Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.07.99
Eletti, amici cari, ecco un nuovo giorno da vivere intensamente con me
e per me; anche oggi il mio cuore vi dona meravigliosi tesori, usateli bene;
avete la caparra di quelli del paradiso.
Sposa amata, stringiti al
mio cuore, accogli con umiltà ed amore il mio messaggio e comunicalo al mondo
che vive, in questo tempo, un momento di prova. Sto provando i miei eletti, per
saggiare la fedeltà del cuore; come l’oro si prova nel crogiuolo, così Io, Io,
Gesù, provo la fedeltà del cuore dei miei amici. Non stupitevi delle prove,
sono proporzionate alle vostre forze ma sono necessarie per liberarvi dalle
scorie e rendervi gioielli splendenti che illuminano come stelle il creato da me
tanto amato.
Piccola mia, ognuno degli
eletti ha un compito ben preciso che Io ho assegnato, un compito da portare a
termine entro un tempo da me stabilito.
Sposa cara, spesso sento
pronunciare questa frase: “Se fossi al posto di quello, farei così; se sostituissi
l’altro opererei in tale modo; per me, invece, tutto è difficile, sarebbe più
agevole in diversa condizione.”
Sposa amata, chi parla in
tale modo, chi ragiona così non comprende che Io, Io, Gesù, ho affidato a
ciascuno un compito adeguato alle sue forze: desidero che egli assolva ad esso
e non ad un altro. Vedi, sposa cara, anche nella società del lavoro ognuno deve
compiere un’attività diversa, tutte insieme creano benessere e progresso. Ecco,
ho scelto i miei eletti ad uno ad uno, coloro che ho scelto li ho benedetti e
ricolmati di doni specialissimi: servono per portare a termine la loro
missione, ciascuno la sua.
Sposa amata, fra questi ci
sono i più generosi, i meno generosi, gli zelanti e gli indolenti. I primi
operano attivamente e non badano a fatica, operano per amore, per darmi gioia
ed impegnano a questo scopo tutte le loro forze. Vi sono poi coloro che
risparmiano le loro forze, si offrono solo in parte alla mia causa: sono i
tiepidi, che mi offrono qualcosa, ma assai poco. Vi sono poi coloro che si
rifiutano di offrirmi il cuore: sono attaccati ai beni della terra e vivono per
essi, giorno dopo giorno operano per aumentare il loro benessere, il loro
prestigio; la loro esistenza volge a questa meta ed altre non se ne pongono.
Sposa amata, ecco cosa
accadrà alle tre categorie. Esse si possono paragonare a tre diversi
seminatori: il primo semina il suo campo da capo a fondo; ogni angolo è ben
seminato, ogni angolo riceve la quantità giusta di seme, la terra è smossa e
fertile, accoglie bene il seme gettato e lo prepara a germogliare e crescere
rigoglioso.
Il secondo seminatore non
ha lavorato bene il terreno, getta seme scarso che non trova la terra adatta ed
è destinato a seccare in gran parte.
Il terzo seminatore
rimanda sempre la semina perché è pigro ed indolente: oggi riposa, domani
attende; così procede fino a quando finisce il tempo della semina, di nulla si
preoccupa se non di oziare e restare spensierato.
Passa il tempo, passa il
tempo, viene il momento della raccolta; il primo esulta, il suo campo è
rigoglioso ed i suoi granai si possono riempire fino a traboccare, è felice ed
ha dimenticato la grande fatica fatta. Il secondo vede con grande dolore come
scarseggia la messe, i suoi granai resteranno vuoti e guarda con angoscia al
lungo inverno. Il terzo seminatore poi piange e si dispera perché non raccoglie
proprio niente: capisce solo ora l’errore fatto con l’oziare.
Viene il freddo e lungo
inverno: per il primo non c’è penuria di cibo ma gioia ed allegria per tutta la
famiglia che può saziarsi. Per il secondo c’è dolore perché il cibo è scarso e
non basta: pianto e lamento in quella casa! Nel terzo caso al momento difficile
subentra proprio la disperazione ma chi può consolarlo? Forse che non gli è
stato dato un campo come agli altri? Forse che non ha avuto come loro tanta
semente a disposizione? Ti dico, sposa cara, che nessuno potrà aiutarlo e la
sua rovina sarà totale.
Sposa cara, queste tre
categorie di uomini popolano la terra in questo momento; la prima è in numero
esiguo, gode ora e godrà di più anche dopo. La seconda e la terza avranno molte
delusioni ma non per opera mia, ma per l’indolenza loro!
Sposa cara, ognuno si sta
accingendo alla raccolta di quello che ha voluto seminare in questi anni.
Vedrai con i tuoi occhi
quello che accadrà. C’è chi opera per me, è una schiera ancora esigua di uomini;
c’è chi mi ha dimenticato ed è passato nelle file del mio nemico, tutti
attendono il grande giorno già annunciato, lo attendono nel segreto del loro
cuore, i primi con gioia, i secondi con un segreto terrore. I primi desiderano
l’incontro, i secondi non ci vogliono neppure pensare, come se esso non dovesse
mai avvenire.
Amata sposa, l’incontro
avverrà per tutti, l’incontro d’amore con me, ma non per tutti allo stesso
modo: per gli uni sarà felicità e gioia senza fine, per gli altri non sarà
così!
Stringiti al mio cuore,
sposa amata, godi anche oggi le delizie che ti ho preparato.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.07.99
La Mamma
parla agli eletti
Figli cari, figli tanto
amati, sia la gioia con voi, siate pieni di pace, godete questi doni sublimi
che Gesù vi porge ogni giorno, godeteli e fateli godere a coloro che vivono
vicino a voi, a coloro che incontrate nella giornata.
Figli amati, date gioia a
chi gioia non ha, date pace a chi non riesce a trovarla. Parlate di Gesù a chi
è disposto ad ascoltarvi, parlate della sua infinita bontà, della misericordia,
date speranza a coloro che sono senza speranza; confidino in Gesù, lo pongano
al centro della loro vita: non dovranno più temere nulla perché in Gesù c’è
tutto, egli possiede la più grande ricchezza, che non vuole tenere gelosamente
per sé ma vuole generosamente elargire ai propri amici.
Se vi chiedono: “Come si
diviene amici di Gesù, come esserlo veramente?” Rispondete: “Facendo la sua
volontà, obbedendo alle sue leggi sante; l’amico di Gesù non è colui che dice:
Signore, Signore, ma colui che in ogni scelta obbedisce a Dio, ai suoi
precetti; è amico colui che pone Gesù al centro della sua vita e lo considera
il compagno più dolce ed affidabile.”
Parlate, figli cari,
continuamente di Gesù, pronunciate con tanto amore il nome Santissimo, così che
anche chi vi ascolta resti edificato.
Figli amati, molti in
questo tempo vi verranno incontro pieni di paura: il presente non dà certezza,
il futuro è nebuloso; vedrete persone ansiose che vi chiedono: “Che cosa
accadrà, come andranno le cose?”
Riassicurate i paurosi,
ponete tutta la fiducia in Gesù, parlate sempre di lui. Nulla accade a caso, le
sorti del mondo sono sempre affidate a lui. Qualcuno aggiunge perplesso: “Il
mondo ora è così deviato, gli uomini sono ribelli, vogliono, alcuni,
addirittura cercare di cancellare dal loro cuore l’immagine di Dio; come si
realizzerà il sublime progetto d’amore del quale Gesù ha parlato?”
Figli, i progetti di Dio
non vengono mai stornati dall’insipienza umana, davanti a lui tutto è presente,
sempre presente, non esiste il passato ed il futuro, c’è soltanto un eterno
presente. Prima che le cose accadano egli già le conosce, il pensiero dell’uomo
viene colto prima che si definisca. Dio lascia ciascuno libero nelle sue
scelte, assolutamente libero ma compie, malgrado la ribellione umana, malgrado
l’indisciplina, compie sempre il suo progetto.
Amati, Gesù vi ha parlato
più volte del suo grande disegno di salvezza universale, questo, definito in
ogni suo particolare, si attuerà puntualmente ma ne godranno solo coloro che
hanno cooperato alla sua realizzazione, facendo il bene, sopportando con
pazienza le prove, offrendosi a Gesù con il sacrificio e la preghiera.
Gesù, figli amati, non
chiede grandi cose ai suoi amici, chiede la fedeltà e l’accoglienza della sua
volontà giorno dopo giorno. Quando vedrete le grandi meraviglie compiersi sotto
i vostri occhi rimarrete stupiti, direte: “Gesù adorato, così poco ti ho donato
e così tanto mi porgi?”
Piccoli, perseverate,
perseverate pieni di speranza, di fede e di carità. La speranza diverrà
certezza nella visione; la fede non avrà più ragione di essere, resterà eterna
la carità.
Siate gioiosi, figli,
tanto gioiosi: mostrate al mondo che siete felici perché appartenete a Gesù.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima