Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

19.08.99

 

 

Eletti, amici cari, perseverate fino in fondo, la meta è vicina; la fatica è molta ma il premio è lauto, lo conseguirete presto; non vi chiedo ancora numerosi sacrifici, non travaglio, non troppo dolore; un poco ancora: siete giunti; un poco ancora ed avrete tutto, un poco ancora: tutto giungerà a conclusione.

 

 

Sposa amata, molti faticano e penano ma non sanno giungere fino in fondo: molti si fermano proprio prima di giungere alla meta. La loro fatica diviene inutile, il loro lungo cammino senza premio alcuno perché hanno ceduto proprio quando dovevano impegnarsi al massimo.

Più volte ti ho fatto l’esempio del corridore che perde tutto se non giunge a toccare il traguardo, e la gran fatica fatta non viene premiata. Molti stanno già rallentando la corsa perché stanchi ed avviliti dalle difficoltà: sentono la voce del mondo che li chiama, che li vuole distrarre, che ripete parole vane dicendo che la fatica è inutile, il sacrificio a nulla serve mentre occorre cercare solo ciò che piace, inseguire il godimento e la gioia del momento.

Amata sposa, chi sente questa voce suggerita al mondo dal mio tremendo nemico, devia dal cammino di luce e si perde nella foresta tenebrosa, fitta di insidie.

Sposa fedele, non dico che i sacrifici sono finiti, non dico che le pene immediatamente cesseranno, dico a chi mi ha seguito pieno di zelo: non fermarti, non lasciarti influenzare da alcuna voce, segui invece la dolce brezza che spira nel tuo cuore: sono Io che ti parlo dolcemente, sono Io che ti chiamo e ti sostengo, sono Io, Io, Gesù, che ti accarezzo e ti dono sempre nuovo vigore. Non sono un vento impetuoso che tutto travolge e sconquassa, non sono un terremoto sconvolgente che fa traballare le fondamenta della terra; sono una brezza leggera e soave, che spira nell’anima di colui che a me si è donato: dà gioia e pace, sostiene e conforta, rigenera e mai cessa.

Sposa cara, porta al mondo il mio messaggio d’amore. In esso c’è sempre la gioia, la speranza, la luce per proseguire.

Amata, in questo tempo nel quale il mio nemico è forte sono sorti tanti falsi profeti che diffondono menzogne e sconvolgono i cuori e le menti; costoro operano con forza scuotendo la fede debole di molti cristiani; la casa che non è costruita sulla roccia saldissima della mia persona, crolla quando si scatena la tempesta, il terreno sul quale si regge frana e le fondamenta cedono.

Guai a tutti coloro che hanno, in questo tempo conclusivo, una fede fiacca e superficiale; ti dico, diletta mia, che non reggerà a tanto scompiglio, che non sopravviverà a tale sconvolgimento, proprio come quella casa costruita sulla sabbia che crolla sotto la forza del vento e delle onde.

Amata, leggo il tuo pensiero nascente: “Gesù adorato, se diminuisse il potere del nemico maledetto, molta confusione cesserebbe, la tua luce riuscirebbe ad illuminare il mondo che non camminerebbe più nelle tenebre.”

Mia piccola, al maledetto che seduce il mondo sarà tolto potere; sarà legato e non nuocerà più a nessuno ma prima ognuno dovrà combattere la sua bella battaglia spirituale per essere poi meritevole del grandissimo premio che ho preparato al vincitore.

Come si prova l’oro al crogiuolo ed in esso si purifica dalle scorie, così la fede si prova nella sofferenza e nel sacrificio di resistere agli attacchi del terribile serpente.

Amata, questo è un tempo di grandi prove e forte purificazione. Guai all’uomo che ha il dono grandissimo della prova e non comprende, guai all’uomo che ritiene le prove anche dure una vendetta, una maledizione!

Sposa mia, dillo e ripetilo che la prova è grazia è un atto della mia infinita bontà, occorre capirlo in tempo per superarla adeguatamente, uscendo puri e santi, pronti per il paradiso. Le prove che già vi sono possono dare santità a molti, quelle che seguono possono dare santità a tutti. occorre essere pronti ad affrontarle, essere pronti e gioiosi nel donare a me Dio, perché Io amo chi dona con gioia e si sacrifica per la salvezza degli altri.

Sposa cara, come vedi, ad alcuni chiedo molto ed esigo molto da loro, ad altri chiedo poco, ognuno deve darmi ciò che chiedo e rispondere subito alla mia chiamata.

Leggo anche questo nuovo tuo pensiero, è questo: “Gesù adorato, chi dà molto e chi dà poco quale posizione avrà nel regno di gioia e di pace?”

Amata, ognuno deve rispondere secondo le sue possibilità, al massimo di esse. Ti dico che sia gli uni che gli altri se ne andranno contenti del lauto premio ricevuto e la loro felicità sarà immensa e la realizzazione piena. Certo, piccola cara, non si può chiedere ad un otre che contiene solo due litri di contenere di più, non si può chiedere a nessuno ciò che non è in grado di dare. Secondo la capienza ciascuno darà.

In paradiso, sposa cara, c’è la gioia, la grande gioia, sia nei santi più umili che in quelli grandi che conoscete e venerate.

Diletta, riempi il tuo cuore di grande gioia perché le piccole cose offerte a me con tanto amore divengono grandi e come tali premiate. Pensi che Io, Io, Gesù, apprezzi più l’orchidea del ricco che il piccolo narciso del povero ma dato con grande amore ed umiltà? No, sposa cara, apprezzerò l’uno e l’altro ma di più quello donato con amore ed umiltà.

Alcuni mi dicono: “Perdona Gesù se non riesco a darti grandi cose ma solo semplici e piccole.” Quanto mi sono gradite le piccole offerte di ogni giorno, i sacrifici più semplici, danno tanta gioia al mio cuore e mi riempiono di tenerezza.

Pensa sempre, sposa cara, alla figura di una madre alla quale il piccolo porta con tanta gioia un fiore che nel percorso ha perso anche qualche petalo ed è un po’ sgualcito stretto dalla manina del bimbo: ella è felice del delicato pensiero, prende il bimbo tra le braccia e lo ricolma di baci e carezze. Così, proprio così faccio anche Io, Io, Gesù, con chi mi porge sempre i piccoli doni frutto del suo amore.

Gioisci in me amata.

                                                                                  Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

19.08.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, eccomi a voi col mio amore che è lo stesso di Gesù, eccomi accanto a voi per darvi le mie carezze, per porgervi i meravigliosi doni di Dio.

Anche oggi v’invito ad abbandonarvi totalmente a Gesù. Date la vostra mente a lui e la riempirà di luce meravigliosa. Date il vostro cuore a lui e lo ricolmerà di sentimenti sublimi. Offritegli in ogni momento anche la vostra volontà: egli la renderà decisa a combattere il male.

Figli, questo è un momento assai difficile della storia, questo è il più duro che mai ci sia stato. È il più duro perché mai prima il mondo si è allontanato tanto da Dio da decidere di vivere come se egli non fosse, come se non avesse creato il cielo e la terra, come se l’universo si fosse fatto da solo. 

Guardate alle leggi naturali, quelle imposte dal creatore, guardate, figli, come funzionano bene. La terra gira sempre secondo la legge imposta, il sole manda la luce ed il calore tenendosi a giusta distanza senza allontanarsi di un minimo, senza avvicinarsi: se si allontanasse la terra gelerebbe, se si avvicinasse essa brucerebbe.

Guardate le meraviglie di una notte stellata. È un incanto che parla della grandezza del creatore sapiente che ha fatto tutto a regola d’arte. I popoli prima restavano affascinati dal mistero della natura, ora molti non alzano più gli occhi verso il cielo, non contemplano la sublime bellezza del firmamento, molti studiano come distruggere ogni cosa, come rendere vano il disegno di Dio.

Come sono addolorata per questi figli che si dimostrano così insensibili e freddi! Ecco, parlo al loro cuore e prima che li raggiunga la giustizia divina vorrei che si affidassero alla sua misericordia, all’infinita sua bontà.

Parlo continuamente ad essi come madre preoccupata della loro sorte. Vedo che la mente è sempre più annebbiata, che il cuore è colmo di sentimenti negativi, vedo che essi non vogliono cambiare vita e gemo perché ormai il tempo si sta consumando rapidamente e alla misericordia seguirà la giustizia.

Figli, lo ripeto ancora: questo è il tempo da cogliere, questo è il tempo da tesaurizzare, questo il grande tempo della grazia al quale non ne seguirà un altro. Coglietelo, figli amati, cogliete ogni istante e non sprecate neppure un solo attimo. Quanto verrà desiderato un solo istante! Quanti si pentiranno di non aver colto questo momento favorevole. Dio, come Padre amorosissimo si sta chinando verso di voi, vuole abbracciarvi tutti e darvi tanta felicità! Ecco, vengo a voi perché tutti siate pronti per l’abbraccio, nessuno resti fuori, nessuno si faccia cogliere impreparato dicendo: “Non ho capito, nessuno mi ha detto nulla, credevo… pensavo.”

Ecco, sono qui accanto a voi da anni perché tutti capiate, capiate bene che qualcosa di grandioso ed unico sta accadendo. Sono qui per ripetere che questo è un tempo meraviglioso nel quale il cielo si vuole incontrare con la terra. Dipende dalla vostra libertà accettare questo incontro meraviglioso oppure respingerlo. Sto così a lungo fra voi perché vi voglio tutti santi e felici.

La terra si trasformerà in un paradiso, ma sapete che nel paradiso possono entrare soltanto i santi!

Capitemi bene, chi non ha l’abito adatto non può entrare, nessuno si può presentare con la veste logora e sporca ad una grande festa. Badate, figli, a tenere sempre candido il vostro abito, siate pronti perché la festa è meravigliosa e voi siete tutti invitati, ma guai a colui che osa presentarsi indegnamente!

Figli cari, sono sempre con voi per aiutarvi.

 

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima