Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
05.09.99
Eletti, amici cari, siate pazienti, siate gioiosi, siate pazienti nelle
piccole prove di ogni giorno, siate gioiosi per la speranza di conseguire
presto il premio di fedeltà. Siate miei in ogni istante, siate miei nella
mente, nel cuore, in ogni anelito, siate miei ed Io, Io, Gesù, vi donerò la mia
infinita ricchezza
e da ogni vincolo di schiavitù vi libererò.
Sposa amata, gioisci in me,
non ti rattristino le prove quotidiane che divengono sempre più numerose. La
pazienza produce merito, il merito grazia, la grazia edifica se colta e
tesaurizzata, l’uomo che si eleva diviene sempre più simile a me Dio; solo
coloro che vivono a pieno questo processo possono entrare nel mio regno felice,
dove la pace regna e l’armonia dimora ovunque.
Il mio popolo santo,
quello che ho scelto e che mi ha seguito nella fedeltà, entrerà nella nuova terra
promessa; oggi come allora, vi entrerà chi deve entrare e si è preparato,
resterà fuori chi non se ne è reso degno.
Amata sposa, pensa a
quello che accadde ieri: molti si ribellarono, molti furono puniti per la loro
disobbedienza; quanti entrarono? Pochi; quanti perirono? Molti.
Amata, anche in questo
tempo unico e grandioso i docili e gli obbedienti sono molti? No, ti dico, sono
pochissimi! I ribelli, i dubbiosi, in gran numero. Le prove da superare sono
dure perché la fede deve essere provata, come l’oro nel crogiuolo. Ti dico che
colui che sopporta le prove con pazienza, amore e fiducia in me, ebbene, costui
entrerà nella Nuova Gerusalemme che scenderà dal cielo splendida come sposa
ornata per il suo sposo.
Amata sposa, sento il
gemito dei miei amati che mi chiedono di tornare, tornare presto per regnare
sulla terra divenuta un deserto insidioso dove si annidano aspidi velenose e la
vita è divenuta un’aspra battaglia. Sento il grido di dolore che si alza verso
di me da tutta la terra; la Madre mia Santissima intercede per i suoi figli.
Desidero esaudire le suppliche, far cessare il gemito, dare gioia a chi è nel
dolore, dare pace a chi è nel tormento, condurre per mano chi vuole uscire
dalle tenebre fitte nelle quali è sprofondato, desidero dare sollievo al mondo
nell’angoscia.
Amata sposa, con amore
agirò su ogni uomo, col mio immenso amore lo attirerò a me e lo stringerò al
mio cuore ardentissimo; gli indicherò i sentieri della vera felicità e la terra
cambierà nome: non più ‘deserto arido’, ‘valle di lacrime’, non più luogo di
dolore e di tormento per le creature predilette e per le umili che hanno
seguito la loro sorte; della terra si dirà luogo felice di santi, luogo
benedetto di gioia e pace; una musica nuova suonerà, dove tutti gli strumenti
saranno accordati insieme per fare una sublime armonia. “Luogo felice - sarà
detto - la terra, dove regna il re della giustizia, della pace, il Dio amore.”
Grandi cose si preparano
per i miei amici, grandi e splendide come nessuno può immaginare. Io, Io, Gesù,
ho preparato un banchetto nuziale grandioso, ho curato i minimi particolari, ho
curato ogni cosa affinché non venga a mancare nulla ed i convitati siano
gioiosi, pienamente realizzati e soddisfatti.
Sposa cara, le prove del
momento sono nulla a confronto con le gioie che scaturiscono dai meriti
acquisiti con la pazienza ed il sacrificio e quelli soprattutto che Io vi ho
guadagnati col mio sacrificio sulla croce.
Quello che date è ben poco
a confronto di ciò che avete ricevuto, quello che date è cosa da nulla ma, per
la vostra debolezza, vi sembra molto, moltissimo.
Persevera, sposa cara,
persevera fino in fondo nell’offerta, nella pazienza, nella sopportazione delle
prove quotidiane, sii forte e generosa, pensa alle mie grandi sofferenze,
guarda la croce e rifletti, persevera fino in fondo perché il giorno della
vittoria e del trionfo è assai vicino ma occorre procedere fino al traguardo.
Nessuno che ha capito
deponga da sé la sua croce, come Io non l’ho deposta ma l’ho portata fino in
fondo. Chi depone la sua, sarà onerato da un’altra assai più pesante. Siate
fiduciosi e pronti: al mio ‘basta’ tutto cambierà, al mio ‘basta’ voi lascerete
le vostre croci e liberi e felici verrete incontro a me che vi ricolmerò di felicità.
Ritroverete in me, amici cari, tutte le cose perdute, quelle che avete
rimpianto: avrete quello che tanto avete sospirato. I doni più belli saranno
proprio per i miei fedeli amici, doni di fedeltà, doni tanto desiderati e mai
posseduti.
Questo è un tempo
speciale, nel quale grandi sono le elargizioni del cielo. Esso si dilaterà fino
ad abbracciare la terra, le creature per secoli e millenni onerate da fatiche,
pesi, dolori e tormenti, si vedranno, di colpo, liberate da tutto ciò, la gioia
scorrerà a fiumi e la tristezza non sarà più ricordata. Non si udrà più un
gemito di bimbo offeso nella sua dignità, né di sposa tradita da chi la doveva
amare e rispettare; ovunque canti di lode, ovunque tripudio di voci festanti;
la terra si coprirà di fiori profumati di ogni specie come un prato in
primavera che diviene un tappeto variopinto ed odoroso.
Sposa amata, la Madre mia
Santissima è qui davanti a me, piena di gioia: vede i figli sulla terra, quelli
che si preparano alla grande felicità: esulta il suo dolcissimo cuore per loro,
già vede cadere le loro catene, già vede ogni dolore tramutato in gioia, vede e
sorride la Santissima mentre la mano accarezza i visi più affaticati ed i cuori
che gemono sotto il peso delle ultime prove dolorose.
Guarda, piccola mia,
guarda il volto felice della Madre mia e tua, guarda e gioisci: con lei starai
sempre, con lei avrai solo gioia e non più dolore e tormento. Vedi quali
meraviglie sta preparando il mio amore? Esulterà chi mi ha amato, seguito,
servito, adorato. La mia infinita misericordia sarà per chi l’ha voluta, l’ha
implorata; la mia perfetta giustizia sarà solo per coloro che hanno rifiutato
sempre il dono sublime della mia grande misericordia. Ognuno avrà ciò che si è
scelto.
Ti amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
05.09.99
La Mamma parla agli eletti
Figli amati, figli tanto
cari, abbiate la gioia del cuore, godete la pace che Gesù vi dona.
Ecco un altro meraviglioso
giorno, dono sublime dell’amore di Dio. Vivete intensamente in lui ogni
istante, lodatelo, beneditelo perché le sue premure sono continue, la sua tenerezza
è infinita. Quale Padre amorosissimo, Dio pensa sempre a voi, vi fa dono di
cose stupende che spesso voi non sapete neppure valutare.
Figli amati, oggi v’invito
a stare molto attenti per comprendere le delicatezze dell’amore divino. esaminate
con cura ogni vostra giornata dall’inizio alla fine. State sempre attenti anche
alle minime cose che vi accadono, sia nel profondo dell’anima che intorno a
voi. Se avvertite un momento di gioia, di dolcezza improvviso, lodate e
benedite Dio che vi offre questo dono per prepararvi ad affrontare poi un
momento più difficile. Se davanti agli occhi si presenta una delicata scena
della natura, lodate e benedite Dio che vi fa comprendere come anche nel creato
la sua presenza è sempre viva.
Se un fratello vi porge un
saluto gentile, un sorriso affettuoso, lodate e benedite Dio che vive in quel
fratello e vi dimostra il suo amore. Quando vi sedete a tavola e consumate il
vostro cibo delizioso ed abbondante lasciate andare a Dio il vostro pensiero,
benedite e ringraziate lui che con grande generosità vi porge di che nutrirvi.
Amati, imparate a
ringraziare sempre dei doni che ricevete, non vivete come ciechi lì dove c’è
tanto splendore da contemplare, né come sordi quando tante parole meravigliose
Dio vi dice.
Tutto in voi, tutto
intorno a voi parla del suo infinito amore, tutto vi fa comprendere che al
centro del suo amore ci siete voi, certo, figli amati, ciascuno di voi. Siete
amati come se foste figli unici, siete amati come se sulla terra ci foste voi e
soltanto voi.
Pensate a questo, piccoli
miei: ciascuno di voi è unico, non ce n’è un altro di uguale, non esistono due
uomini identici su tutta la terra. Riflettete, figli amati, su questa
meravigliosa realtà. Potete da ciò dedurre che ognuno è stato programmato in
modo unico e speciale da Dio, è stato pensato, amato, creato, destinato alle
gioie più sublimi, a divenire un’unica cosa con Dio Altissimo.
Voi dite: “Madre Santa, è
difficile capire questo concetto così sublime ma è meraviglioso entrare in tale
mistero.”
Figli amati, non è
difficile, occorre solo chiedere l’aiuto divino, occorre solo immergersi nella immensità
d’amore di Dio; piano piano si comincia a comprendere e si entra in quel mondo
di soavità. La mia presenza continua e così assidua vi deve anche far
riflettere, Dio concede tanto perché i momenti sono speciali, specialissimi.
Quell’oceano sublime d’amore che è Dio vuole accogliere in sé le creature
predilette prima, poi le altre fino a raccogliere tutto in sé.
Voi, figli amati, avete il
dono grande della libertà ma anche la responsabilità di essa; non siete degli
schiavi, dei robot, ma uomini liberi pieni di dignità che possono dire “si” a
Dio ed alle sue meraviglie oppure addirittura rifiutarlo e respingere i suoi doni.
La mia piccola dice: “Madre
Santissima come si fa a respingere tali meravigliosi doni che valgono per
l’eternità?” Si possono respingere quando ci si rende ciechi con il peccato e
la ribellione, sordi alla parola di Dio. Talora il vero valore di tali doni non
si comprende subito ma solo a posteriori. Molto si deve accettare per fede;
questo è il grande merito dell’uomo; credere senza vedere, accettare senza
ancora avere la visione, sperare nella promessa prima che essa si realizzi: qui
molti miei amati figli, inciampano e cadono. Voi siate forti, perseverate: la
vostra fede sarà coronata dalla visione, la vostra speranza diverrà certezza
con la piena realizzazione delle promesse divine. Tutto avverrà presto figli,
ripeto, avverrà assai presto, perché questi sono i tempi scelti dal Padre sin
dall’eternità per il compimento di tali meraviglie.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima