Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

18.08.99

 

 

Eletti, amici cari, vi dono giorni preziosi, giorni che servono

a completare la vostra preparazione, che servono ad unirvi

sempre più strettamente al mio cuore, servono ad immergervi sempre più nell’infinito oceano del mio amore. Benedite ogni

istante che vi dono, riempitelo di amore; l’attimo che passa

mai più ritornerà, l’attimo pieno mai si svuoterà,

l’attimo vuoto mai più si riempirà.

 

 

Sposa amata, quanti istanti preziosi nella tua vita, quanti te ne concede il mio infinito amore. Vedo che li stai tesaurizzando e ne comprendi l’importanza. Resta stretta al mio cuore, piccola mia, esso effonde per te delizie sempre nuove, delizie che servono a renderti sempre più simile a me.

Amata, il processo inizia nel momento dell’uso della ragione. Anche al piccolo più piccolo che comincia ad usare il suo intelletto chiedo di fare piccole scelte; egli, in questo, deve essere aiutato dai genitori che lo guidano a fare quelle giuste.

Sposa cara, anche Io, Io, Dio, e uomo, sono stato guidato dalla Madre che mi ha preso per mano e mi ha insegnato molte cose assieme al dolce padre adottivo Giuseppe. Quanta tenerezza ebbe per me, quante premure, come assolse bene il suo delicato compito. Rivolgete spesso preghiere a questo meraviglioso santo: quello che egli mi chiede sempre lo concedo, come a mia Madre alla quale mai nulla nego.

Vedi, in questo momento così significativo, vedi nel mondo tanta distrazione; giovani sbandati senza ideali, senza obiettivi, che sprecano il tempo prezioso che concedo in inezie e vanità. Quante volte ti chiedi e mi chiedi: “Perché, perché tutto questo?”

Conosci l’importanza di questo tempo e capisci la gravità di tale situazione. Questi giovani non pregano perché nessuno ha insegnato loro a pregare, non sono stati guidati bene ed ora procedono nell’errore senza che alcuno li corregga.

Guai all’uomo che spreca il suo tempo e non ne capisce la grande importanza, guai a chi lo lascia passare vuoto, perché ciò che è perduto mai più sarà recuperato.

Sposa cara, ti ho parlato spesso di quell’uomo che stava costruendo la sua casa e gli erano stati dati i mattoni e tutto l’occorrente per farla, ma egli non aveva voglia di lavorare e spendeva il suo tempo in vanità tralasciando di costruirsela. Proprio vicino a lui c’era un altro uomo laborioso ed attivo che non perdeva neppure un istante, operava con zelo e lavorava con gioia pensando già alla letizia che avrebbe avuto allorché essa fosse stata finita.

Guardava l’indolente e gli diceva: “Non perdere tempo perché può sopravvenire una difficoltà e ti trovi impreparato.” Mentre la sua casa cresceva sempre di più, quella dell’inetto non procedeva.

Venne il giorno preannunciato: una forte tempesta scosse la terra, cadde la pioggia a scroscio e venne un grande freddo: era impossibile lavorare, tutto restò così come si trovava. L’uomo operoso corse a ripararsi nella sua casa ben costruita e solida, fu protetto e si salvò. L’indolente invece non sapeva dove ripararsi perché la costruzione non era stata fatta; uno sopravvisse, mentre l’altro andò in rovina.

Sposa cara, ognuno nella propria vita deve prepararsi il futuro giorno dopo giorno, operare con zelo per la sua anima che è immortale: la sua vita dura sempre, o nella gioia o nel dolore. Concedo del tempo prezioso per prepararla al grande giorno conclusivo, in questo tempo ognuno deve provvedervi. Nascondo il grande giorno conclusivo proprio perché ognuno lavori attivamente e lo senta sempre vicinissimo.

Anche oggi avviene così: nascondo agli uomini ciò che deve accadere perché nessuno, preso dalla paura, reagisca male; continuo però a ripetere attraverso i miei strumenti che l’ora è grave ed occorre tesaurizzare ogni istante concesso. Non è questo il tempo del torpore ma della frenetica attività, non è momento di riposare ma di vegliare, perché c’è un nemico tremendo che si aggira con il desiderio di distruggere e portare rovina, c’è un leone ruggente che cerca chi divorare.

Leggo il tuo pensiero nascente, è questo: “Adorato mio Gesù, impedisci a questo mostro infernale di agire con tanta superbia, affinché i miseri possano riprendere forza ed operare attivamente mettendosi subito in salvo.”

Piccola mia, molte volte gli impedisco di agire secondo il suo intento; se così non avessi fatto continuamente già il mondo sarebbe completamente distrutto, ma non tolgo all’uomo la libertà di fare le sue scelte, lo rispetto fino in fondo nella sua grande dignità. Egli, l’uomo, deve opporsi energicamente all’azione di un tale nemico, usando il tempo che gli ho messo a disposizione e le forze che gli concedo. L’uomo si deve opporre all’azione del serpente con forza, usando le armi che ha a disposizione: i sacramenti, canali che portano la mia linfa vitale, canali da me aperti per la salvezza di ogni uomo.

Tu mi dici, stringendoti al mio cuore: “Gesù adorato, c’è nel mondo chi questi canali non conosce perché nessuno glieli ha fatto conoscere; come farà costui?”

Amata, anche per costoro c’è aperta una via di salvezza, anche per questi sono morto: chiedo molto a chi ha molto, chiedo poco a chi possiede poco. Seguano costoro le mie leggi, scritte a lettere di fuoco nel loro cuore, la guida sono Io stesso che opero attivamente in loro; se mi seguiranno anche la loro casa giungerà al termine; l’architetto e l’operaio sono Io stesso che amo immensamente ogni anima e non voglio che alcuna vada persa.

Nel mio cuore infinito c’è posto per ogni uomo, sopra ogni posto c’è scritto il suo nome inconfondibile. Faccia bene il mondo la sua scelta, colga questo tempo meraviglioso di grande grazia quale mai c’è stato di simile. Busso ad ogni porta per l’ultima volta, a chi mi apre dono tutto, chi mi lascia fuori resta privo di ogni cosa.

Vivi gioiosa, sposa cara.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

18.08.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, vi porgo la pace e la gioia che Gesù vi offre in dono. Gesù pensa sempre a voi e non vi fa mancare le sue premure.

Il tempo presente è caratterizzato per molti dalla presenza di grande angoscia, di continuo tormento, di vuoto di vita. Pare che la vita sia solo sacrificio, pare che essa non approdi a nulla, pare che vivano senza scopo e senza entusiasmo.

Vengo quindi sulla terra ogni giorno per fare capire a questi miei poveri figli che le cose non stanno affatto in tal modo. Voglio dire ad ogni figlio che la vita è un dono meraviglioso di Dio ed occorre amarla e viverla secondo le sue leggi ed il suo progetto.

Ognuno deve capire prima possibile quale è il progetto di Dio su di lui; una volta capito, occorre assecondarlo e lasciarsi prendere per mano dal Dio buono, Santo, meraviglioso.

Sono venuta a voi in questi anni e ci starò ancora finché Gesù permette, per rivelarvi alcuni segreti che per il mondo restano velati ma non per voi.

Credete, figli cari, nelle mie parole, credete e vivete secondo il mio insegnamento. Mostrate il volto felice al mondo, il volto felice di chi è in Dio e gode le sue meraviglie e le sue delizie.

Gli uomini increduli diranno: “Perché costoro sono sempre gioiosi, perché non temono niente mentre noi siamo sempre in grande angoscia?” Verranno vicino a voi e vi diranno: “Perché fratello sei sempre gioioso e pieno di fiducia, non ti lamenti come gli altri ma hai negli occhi una misteriosa gioia ed una viva speranza? Perché?, spiegami.”

Ecco, allora sarà il momento di fare la vostra bella testimonianza, di parlare di Gesù, delle meraviglie che compie in voi, delle delizie che ogni giorno il suo amore vi fa gustare.

Vedete com’è delicata ed importante la vostra missione. Siete una prova vivente della presenza di Dio in voi, siete uomini come gli altri che vivono insieme agli altri ma che Gesù usa come suoi testimoni molto convincenti.

Molti uomini vogliono sempre avere prove concrete, vogliono poter vedere e toccare per credere. Gesù mette loro davanti fratelli, anche essi calati nella realtà quotidiana, ma viventi già nella sublime dimensione divina col cuore, con la mente, con ogni fibra del loro essere.

Molti vedendo voi crederanno, si metteranno all’opera subito e saranno gli operai dell’ultima ora, ben pagati e felici perché, figli amati, Gesù è un Signore molto generoso, molto generoso, vuole la salvezza delle anime e non la loro rovina.

Verrà un momento nel quale conoscerete le anime che voi avete contribuito a salvare, vi ricorderete di un incontro, un incontro del quale voi neppure avrete conservato il ricordo, proprio in quello un’anima ha trovato la via della salvezza e della pace.

Piccoli cari, siate gioiosi sempre: Gesù si occupa dei vostri problemi, Gesù sostiene le vostre fatiche, Gesù pensa a tutto quello che vi necessita; non temete: l’operaio ha diritto alla sua ricompensa e Gesù certo non ve la farà sospirare.

Siate suoi, sempre suoi, in ogni istante della vita, al resto provvederà il suo amore.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima