Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

27.07.99

 

 

Eletti, amici cari, molti di voi oggi aprono gli occhi gioiosi sentendo l’amoroso palpito del mio cuore; quelli che sono entrati sentono all’alba la carezza dell’alba, vedono il loro cielo liberarsi dalle nubi sempre più ed immergersi nel mio

cielo profondo e tersissimo. Beati coloro che vivono già col cuore nel mio cuore: non finiranno di gustare una

delizia che già comincerà un’altra.

 

 

Sposa amata, il tuo piccolo cuore sempre tremante pulsa vicino al mio che gli dà sicurezza e pace: è iniziato un altro giorno, un altro grande giorno di amore; la luce nuova ti parla del mio amore, la luce ti dice che essa appartiene a me, che è un mio dono, ti parla del mio immenso amore per te, per tutta intera l’umanità, per ogni creatura, opera della mia mano. Non sorge la luce per caso, sposa mia, nulla avviene per caso, ogni cosa si svolge secondo la legge che ho dato, l’universo mi obbedisce in ogni suo elemento e nessuno oserebbe trasgredire al mio comando.

Dico alla luce: inonda il mondo, dà vita ad ogni creatura, porta la gioia sulla terra col tuo splendore. La luce rapida scende a rischiarare, le tenebre fuggono e comincia un nuovo grande, meraviglioso giorno per le mie creature amate.

Dico al sole: splendi nel cielo e dà vita alle mie amate creature: vedendo il tuo splendore, vedendo il tuo grande splendore pensino a me, a me Dio che dò vita ed illumino l’esistenza di ogni essere vivente.

Dico alla notte: scendi dolce, soave e silenziosa, avvolgi la terra e proteggi il riposo delle mie creature; le stelle siano le luci della notte e la luna renda splendido il cielo con la sua bianca luce. L’uomo nel silenzio pensi a me, nel riposo volga più intensamente il suo pensiero verso di me Dio e si immerga nell’oceano infinito del mio amore.

Sposa amata, dico al mare: non passare il tuo limite, quello che Io ho voluto e fissato per te; non alzare oltre le tue acque; su di esse corrano le navi e le imbarcazioni degli uomini e si possano incontrare e conoscere le mie amate creature e donarsi reciprocamente il mio amore.

Mi rivolgo quindi agli alberi di ogni specie ed ordino di eseguire bene il loro compito: il vostro ossigeno purifichi l’aria e lasci respirare bene le mie amate creature piccole e grandi, le vostre fronde facciano ombra quando è caldo e diano sollievo ai miei piccoli che possano tutti benedirmi ed innalzare inni di lode a me.

Amata sposa, senti come gli uccelli al mattino cantano felici ed esultanti: ecco, essi col canto lodano me e mi benedicono per il dono della vita, chiedono il cibo ed Io lo porgo loro ogni giorno. Tutto l’universo prende vita da me, ogni cosa si svolge secondo un ordine prestabilito e in esso non esiste disobbedienza alcuna.

Vedi la vita degli animali: essi sono prolifici e non conoscono lussuria, operano secondo la legge che ho dato loro. In essi non c’è malizia alcuna ma umiltà ed obbedienza.

L’uomo è l’essere più perfetto: l’ho fatto a mia immagine e somiglianza; ha intelletto e volontà libera; da lui mi aspetto grandi cose, gli ho dato il compito di completare l’opera mia e di rendere ancora più bello il mondo. Gli ho sottomesso ogni cosa perché la dominasse con amore e la rendesse ancora più splendida con la sua operosità.

Sposa mia, il mio sguardo abbraccia il pianeta azzurro, la terra, vedo ogni angolo, scruto nel profondo: com’è stata ridotta dalla malizia umana! Se non intervenissi ogni giorno il bel giardino sarebbe solo un deserto arido e senza vita.

Amata sposa, l’uomo non ha eseguito che in minima parte il compito assegnato, l’uomo si è fatto sedurre dal mio nemico che odia la mia creazione e desidera distruggere ogni cosa da me creata con immenso amore. Guai all’uomo che si fa irretire dal nemico, dal serpente antico: egli diviene simile a lui ed opera per distruggere quello che Io ho costruito.

Sulla terra vi sono gli uomini che mi appartengono: essi costruiscono, creano secondo la mia volontà; assieme ad essi operano attivamente i servi del maligno che obbediscono al loro maestro: distruggono e danneggiano; se essi prevalessero sulla terra non resterebbe più nulla perché in poco tempo l’avrebbero distrutta.

Sposa amata, chi ama me, ama la mia creazione, rispetta la mia creazione, l’abbellisce e la completa. Chi mi odia, odia ogni cosa che mi appartiene, opera secondo la volontà del mio nemico.

Ecco, sto per far nuove tutte le cose, cielo e terra voglio rinnovare, la casa nuova sarà più splendida di quella di prima, ci sarà un posto per ogni figlio docile ed obbediente, egli non vedrà più il grande sfacelo che ora i suoi occhi vedono, non sentirà il cuore riempirsi di tristezza, non udrà il lamento delle creature tiranneggiate e tormentate ma un canto, un dolce e soave canto si innalzerà dalla terra, un canto di vittoria e di trionfo: il bene prevarrà sul male, la gioia sul dolore, la vita sulla morte.

Il male scomparirà, il dolore non ci sarà più; trionferà la vita ed ogni creatura innalzerà un inno di lode a me Dio, autore della vita.

Sposa, sia gioiosa la tua giornata, il tuo cuore si liberi dalla tristezza ed esulti in me Dio.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

27.07.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli amati, abbiate gioia, siate ricolmi di pace, vivete serenamente questa attesa, datevi la mano come fratelli che si amano e stanno camminando verso una grande giornata di festa; Io, la Madre del cielo, vi conduco per mano e voi fate a gara per aiutarvi a procedere, sgombrando l’uno gli ostacoli dell’altro.

Figli, amatevi, amatevi di cuore: Gesù ascolta sempre quando si implora aiuto per il fratello bisognoso. Egli dona a chi chiede ed a chi deve ricevere. Quanta gioia date a Gesù quando pregate l’uno per l’altro, quando non portate rancore per il nemico che vi ha fatto del male ma dite: “Gesù, perdona, Gesù cambia il cuore di questo mio misero fratello.” Quando pensate a chi vi perseguita, ponetelo umilmente ai piedi di Gesù implorando la sua misericordia.

Figli cari, non giudicate nulla prima del tempo, non condannate impietosamente chi erra, chi vive nell’errore. Non giudicate, perché Gesù soltanto è il giudice, invocate invece la misericordia divina su chiunque vi offende e vi tormenta. Sapete che Gesù soltanto può mutare i cuori, Gesù soltanto può convertire; se pregate e fate qualche sacrificio in aggiunta, vedrete che meraviglie compirà Dio per le anime, anche per quelle più dure. Se vedete un fratello nella prova, subito con la preghiera sostenetelo: avrà sollievo dal suo dolore e voi un grande merito dinanzi a Dio.

Vedo con dolore, con grande dolore figli che pregano, pregano ma non vogliono aprire veramente il proprio cuore a Gesù, pregano senza mai procedere nella vita spirituale.

Piccoli miei, quando vedete fratelli in una simile situazione allora preoccupatevi per loro nel vostro cuore: vi dico che il pericolo incombente per essi è assai forte. occorre metterli al centro delle vostre preghiere, perché figli, se pregano, pregano e non migliorano ma peggiorano talora, significa che il nemico astuto sta prendendo possesso di loro, occorre quindi aiuto generoso da parte dei fratelli.

Guai, figli, guai all’uomo che si crede arrivato, guai a colui che non fa atto di contrizione ma si sente santo e non bisognoso di perdono. Costui frequenta i sacramenti per abitudine e vive nella superficialità; figli, oggi v’invito a pregare fervidamente per tutti questi miseri; i lontani entreranno, i dubbiosi capiranno, i superbi piegheranno il capo, ma questi miseri non sentiranno il bisogno di cambiare convinti di aver già raggiunto la meta, mentre ne sono assai lontani.

Siate umili, figli cari, siate umili, sentitevi bisognosi di perdono sempre, guai all’uomo che non chiede mai perdono a Dio sinceramente dal profondo del cuore. Gesù innalza gli umili di cuore ed umilia i superbi di cuore.

Quando si è umili? Quando si riconosce di essere peccatori e bisognosi di perdono, anche se si cerca di procedere per la retta via, si chiede l’aiuto di Dio ad ogni passo per non sbagliare, per non mettersi nell’occasione di sbagliare.

I grandi santi chiedevano sempre perdono umilmente a Dio per ogni minima debolezza ed ottenevano il suo aiuto per vincerla.

Piccoli procedete mantenendo viva la speranza e saldissima la fede, grande la carità; guardate avanti, non rimpiangete nulla del passato; il futuro sarà splendido per chi vive bene l’oggi, al servizio di Gesù, immerso nell’oceano del suo amore.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima