Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
07.09.99
Eletti, amici cari, vi ho offerto come dimora il mio cuore divino: ecco
la vostra reggia; percorrete le vie ben connesse, percorrete i sentieri
fioriti, godete le delizie del mio amore; fuori il mondo sarà sempre più arido
ed ostile ma dentro il mio cuore c’è un’eterna primavera; per voi i fiori non
cesseranno mai di fiorire,
né i limpidi ruscelli di gorgogliare; passate rapidamente per le vie
gelide del mondo,
questo ancora voglio perché dovete testimoniarmi davanti agli uomini;
tornate subito, però, nella vostra reggia per godere
la mia pace, la mia gioia senza fine.
Sposa amata, chi ha
varcato la soglia del mio cuore può gustare ogni giorno le mie delizie, vedere
compiersi le mie infinite meraviglie. La mia gioia, piccola mia, non avrà mai
fine perché in me tutto è eterno e senza tempo, chi vive già sulla terra nella
mia dimensione, sempre più profondamente entrerà in essa, fino a vivere in me
ogni istante della sua vita pur essendo col corpo nell’esilio terreno.
Amata, sento sempre più
insistente il gemito dei miei amici che, vivendo nell’anima la mia vita,
dicono: “Gesù, lasciaci vivere solo in te, le vie del mondo sono tanto
tenebrose e cupe: in te c’è la grande luce; le vie del mondo ci mettono tanta
paura: in te, Signore nostro, c’è la gioia e la pace. Prendici con te, Gesù,
per vivere interamente la tua vita.”
Sento questo richiamo
d’amore e desidero soddisfare ad esso ma il mondo ha bisogno anche del chiarore
delle vostre lampade in questo momento così cupo e decisivo: molti sono gli
smarriti, molti coloro che procedono nel fitto buio verso un burrone che hanno
quasi raggiunto e nel quale cadranno sicuramente se qualcuno non farà loro
luce. Io, Io, Gesù, desidero la salvezza di ogni anima, desidero la gioia e la
pace delle mie creature predilette: mando voi nel mondo, mando un uomo incontro
all’uomo, un uomo però speciale che porta in sé la mia immagine, che parla con
le mie parole, percorre le strade che Io gli indico; mando incontro al ribelle
il docile; l’umile lo mando incontro al superbo, all’orgoglioso, perché il
ribelle cessi dalla sua ribellione, il superbo deponga la sua superbia e pieghi
il capo davanti a me.
Sposa cara, il superbo
sarà umiliato, l’umile sarà esaltato; il superbo verrà condannato, l’umile
assolto e lodato. In vista di questa mia sentenza concedo queste stille di
tempo perché ognuno che è in cammino si affretti, chi è fuori casa (cuore di Gesù) metta le ali ai piedi
per ritirarsi vedendo ormai il cielo cupo, nerissimo e minaccioso.
Sposa cara, ripeti agli
uomini della terra che, quando i primi goccioloni saranno caduti, non ci sarà
più tempo per trovare riparo né per chiedere aiuto. Ho parlato ben chiaro
attraverso i miei amati strumenti, in questo tempo: tutti dovrebbero aver
capito, aver accolto il mio grande messaggio d’amore. La mia porta è ancora
aperta ma, tra poco, di colpo si chiuderà lasciando fuori coloro che non hanno
fatto a tempo ad entrare. Lo scatto sarà improvviso ed inaspettato, chi è
dentro gode, chi resta fuori non avrà l’opportunità di entrare, perché tutto
sarà compiuto. Parlo al mondo, sposa cara, ma non sono ascoltato, ripeto al
mondo infinite volte le stesse cose ma non sono capito, chiamo nel cuore,
invito ogni uomo a volare verso di me ma gli uomini di questa generazione mi
hanno chiuso il cuore, non mi amano, non mi cercano, non mi desiderano come re
non solo dei cuori ma di tutti i popoli, di tutte le nazioni, di tutte le
genti.
Il mio regno fa paura agli
stolti perché sanno che la loro potenza sarà distrutta, fa paura agli insensati
perché non potranno più diffondere i loro errori.
Il mio regno fa paura ai
maliziosi perché non ci saranno più miseri da ingannare e sedurre!
Sposa mia, regnerò assai
presto nel mondo ma le mie meraviglie non saranno per chi mi ha combattuto, mi
è rimasto nemico, ha cercato di rendere vano il mio progetto d’amore che abbraccia
l’intera umanità. Ancora stanno vicino i saggi agli stolti, stanno ad una
stessa mensa, lavorano assieme, camminano per la stessa via; uno sarà lasciato,
l’altro preso; nella stessa famiglia ci sarà la divisione: alcuni resteranno,
altri se ne andranno secondo il mio decreto indiscutibile.
Amata sposa, tu mi dici: “Mio
adorato Gesù, quanto dolore ci sarà quando in una stessa famiglia avverrà
questa divisione!” La pena durerà un attimo, un attimo soltanto: il saggio non
vedrà più lo stolto, ti dico che neppure più di lui si ricorderà, perché un
dolce oblio avvolgerà le menti e le cose passate non si ricorderanno più!
Amata, chi vive felice in
una reggia meravigliosa, non corre più col pensiero alla misera capanna dalla
quale proviene, il nuovo stato fa dimenticare l’antico, nella gioia l’uomo
dimentica la tristezza. Così accadrà allorché in un attimo, in un batter di
ciglio, si compirà la separazione; pensa al lampo che appare e scompare alla
velocità della luce: così accadrà, amata, quando Io avrò dato l’ultimo segnale.
Sposa cara, per togliere
il dolore dai cuori, devo togliere il ricordo del passato; anche questo sublime
dono avranno gli uomini che mi resteranno fedeli fino all’ultimo.
Amata, il mondo ribelle
non immagina quali sono le conseguenze della sua ribellione, non lo immagina
perché nella ribellione ha perso proprio il senso dell’orientamento, cammina
nel buio se non vuole riflettere.
Che accade ad un cieco?
Procede per un po’ incolume, ma se non viene accompagnato e guidato da un altro
che vede, cade in una buca e più si rialza.
Ecco, sposa amata, che
accadrà a tutti i ribelli ostinati della terra! Resta felice a godere le delizie
che il mio cuore oggi ti porge.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
07.09.99
La Mamma parla agli eletti
Figli amati, figli tanto
cari, siate nella pace e nella gioia di Gesù, la vostra vita sia testimonianza
e servizio, proceda alla luce di Dio e la gioia non lascerà mai il vostro cuore,
la pace dimorerà in esso per sempre.
Figli cari, oggi il mondo
offre molto; voltate le spalle, figli cari, alle sue profferte: chi è del mondo
non può essere di Dio, chi è di Dio non può appartenere al mondo. Non potete
servire a Dio ed a mammona: o l’uno o l’altro.
Piccoli, perché vi dico
questo? Perché molti figli in questo tempo stanno lacerando il mio cuore perché
vorrebbero da una parte servire Dio ed essere suoi, dall’altra vivere nel mondo
e non inimicarselo. Questo è il tempo della coraggiosa testimonianza; prima con
la vita, poi con la parola. Ogni giorno siete chiamati alla coraggiosa
testimonianza, ogni giorno, figli amati, dovete essere forti e decisi in questo
tempo, con gli occhi ben aperti e le orecchie tese. Gesù vuole che dimostriate di
essere suoi; siete provati e sarete provati ancora di più, ma non al di sopra
delle vostre forze. Sarete umiliati ma non schiacciati, tribolati ma non vinti.
Preparatevi interiormente
ad essere i grandi testimoni della fede in Gesù, così come fecero i primi
discepoli. Non tremate nel vostro cuore, non gemete ma state uniti fra di voi,
cuore vicino a cuore nella preghiera e nell’implorazione d’aiuto. Io sono con
voi in ogni istante, sono con voi e vi suggerisco quello che dovete dire e come
comportarvi in ogni situazione.
Pensate a quando Gesù fu
umiliato, deriso, flagellato, coronato di spine, quando percorse la via del
Calvario con la pesante croce sulle spalle; Gesù a voi non chiede tanto, ma
qualcosa dovete sapergli offrire, figli cari: egli moltissimo vi ha dato, con immenso
amore, moltissimo vi ha dato e moltissimo si prepara a darvi; quello che vi
chiede, in confronto è assai poco. Abbiate sempre davanti agli occhi quella croce
di salvezza, dite ogni giorno col cuore e con le labbra il rosario del dolore,
pensate bene a ciò che dite e riflettete sui misteri.
Chi prega bene aiuta se
stesso ed ottiene doni sublimi per sé e per l’umanità intera, può salvare la
sua famiglia e tutti i suoi cari. Gesù ascolta le preghiere che sgorgano da un
cuore umile, le ascolta e le esaudisce presto. Gesù oggi mi ha detto: “Madre
Santissima, la terra sta per fiorire della più splendida fioritura, mai ha
avuto quello che ora sto per concederle, ma questo non può avvenire senza prima
aver completato il tempo della purificazione. I fiori sbocceranno e mai saranno
stati tanto belli e profumati ma il terreno deve essere liberato dalle erbe che
impediscono ad essi di crescere e sbocciare. Io, Io, Gesù, sono il giardiniere
che toglie tutte le erbe nocive dal suo campo, neppure una deve restare; quando
il campo sarà pulito e privo di ciò che non serve, allora, allora, Madre amata,
sarà possibile la grande fioritura, quella meravigliosa che i miei figli fedeli
attendono e tanto sospirano. Madre, annuncia al mondo che tutto è pronto per il
grande cambiamento: ognuno esamini la sua condotta e corregga ciò che non va.
Chi non si corregge entro pochissimo tempo - subito, intendo dire - perderà la
vita e l’anima! Madre cara, il mio messaggio è urgente e deve attraversare
tutta la terra da un capo all’altro.”
Ecco le parole di mio Figlio
Gesù, figli amati, riflettete attentamente ed operate con zelo. Mio Figlio è
triste perché sono numerosi coloro che ascoltano ma pochi quelli che mettono in
pratica le sue parole.
Siate voi docili, obbedienti,
zelanti nel servizio, operosi nella carità.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima