Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.08.99
Eletti, amici cari, restate fedeli, restate uniti al mio cuore ardente
d’amore in quest’ora così grande e significativa della storia umana: chi il mio
cuore ha scelto come sicuro rifugio,
il mio cuore avrà per sempre come sua fortezza.
Verrà il momento decisivo, quello grave dell’esame minuzioso ma dal mio
cuore scaturirà un torrente di misericordia così impetuoso da lavare ogni
macchia e lasciare
dietro di sé soltanto benedizione.
Sposa amata, nel mio cuore
c’è la gioia, c’è la gioia che non è quella passeggera di un momento. Nel mio cuore
c’è la pace, quella che nessuno può turbare o togliere perché viene dall’autore
della vita.
Sto invitando tutti alla
mia grande festa nuziale ma gli invitati adducono molte scuse per non
partecipare, vedono il fatto ancora lontano nel tempo, pensano: “Devo lasciare
le mie normali occupazioni per attendere ad altre che non conosco: questo non
voglio farlo.” Questo dicono gli stolti che credono solo in ciò che vedono, in
ciò che cade sotto i loro sensi; quello che è patrimonio spirituale poco lo
considerano perché avvinti alla materia.
Il mio invito di nozze si
è esteso a tutto il mondo: ognuno può aderire o rifiutare, rispondendo sì
oppure no. Colgo il tuo pensiero nascente, è questo: “Mio adorato Gesù, come
possono accogliere il tuo invito meraviglioso coloro che non ti hanno mai
conosciuto, senza loro colpa, coloro che di te, Amore, unico Amore, non hanno
sentito parlare?”
Amata sposa, anche a
costoro è stato esteso il mio invito a nozze; Io stesso, Io stesso, Gesù, ho
parlato nel loro cuore, a me hanno risposto; anche se mi chiamano con un nome
diverso, sempre a me si rivolgono, a me rispondono. Ti ho detto, sposa cara,
ora ti ripeto, che ho attraversato le vie segrete dei cuori, quelle misteriose
che Io soltanto conosco; ti dico, per la tua gioia, piccola mia, che molti
hanno risposto con grande entusiasmo, che hanno accolto il mio invito con cuore
di bimbo sempre aperto alla luce.
I maggiori rifiuti, mia
diletta, li ho avuti proprio in mezzo al mio popolo, al mio popolo che avevo
posto come luce delle genti e guida degli altri popoli. Molti che portano il mio
nome (cristiani cattolici) invitati al
mio banchetto nuziale, hanno addotto mille scuse, pretesti di ogni genere,
hanno avanzato dubbi ed incertezze, sono rimasti freddi, gelidi, lontani;
proprio da coloro che più mi dovevano offrire ottengo di meno, coloro invece
che avevano pochi talenti li hanno fatti fruttificare abbondantemente.
A chi molto ho dato molto
chiederò, a chi poco ho dato poco chiederò. Questi ultimi, quindi, saranno dei
grandi privilegiati: molti di essi saranno primi, mentre molti dei primi
diverranno ultimi.
Beato l’uomo dal cuore
semplice e puro, l’uomo che ha il cuore come quello di un bimbo che si lascia
condurre docile per mano dalla madre, senza recalcitrare, senza ribellarsi
continuamente.
Amata sposa, la più grande
ribellione c’è proprio tra il mio popolo eletto: molti si sono fatti sedurre
dall’astuto serpente antico che ha osato quanto mai aveva osato, ha ottenuto
strepitose vittorie proprio tra coloro che mi sono più vicini. I più fedeli di
nome sono divenuti i più infedeli di fatto, i miei più acerrimi nemici, non
sono lontani, sposa amata, ma sono proprio quelli che mi stanno sempre davanti:
mentre mi lodano con le labbra mi tradiscono nel cuore; molti mi danno il bacio
di Giuda ogni giorno; il mondo li crede santi mentre sono i miei peggiori
nemici.
Quanti lasciano il santo ovile
del quale Io, Io, Gesù, sono il Buon Pastore per andare in cerca di altre realtà;
offro un ovile sicuro e confortevole: essi fuggono fuori per andare nella selva
insidiosa dove il lupo li attende per sbranarli uno dopo l’altro (apostasia).
Coloro che con le labbra
mi lodano ma nel cuore mi tradiscono, non sono pochi, sposa diletta, sono in
gran numero, il mio cuore ne è lacerato, la mia passione molto dolorosa ed
amara. Il mio tremendo nemico opera nei cuori e nelle menti proprio di coloro
che dovrebbero testimoniarmi e servirmi fedelmente.
Amata sposa, non ‘c’è più
grande dolore che essere traditi proprio da coloro che ritieni gli amici più
cari; dal nemico ti aspetti il tradimento, non ti meravigli certo se cospira
contro di te, ma l’amico, il dolce amico del tuo cuore, quando si allontana da
te per tradirti ed ingannarti, ti lacera il cuore.
Vedi il mio santo ovile
spopolarsi sempre di più: chi fugge per una via chi per un’altra, prendono
direzioni diverse ma tutte entrano nell’unica foresta intricata ed insidiosa lì
dove il nemico le attira per distruggerle. Quanti nemici si sono levati contro
di me, contro il mio popolo santo, costoro hanno un fare suadente e mellifluo,
convincono con la carezza non con la frusta, ma usano la frusta quando ormai
l’adulazione è riuscita, quando ha raggiunto il suo scopo.
Amata sposa, l’azione
dell’anticristo è potente, è potentissima, è profonda ed incisiva.
Ti ho detto che i miei
peggiori nemici sono ancora quelli più vicini, quelli che vengono ogni giorno
alla mia presenza e profanano i sacramenti, canali ricchi della mia linfa vitale
che Io ho aperto come dono sublime del mio amore.
Amata sposa, il mio dire
ti ha fatto divenire triste, pensierosa; ti chiedi: “Come si uscirà da questa
situazione? Come potranno cambiare i cuori divenuti ormai schiavi della potenza
del male?”
Sposa amata, ciò che è
impossibile all’uomo non lo è a me Dio. Quello che voglio avviene, il mio progetto
si realizza sempre pur lasciando intatta la libertà umana.
Continua, sposa amata, a
pregare, continua a sacrificarti per i peccatori, persevera, non ti stancare,
parlerò ancora ai cuori ma in maniera diversa; molti ancora risponderanno,
molti capiranno, si completerà il cerchio, sarà allora giunta la fine!
Vivi serena in me la tua
giornata terrena, godi le delizie che il mio cuore ardente d’amore ti ha
preparato.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.08.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli tanto
amati, godete i doni che il cuore generoso di Gesù vi porge, godete la sua pace,
la sua gioia. Pensate che dipende da voi dalla vostra volontà, dalle vostre
scelte avere questi doni per sempre, per l’eternità.
Figli cari, anche oggi v’invito
alla riflessione, v’invito ad essere consapevoli, pienamente consapevoli delle
scelte che fate. Vedo che alcuni figli miei vivono nella superficialità, dicono
a sé stessi: “Ci penso domani, ora scelgo la via più facile, domani rifletterò
per capire se è quella giusta o no”.
Figli cari, la
superficialità è già colpevolezza, non siete giustificati per aver fatto scelte
con leggerezza. Ricordate la parabola dei talenti; ognuno di voi ha dei talenti
in numero diverso, chi ne ha di più deve rispondere per tutti quelli ricevuti,
nessuno escluso. Chi ne ha di meno altrettanto.
Gesù non chiede certo
molto a chi ha dato poco ma neppure chiede poco a chi ha dato molto.
Voglio ripetervi che
dovete usare l’intelletto, dono sublime dell’amore di Dio.
Non potete operare come
bruti se siete uomini, neppure adoperare al minimo le vostre capacità per
ignavia. Pensate sempre all’esempio che vi ha dato Gesù nella sua vita terrena:
egli fu operoso, assai operoso, impiegò bene il suo tempo, insegnò a tutti come
bisogna vivere ed operare.
Chi dice: “Ci penso domani”
e si mette ad oziare, l’indomani farà la stessa cosa, passerà la sua vita senza
aver nulla concluso.
Piccoli miei, siate
operosi, operosi ed attivi, considerate ogni istante di vita un bene prezioso
da utilizzare al massimo. Gesù l’ha detto più volte ed Io lo ripeto: verrà un
momento nel quale non potrete più aggiungere nulla al vostro operato, come se
il tempo si fermasse inesorabilmente.
Siate sempre operosi ed
attivi; il giorno verrà, figli cari, il giorno verrà: non vi troverà nell’ozio
ma mentre state lavorando attivamente al servizio di Dio. Come sarà bello
quell’attimo, come sarà sublime quell’istante! Gesù guarderà voi come una madre
compiaciuta che vede il figlio operare bene, vi sorriderà Gesù e la vostra felicità
sarà sublime. Non così sarà per gli oziosi, essi saranno in una condizione
penosa, essi resteranno sorpresi e rimpiangeranno amaramente il tempo sprecato.
Figli cari, il mio amore
vi vuole salvare tutti, vuole fare di voi persone pienamente realizzate in Dio
ma, vi dico, nulla posso se voi non volete. Quando vi dico che la preghiera è
l’ossigeno della vostra anima e, senza di essa non c’è gioia né salvezza
alcuna, mettete subito in pratica le mie parole; non pregate ogni tanto: voi
non tirate un respiro ogni tanto ma continuamente.
Miei amati, pregate,
pregate, pregate sempre, la vostra vita sia una continua preghiera, una totale
offerta a Dio. Pregate, piccoli: Gesù vuole farvi conoscere il sublime progetto
che ha su ciascuno di voi. Ve lo rivelerà nella preghiera; sarete così gioiosi
ed esultanti che la vita vi parrà un paradiso anticipato. Piccoli cari, voglio
che questa sublime gioia non sia riservata solo a qualcuno di voi, ma a tutti
perché vi amo immensamente ed ogni figlio mi è infinitamente caro.
Siate perciò docili,
obbedienti, fate quello che vi dico e vi prometto grande felicità quanta mai ne
avete goduta.
Pregate assieme a me
perché anche altri, tutti gli altri che sono lontani capiscano presto che solo
in Dio c’è piena realizzazione, grande gioia, infinita pace.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima