che tutto ciò non è facile, ma vi dico che se farete i sacrifici richiesti, se sarete docili ed obbedienti, allora, allora otterrete la salvezza di molte anime che, altrimenti, si perderebbero.

Non è l’uomo, figli cari, non è l’uomo che converte, l’uomo non può farlo: Dio apre i cuori, Dio agisce su di essi, Dio opera meraviglie. L’uomo deve collaborare, deve cooperare al piano di salvezza non facendo grandi cose straordinarie ma facendo bene le piccole cose di ogni giorno. Se voi offrite i sacrifici quotidiani della vita, se voi li offrite con cuore amoroso anche se vi costa fatica, ebbene, sarete ricompensati abbondantemente, avrete grandi soddisfazioni perché Gesù è un signore assai, assai generoso, ricambia donando il centuplo.

Vedete intorno tanta sofferenza, vedete tanto dolore? Ebbene non sospirate, non piangete: il sospiro non risolve, il pianto non rimedia; pregate, pregate il signore del cielo e della terra, pregate chi può tutto perché tutto gli appartiene, pregatelo perché intervenga a sollevare pene, a cambiare cuori, a consolare i disperati. Pregate ed offrite, figli miei, fatelo finché vi viene concesso di farlo: può venire un tempo, può essere vicino un tempo nel quale non potete più fare nulla, non potete più offrire nulla perché vi sarà tolta la possibilità di farlo.

Cogliete il momento favorevole, cogliete il momento adatto. Questo è, figli, questo che si va consumando, utilizzatelo bene, al servizio di Dio, utilizzatelo bene per lui che compirà, anche per vostro merito, grandi meraviglie e vi farà gustare le sue delizie.

Figli, vi amo, non temete se vedete accadere qualcosa che vi turba: sono sempre con voi, sentitemi vicina vicina.

                                                                                  Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima