Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

13.07.99

 

 

Eletti, amici cari, prendete la vostra croce e seguitemi, non lasciate mai la strada di luce che vi ho tracciata, la croce che portate ora è dolore ma diverrà gioia, questa croce portata con amore, sarà la vostra salvezza.

 

 

Sposa amata, ogni uomo deve portare la sua croce; creato per la gioia e la massima felicità, con la disobbedienza ha perso i doni sublimi da me concessi; col peccato è venuto nel mondo il dolore.

Sposa amata, quanti uomini si rivolgono a me e dicono: “Signore, perché mi fai soffrire, perché tanta fatica la vita?” Il dolore è la conseguenza del peccato, il peccato è disobbedienza a me. Ogni disobbedienza deve essere espiata. Anche voi uomini, pur nella vostra debolezza punite i colpevoli, castigate i trasgressori; nei casi di civiltà evoluta, li aiutate a redimersi, a cambiare vita. Io, Io sono Dio, il peccato di disobbedienza verso di me è un fatto assai grave: se Io non fossi venuto nel mondo e se non mi fossi offerto come vittima di espiazione, il paradiso sarebbe rimasto chiuso e nessun uomo ci sarebbe entrato per godere l’infinita felicità con me.

Il Padre, nella sua infinita tenerezza, ha mandato me ed Io, Io, Gesù, sono stato obbediente in tutto e per tutto. Ecco, il mio sacrificio ha ridato all’uomo la felicità perduta, quella perduta con la ribellione di Adamo ed Eva. Il dolore del mondo però è rimasto, anch’esso è la conseguenza del peccato originale e di quello che continuamente si commette.

Come vedi, sposa mia, non sono Io, Io, Dio, l’autore del male, ma l’uomo stesso con la sua indocilità lo chiama su se stesso.

Adamo si ribellò assieme alla sua sposa, dopo di lui vi fu sempre ribellione; pochi furono i docili e gli obbedienti, molti i ribelli e gli indocili. Gli uomini saggi attirarono la benedizione mia sul loro popolo; per i meriti di uno solo, un grande popolo si formò, benedetto dal mio amore, e divenne numeroso come le stelle del cielo.

Ebbene, per secoli e millenni non venne meno il dolore sulla terra, dolore fisico e dolore morale; parte conseguenza del primo peccato, parte delle continue ribellioni. In futuro, sposa cara, non sarà più così; dillo al mondo, ripetile al mondo le mie parole: il futuro prossimo, non sarà come il passato, quello che è stato non sarà, quello che è avvenuto non avverrà perché ho un progetto unico e grandioso, splendido e sublime che è già in atto. Spiegare di più alla piccola mia sposa non voglio, perché tutto deve essere sorpresa, una meravigliosa, stupenda, unica sorpresa, per te, piccola che stai ben aggrappata al mio cuore; anche per chi non mi sta così vicino sarà grande sorpresa, per tutta l’umanità.

Ecco, c’è chi mi ha conosciuto e mi segue col cuore, con la mente, con l’anima; c’è chi non mi ha mai conosciuto ma segue ugualmente me nel suo cuore puro ed innocente, anche per costui sarà aperto il mio regno che non è di un popolo soltanto ma abbraccia tutti i popoli, tutte le nazioni, il mondo intero. Voglio dare felicità ad ogni uomo, non però quella di un momento ma stabile, duratura, felicità che dura sempre, quella che Io soltanto posso dare perché Io soltanto posseggo!

Grande futuro è quello dell’umanità redenta, futuro radioso di gioia e di pace. Se la ribellione ha portato nel mondo il dolore e la morte, l’obbedienza mia e di coloro che mi seguono porterà nel mondo la gioia e la vita. Chi mi segue ora, fedelmente, con la croce sua, vedrà l’era della grande gioia, era nuova, felice, tanto sospirata dai santi di ogni tempo. Era stabilita dal Padre per questi tempi, era che aprirà un libro nuovo della storia umana: non più macchiato di rosso ma candido, fatto d’amore e di purezza; ecco, fonti nuove sorgeranno ovunque, quelle scaturite dal mio amore, gigli candidi spunteranno ovunque sulla terra e la riempiranno del loro soave profumo; non più odio, sposa cara, non più odio ci sarà ma amore, amore del mio amore, non più morte ci sarà ma vita della mia vita! Lo sappiano i popoli che un futuro radioso è pronto per l’umanità; chi vuole la felicità attinga subito alla mia sorgente, chi vuole pace, attinga da me; non un popolo godrà, non un popolo solo ma la gioia è pronta per tutti quelli che nel cuore mi hanno amato anche senza conoscermi, che mi hanno obbedito, rispondendo al messaggio silenzioso dato all’anima loro da me Dio.

Chi mi ha conosciuto ha avuto molto e molto gli sarà chiesto; chi non ha conosciuto il mio nome è un povero al quale chiederò poco, soltanto ciò che mi può dare. Quando si compirà il tempo fissato dal Padre, gli angeli verranno a voi: uno stuolo di angeli avrà il compito di liberarvi immediatamente dalla vostra croce, da quella che vi fa procedere piegati e che voi portate con amore per mio amore.

Ecco, sarete liberi e leggeri come libellule, volerete incontro a me nel cielo limpido e profondo ed Io, Io, Gesù, vi avvolgerò con la mia luce sfolgorante; in quella luce entrerete: vi trasformerò, uscirete belli, splendenti, tutti nuovi, ognuno simile a se stesso ma come glorificato!

Sposa amata, la presente tristezza è di breve durata; chi vive in me, ora gode già di attimi deliziosi, sono soltanto attimi per il momento, ma tra breve, gli attimi diverranno un’eternità di delizie.

Amata sposa, giorno e notte stai in adorazione nel mio cuore: ebbene, molta è la consolazione che mi dai, molte grazie concedo ancora per amore dei miei fedeli adoratori, che testimoniano con parole ed opere la loro fede in me.

Colga il mondo questa pioggia di doni, entri ogni uomo nel mio cuore ardente e si purifichi al fuoco del mio amore: solo così sarà degno di vivere nel mio regno.

Ti amo; godi anche oggi le grandi delizie che ti porge il mio cuore.

                                                                                  Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

13.07.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Eletti, amici fedeli di Gesù, vengo da voi con immenso amore, vengo per portare la gioia nel vostro cuore, per ricolmarlo di pace divina. Gesù mi manda a voi come madre di consolazione, vengo a curare le vostre piaghe, vengo per guarire le vostre infermità.

Figli cari, alle mie parole voi esultate pensando subito ai vostri corpi, pensando alle malattie che vi fanno soffrire. Ebbene, anche i vostri corpi sono tanto importanti agli occhi di Gesù, sa che avete un corpo, conosce le vostre infermità, le debolezze, conosce ogni vostra sofferenza.

Egli però, mi manda per guarire prima di tutto i vostri poveri cuori; ecco, desidera che siano pronti ad accoglierlo degnamente nel giorno ormai prossimo del suo ritorno sulla terra.

Mi ha mandato per dare il meraviglioso annuncio ma anche a prepararvi a vivere nella nuova realtà.

State entrando nella nuova era felice, era mai vissuta dall’esperienza umana. Essa è certo un meraviglioso dono di Dio, preparato dal Padre sin dalla creazione del mondo, è però necessario essere pronti per entrarvi; come ogni grande e stupendo dono, non lo può godere chi è indegno, non può goderlo colui che vuole entrare con l’abito lacero e macchiato.

Pensate, figli cari, pensate se foste invitati ad un pranzo nuziale di un grande signore: certo, quanti preparativi fareste prima, per essere all’altezza della situazione! Curereste bene la vostra persona, pensereste quindi all’abito adatto alla circostanza, curereste ogni particolare senza tralasciare nulla! Fareste tutti così?

Per operare bene partireste con molto anticipo in modo da essere ben pronti al momento opportuno. Così sta per avvenire in questo grande e meraviglioso tempo.

Vi è stato dato il grande annuncio: “Gesù viene, Gesù torna, Gesù vuole regnare sulla terra come il più grande re. È in preparazione la più grande festa che mai ci sia stata sulla terra. Tutti devono avere l’abito adatto per la festa nuziale, unica e grandiosa: lo sposo sublime è Gesù, la sposa la sua chiesa!”

l’umanità intera deve essere pronta e degna di vivere questo grande ed unico evento! Ogni uomo è stato avvertito, Gesù ha percorso le vie segrete di tutti i cuori; figli amati, l’umanità intera è chiamata, ogni creatura prediletta interpellata: “Vuoi vivere con Gesù, vuoi appartenere a lui per sempre oppure continui a rifiutarlo?” La scelta è libera, la scelta resta sempre libera. Gesù non vuole essere amato per forza, egli chiama, chiama amorevolmente ogni uomo a sé, solo gioia vuole dare il suo dolcissimo cuore, solo pace, vuole offrire. Vi lascia liberi di decidere, figli amati.

Molti di voi la scelta l’hanno già fatta: benedetti i miei piccoli che si sono affrettati ad entrare in quel cuore stupendo, in quella reggia meravigliosa! Già sono al sicuro, già gustano le meraviglie del suo amore e le delizie della sua bontà!

Altri pensano, altri indugiano, altri sono afferrati da mille dubbi, fanno un passo avanti e tre indietro. Ebbene, a questi dico: decidetevi, figli cari, subito, non aspettate che la porta già socchiusa si chiuda di scatto! Così avverrà, figli amati, proprio così. Chi è dentro sarà felice ma chi resterà fuori non potrà più entrare; piangerà amare lacrime; Io, Io la Madre del cielo non potrò consolarlo né stargli vicino perché la mia volontà è la stessa di quella di mio figlio: quello che egli vuole, Io voglio, ciò che egli non approva, Io non approvo. La nostra è un’unica volontà.

La festa è vicina, tutto è pronto, guardate i segni, sono presenti in modo evidente!

Capite, capite bene ciò che vi ripeto!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima