Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

07.07.99

 

 

Eletti, amici cari, camminate con me, ogni istante sia volto a seguirmi, prendete la vostra croce e seguitemi: quella croce che vi sembrava pesante pesante, vi sembrerà lieve e facile da portare; Io vi precedo e vi spiano il cammino, ecco, è vicina la grande meta, il porto sicuro e splendido ormai è quasi raggiunto, beato l’uomo che procede a vele spiegate con me.

 

 

Amata sposa, con me c’è la gioia, con me il dolore diviene letizia, con me c’è la pace, ogni angoscia cessa ed il cuore si apre a nuova vita. Vieni a vedere con me, diletta, lo scenario del mondo: guarda amata quello che ti mostro. Vedi ora tutta la terra dei viventi, vedi gli uomini di tutti i continenti: guarda come procedono piegati sotto il peso di croci pesanti che li fanno sospirare e piangere. Anche tra il mio popolo santo vi sono molti piegati fino a terra per la croce che portano sulle spalle. Procedono lentamente ed a fatica. Vi è un gruppo esiguo però che pare non abbia neppure il peso sulle spalle: procede cantando e danzando, le voci sono liete, l’aspetto sereno, il volto gioioso. Leggo il pensiero tuo nascente: “Gesù mio adorato, vedo situazioni assai differenti, alcuni sono piegati fino a terra e non riescono neppure ad alzare il capo, altri invece, pur con gravi pesi sembrano felici e procedono speditamente cantando e lodando te, amatissimo signore: perché questa differenza considerando che le croci sono pesanti quasi allo stesso modo per gli uni e per gli altri? Vedo alcuni sudati, spossati, lividi: sembra che debbano cadere da un momento all’altro; vedo altri procedere come se nulla avessero sulle spalle.”

Vieni, amata sposa, vieni serena tra le mie braccia ed ascolta le parole che ti dico: ogni uomo del mondo deve portare la sua croce, non per mia volontà, ma a causa del peccato d’origine che, come già più volte ho detto, ha sconvolto la natura originale dell’uomo; Io, Io, Dio, ho creato l’uomo per la felicità: era in origine molto felice la mia creatura prediletta, senza dolore fisico, senza malattie di alcun genere, senza la morte dolorosa. Dopo la caduta le cose cambiarono completamente: il dolore piombò sulla creazione per la disobbedienza e la morte regnò.

Come vedi e puoi capire non sono Io, Io, Dio, l’autore del dolore, ma la mia creatura stessa con la scelta di ribellione l’ha voluto per sé e per i suoi posteri. Ogni uomo della terra ha peccato in Adamo ed Eva, ognuno si è macchiato del peccato di ribellione, ti ho già spiegato per quale motivo. Un debito enorme era stato contratto dai progenitori, un debito che nessun sacrificio animale poteva saldare; allora il cuore splendido del Padre mandò me, Figlio, sulla terra per espiare le gravi colpe degli uomini di tutti i tempi. Il mio sacrificio, il mio supremo olocausto saldò il debito maggiore di ogni uomo ed aprì le porte del paradiso che erano state serrate. Questo feci, sposa amata, per ogni uomo; senza il mio sacrificio non ci sarebbe stata la speranza della grande felicità. Ciò che Adamo ed Eva vi tolsero, Io e mia Madre Santissima vi abbiamo restituito col nostro immenso sacrificio. nella natura umana, tuttavia, sono restate impresse le conseguenze del peccato, quelle conseguenze che ogni uomo porta impresse nella sua carne, nella sua mente, nel suo cuore per tutta la vita. Tu le vedi espresse nella grave croce che vedi sulla schiena di ogni uomo piccolo e grande, su tutta intera l’umanità. Tu mi hai chiesto perché alcuni uomini camminano piegati fino a terra sotto il peso che li affatica terribilmente, altri pur onerati camminano lieti e cantano, alzano il capo al cielo e benedicono, mi lodano, mi adorano, mi ringraziano e le loro membra sembrano piene di vigore sempre nuovo.

Sposa cara, i primi, quelli schiacciati sotto il peso della croce che gemono, sospirano, piangono, sono coloro che portano la croce senza di me, dimentichi di me, sono i superbi che procedono da soli per loro scelta: essi procedendo si caricano di pesi sempre maggiori fino a divenire insostenibili, essi, per liberarsi non ci pensano più volte a scaricare i loro pesi su quelli che hanno vicino, ma subito sono costretti a portarne altri ancora peggiori; così vedi tutti schiacciati fino a terra, lividi dalla fatica ed irosi per la pena.

Gli altri, quelli che vedi col volto verso il cielo che sembra non portino il greve peso sono i generosi: essi cercano di alleviare le pene altrui, prendono su di sé i pesi degli altri per dar loro gioia ed Io, Io, Gesù, li aiuto a portare gli uni e gli altri così essi procedono felici ed il lamento diviene canto di lode e di ringraziamento. Ecco, questi ultimi, amata, questi ultimi stanno per giungere in quel meraviglioso giardino che vedi davanti; lì, dove tutto è pronto ad accoglierli, ad ognuno è assegnato un posto.

Vedi le schiere angeliche all’inizio del luogo benedetto: guarda che meraviglioso volo di angeli, senti che canti, che armonia, guarda i colori: ebbene, questi angeli sono pronti ad accogliere coloro che procedono lodando me e ringraziandomi, essi prenderanno dalle spalle le croci e la creatura libera e felice entrerà ad occupare il suo meraviglioso posto.

Tu mi chiedi: “Gesù, amore mio, gli altri che fine fanno, gli altri che si gettano addosso le croci reciprocamente, che gridano, gemono, bestemmiano e non procedono di un passo?”

Guarda la grande clessidra che hai davanti: quando l’ultimo granello cadrà, per essi non ci sarà più speranza di giungere a tempo! Mi dici: “Gesù, adorato Gesù, l’ultimo granello di sabbia sta già cadendo!”

Amata, sto parlando ogni giorno con molta chiarezza: che devo fare più di quanto stia già facendo per far capire che il tempo non c’è più? L’attimo di grazia finirà nel momento in cui il granello si poggerà sul fondo della clessidra.

Ecco, sposa, inizierà la nuova era felice per coloro che sono arrivati; ma non così, non così sarà per gli altri che hanno agito con superbia ed egoismo fino all’ultimo istante.

Sposa amata, ognuno sta facendo la sua scelta.

Godi anche oggi le delizie del mio immenso amore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

07.07.99

 

 

La mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli amati, venite intorno a me festanti e gioiosi come bimbi, ho molti doni sublimi da offrirvi, ve li manda Gesù che vi ama immensamente. Ecco, i vostri occhi sono rivolti a me, la vostra Madre del cielo, attendono una risposta ai vostri innumerevoli problemi, chiedono aiuto nelle difficoltà, perseveranza nelle prove, sollievo e conforto nella battaglia quotidiana.

Piccoli, sono per voi, sono con voi, prendete i miei doni, quelli sublimi che vi manda Gesù e fatene tesoro. Egli vi dona quello che serve per affrontare questo momento significativo della vita, egli vi dona giornalmente gioia e pace del cuore; con essa scaturisce da voi stessi una grande energia, che vi aiuta a procedere nel bene senza lasciarvi intimorire, senza lasciarvi spaventare dalle difficoltà e dagli ostacoli che il maligno frappone. Io sono sempre vicina a voi, anche se i vostri occhi non mi possono vedere; quelli del cuore, se lo desiderate, mi vedono e capiscono quanta tenerezza ho per voi.

Piccoli, ogni giorno dovete sopportare il peso del male: ancora i buoni ed i maliziosi sono fusi insieme; così non sarà a lungo, amati; se Gesù non operasse in fretta la divisione definitiva, sarebbe difficile per i buoni procedere nel bene perché questo è il momento della grande impostura che non recede ma peggiora.

Amati figli, sapete con quanta gioia ripeto ogni giorno le stesse cose belle; siete perplessi ed addolorati da ciò che avviene nel mondo intero ed intorno a voi, nello stesso tempo siete pieni di emozione per l’attesa di ciò che deve accadere: avete nel cuore le sublimi promesse di Gesù, esse vi accarezzano dolcemente e vi danno forza di resistere al male e combattere per il bene.

Sapete, piccoli cari, che è tutto pronto, anche l’ultima pietra è stata posta, ora accadrà quello che deve avvenire, ciò che il Padre ha deciso per questi grandi e meravigliosi tempi.

Figli, i saggi sono pronti, la loro casa interiore è piena di scorte, come formichine laboriose hanno lavorato attivamente e continuano a farlo; quando accadrà tutto non saranno colti di sorpresa: a tutto hanno provveduto e nulla manca a loro. Sono gioiosa per questi figli che attendono nella pace e nella gioia lo svolgersi dei fatti. Costoro non avranno brutte sorprese ma magnifiche sorprese: hanno ascoltato le mie parole e neppure una virgola hanno tralasciato!

Con dolore, però, con immenso dolore vedo gli altri figli, quelli trascurati e negligenti, li vedo sparsi sui monti o nei luoghi di divertimento, spensierati, impreparati, indolenti, impreparati; a nulla pensano, nulla si aspettano, le mie parole non le hanno volute ascoltare, le mie lacrime non le hanno voluto vedere, la mia presenza viva l’hanno ignorata, i miei doni sono stati rifiutati, i sublimi doni di mio Figlio, quelli necessari a superare questo grande momento ed a prepararsi ai fatti conclusivi.

Chiamo ancora questi figli, li chiamo nel cuore, li avverto che non c’è più tempo, li invito alla riflessione ed al pentimento sincero ma le mie parole si perdono nel vento, il cuore resta arido della più grande aridità. La mente è piena di confusione: il fumo di satana agisce su di essa.

Figli cari, anime belle, amici cari di Dio, pregate perché la rugiada divina tocchi i poveri cuori aridi, perché la sua luce squarci il buio fitto!

Preghiamo insieme perché i miseri non si perdano tutti!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima