Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

11.07.99

 

 

Eletti, amici cari, preparate il vostro cuore all’accoglienza, siate pronti in ogni momento perché vengo quando nessuno immagina, gioite ed esultate in ogni istante perché la vostra liberazione è ormai vicina.

 

 

Sposa cara, chi mi ha accolto nel suo cuore, chi mi ha spalancato le porte del suo cuore ora vive gioiosamente, gioiosamente vive questa grande attesa, ogni giorno è esultanza mentre aspetta la mia piena rivelazione al mondo. La debolezza non gli fa più paura, le fatiche sono corroboranti, tutto è mutato nella sua vita. Guarda il mondo sprofondare nell’angoscia della lontananza da me e dice a se stesso: “Per me non è angoscia la vita, non è tormento indicibile ma è speranza sempre viva e gioia dell’attesa, è unione stretta con Gesù, mio Signore, mio Dio, mio tutto.”

Quale differenza c’è già ora, sposa cara, quale differenza tra colui che crede e colui che è scettico, tra colui che si è abbandonato al mio amore e chi lo respinge continuamente.

Amata sposa, voglio entrare in ogni vita umana, voglio regnare in tutti i cuori per farli felici come ho fatto il tuo ma non passo attraverso porte chiuse, non passo attraverso porte di cuori umani che rimangono volontariamente chiuse e sigillate. Non posso perché non voglio forzare la volontà umana; rimango davanti a quella porta e busso a lungo, busso a lungo, ma se non trovo mai risposta, mi allontano e non sempre ritorno. Il cuore che resta senza di me, si inaridisce come deserto senz’acqua, crescono in esso i rovi e le spine delle passioni, crescono i sentimenti negativi: il bel giardino che Io ho creato diviene un luogo orrido dove il mio nemico getta continuamente il suo seme nefasto.

Amata sposa, si sappia, si sappia e si comprenda: dove non regno Io, Io, Gesù, col mio amore, con la mia misericordia con l’infinita tenerezza, regna il mio astuto nemico col suo odio, con la sua crudeltà, con i suoi progetti di rovina e distruzione.

Amata sposa, l’anima che a me si dona diviene sempre più simile al suo Signore, impara da me che sono perfezione, impara da me che sono sapienza, impara da me che sono amore. Come il figlio segue le orme del padre, imita le sue azioni, lo ritiene il suo maestro, la sua guida, così l’anima che mi appartiene cerca di rassomigliarmi in tutto. Com’è facile capire, sposa cara, chi è mio da chi non mi appartiene!

Gli uomini si pongono mille problemi in questo tempo di confusione, dicono: “Vi sono falsi profeti, vi sono veri profeti, vi sono gli amici di Dio, vi sono i nemici di Dio: come distinguere il vero dal falso, la verità dalla menzogna? Com’è difficile!”

Sposa amata, sposa diletta, è invece molto semplice capire per chi ha la mia luce, per chi cammina per la mia strada. Gli occhi del fratello che mi appartiene hanno l’espressione del mio amore, le sue labbra pronunciano parole da me ispirate. Non così, non così è per chi non mi appartiene: i suoi occhi hanno un’espressione sinistra, le parole che escono dalle sue labbra sono ispirate dal nemico che per quanto astuto sia dimostra sempre la sua malizia ed il volto menzognero.

Molti sono i falsi profeti di questo tempo, in gran numero, ma per i figli della luce, non c’è alcuna difficoltà a riconoscerli, hanno sul volto il segno del padrone che servono, le parole provengono da lui e le azioni sono proprie di tutti gli uomini delle tenebre. Anche se il volto del serpente maledetto può essere, per un attimo quello dell’angelo di luce, subito esso si rivela per quello che è. Cade in inganno chi vuole essere ingannato, colui che si fa trascinare dalla curiosità, dal desiderio di indagare l’indagabile, cade nel tranello l’insipiente che usa le carte ed il gioco che Io, Io, Gesù, esplicitamente, ho condannato. (Si parla della magia e dei riti di evocazione dei morti).

Sposa cara, sposa tanto amata, il mio cuore offre tutto, è una reggia splendida nella quale l’anima trova tutto quello che cerca, appaga pienamente la creatura prediletta che non deve correre qua e là per nutrirsi e dissetarsi. Nella mia reggia c’è il cibo prelibato ed abbondante che l’anima cerca, c’è la sorgente perenne di acqua sorgiva che disseta e ristora. Chi corre qua e là in cerca di altro cibo diverso da quello che Io porgo, non mi appartiene ma si è lasciato insidiare dal mio nemico terribile che dà una continua inquietudine.

Sposa amata, ripetilo al mondo e non tacerlo, ripetilo, senza mai stancarti: chi vive in me è pienamente appagato, nel mio oceano d’amore trova tutte le delizie, ritiene insulsaggine tutto il resto. Chi è in me non cerca altro fuori di me perché ha già tutto, vuole soltanto immergersi sempre più, immergersi profondamente in quell’oceano che non finisce mai di scoprire, le meraviglie si susseguono e le delizie non finiscono mai.

Sposa amata, ho creato l’uomo per me, per immergerlo nel mio oceano di luce e d’amore; essere miei, però, è una scelta non un obbligo, l’uomo durante la sua esistenza terrena sceglie, sceglie liberamente, fino all’ultimo istante può decidere per me o per il nemico. Ti dico, però, diletta che più a lungo dura l’incertezza più difficile si fa la scelta, perché il serpente avvolge strettamente sempre più la sua preda: quando essa è tutta avvolta dalle sue spire, ti dico che è difficile riuscire a liberarsi. Le preghiere ardenti delle anime che tutte mi appartengono ottengono grazie continue proprio per quelle che si stanno perdendo. 

Amata, non farti cogliere dalla tristezza al pensiero che molte, molte sono ancora le anime schiave del mio nemico; non sono vani i tuoi sacrifici, né resteranno inesaudite le tue preghiere: chi vuole rialzarsi lo potrà fare se non perde neppure un solo istante.

Godi le mie delizie, vivi in me e godi le mie infinite delizie.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

11.07.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, piccoli miei, oggi è un grande giorno del Signore, giorno di gioia e di riflessione, giorno di preghiera intensa e di offerta generosa. Ecco, oggi, domenica, grande e stupendo giorno, Gesù chiama il suo popolo alla mensa ricca e generosa che ha preparato, dice ad ogni uomo: “Mangia, creatura mia, mangia, nutriti di me, nutriti della mia parola e del mio corpo. Nella SS. Eucarestia il figlio comprende la grandezza infinita dell’amore divino, amore che si dona sempre, amore che dà vita, amore che vivifica chi l’accetta.”

Piccoli cari, accostatevi pieni di esultanza alla ricca mensa imbandita ogni domenica per voi, mensa di parole Divine, mensa di cibo Santissimo. La parola deve entrare nel profondo del cuore, deve rigenerarlo e renderlo pronto ad accogliere Gesù vivo e vero, Gesù che viene in ogni uomo che accoglie il suo amore. Si dona il meraviglioso re, si dona interamente, si dona generosamente il più grande re; il re dei re, figli amatissimi, si fa piccolo piccolo, si nasconde in un pezzo di pane per entrare in voi, per possedere il vostro cuore, per divenire sempre più un tutt’uno con voi.

Amati, quante volte vedo visi tirati e tristi, mentre i miei figli si accostano alla SS.Eucarestia; vorrei dire loro: figlio, come puoi essere così malinconico tu che ti accingi a prendere in te il grandissimo re, il creatore dell’universo, il salvatore sublime, lo spirito d’amore che ti abbraccia strettamente: tu, piccola creatura, ricevi in te tale immensa ricchezza e sei triste, sei malinconico? Dovresti invece esultare, essere trionfante per il dono, per il grandissimo dono che ti viene concesso.

Amati, questo grande giorno vivetelo intensamente: quanti ancora ve ne saranno concessi prima dell’unico, felicissimo che si avvicina? Amati, preparatevi al giorno grandioso, alla domenica senza fine, preparatevi vivendo bene, profondamente, ciascuno di questi giorni.

Figli amati, non sia una visita distratta al tempio santo, una visita frettolosa; pensate che meraviglioso incontro vi concede Gesù, pensate, pensate, unitevi a lui con tutto il cuore, con tutta l’anima, siate tutti suoi per essere poi con lui per sempre. Lo sapete, figli amati, che la domenica è un grande giorno di preparazione proprio al momento finale, alla festa nuziale splendida, unica che Gesù ha preparato per tutti i suoi fedeli? Ci si prepara un poco ogni volta; piccoli miei, vivete bene questo giorno santo, questo che ogni settimana vi concede, dedicate tutta la giornata alla lode di Dio, dedicategli tutto il tempo, non solo un piccolo brandello del giorno.

Amati, con gioia, con immensa gioia vedo che alcuni di voi fanno di ogni giorno una domenica, di ogni loro istante di vita una donazione: bene, vi dico, figli, bene fate ad offrire il vostro essere a Dio in ogni momento e restare stretti stretti a lui, Santissimo e divinissimo Signore.

Pregate intensamente con me, unite le vostre preghiere alle mie, affinché presto, assai presto, ogni uomo comprenda; chi non si prepara prima non riuscirà a vivere con gioia il grandissimo giorno che si appressa ormai con la velocità del lampo.

Non indugino gli insipienti, non indugino più, Gesù li chiama, Gesù li vuole salvare!

Preghiamo, preghiamo per la conversione dei peccatori.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima