Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
23.07.99
Eletti, amici cari, il mio amore vi vuole tutti per sé: venite a me e
restate in me, la gioia che vi dono non passerà, la pace resterà sempre in voi.
Venite a me anime tanto amate, venite per godere per sempre le delizie del mio cuore.
Amata sposa, se ogni anima
capisse quanto è grande l’amore che le porto, se capisse quanto è amata da me,
ti dico che mai un velo di tristezza l’avvolgerebbe ma sarebbe sempre gioiosa e
felice. L’uomo cerca l’amore, cerca il mio amore; creato per amore, vuole
vivere in esso, ma la ferita del peccato di origine gli offusca la mente, rende
duro il cuore; la mente annebbiata dal peccato non comprende la verità, il
cuore raggelato dalla disobbedienza non palpita per me: nasce il dolore, nasce
il senso di solitudine ed abbandono, l’angoscia domina l’anima che invece
dovrebbe esultare in un oceano di felicità.
Amata sposa, l’uomo è nato
per essere felice, ripetilo pure al mondo, ripetilo, sposa fedele, perché dopo
venti secoli dalla mia incarnazione esso ancora non l’ha compreso.
Se gli uomini
riflettessero, se capissero che Io li ho creati per amore e nel mio amore li
attiro, se capissero questo, si lascerebbero condurre docili e felici, docili
come agnelli che hanno riconosciuto il loro pastore e lo seguono, felici di
essere condotti da lui verso i pascoli meravigliosi e verdeggianti.
Gli uomini tanto
desiderosi di essere amati e di amare, distratti dalle cose del mondo non
percorrono la via di luce che Io indico loro, essi si sviano inseguendo le
attrattive vane; non cercano me che tanto li amo, che immensamente li amo,
cercano amore l’uno dall’altro deludendosi a vicenda. Soltanto Io, Io, Dio,
posseggo la sorgente unica del vero amore, quello degno di tale nome, quello
che può appagare, realizzare, pienamente soddisfare. Chi non attinge alla mia
sorgente unica non sa amare, non può amare. Amare è dare, dare sempre, il mio amore
si distingue dall’amore umano perché Io, Io, Dio, dono, offro, porgo e non
chiedo che poco; quello umano chiede, esige, pretende molto e poco, pochissimo
porge.
Non ama, sposa cara, se
non chi attinge da me; non ama veramente chi non attinge alla mia inesauribile
sorgente. Dico sempre agli uomini del mondo, a quelli di tutte le razze e di
tutte le religioni: chi ama del mio amore mi appartiene; non tutti sono del mio
ovile, ma chi cerca me, chi cerca col cuore la mia sorgente di acqua purissima
la trova, può attingere e dare i miei doni santi, può santificarsi perché
questo è l’obiettivo che deve proporsi ogni uomo della terra: essere santo,
divenire santo nel tempo della sua vita ed essere felice quindi, felice sulla
terra per esserlo in un crescendo sempre di più, sempre di più!
Chi scopre il mio amore,
chi attinge al mio amore, costui prende e dona felicità. Prende da me il dono
sublime e lo offre al suo prossimo; mentre dona riceve, ricevendo si santifica
e diviene sempre più simile a me Dio.
Leggo il tuo pensiero
nascente, è questo: “Mio Gesù adorato, perché gli uomini continuano a sentirsi
tanto soli, perché non capiscono? Non vogliono capire che sono amati
immensamente da te, Dio, che li vuoi felici, li vuoi ricchi dei tuoi doni:
perché, Gesù adorato, vivono come orfani mentre hanno un Padre meraviglioso e
munifico?”
Sposa amata, l’uomo
d’oggi, specialmente quello dei paesi ricchi è accecato dai beni della terra, è
attratto da essi al punto da non capire che tutto deve lasciare un giorno e che
la sua vita non dipende dai beni che possiede, non comprende che, per quanto si
dia da fare, non può prolungare di un solo istante la sua esistenza.
Amata sposa, il cuore
dell’uomo non deve attaccarsi ai beni della terra, perché finisce col perdersi
in essi e dimenticare i beni eterni, quelli che veramente deve perseguire.
Ecco, gli uomini non
scoprono il mio immenso amore perchè sono troppo
intenti a procurarsi beni vani, cercano avidamente quello che non serve e là
pongono il loro cuore; trascurano ciò che serve per la loro vita e si sentono
sempre insoddisfatti.
Ecco il mio grande
richiamo di questi giorni: non passa giorno che Io, Io, Dio, nella mia infinita
misericordia non dia un
segno molto chiaro; ognuno se vuole può comprendere, può riflettere, può
capire, ma gli stolti restano numerosi!
L’uomo, sposa amata, fa
cattivo uso dei talenti che Io ho donato: ha intelletto e lo usa solo per curare
oculatamente i suoi affari terreni, ha il cuore e lo volge soltanto ai beni che
non servono, usa la volontà non per operare il bene ma per compiere il male ed
allontanarsi da me.
Sposa amata, che posso
fare più di quanto già stia facendo? I segni sono molti ed evidenti: perché gli
uomini fingono di non vederli? Gli ammonimenti sono continui: perché non
vengono colti? Voglio avvolgere tutta l’umanità nella mia infinita misericordia
ma essa viene respinta col peccato e con la ribellione continua alle mie leggi.
L’uomo usa la malizia
verso l’altro uomo, offendendo profondamente il mio cuore che vuole che il
fratello ami il fratello. Il comandamento dell’amore viene dimenticato: l’uomo
che si allontana da me si raffredda fino a divenire solo malizia ed egoismo!
Amata, entra felice
nell’oceano infinito del mio amore che anche oggi ti ha preparato grandi
delizie.
Prendi amore, gioia e
pace, dona amore, gioia e pace.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
23.07.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli tanto
amati, vi porto anche in questo giorno la gioia di Gesù, la sua pace.
Sia lieta questa grande
attesa, non vissuta nella tristezza. Il cuore sia pieno di speranza; la mente,
illuminata dalla luce divina, guardi i segni e si compiaccia perché da essi,
ormai evidenti, si comprende che il momento sublime dell’abbraccio è ormai tanto
vicino.
Sapete, piccoli miei,
sapete perché più volte l’avete letto, che prima del momento unico e grandioso
devono accadere tante cose; molto vi è stato detto; i vostri occhi ora vedono
chiari i segni, le orecchie odono le parole del mio amore; voi mi dite: “Madre
Santissima, quanti corpi sono dolentissimi, quanti, proprio in questo tempo,
immersi nella più grande sofferenza!”
Figli cari, figli tanto
amati, questi figli così addolorati benedicano le loro croci, benedicano il
dolore che li tormenta: se il corpo soffre lo spirito si purifica, il dolore è
la più grande medicina; spiegatelo ai fratelli che non lo vogliono capire. Nel
dolore si manifesta la grande misericordia divina che vuole purificare per
salvare!
Offrano gli uomini nel
grande dolore, offrano la loro sofferenza a Gesù: vedranno come essa diverrà
assai presto grande e splendida consolazione. Gesù è il meraviglioso medico
dello spirito e del corpo: affidatevi, affidatevi, figli amati, con fiducia a
lui: guarirà l’anima; guarita l’anima seguirà anche il corpo. Non ci può essere
purificazione senza dolore; pensate a quanto ha sofferto Gesù che non
abbisognava di purificazione: egli soffrì perché tutta l’umanità di ogni tempo
fosse lavata dal suo peccato. Egli, innocente, prese su di sé tutto il peccato
del mondo, di ogni generazione del passato, del presente, del futuro.
Figli amati, quando la
sofferenza morde le vostre carni oppure il vostro cuore, pensate a Gesù, sì
pensate intensamente a lui vittima purissima e santissima immolata perché voi
poteste avere la salvezza e la felicità! Unite, figli, le vostre sofferenze
alle sue, unite le vostre sofferenze con amore alle sue patite per grande amore.
Vi farete, figli amati, simili a lui: salverete molte anime col vostro
sacrificio.
Ecco, il grande tempo
della gioia viene: quanto potranno durare ancora le vostre sofferenze?
Gesù ha detto che verrà
presto, assai presto; quando egli comparirà splendente e radioso avrete finito
di soffrire, gli andrete incontro felici e sarete liberati, liberati in un
attimo da ogni schiavitù. Fino a quel momento, fino ad allora, dovete offrire a
lui il vostro fiore fresco e profumato di sacrificio.
Figli amati, il mondo
rifiuta il dolore, il mondo rifiuta il sacrificio: pensa che ci sia felicità
senza croce, pensa di accedere alla grande felicità preparata da Gesù per
questo tempo senza fare alcuna fatica. Questo modo di pensare è insensato, Gesù
ha dato un insegnamento assai diverso: è salito alla gloria dopo aver lasciato
la gloria per vostro amore; ogni uomo deve prendere esempio da lui! Attraverso
la croce, ogni uomo, seguendo Gesù, parteciperà alla sua meravigliosa gloria!
Preparatevi bene ogni
giorno: questo tempo è l’ultimo di preparazione; questo tempo è prezioso,
preziosissimo. Cogliete, uomini, queste stille che l’amore di Dio vi concede
per convertirvi ed entrare nel regno della felicità e della pace, preparato dal
Padre per questo tempo unico.
Figli, raccogliamoci
insieme in preghiera, adoriamo il cuore Santissimo di Gesù dal quale scaturisce
tanto amore!
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima