Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

20.08.99

 

 

Eletti, amici cari, la terra trema nelle sue fondamenta ma voi siete in me, non abbiate paura. Le montagne si muovono

ma voi siete in me: non abbiate timore; la natura si ribella

ma voi siete in me, abbiate fiducia: in me c’è pace,

in me c’è la gioia, in me tutto si rinnova.

 

 

Sposa amata, chi è in me si trova in un rifugio sicuro, chi è in me non deve tremare qualunque cosa accada, chi è in me non subisce sciagura e la sventura non lo tocca. Chi è in me vedrà fiorire la sua vita e crescere la sua speranza, la sua casa non crollerà e la tempesta non la distruggerà (casa = anima).

Sposa cara, ogni uomo è nato per la gioia; riposi in me ogni anima, riposi in me ogni cuore: la gioia non avrà mai fine e la pace durerà per sempre.

Quando il mio amore crea, sempre pensa alla felicità della creatura alla quale dà la vita. Il concetto è facile da comprendere, mia diletta. Quale padre mette al mondo un figlio per farlo soffrire? Quale madre non pensa al figlio che ha nel grembo con grande tenerezza? Progetta nel cuore la sua vita, pensa alle gioie che vuole dargli, prepara tutto perché la sua esistenza sia gioiosa e confortevole, questo è il pensiero dei genitori che mettono al mondo una creatura quando sono saggi e responsabili.

Io, Io, Dio, ho in me i requisisti della madre e del padre. Creo con amore infinito ogni anima e la  preparo alla felicità in me. Quale creatura era infelice all’origine della creazione? Dimmi, sposa cara, quale era infelice? Nessuna, proprio nessuna. Nel mio progetto originario c’era solo felicità e gioia, pace e letizia infinita. Io, Io, Dio, Padre pieno di tenerezza, volli espandere il mio infinito amore sulle creature, sorrisi ad esse, ed esse arsero d’amore per me. Feci creature senza anima, né intelletto, né volontà; feci creature con anima, intelletto e volontà; feci creature con anima, intelletto e volontà più un corpo, donai ad esse un corpo armonioso e perfetto nella sua forma e lo chiamai uomo.

Creai, sposa cara, le schiere angeliche e le dotai di grande intelletto e volontà, libere le creai, libere anch’esse nella scelta. Leggo il tuo pensiero in questo momento: “Gesù adorato, la libertà costituì per alcuni di loro l’occasione per fare una scelta sbagliata, per ribellarsi a te, perfetto e meraviglioso Dio; la loro azione nefasta si ripercosse anche su noi uomini che veniamo continuamente insidiati e tentati da questi angeli ribelli che sono superiori a noi come intelletto e ci rendono la vita difficile.”

Sposa amata, gli angeli ribelli usarono male la loro libertà, come gli uomini ribelli usano male la loro libertà. Senza la libertà, sposa cara, essi non avrebbero avuto la grande dignità che hanno ma sarebbero stati esseri inferiori. Gli animali, i vegetali, tutto il mondo inanimato non è in grado di fare scelte importanti, tutte le loro scelte sono imposte da una legge che Io ho dato, che essi seguono pedissequamente* perché non hanno intelletto, non hanno volontà, non posseggono il grande dono della libertà.

Ecco, gli esseri superiori sono gli angeli e gli uomini; gli angeli hanno già fatto la loro scelta; gli uomini, voi cioè, la state facendo: con me oppure contro di me.

Tu mi dici ancora: “Dio Altissimo, nel creare questi esseri superiori dotati di libertà di scelta che ami infinitamente, hai preparato per te una grande passione, passione che durerà fino alla fine del mondo perché questi esseri, da te, meraviglioso Dio, creati per la felicità, questi esseri, dico, possono fare anche scelte assai dolorose per te, possono rifiutare te loro creatore, sublime salvatore, eterno spirito d’amore.”

Mia diletta, le creature più ricche di dignità sono proprio quelle dotate di libertà di scelta, esse possono godere l’eterna felicità in me, se lo vogliono, esse possono vivere un’eterna infelicità senza di me se questa è la loro scelta.

Quando il mondo finirà, dopo il giudizio universale, resteranno due schieramenti: le anime felici in me per l’eternità, le anime staccate da me nell’eterna disperazione. Fino a quel momento ci sarà libertà di scelta per gli uomini viventi; dopo quel momento, grande ed unico, la propria sorte nessuno la potrà cambiare. La mia grande passione durerà proprio fino ad allora, fino a quando l’ultimo uomo vivente avrà fatto la sua libera scelta. Esisterà il paradiso, dove la felicità sarà per sempre, l’inferno dove la disperazione sarà eterna. Le anime avranno quello che hanno scelto durante il loro cammino sulla terra.

Amata sposa, proprio questo tempo nel quale la vita è in voi è decisivo per la vostra sorte futura.

Passano i giorni, si consuma l’attimo, si effettuano le scelte che saranno per sempre, mia cara sposa, per sempre, per l’eternità. Gli uomini che vivono senza pensare che ai godimenti vani e vivono come bruti senz’anima e non come uomini dotati di anima, fanno già la loro scelta; guai all’uomo che non vive da uomo ma si abbassa fino a consumare la sua esistenza terrena come un bruto che intelletto non ha e anima non possiede.

Chiederò conto ad ogni uomo dei talenti dati, dei grandi e preziosi talenti donati a ciascuno dal mio amore. Guai a chi li ha usati contro di me per rifiutarmi, disobbedirmi, ribellarsi alla mia legge: dura sarà la condanna e completa la rovina.

Voi uomini spesso dite: “Come passa in fretta il tempo, giorno dopo giorno, mese dopo mese!” Attenzione, miei cari, attenzione al tempo che passa, esso per voi passa e più non torna, ciò che avete fatto resta, ma quello che non avete fatto è perso per sempre. Considerate ogni giorno, ogni ora, ogni istante, un talento importante da utilizzare al meglio per l’eternità.

Sposa amata, lasciati condurre felice dall’onda soave del mio infinito amore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

*pedissequamente = senza rifletterci sopra

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

20.08.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, siate nella pace, godete la gioia di Gesù. Date ai fratelli nel bisogno i vostri doni, siate generosi e grandi nell’amore come generoso e grande è Dio con voi e con tutti.

Oggi, v’invito, figli amati, a contemplare la bellezza dell’universo, ed a riflettere sul dono che ogni giorno Dio vi porge.

Guardate l’immensità del cielo con le sue costellazioni, i pianeti: è per voi tanta bellezza; guardate gli alberi da frutto che sono pronti a porgere le loro prelibatezze: anche questi doni sono suoi.

Guardate la varietà dei fiori che rendono bella la terra e che ciascuno di voi ha nella sua casa: anche questi sono doni suoi.

Pensate all’acqua che scorre nelle vostre case e vi dà sollievo nella calura, vi disseta: senza di essa non potreste vivere. Riflettete su queste cose meravigliose che ricevete ogni giorno dal creatore: egli è un Padre buono e generoso che pensa a tutti, dà il cibo ad ogni creatura e nessuna se ne scorda.

La sua tenerezza e la sua bontà si estendono sui degni e sugli indegni; piccoli miei, quanti uomini vivono da ingrati senza riflettere su ciò che ricevono, senza piegare il capo davanti al divino creatore e ringraziarlo per tanta bontà.

Per voi, figli cari e tanto amati, non sia così, lodate e benedite, ringraziate ed adorate Dio, facendo ciò che molti non fanno, compiendo quello che tutti dovrebbero fare. Riparate, riparate gli errori che molti commettono, supplicate, figli, la misericordia divina: chi supplica misericordia con cuore sincero non incorre nella sottile rete della giustizia divina.

Amati figli, Gesù verrà a raccogliere tutti gli eletti prima di consegnare il resto al Padre.

Dite ai fratelli più freddi, ripetete ad essi di lasciarsi abbracciare dalla misericordia divina, ogni giorno a tutti gli uomini vengono offerte grazie abbondanti per la salvezza, grazie che non vengono colte e potrebbero salvare tutte le anime.

Ogni giorno vi raccolgo col cuore intorno a me per unirvi al mio cuore sempre in preghiera; pregate assieme a me, figli, perché il mondo torni a Dio; proprio coloro che l’hanno conosciuto sono i più freddi, quelli che dovrebbero dare l’esempio non lo danno, quelli che dovrebbero testimoniarlo non lo testimoniano, quelli che dovrebbero esprimere la loro gratitudine per i doni grandiosi, ebbene, proprio costoro sono i più ingrati!

Figli cari, cosa fate voi quando porgete un dono? Vi aspettate sempre un ringraziamento; come ci restate male quando porgete, porgete senza ricevere mai gratitudine! Certo verrà il giorno nel quale ritirerete il vostro dono, delusi ed amareggiati.

Dio è infinita bontà, generosità, tenerezza, continua a porgervi i doni ma vuole che essi siano colti ed apprezzati, siano ben utilizzati.

Quando l’uomo vive nella continua ribellione, nel disprezzo del dono ricevuto, viene il momento nel quale tutto gli viene tolto, tutto quello che non aveva apprezzato; diviene povero il ricco, diviene umile il superbo: nel dolore egli capisce il valore del tempo, della gioia.

Figli cari, vedete quanto dolore c’è intorno, è anch’esso segno della grande tenerezza divina che vuole salvare, vuole salvare le anime provandole nel crogiuolo del dolore. Spiegate ai fratelli che soffrono, il profondo senso della sofferenza.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima