Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

21.08.99

 

 

Eletti, amici cari, vi faccio dono di un altro grande giorno che preannuncia quello conclusivo nel quale si chiuderà questa lunga era di storia per aprirsi un nuovo orizzonte mai visto e mai conosciuto dall’uomo. Questa è la grande giornata che preannuncia la nascita di un mondo nuovo,

di una nuova terra ed un nuovo cielo. Preparatevi.

 

 

Sposa cara, ogni giorno è un dono prezioso del mio amore, in ciascuno si compie una parte della vostra vita. Prendete bene coscienza di questo, operate come se il giorno presente fosse per voi l’ultimo e come se da questo dipendesse il vostro futuro. Nessuno continui a vivere spensierato come se il futuro gli appartenesse e potesse farne ciò che gli pare.

Sposa amata, ripetilo al mondo e non stancarti di farlo: il futuro di ciascun uomo dipende dal presente, dipende da come vive il presente.

Il passato non conta più, ma il passato ha preparato il presente che vivete; questo presente che vi è concesso di vivere prepara il vostro futuro che sarà luminoso o tenebroso, secondo le scelte che fate. Com’è importante l’attimo, com’è decisivo anche un solo istante di vita! Riflettete su questo, operate con zelo ogni giorno, costruendo la casa nella quale dovrete abitare per l’eternità.

Guai agli ignavi che non si curano di nulla e vivono sulla terra come se non dovessero mai lasciarla, guai agli spensierati che prendono la vita come un gioco e non si impegnano a viverla intensamente in me! Ho dato ad ogni uomo un pugno di talenti ed un compito ben preciso.

Verrò un giorno a ritirare i talenti ed a chiedere conto di com’è stato svolto il compito assegnato. Che farà colui che è vissuto come se non vivesse e si è comportato come un essere senza intelletto e volontà? Che farà colui che ha usato l’intelletto per compiere ciò che è male ai miei occhi e ha ricambiato la mia bontà con la sua malizia? Ecco, si avvicina per ogni uomo un grande giorno, un giorno decisivo: un esame molto approfondito dovrà sostenere, nel quale dovrà rendere conto della sua preparazione.

Quanti si stanno preparando? Quanti capiscono che i tempi sono arrivati, sono questi e non altri?

I segni sono palesi: la terra trema per l’emozione, i monti fremono dalla gioia e le colline si coprono di fiori perché sentono che anche per loro è giunta l’ora della restaurazione.

Le doglie sono durate tanto, sono durate a lungo, dopo il peccato dei progenitori sono cominciate, terribili sono state, terribili e continue. Sofferenza e dolore sono stati il retaggio del peccato ma quando il peccato sarà vinto, fluirà la gioia come torrente d’acqua limpida e fresca che sgorga dal cuore della terra.

Amata sposa, la mia ira dura un istante solo, la misericordia è infinita. Il mondo ribelle vedrà un attimo scuro, durante il quale ogni uomo dovrà prendere la sua ultima decisione. Quando tutto sarà compiuto allora inizierà l’era della grande gioia e della pace universale.

Grandi doni per i veri figli miei, grandi doni quali mai sono stati concessi prima; li godrà chi ha saputo perseverare fino in fondo.

Leggo il tuo pensiero nascente, è questo: “Mio adorato Gesù, nella pena e nel tormento com’è difficile perseverare, le tentazioni e le insidie sono senza numero, la stanchezza si fa sentire; come può fare, amore unico, come può fare l’uomo a proseguire senza deviare dalla via di luce?”

Amata sposa, da solo nessuno ce la farebbe, l’uomo con le sue sole forze non è in grado di giungere fino alla meta, le forze avverse sono notevoli perché il mio nemico, il demonio, si sta impegnando a fondo ben sapendo che il suo tempo sta per finire. Gli uomini, le mie creature predilette sono assopite e distratte ma egli mai riposa, si aggira come leone ruggente cercando chi assalire e sbranare. Nessuno può salvarsi con le sole sue forze; come un bimbo non può vivere se non c’è chi si occupi di lui, così l’uomo non può salvarsi da solo, deve chiedere il mio aiuto.

Guai al superbo che alza il capo contro di me, che dice: “Posso qualunque cosa voglia, non ho bisogno di aiuto alcuno.” Si mette quindi a tavolino e fa grandi progetti, sicuro di sé.

Quanti uomini della storia, quanti, mia diletta, hanno fatto questo: pur conoscendo la fine di quelli che li hanno preceduti hanno voluto resistermi credendo di uscirne vittoriosi. Tutti sono periti miseramente travolti dalla loro stessa superbia. Guai ai superbi di tutti i tempi! Molto può costruire l’umile, molto demolire il superbo! Mi piego come padre amoroso verso l’umile, come padre amoroso che prende in braccio il suo piccolo per farlo giungere fino alla sua guancia e lo ricolma di tenerezze. Mi piego misericordioso verso l’umile ma resisto al superbo: il piano del superbo fallisce sempre.

Sposa cara, molti sono i superbi di questo tempo, molti, più di quanto ci siano stati nel passato. Essi hanno fatto piani e progetti di ogni genere, si sono preparati un futuro che non vedranno, neppure uno solo di questi piani riuscirà.

Gli umili mi dicono: “Gesù adorato, abbi misericordia di noi, pensa tu al nostro futuro, quello che vuoi noi vogliamo, quello che non vuoi neppure noi vogliamo, sia fatta sempre la tua volontà e non la nostra, siamo tuoi servi, quello che da noi desideri, avrai, con gioia operiamo al tuo servizio e poi ci abbandoniamo fiduciosi in te, meraviglioso Dio, come bimbo nel grembo della madre.”

Ecco, diletta sposa, questi piccoli diverranno i più grandi perché Io, Io, Gesù, innalzo gli umili ed umilio i superbi. Ci sarà pianto e lamento sulla terra ma nella casa dei miei amici fluirà gioia e pace, si udranno canti di giubilo.

Porta al mondo questo mio messaggio, entri nel cuore di ogni uomo, il superbo pieghi il capo, il ribelle riprenda a ragionare, il lontano metta ali per raggiungere presto la dimora paterna, ognuno si impegni a fondo finché dura la sua giornata.

Amata sposa, godi anche oggi le grandi delizie del mio amore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

21.08.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Spanda su ciascuno di voi, figli amati, spanda Gesù la rugiada del suo amore e vi faccia simili a lui, sempre più simili a lui nell’amore.

Ecco, piccoli, vengo perché Dio lo permette, vengo per parlarvi delle sue meraviglie per farvi comprendere quanto siete amati, quanto ciascuno di voi è amato. Quante volte vi vedo tristi ed affannati, quante volte immersi in grandi problemi ai quali non sapete dare soluzione. Voi dite: “Perché, perché questo nodo è capitato proprio a me che sono così piccolo e debole e non riesco a scioglierlo?” Divenite subito tristi mentre il pensiero non corre a Gesù che nulla desidera di più che di risolvere i vostri problemi, sciogliere tutti i vostri nodi.

Vengo accanto a voi, piccoli, ogni giorno proprio per dirvi: figlio amato, non essere triste, chiedi a Gesù di aiutarti, di sostenerti; la tua croce è pesante e talora ti senti schiacciato? C’è Gesù, c’è Gesù, pensaci, il dolcissimo cireneo che vuole aiutarti. Egli, però non può farlo se tu non vuoi, se non glielo chiedi. I nodi da sciogliere sono tanti, la matassa così aggrovigliata che non ne trovi il bandolo? C’è Gesù che vuole operare per te, ma devi chiederlo e confidare in lui.

Che penseresti, figlio amato, di un amico che, potendo essere aiutato da te in un suo grave problema, non ti consultasse proprio, per diffidenza, per sfiducia. nel tuo cuore diresti: “Se viene da me per aiuto ho già il piano pronto per andargli incontro, ho studiato il suo problema e glielo voglio risolvere.” Certo aspetteresti che egli venga da te per spiegarti ogni cosa e dimostrarti la sua piena fiducia. Ebbene, Gesù è Dio, conosce già i problemi prima ancora che gli vengano manifestati, ma desidera che voi gli diate piena fiducia dicendo: “Gesù aiutami, Gesù sostienimi, Gesù confido pienamente in te: faccio la mia parte, tu completa lì dove non posso giungere. Gesù confido pienamente in te.”

Certo a queste parole Gesù si sente pieno di gioia perché la creatura prediletta, da lui tanto amata, confida in lui, cerca il suo amore. Questa è l’umiltà, figli amati, questa è l’umiltà, sempre più assente in questo tempo: rilevare la propria debolezza e ricorrere pieni di fiducia a Dio come al più splendido degli amici, sempre disponibile, sempre pronto ad aiutare.

Figli cari, Gesù è venuto sulla terra prendendo carne umana nel mio Grembo verginale perché gli uomini potessero conoscere sempre più Dio, il suo meraviglioso amore, il suo progetto sublime su ogni creatura prediletta. Chi vede Gesù vede il Padre Santissimo, chi vede Gesù vede la SS.Trinità. Chi si abbandona nelle braccia meravigliose di Gesù conosce la tenerezza infinita del Padre, l’amore dello Spirito Santo. 

Quando siete in grazia di Dio, quando Gesù vive in voi, tutta la Trinità Santissima è in voi, abita nel vostro cuore, regna nel vostro essere. Voi siete in Dio e Dio regna in voi: siete ricchi della più grande ricchezza e nulla più vi manca.

Figli miei, quando avete ben capito questo, operate, operate con zelo per essere sempre uniti intimamente a Dio e vivere la sua vita; quale forza per potente che sia può staccarvi da lui? Quale sventura mai può capitarvi? Siete al sicuro, siete in una fortezza imprendibile, siete già nella beatitudine anche tra le onde tumultuose della vita.

Figli, cercate Dio in ogni istante della vita, egli vi ama e vuole rivelarsi sempre più a voi. Venite, venite tutti qui tra le mie braccia materne, di voi faccio un meraviglioso fascio di fiori profumati e li offro a Gesù.

Adorate, adorate Gesù che tante meraviglie opera per voi.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima