Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

30.07.99

 

 

Eletti, amici fedeli, date gioia al mio cuore addolorato per la freddezza di molti che non mi amano, non vogliono amarmi, rifiutano le mie leggi sante e se ne costruiscono di nuove dettate dal mio acerrimo nemico. Leggi di rovina e di morte. Le anime si perdono e la mia passione continua per ogni anima da me creata per amore, che si perde nell’abisso di maledizione.

 

 

Sposa amata, il tuo amore ardente consola il mio cuore: condividi la mia passione, bruciando d’amore per me e per le anime. Non sono poche - come dicono - non sono poche quelle che si perdono in questi tempi così duri e difficili: sono molte, si sappia, quelle che vengono a me impreparate che si presentano al mio tribunale in peccato grave, senza essersi pentite ed aver potuto ottenere il perdono.

Amata, ripeti al mondo che non ci si salva affondati nel peccato; la legge è sempre la stessa: chi muore in peccato grave non ha la salvezza. Oggi, anche molti miei ministri tendono ad essere blandi, permissivi, superficiali; dicono: “Basta all’ultimo momento dire: abbi misericordia, anche senza vera e profonda contrizione, e si ottiene il perdono, perché - dicono - Dio perdona, perdona sempre, perdona tutto, non condanna nessuno alla pena eterna.”

Sposa amata, queste sono parole suggerite dal mio nemico che vuole la rovina dell’uomo; le cose stanno diversamente, assai diversamente, gridalo al mondo che le cose non stanno così, che questa è un’atroce beffa di satana che vuole distruggere ciò che Io ho creato con immenso amore.

L’anima che si presenta al mio tribunale lorda di fango, nel peccato mortale, non ha salvezza, non può avere salvezza perché ha scelto la sua rovina deliberatamente. Ha avuto tempo per decidere, tutto il tempo necessario, ha avuto opportunità a sufficienza per salvare la propria anima: non l’ha fatto, le sue scelte sono state sempre sbagliate.

Ecco, sposa cara, questa anima ha voluto deliberatamente la sua rovina e l’avrà. L’inferno esiste, ripetilo, fedele sposa, ripetilo a chi non vuole credere, l’inferno c’è e non è vuoto, ci entrano coloro che non ci credono e vivono indegnamente. Dire che non esiste, che non c’è, è un’atroce beffa del mio ferocissimo nemico che fa il suo gioco liberamente. Molte anime ci sono cadute, sposa mia, per la loro insipienza, e molte continuano a caderci anche oggi, numerose, per la loro stoltezza e superficialità.

Pensa, amata sposa, ad un uomo che si addormenta sui binari del treno e dice: “Qui mi piace stare, tanto il treno mai verrà, mai passerà.” Un giorno sente un fischio lontano e sente molte vibrazioni ma stoltamente ripete: “Il treno non c’è, non passa”, si rimette a dormire senza preoccuparsi di nulla. Viene il treno, annunciato dalla sirena, dalle vibrazioni, dal fischio, e per lo stolto la rovina è totale.

Sposa amata, ogni uomo che vive affondato nel peccato grave assomiglia a quello che dorme sui binari: la salvezza della sua anima è in grave pericolo ma egli non vuole rendersene conto; la grazia mia è morta in lui ma egli non se ne preoccupa, anzi cerca di stornare il pensiero bevendo alla coppa di veleno dolce che il mondo gli porge: si inebria e non pensa; il pericolo cresce ed egli continua nello stordimento finché viene il suo giorno, il suo grande giorno: la sua rovina è totale perché così ha voluto; così deciso, con una vita intera di stoltezza ed insipienza.

Amata sposa, l’astuzia del mio nemico sta distruggendo molte anime che indugiano, indugiano restando affondate nel fango del peccato mortale.

Guai all’uomo che, sapendo di aver commesso un peccato grave non si preoccupa di nulla; guai a colui che non si preoccupa di accedere al sacramento della riconciliazione per avere il mio perdono e la pace!

Guai allo stolto che si pasce della sua stoltezza e pensa, si illude di avere ugualmente la mia benevolenza!

Amata sposa, mi ama veramente, non colui che dice: “Signore, Signore” ma chi fa la mia volontà, chi segue le mie leggi. Oggi gli uomini pretendono di salvarsi senza applicarle alla loro vita, pretendono di avere in dono la salvezza senza alcuna fatica, operando ciò che è male ai miei occhi: quale errore! Dico a questi insensati attraverso i miei docili strumenti: siete stolti e testardi se pensate che, proseguendo nel male, potete godere le delizie del mio amore; sono un Padre amorosissimo che vuole la salvezza e la gioia di tutti i suoi figli, ma non posso salvare chi non vuole salvezza né posso dare gioia a chi la rifiuta decisamente disattendendo alle mie leggi.

Sposa amata, sposa mia, ripetilo al mondo, lo capiscano bene tutti che per salvarsi bisogna tagliare col peccato grave: chi ci resta concatenato non potrà avere salvezza.

Alcuni dicono: “È difficile, Signore, è assai difficile perché esso diviene una schiavitù dalla quale è difficile liberarsi.”

A costoro rispondo: forse che Io, Io, Gesù, ho risparmiato fatica per salvarvi? Per guadagnarvi la salvezza, ho pagato il vostro debito a carissimo prezzo: nessun uomo mai soffrirà quanto Io, Io, Gesù, purissimo ed innocente, ho sofferto per riscattarvi!

Ebbene, a voi sembra molto un piccolo sacrificio che dovete fare? Un sacrificio che vi distacca dal peccato grave? Senza di esso, non avrete salvezza; vi dono la mia infinita misericordia allorché, vedendovi pentiti e contriti vi offro il mio perdono, ma se voi non lo chiedete, se lo rifiutate, vi  considero dei ribelli perché tali siete.

Invito tutti i miei ministri del culto a spiegare le cose così come sono, a non nascondere la verità. Guai a coloro che dicono ciò che non è e danno illusioni vane alle anime che si perdono in tal modo. Chiederò conto a loro di ogni anima che, per loro insipienza, non è riuscita a percorrere la via di luce: gravissima riterrò la loro responsabilità.

Sposa amata, oggi la lezione è stata dura: non tremare, piccolo mio fiore, per te c’è l’infinita dolcezza del mio amore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù   

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

30.07.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, anche oggi Dio mi concede di venire a voi per portarvi la mia materna carezza e ripetervi quanto siete amati da lui e da me.

Rallegrate quindi il vostro cuore, non lasciate che il velo di tristezza lo avvolga: siete al centro di infinite attenzioni, anche i palpiti del vostro cuore sono contati, i capelli del vostro capo sono conosciuti da Dio. E’ bello, figli cari, sentirsi amati, è cosa stupenda capire che l’amore divino vi vuole fasciare con immensa tenerezza.

Non sentitevi mai soli, mai trascurati, non siete un atomo grigio nell’universo come tanti insensati hanno osato dire ed ancora osano dire: siete dei bimbi in culla accarezzati dolcemente dalla madre e cullati soavemente dal padre amoroso.

Non siete sulla terra per soffrire come altri ciechi ripetono: siete per volare, volare verso la più grande felicità con Dio.

Ecco, il nemico di Dio vuole distruggere la vostra gioia, vuole avvilirvi, vuole impaurirvi minacciando grandi sventure e terribili sciagure; voi restate invece saldi nell’amore a Gesù, nella fedeltà a lui che è re, è il re dei re e verrà presto sulla terra ad estendere il suo regno.

Restate suoi amici, cooperando di giorno in giorno al suo piano di salvezza; egli, lo ripeto perché gioisca il vostro cuore, vi ha preparato un futuro di sogno, un futuro di grande felicità quale mai è stato sperimentato prima. Non posso dilungarmi a spiegare di più: deve essere una sorpresa e tale sarà. Sappiate che da Dio vengono solo cose splendide perché egli è amore, è l’amore, è soltanto amore.

Siate di Dio, uomini della terra, siate tutti di Dio seguendo con zelo le sue leggi sante; chiedete giorno dopo giorno il suo aiuto e egli ve lo porgerà.

Il primo passo da fare è la volontà di bene, è l’intenzione decisa di operare secondo Dio; l’aiuto poi viene, viene sempre, piccoli miei, perché Gesù legge nei vostri cuori, coglie il pensiero nascente della mente: prima che voi chiediate già egli conosce quello che volete.

Figli cari, ascoltando le mie parole di ogni giorno affrontate con serenità e gioia la vita, ringraziate per tutti i doni che ricevete dal mattino alla sera. Quando poi vi accingete a riposarvi dalle fatiche ed i vostri occhi si chiudono per il riposo, offrite ogni azione a Dio, benedite il suo nome ed adoratelo per tante meraviglie che ha compiuto per voi.

Il giorno si apra con l’adorazione e si chiuda sempre con l’adorazione. Capirete in tal modo il grande valore della vita che è un volo soave verso il creatore che vi ha ricolmato di doni splendidi, dalla nascita, fino alla conclusione.

Anche oggi vi rinnovo l’invito a pregare per le anime sofferenti del purgatorio: esse aspettano le vostre preghiere, abbisognano delle vostre preghiere: siano continue, profonde, sgorghino da un cuore puro tanto gradito a Dio.

Voglio che tutti i vostri cuori siano uniti a quello di Gesù ed al mio: facciamo di tanti cuori un unico cuore che mettiamo in quello Santissimo di Gesù. L’unione dei cuori farà scendere sull’umanità inquieta una rugiada che darà vita e nuova felicità al mondo inaridito dalla colpa.

Ecco, il giardino sta per completare la sua fioritura, è pronto ad accogliere il re, il meraviglioso re che non regnerà soltanto nei cuori ma come i più grandi re della terra.

Gioite, fate gioire, dite a chi è capace di comprenderlo che Gesù, Gesù adorato viene, viene nel mondo per cambiare il mondo.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima