Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

                                                                                                                                                                                     09.07.99

 

 

Eletti, amici cari, un grande giorno si appressa per ciascuno di voi, giorno di fuoco d’amore, giorno di gioia e di pace, giorno unico tanto anelato dal vostro cuore, tanto anelato dai giusti della storia umana, giorno annunciato del quale ho detto: solo il Padre lo conosce perché egli l’ha fissato dall’origine della creazione.

 

 

Sposa amata, un giorno annunciai ai miei discepoli: giorno che sarebbe venuto in un tempo non definito; i miei amici me ne chiesero spiegazione: parlai dei segni che l’avrebbero annunciato ma non specificai la data, essa doveva restare nascosta all’uomo affinché gli uomini di ogni tempo si tenessero ben pronti ad affrontare quello che doveva succedere.

Giorno di fuoco e di delizia, giorno di amore infinito rivelato, d’immensa felicità per gli amici fedeli e perseveranti nel bene, giorno nel quale la terra avrebbe dato il suo frutto ed avrebbe ricevuto il mio.

Sposa, amata sposa, fedele sposa dal cuore adagiato accanto al mio, si prepara un momento grandioso ed unico per i veri figli di Dio. La mente dei giusti ha cercato di elevarsi fino ad immaginare ciò che sarebbe potuto accadere in questo loro trionfo: mai nessuno, sposa mia, mai nessuno c’è andato neppure vicino, per quanto fervida e pronta fosse la fantasia. Paolo vide cose meravigliose, cose stupende che rimasero nel suo cuore, rimasero impresse nei suoi occhi ma trovò la lingua incapace di esprimere ciò che aveva veduto, ciò che aveva sentito.

Ora i tempi sono maturi ed il giorno s’appressa, quello da me promesso, quello da voi, fedeli amici, tanto atteso. Voi attendete sulle mie promesse, voi aspettate ciò che neppure lontanamente potete raggiungere con l’immaginazione: ho preparato per voi un regno di pace e felicità, un regno mai stato e mai goduto così neppure dai progenitori. Un regno dove il cielo abbraccia la terra e la terra viene sublimata da questo abbraccio.

Sposa cara, so che la tua mente ormai neppure si sforza di capire quello che può accadere; tante volte ti ho ripetuto che l’uomo non può afferrare il progetto divino a pieno se non quando lo vede realizzato; il divino trascende infinitamente l’umano, lo può comprendere solo quando Io, Io, Dio, offro la mia luce speciale che nascondo ai sapienti, agli intelligenti della terra, ai grandi superbi che indagano, indagano per fare di sé stessi un idolo da adorare al posto mio; rivelo invece le cose misteriose ai piccoli più piccoli, agli umili di cuore, ai più umili che Io, Io, Gesù, soltanto conosco.

Sposa, non è umile di cuore colui che è umile di abito; è questa l’umiltà che desidero: quella profonda del cuore che cerca me, che si attende tutto da me, che riconosce la sua pochezza e cerca la mia ricchezza per vivere secondo le mie regole.

L’umile cerca in me tutto, chiede a me tutto; l’umile è un bambino piccolo che ha gli occhi sempre rivolti alla madre per aiuto, per consiglio, per conforto; l'umile non è mai pienamente sicuro di se stesso se non quando Io l’ho rassicurato; l’umile non distoglie mai lo sguardo dal mio, procede col mio assenso e si nutre delle mie parole, le beve avidamente perché vuole crescere, crescere in fretta nel mio amore; non è soddisfatto quando vede il suo essere migliorare ma desidera che anche gli altri migliorino perché Io, Io suo signore che egli adora sia gioioso per il comportamento di tutti.

L’umile non è chiuso nel suo egoismo, non cerca solo per sé: cerca, trova in me, dona al fratello con generosità, vuole rassomigliarmi sempre più per crescere in fretta e conoscermi a fondo.

Sposa cara, per conoscere bene l’umiltà che gradisco, pensa alla Madre mia e tua, la SS. Madre mia: ella deve essere per ogni uomo l’esempio vivente della vera umiltà. Aspettò tutto da Dio, confidò interamente nel suo amore, si abbandonò a lui nella fiducia più assoluta, nella speranza più viva, nell’amore totale e nell’adorazione continua della sua volontà.

Benedetta sei tu, Madre mia, giglio perfetto che mi accogliesti nel tuo Grembo verginale: tu, amatissima, sei l’esempio di umiltà per tutte le generazioni! Ogni essere umano segua il tuo esempio: il mondo cambierà subito, ed immediato sarà il trionfo del tuo cuore Immacolato.

Piccola mia, avete un grande esempio vivente da seguire: fate come lei, tutta bella, tutta pura, tutta santa, tutta di Dio in ogni istante della sua vita! Ecco l’esempio da seguire!

Vi ho dato una Madre meravigliosa, ella sta operando attivamente perché il giorno meraviglioso sia tale per ogni uomo della terra, il giorno del suo trionfo sia gioia immensa per tutto il genere umano.

Piccola mia, questo tipo di umiltà è gradita al mio cuore; cercate, uomini della terra un cuore come il suo; chiedete, uomini della terra un cuore come il suo cuore ed operate attivamente in questo poco tempo che resta per possederlo. Il grande giorno sarà una sorpresa per tutti, una grandissima sorpresa per tutti ma un vero trionfo per pochi. Sì, sposa amata, i cuori umili, quelli pronti trionferanno grandemente; ripeto: la sorpresa sarà per tutti, ma il trionfo per pochi, coloro che da me si sono lasciati mutare il cuore!

Sposa cara, l’umanità è avvertita, il mio messaggio vola attraverso gli oceani e raggiunge il cuore di ogni uomo di buona volontà; chi l’accoglie e lo vive vedrà felicemente il giorno del trionfo.

Amata, ti chiedo ancora un poco di sacrificio per me, sopporta con pazienza, sapendo che il tuo sacrificio, offerto con tanto amore e tanto abbandono ha, davanti ai miei occhi, un grande valore come quello di tutte le anime belle a me donate. Il mio cuore è la tua reggia: ogni giorno puoi attingere alla mia ricchezza infinita e donare, donare generosamente ai fratelli che chiedono umilmente; dona, sposa mia, dona, fedele cooperatrice a chi ti chiede, dona la mia ricchezza ed ogni uomo misero divenga dovizioso dei miei doni.

Deliziati del mio amore; non chiedere altro: hai già tutto!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

09.07.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, vengo anche in questo giorno per porgervi i doni sublimi della gioia e della pace. Esulti il vostro cuore e si prepari sempre meglio ad accogliere Gesù che viene nel mondo, non solo nei cuori ma visibilmente. Viene pieno di felicità perché finalmente potrà liberare gli amici da ogni pena, da ogni dolore, da ogni schiavitù.

Ecco, Gesù vi farà liberi veramente della vera libertà. Preparatevi in questo breve spazio di tempo, senza perdere istanti preziosi in vanità come fanno coloro che non credono, che non hanno speranza, coloro che hanno chiuso il loro cuore a Gesù.

Ogni giorno vi voglio trovare gioiosi, sì, gioiosi nel profondo anche se qualche lacrima può scorrere sul vostro volto stanco. Le prove ed i sacrifici vi stanno preparando al grande evento, al più grande evento nella storia. Gesù è venuto una prima volta per preparare il genere umano ad un grande cambiamento di vita. Dio, nascosto, si è palesato in Gesù, Vero Dio e vero Uomo per mostrare alle creature predilette quale meraviglioso destino è quello dell’uomo, quale grande dignità possiede.

Piccoli miei, pensate al tempo nel quale nacque Gesù: quanti miseri, quanti schiavi, quanti derelitti che vedevano calpestata ogni giorno la loro dignità: Gesù portò la splendida novella, che cioè ogni uomo è figlio di Dio, creato da lui, amato da lui, chiamato a tornare a lui. Egli ha concesso venti secoli per capire bene il suo sublime messaggio d’amore. In questa sua nuova venuta chiederà conto di com’è stato recepito il messaggio: ogni uomo verrà interpellato e risponderà di se stesso. Chi molto ha ricevuto, chi molto ha capito, avrà massima responsabilità, dovrà dare in proporzione a quanto ha ricevuto.

Figli amati, pensate al popolo santo che porta il nome di Cristo: esso è stato chiamato ad una missione tutta speciale. Gesù l’ha posto come lampada per le genti, lampada che deve dare e diffondere la sua luce. Vedo il volto del mio piccolo angelo divenire triste, triste ed assai pensieroso. Capisco il pensiero, è questo: “Spesso, proprio il popolo scelto da Dio per divenire luce alle genti, si è macchiato dei più grandi errori, ha diffuso tenebre e fumo satanico ed ancora lo sta facendo; lì dove grande luce doveva splendere, c’è la tenebra più fitta, la nebbia più densa, il fumo più cupo!”

Piccola cara, il nemico tremendo ha avuto buon gioco, ha tentato, è riuscito a conquistare tanti cuori, ora si sfrega le mani perché è pronto per il colpo finale! Amata figlia, sai bene che Gesù permette solo ciò che può servire alla realizzazione del suo sublime progetto d’amore. Vedrai accadere anche cose dolorose, ma il dolore non è fine a se stesso: dal grande dolore Gesù saprà trarre grande gioia; le prove, il travaglio, lo sviamento porteranno un periodo di grande riflessione; gli uomini che nella gioia e nella spensieratezza hanno dimenticato Dio, vedrai, piccola, vedrai: nel dolore lo cercheranno, lo imploreranno, si pentiranno delle loro gravi colpe.

Cadrà la cortina di nebbia fitta così improvvisamente come cadde il muro del dolore in una città europea (Berlino), cadrà ed i ciechi riacquisteranno la vista, i sordi l’udito, gli zoppi correranno uno incontro all’altro per abbracciarsi e lodare Dio.

Ecco, sarà il trionfo del mio cuore immacolato, precederà la venuta di Gesù nella gloria degli angeli e dei santi. Siate lieti e pregate, unite le vostre preghiere ed i vostri sacrifici per i miei progetti che sono gli stessi di Gesù.

Perseverate, il mio trionfo è vicino, assai vicino!

                                                                                   Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima