Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.07.99
Eletti, amici cari, guardate al futuro con gioia, non con timore,
vivete in me questi ultimi giorni di preparazione: ho preparato per voi una
festa unica, la vivrete assieme a me; vi sono doni speciali per ognuno che mi
ha seguito con fedeltà, per chi mi ha dato il suo cuore, per chi non ha mai
cessato di confidare in me, anche nelle prove più dure.
Sposa amata, spesso gli
uomini fanno tremare il tuo cuore con le prospettive future che ti mostrano
cupe e tempestose. Sono cadute le sicurezze, tutto resta nebuloso ed incerto.
Gli uomini della terra
assai spesso rendono ai fratelli la vita più dura e difficile; chi ha non si
accontenta di ciò che possiede ma vuole sempre di più; chi soffre non viene
aiutato ma la sua pena spesso neppure è tenuta in considerazione tanta è
l’indifferenza e la freddezza dei cuori.
Questa è la situazione
generale oggi sulla terra, è un quadro nebuloso nel quale spicca l’egoismo di
molti, l’indifferenza di altri, la superficialità dei più. Ebbene, guardando a
tutto ciò le anime che mi appartengono tremano perché se anche il cuore è in me
e la mente mi appartiene, la loro esistenza sempre scorre in mezzo agli altri,
sopra una terra divenuta una selva inospitale dove pochi posseggono tutto a
scapito di altri che continuamente ne sono privati.
Amata sposa, quando ho
creato l’uomo, la mia creatura prediletta, ho detto: godrai dei beni della
terra e ne farai buon uso, con la tua operosità renderai ancora più bella la
creazione e completerai così l’opera mia.
Queste le mie parole; nel
mio intendimento volevo che l’uomo amasse per primo il suo simile, cooperasse
con lui per migliorare ogni cosa che già era molto bella, desideravo che tutto
fosse rispettato e curato con amore.
Ricordi, amata sposa,
l’esempio che ti feci più volte del padrone di casa che se ne va per un lungo
viaggio e lascia la sua dimora nelle mani dei servi; quando sta per tornare
invia dei messaggeri a dire: “Il grande signore sta per tornare, con gioia
viene nella sua dimora, dopo aver preparato doni assai belli per tutti.”
Ecco, i messaggeri
annunciano felici anch’essi perché la venuta del signore significa gioia e
benessere, significa festa e splendore, significa grande miglioramento di vita
per tutti: grandi e piccoli, creature predilette e creature umili. Trovano però
intorno a sé una grande freddezza mentre pensavano di trovare entusiasmo,
trovano gelo mentre si aspettavano fuoco e tripudio.
I servi, avvezzi ormai a
fare a modo loro, hanno tralasciato il dovere per abbandonarsi all’ozio, al
piacere; invece di curare la casa bella ed il giardino lussureggiante, hanno
rovinato ogni cosa distruggendo e trascurando; come ebbri corrono da un lato
all’altro della casa ed il giardino è pieno di erbacce. Gli annunci del ritorno
si susseguono sempre più rapidi: “Il signore è vicino, sta venendo, è qui.”
I servi, maliziosamente,
pensano: “Speriamo che costoro dicano menzogne, se il signore venisse
veramente, se trovasse tanta sporcizia e disordine, certo ci caccerebbe via
tutti, è meglio pensare che non venga, meglio continuare a credere che siano
tutte fantasie, che di vero non ci sia nulla.” Così pensando si rimettono a
dormire, a giocare, ad ubriacarsi. Soltanto pochi di essi pensano: “Se viene il
signore non vogliamo deluderlo, egli si aspetta molto da noi perché ci ama,
tanto ci ama. Prepariamogli una bella accoglienza; ci aveva detto che sarebbe
ritornato presto: egli tornerà perché le sue parole sono sempre state
veritiere, egli tornerà e noi gli faremo trovare tutto in ordine, il giardino
fiorito e profumato, ogni angolo accogliente e stupendo!”
Costoro però devono
faticare moltissimo, sia per il lavoro che è immenso sia perché ostacolati continuamente
dagli oziosi che li deridono, li umiliano, li offendono. Sia i primi che i
secondi si figurano un futuro assai migliore del presente. Dicono i primi:
“Anche senza il padrone avremo tutto, faremo da soli, continueremo ad oziare ed
a godere, nessuno oserà dirci nulla, faremo lavorare per noi i servi laboriosi,
li sottometteremo al nostro volere con la forza, essi non potranno resisterci
così godremo senza faticare!”
I secondi dicono
sospirando: “Com’è divenuto duro il nostro lavoro, l’arroganza è divenuta
grande e la superbia degli oziosi aumenta sempre più. Sopportiamo, però.
sopportiamo con pazienza perché il signore, il grande signore, il magnifico
signore è alle porte, non cediamo alla stanchezza, pieghiamo il capo ed andiamo
avanti, egli verrà, sta per venire, metterà giustizia, riordinerà ogni cosa.”
Costoro si aspettano un
futuro luminoso col loro signore, attendono giustizia e pace da lui, attendono
ogni cosa bella da lui. Chi, sposa amata, avrà veramente un futuro di sogno?
Coloro che procedono con inganno e malizia e distruggono senza rispetto oppure
coloro che operano con immenso sacrificio e non cessano neppure se insultati e
derisi? Ti dico che il signore non è in cammino, il grande signore non è per
strada, egli è tornato già ma si tiene nascosto, vuole vedere fino a che punto
arriva la tracotanza dei superbi, prova la fedeltà degli amici come si prova
l’oro nel crogiuolo, vuole essere sicuro del loro amore.
Pensi che il grande
signore se ne starà a lungo nascosto? No, amata sposa, no di certo! egli si
mostrerà quanto prima tra lo sbalordimento degli oziosi e la gioia sconfinata
dei laboriosi che lo accoglieranno trionfante.
Avranno i due gruppi la
stessa sorte? Che mi dici fedele sposa?
Vedo i tuoi occhi che si
abbassano e si riempiono di lacrime: pensi ai servi maliziosi e superbi che
verranno puniti severamente, pensi ai grandi avvertimenti che essi non hanno
affatto ascoltato! Pensi nel tuo dolce cuore alla loro grande rovina che tu hai
fatto di tutto per evitare!
Amata, non crucciarti di
nulla, vedi, ognuno sta facendo la sua scelta, su questa sarà giudicato.
La mia passione è la tua
passione in questo momento; tra poco il mio trionfo sarà il tuo trionfo: godrai
con me per sempre.
Sii felice.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.07.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli tanto
amati, ancora un poco dovete soffrire, ancora un poco pazientare, ancora un
poco sopportare, già il cielo sta per liberarsi dalle nuvole più nere: vedrete
che sereno, vedrete che splendore, vedrete quanta limpidezza!
Vengo per incoraggiarvi a
proseguire, vengo per curare le vostre ferite, vengo per accarezzarvi
dolcemente come bambini che si sentono un po’ spauriti.
Piccoli cari, sono vostra
Madre, vedete, apro il mio manto e vi raccolgo tutti al sicuro. Vedo che
guardate con paura le nubi nere nere che ancora
avanzano minacciose, sento il battito del vostro cuore, il battito tumultuoso
del vostro cuore: piccoli, prendete la mia carezza e non abbiate paura, restate
qui accanto a me, nessuno vi assalirà, nessuno vi potrà nuocere se restate
stretti stretti al mio cuore.
Gesù oggi mi ha detto:
“Madre Santissima, raccogli tutti i figli sotto il tuo manto, invita i vicini
ed i lontani, nessuno resti fuori, nessuno senza la tua protezione: coloro che
hanno fiducia in te, l’hanno in me, coloro che offendono te, offendono me.”
Ecco, allargo il mio manto
per raccogliere tutta l’umanità: ogni uomo venga a me affinché lo possa offrire
come fiore al mio Gesù. Certo, figli cari, in un prato vi sono fiori di tutte le
specie, Gesù gradisce la mia offerta ed ama ogni fiorellino che gli porgo. Gesù
non chiede alla piccola margherita di essere una rosa, né all’umile ranuncolo
di essere un giglio, neppure alla viola di divenire tulipano. Gesù ama la
piccola margherita, ama l’umile ranuncolo, la timida viola, li ama così come
sono.
Piccoli cari, figli amati,
non fate quindi confronti tra voi e gli altri, non sentitevi orgogliosi davanti
a coloro che sono più piccoli e poveri. Gesù guarda al cuore, egli scruta
profondamente il cuore, ogni piega conosce, ogni angoletto, anche quello più
riposto. Voi, figli amati, non giudicate, non giudicate ma abbiate
misericordia, Gesù è infinita misericordia e l’userà per coloro che l’hanno
verso gli altri.
“Beati i misericordiosi
perché avranno misericordia da Dio”. Perdonate, figli cari, perdonate anche ai
vostri nemici, perdonate di cuore: Gesù perdonerà a voi le vostre colpe ed
entrerete con lui nella gloria. Il suo regno non è per pochi soltanto, il suo
regno è esteso a tutto il mondo, ogni uomo giusto ci può entrare, ogni retto lo
potrà godere.
Figli cari, sempre siate
pronti e gioiosi perché il tempo che vivete è quello decisivo ed unico. Oggi
siete ancora legati da mille vincoli, vi sentite prigionieri delle cose del
mondo anche se lo spirito vaga felice negli spazi infiniti; verrà il giorno, ed
è ormai assai vicino, nel quale vi sveglierete e vi accorgerete con somma
meraviglia che tutte le catene si sono spezzate, vi accorgerete di essere stati
liberati da ogni schiavitù; alzerete gli occhi e Gesù sarà davanti a voi e vi
dirà: “Amato, ciò che ho promesso ho compiuto, la tua prigionia è finita, sei
libero e felice, vivi con me per sempre, partecipa alla mia eterna gloria!”
Figli cari, vivete bene
questa meravigliosa attesa, cooperate e testimoniate, cooperate al piano di
salvezza universale e testimoniate Gesù con forza, con coraggio, ogni giorno,
con la parola e la vita. I tempi sono maturi, tutto accadrà, tutto si compirà!
Adorate Gesù, adorate Gesù
in ogni istante, invocate le sue grazie salvifiche.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima